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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * COMMISSIONE INDAGINE AFFIDAMENTO MINORI: « CHIESTA AL CONSIGLIO PAT LA PROROGA DI UN ANNO PER VISITARE ALCUNE STRUTTURE »

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17.30 - lunedì 31 maggio 2021

La Commissione d’indagine sull’affidamento di minori chiede al Consiglio una proroga di un anno rispetto alla scadenza dell’ottobre prossimo, per poter visitare alcune strutture.

La Commissione speciale di indagine sull’affidamento di minori ha deciso oggi all’unanimità di chiedere al Consiglio provinciale una proroga per poter prolungare di un anno la propria attività che, altrimenti, dovrebbe concludersi nell’ottobre prossimo. Motivo: l’esigenza, esaurite le audizioni, di completare l’indagine con la visita ad alcune strutture impegnate in questo settore.

Si è riunita oggi la Commissione speciale di indagine in materia di affidamento di minori presieduta da Mara Dalzocchio (Lega), per fare il punto del lavoro svolto fin’ora e prospettare eventuali prossime tappe dell’attività. Dalzocchio ha ricordato che l’organismo ha esaurito le audizioni programmate e che, inizialmente, aveva ipotizzato di effettuare alcune visite a strutture dedicate all’affido di minori. Visite che però non è mai stato possibile realizzare a causa dell’emergenza Covid. Ora si potrebbero finalmente prevedere, ma a condizione che vi sia il tempo per progettare e organizzare i sopralluoghi e gli incontri in queste strutture.

Per questo Dalzocchio ha proposto di sottoporre al Consiglio provinciale la richiesta di prorogare di un anno l’attività della Commissione speciale che, in base alla delibera approvata dall’assemblea legislativa nell’autunno del 2019, dovrebbe esaurirsi nel prossimo mese di ottobre. “Si tratterebbe anche – ha spiegato la presidente – di recuperare gli ultimi mesi del 2019, utilizzati per programmare le audizioni, e poi quelli sottratti all’organismo dalla pandemia.
Sara Ferrari (Pd) ha riconosciuto che l’emergenza Covid ha impedito il rispetto dei tempi. Se la proroga serve per effettuare le visite va bene – ha aggiunto –, anche se sarebbe auspicabile concludere prima di un altro anno il lavoro della Commissione.
Claudio Cia (FdI) ha detto di non aver nulla in contrario alla proroga di un anno che – ha precisato Dalzocchio rispondendo a una domanda – sarà il Consiglio a decidere votando un’apposita delibera come prevede il mandato ricevuto nel 2019.

Piero De Gaudenz (UpT) ha condiviso il prolungamento augurandosi che si finisca prima dell’ottobre 2022.
Lucia Coppola (Misto) ha osservato che un altro anno sembra un tempo lunghissimo ma che a causa del Covid la richiesta è comprensibile per poter effettuare le visite alle strutture, a meno che l’emergenza epidemiologica non lo impedisca nuovamente.

A seguire anche Luca Guglielmi (Lega), Denis Paoli (Lega) e Katia Rossato (FdI) si sono espressi a favore della proposta di Dalzocchio.

Dalzocchio ha precisato a proposito delle visite che la Commissione potrebbe recarsi in 3 o 4 strutture al massimo e completare così l’attività prima della scadenza della proroga che il Consiglio concederebbe fino all’ottobre del 2022. Ha poi chiesto ai dirigenti degli uffici competenti della Provincia le percentuali sugli allontanamenti dei minori dai nuclei familiari.

Anna Berloffa dell’assessorato alle politiche sociali ha suggerito alla Commissione di dedicare un po’ di tempo all’approfondimento del Progetto P.I.P.P.I. a sostegno delle famiglie e dei minori in situazioni di vulnerabilità Si tratta di un progetto ministeriale sperimentato negli ultimi 10 anni in tutta Italia. Di questo progetto la Giunta provinciale ha recepito nel 2019 le linee guida nazionali orientate alla prevenzione delle difficoltà di famiglie e minori per definire percorsi di sostegno. Percorsi che stanno già dando esiti positivi specie nelle situazioni dei nuclei più fragili dove il rischio di allontanamento di minori è particolarmente alto e dove quindi servono interventi di protezione incisivi. La proposta della Provincia è ora quella di estendere la metodologia del progetto a tutto il territorio trentino. Berloffa ha proposto anche di utilizzare una relazione relativa ad una ricerca sulla violenza subita dai minori, che raccoglie progetti, interventi e servizi messi in atto dalle famiglie per la prevenzione e e la messa in campo di interventi efficaci. Secondo la dirigente, la relazione potrebbe rivelarsi utile alla commissione speciale per integrare il lavoro svolto fino ad oggi.

 

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Dalzocchio ha accolto di buon grado le proposte di Berloffa.

Ferrari ha osservato che, pur senza voler sintetizzare tutto il lavoro svolto fin’ora, il quadro emerso dalle audizioni gli è parso complessivamente confortante. Ciò non significa comunque sottacere le criticità emerse. E ha aggiunto che sarebbe bene porre molto l’accento sulla questione adolescenziale, perché è da questa fascia di età che a suo avviso è emerso dalle consultazioni il maggior disagio causato non solo dall’emergenza Covid. Quanto alle visite in presenza alle strutture, Ferrari ha caldeggiato di poter effettuare le già prime nel settembre di quest’anno con un particolare focus proprio sul disagio degli adolescenti ospiti di questi centri.

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