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CONSIGLIO PROVINCIALE – TRENTO * II COMMISSIONE: « VIA LIBERA A DUE NORME DELLA LEGGE COLLEGATA ALLA MANOVRA FINANZIARIA 2020-2022 »

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12.36 - mercoledì 20 novembre 2019

Via libera in II Commissione a due norme della legge collegata alla manovra finanziaria. Sì unanime all’articolo 15 riguardante gli operatori forestali. Sull’articolo 19, che prescrive ai Comuni di comunicare alla Provincia l’entità dei contributi concessi alle Apt, voto favorevole di Ossanna (Patt), dopo i chiarimenti. Astenuto Olivi (Pd)

Via libera della Seconda Commissione alle due norme di sua competenza contenute nella legge collegata alla manovra finanziaria 2020-2022 proposta dalla Giunta rappresentata oggi dagli assessori di merito Zanotelli e Failoni. In particolare l’organismo presieduto da Luca Guglielmi (Fassa) ha espresso dapprima all’unanimità e senza discussione parere favorevole all’articolo 15 del ddl 36, dedicato alla qualificazione e formazione degli addetti alle utilizzazioni forestali, e poi, dopo una discussione e con l’astensione di Olivi (Pd), anche all’articolo 19, introdotto per obbligare i Comuni che concedono contributi per le attività di promozione turistica delle Apt, a comunicare in anticipo le somme alla Provincia.

 

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Zanotelli: l’articolo 15, poi votato all’unanimità, ha un significato tecnico.

Prima del sì, espresso all’unanimità dalla Commissione, all’articolo 15, l’assessore Giulia Zanotelli, competente in materia di foreste, ha spiegato che la norma è “tecnica” perché adegua l’ordinamento della Provincia a un decreto legislativo del 2018 sulle utilizzazioni forestali. Decreto che affida alle Regioni il compito di definire i criteri per la formazione professionale e i requisiti professionali minimi degli addetti alle utilizzazioni forestali. Per questo, fermo restando l’obbligo del patentino d’idoneità per la conduzione e l’esecuzione delle utilizzazioni forestali a fini commerciali su boschi pubblici, l’articolo incarica la Giunta di definire la qualificazione e formazione degli operatori coerentemente con i criteri minimi nazionali.

 

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Bettotti sull’articolo 19: non si possono finanziare le attività commerciali delle Apt.

Sull’articolo 19, presentato dall’assessore Failoni, Lorenzo Ossanna (Patt) ha chiesto se la Provincia intenda scoraggiare con questa norma il sostegno dei Comuni alle Apt. Questo alla luce della relazione illustrativa, in cui si spiega che lo scopo della comunicazione imposta ai Comuni è di “integrare con tali elementi la definizione della quota perequativa che la Provincia può destinare per la promozione turistica di ambito, a integrazione del gettito già spettante dall’imposta di soggiorno”.

Rispondendo al consigliere, il dirigente del dipartimento turismo della Provincia Sergio Bettotti ha precisato che l’obiettivo della norma non è di incidere sui contributi comunali, ma di garantire il rispetto dei disciplinari europei introdotti in materia di trasparenza e anticorruzione. Le nuove regole prevedono infatti che i contributi concessi sia dalla Provincia sia dai Comuni per la promozione turistica di ambito, possono “coprire” esclusivamente le attività di interesse pubblico svolte dalle Apt e non spese di carattere commerciale.

Dal momento però che per reperire le risorse di cui hanno bisogno – visto che per legge la Provincia può finanziare fino al 90% di queste spese – le Apt esercitano anche attività di natura commerciale, con la norma inserita nella collegata la Giunta vuole impedire di sostenere con soldi pubblici queste iniziative, perché ciò sarebbe incompatibile con le norme sulla concorrenza e si incapperebbe in una procedura di infrazione che avrebbe pesanti ripercussioni economiche. Ecco perché, ha concluso Bettotti, la comunicazione preventiva alla Pat dell’entità dei contributi concessi dai Comuni alle Apt e ai consorzi pro loco, eviterebbe questo rischio.

Mentre Ossanna si è dichiarato soddisfatto della spiegazione votando “sì” al parere della Commissione all’articolo, Alessandro Olivi (Pd), pur apprezzando i chiarimenti, ha mantenuto alcune riserve sulla norma e si astenuto. Per due ragioni. La prima è che a suo avviso forse non occorreva sancire per legge un semplice principio di collaborazione tra istituzioni: bastava un atto amministrativo. La seconda è il timore che un articolo del genere possa finire per penalizzare proprio i Comuni che più sostengono la promozione turistica con la leva dei contributi per “fare sistema” sul territorio. Comuni che per questo andrebbero invece premiati.

Failoni ha provato a rassicurare il consigliere dichiarando che questa è anche la volontà della Giunta: sostenere la partecipazione delle amministrazioni anche locali alla promozione turistica dei territori. “Prima questo non accadeva”, ha aggiunto, mentre “oggi cresce la tendenza a fare sistema per la promozione turistica. E in questa direzione, ha concluso l’assessore, “la Provincia c’è”.

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