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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * CULTURA: « PALAZZO TRENTINI, PRESENTATO DAL PRESIDENTE KASWALDER IL VOLUME DI CERATO «LA STORIA DELL’AUTONOMIA ATTRAVERSO LE FORESTE »

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11.29 - giovedì 4 novembre 2021

È stato presentato ieri in sala dell’Aurora – a palazzo Trentini – il libro “Attraverso l’Autonomia e la storia forestale. Donato Nardin”, realizzato dall’Associazione forestale del Trentino per la cura di Mario Cerato. E al suo fianco ha partecipato lo stesso Nardin, classe 1926, figura storica già dirigente del Servizio Bacini Montani e del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Pat.

Le pagine del testo sono come alberi della foresta, raccontano – dopo la prefazione di Giorgio Postal e prima della postfazione di Remo Tomasetti – i valori e il grande patrimonio culturale rappresentato per la nostra terra dal mondo della scienza e tecnica forestale. Testo agile, ben scritto, avvincente. Che si discosta dalle solite pubblicazioni celebrative, proprio per il suo ritmo narrativo. Attraverso il protagonista “Tello”, si rivive non solo l’evoluzione della politica forestale provinciale, ma anche e soprattutto la storia della gente trentina, di quella più umile e autentica come sa essere la gente di montagna (“Pochi i viveva, i altri i sopraviveva”).

Il lavoro coordinato da Cerato offre uno spaccato anche di storia istituzionale: ci sono la nascita della Regione Trentino Alto Adige, il passaggio delle competenze dalla Regione alla Provincia Autonoma di Trento e rispettivamente di Bolzano, l’attuazione delle norme contenute nel pacchetto, le vicende tragiche che hanno investito la nostra terra (come l’alluvione del 1966), la situazione economico-sociale del dopoguerra e lo sviluppo successivo, la nascita di sacche di disoccupazione negli anni ’70, la grande partecipazione della nostra Amministrazione ed in generale della nostra gente ad aiutare Regioni vicine e lontane colpite da eventi calamitosi. Il tutto passa attraverso storie di vita quotidiana, ma anche aneddoti e racconti della comunità che opera e vive attorno al lavoro dei forestali.

Nell’aprire l’incontro, moderato dal direttore responsabile della rivista dei forestali Dendronatura, Giustino Basso, il presidente del Consiglio provinciale – Walter Kaswalder – ha messo mano ai propri ricordi di sindaco, sempre a contatto con l’efficiente e pragmatico mondo dei forestali. Dalle grandi difficoltà – ha detto -spesso nascono le migliori realizzazioni e così è stato anche per la cura delle nostre montagne e del sistema idrogeologico dopo accadimenti come l’alluvione del ‘66 oppure dopo Stava.

Il presidente della Fondazione Museo storico di Trento, Giorgio Postal, ha rievocato anni “eroici” di costruzione del sistema di protezione del territorio trentino, citando protagonisti come Giorgio Grigolli, come Ezio Ferrari, come Gigi Ferrari.

Il presidente dell’Associazione forestale del Trentino, Alessandro Paletto, ha ringraziato gli autori del libro e lo stesso Nardin, per averci ricordato – pagina dopo pagina – che il cuore della scienza forestale non è la tecnica, ma sono pur sempre il bosco e l’uomo.

Commosso Donato Nardin, che ha preso la parola e ha detto di ritenersi un uomo fortunato, che ha potuto avverare le aspirazioni maturate fin da ragazzo, quando agli studi di ingegneria caldeggiati dal padre, preferì l’abbraccio al bosco e alla montagna.

Dalla lettura del libro incentrato sulla sua figura, si possono trarre due considerazioni. La prima è che la storia della nostra autonomia speciale corre parallela con l’evoluzione della politica forestale e ambientale , anzi a volte è quest’ultima a dettare il ritmo;
la seconda è il profondo radicamento della gente trentina con il proprio territorio. Un legame stretto e inscindibile, che si mantiene anche oggi a costo di duri sacrifici.

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