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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * BILANCIO PREVISIONE: « IL BUDGET PREVISTO È DI 11 MILIONI E 291 MILA EURO, OCCUPATO PER IL 90% DALLA SPESE FISSE »

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13.23 - mercoledì 27 novembre 2019

Passando al punto 4 dell’ordine del giorno, il presidente Kaswalder ha dato lettura della nota al documento di bilancio di previsione del Consiglio e della delibera. Il Consiglio ha quindi avviato la discussione, che concluderà nel pomeriggio con la votazione. A seguire si avvierà l’esame delle numerose mozioni che completano l’ordine del giorno di questa sessione d’aula. I lavori riprendono alle ore 15.00.

 

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Il bilancio di previsione del Consiglio 2020-2022
Il presidente Kaswalder ha brevemente illustrato all’aula il bilancio di previsione del Consiglio. Il documento, ha spiegato, è occupato per il 90% dalla spese fisse ed ha una connotazione tecnica e non programmatica, nel senso che rinvia alla manovra di assestamento – nel corso del 2020 – per la definizione dei capitoli di spesa di natura discrezionale, in relazione alle effettive necessità finanziarie. Il budget previsto è di 11.291.390,00 euro, di poco inferiore alla previsione iniziale 2019 (-141.465,00 euro). Questo dato conferma la sostanziale stabilizzazione del bilancio, dopo che negli anni passati è stata attuata una consistente revisione della spesa, che nel decennio 2008-2018 è arrivata a oltre due milioni e mezzo di euro l’anno (dati di consuntivo).

Obiettivo primario della presidenza, si legge nella relazione, rimane dunque quello di confermare la linea del rigore e della sobrietà seguita dal Consiglio in questi ultimi anni, ma anche quello di garantire un adeguato profilo qualitativo dei servizi e delle attività di supporto all’Organo legislativo in relazione al perseguimento dei propri fini istituzionali. A questo riguardo, nel corso del 2020 si dovrà provvedere ad incrementare l’organico degli uffici e delle strutture che presentano una oggettiva carenza di personale anche a seguito della cessazione dal servizio dei dipendenti collocati in quiescenza o che sono cessati per dimissioni volontarie”.

Il Consigliere Paolo Ghezzi ha commentato “senza entusiasmo” il documento, dicendosi d’accordo sulla linea del rigore e sobrietà su cui ci si impegna, pur sottolineando l’adeguato profilo qualitativo necessario per l’attività di supporto, in particolare per le minoranze. La richiesta di chiarimento puntuale del consigliere di Futura ha iguardato l’incremento dell’organico degli uffici e delle strutture: in particolare, quanto va a colmare le lacune della situazione esistente e quanto va a riqualificare l’attività, quante e quali saranno le assunzioni? Kaswalder ha replicato dicendo che nel bilancio sono già previste le coperture del fabbisogno effettivo a completamento dell’organico e che si sta discutendo del tema in ufficio di presidenza, ma l’intenzione di massima è semplicemente quella di completare l’organico.

Anche Giorgio Tonini (PD) è intervenuto sottolineando la criticità e insieme l’opportunità di avere una dotazione sotto organico. L’auspicio è che si utilizzi questa fase in cui si pensa ad un potenziamento, per ragionare su una possibile riorganizzazione di alcuni servizi ed uffici, finalizzata a potenziare il ruolo del Consiglio rispetto alla forza di governo e ridurre l’asimmetria tra le due istituzioni. Non è colpa di nessuno, è il sistema a funzionare in questo modo, ha aggiunto. Tuttavia, sarebbe necessario attrezzare il Consiglio per farlo diventare un contro potere, con una capacità di lettura più penetrante di quanto la Giunta propone, in particolare per i provvedimenti di tipo finanziario. Questo è un tema importante che in qualche modo si lega al tema di una revisione del regolamento o della sua applicazione, ha concluso, in modo tale da rendere i lavori più efficaci e rispondenti ad una logica democratica.

Alex Marini (5 Stelle) ha detto che si sarebbe aspettato qualcosa in più da questo bilancio: mancano totalmente gli scopi da perseguire, non c’è nulla sotto il profilo degli obiettivi politici. Si parla di sobrietà, ma sarebbe meglio chiamarla austerità: sono stati tagliati i costi senza tuttavia ottenere maggiore efficienza nell’azione di questo Consiglio, sopratutto se comparato con altre assemblee legislative regionali d’Italia o estere.

L’organico del Consiglio sarebbe composto da 85 persone e quindi mancano ben 21 posizioni: una carenza di organico quasi del 20%. Marini ha citato le interrogazioni e relative proposte presentate che hanno ricevuto risposte laconiche e che hanno riguardato la pubblicazione dei verbali delle Commissioni, la ricerca di forme automatizzate per la verbalizzazione dei lavori delle Commissioni, la digitalizzazione della programmazione dei lavori tramite account Google, la gestione automatizzata degli emendamenti, l’informazione istituzionale per i non vedenti, la qualità dell’informazione e la carenza del personale dell’Ufficio Stampa, la comunicazione che riguarda gli organi di garanzia, la chiusura dell’istruttoria del disegno di legge d’iniziativa popolare sulla democrazia diretta ecc. Mi auguro che in sede di assestamento si tenga conto di alcune di queste mie proposte e che la relazione programmatica sia più ricca di questa, ha concluso Marini.

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