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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * QUESTION TIME E IL VOTO CON CUI L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA HA ACCOLTO LE DIMISSIONI DEI CONSIGLIERI DI MINORANZA KASWALDER, CIA E ZANON DALLA QUARTA COMMISSIONE

Scritto da
13.32 - martedì 6 marzo 2018

In allegato, nota sui lavori che hanno aperto stamane in aula la sessione mensile del Consiglio provinciale con il question time e il voto con cui l’assemblea legislativa ha accolto le dimissioni dei consiglieri di minoranza Kaswalder, Cia e Zanon dalla Quarta Commissione e la cui sostituzione avverrà prossimamente.
La seduta riprenderà alle 15.00.

 

*

Aperti in aula dal question time i lavori del Consiglio provinciale. Confermate le dimissioni delle minoranze dalla IV Commissione.

I lavori del Consiglio provinciale che il presidente Dorigatti ha convocato in aula da oggi a giovedì, si sono aperti con la discussione delle interrogazioni a risposta immediata e l’accoglimento delle dimissioni dei tre consiglieri di minoranza Kaswalder, Cia e Zanon dalla Quarta Commissione. All’inizio Claudio Civettini (CT) ha chiesto agli assessori alla sanità e all’istruzione di fare chiarezza sull’iscrizione dei bambini in vista delle iscrizioni alle colonie estive, i cui genitori sono tenuti a presentare i certificati vaccinali. Giovanazzi (AT) ha suggerito, senza ottenere riscontro, di rinviare la sessione consiliare che oggi non potrebbe svolgersi con la necessaria serenità a distanza di poche ore dalle elezioni politiche. Prima della pausa l’aula ha accolto dopo una partecipata discussione Eccone una sintesi del question time.

 

 

Marino Simoni (Progetto Trentino)
promuovere l’informazione
sulle opportunità di lavoro
nel trasporto pubblico
Visto che nel 2018 saranno messi in quiescenza molti dipendenti di Trentino Esercizio per l’avvicendamento dei quali seguirà l’indizione di concorsi e corsi-concorsi, Simoni ha chiesto a che punto è lo stato di attuazione dell’ordine del giorno approvato nel luglio 2016, che impegnava la Giunta ad attivarsi per informare anche tramite l’Agenzia del lavoro tutti i soggetti interessati a cogliere l’opportunità di una occupazione nel settore del trasporto pubblico.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha ricordato che sulla base di una mozione a suo tempo approvata dal Consiglio sull’argomento, la Giunta ha attivato una campagna di informazione da parte di Trentino Trasporti in merito alla ricerca di autisti, e avviato dall’ottobre insieme all’agenzia del lavoro la definizione di una pubblica selezione di candidati per i quali finanziare corsi concorsi con frequenza obbligatoria, al termine dei quali saranno assunte le persone abilitate. Corsi-concorso che saranno attivati nel 2018.
La replica. Occorre per Simoni evitare che il personale arrivi da fuori provincia accelerando il percorso formativo preannunciato dall’assessore.

 

 

Gianfranco Zanon (Progetto Trentino)
Risolvere il problema dei tempi
di attesa al pronto soccorso
e distinguere gli ambulatori
Considerati i tempi di attesa molto lunghi che chiunque si rivolga al pronto soccorso deve mettere in conto e la disponibilità di una sola sala per l’ecografia sia per le emergenze di p.s. sia per i pazienti che si trovano in tutti gli altri reparti, Zanon ha chiesto come si pensa di risolvere il problema di queste attese eccessive e se si possano distinguere gli ambulatori per le visite nel p.s. da quelli utilizzati dal resto dell’ospedale.
La risposta. L’assessore alla salute Zeni ha precisato che non è ragionevole pensare di mettere a disposizione del pronto soccorso appositi ambulatori per visite specialistiche perché occorrerebbero volumi adeguati. In ogni caso il pronto soccorso di Trento è dotato di sala Tac e di una radiologia attiva h24. Quanto ai tempi di visita nei pronto soccorso del Trentino che gestiscono 215.000 accessi l’anno, i tempi di attesa sono tra i più bassi d’Italia (il 75% dei pazienti esaurisce la visita al pronto soccorso entro 2 o al massimo 4 ore). Certo quando ci si rivolge al pronto soccorso vi è tensione nel paziente, e sono stati anche previsti dei correttivi come i codici argento che a causa dei disagi puà essere attivata una corsia preferenziale. L’ente pubblico, ha concluso l’assessore, ha anche un compito educativo nei confronti dei pazienti, che in molti casi non dovrebbero rivolgersi sempre ad un pronto soccorso ma al loro medico di famiglia.
La replica. Per Zanon a sentirre l’assessore sembra che vada tutto bene, ma i tempi di attesa restano sempre troppo lunghi e si potrebbe migliorare notevolmente. Non è comunque facendo aspettare la gente al pronto soccorso che la si educa a rivolgersi al medico di famiglia.

 

 

Luca Giuliani (Patt)
Attuazione protocollo
d’intesa del 2016 sul ruolo
dell’ospedale di Arco
Giuliani ha chiesto di conoscere lo stato di attuazione di tutti gli impegni assunti con il protocollo d’intesa sottoscritto nel giugno del 2016 dall’assessore alla salute, dall’Azienda sanitaria e la Comunità Alto Garda e Ledro in merito al ruolo specifico dell’ospedale di Arco a livello locale e provinciale.
La risposta. L’assessore Zeni ha evidenziato che all’ospedale di Arco risorse e accessi in crescita (stabili al pronto soccorso). Sono inoltre stati attuati i punti principali del protocollo d’intesa: l’attività ortopedica e chirurgica è stata potenziata, è stato introdotto il centro per l’andrologia ed è stata rafforzata cardiologia. Anche le partorienti sono adeguatamente seguite attraverso i percorsi nascita (70%). Dal 27 febbraio è iniziata l’attività interventistica e la Giunta confermerà a breve l’offerta prestazionale. Sul pronto soccorso sono attivi 6 medici rispetto ai 7 in organico perché si è in attesa di una sostituzione. Uno dei 6 medici collabora in regime libero-professionale. Per gli infermieri è coperto l’organico standard. Per le strutture private accreditate nell’Alto Garda il budget è stato aumentato da 24 milioni a 26 milioni di euro.

 

 

Chiara Avanzo (Patt)
Percorsi nutrizionali nei
pazienti oncologici:
recepimento Linee-guida
Avanzo ha chiesto se la Provincia abbia recepito le “Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici” approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nel dicembre 2017 e, in caso negativo, quando intenda ottemperare a questo dovere per pianificare a breve azioni mirate alla salvaguardia della salute di queste persone.
La risposta. L’assessore Zeni ha ricordato che la presa in carico dei pazienti oncologici da parte dell’Apss è già attenta all’aspetto nutrizionale, come dimostra la stretta collaborazione con il servizio dietetica e nutrizione clinica. A ciò il reparto oncologico ha dedicato un apposito spazio. Le Linee di indirizzo citate dalla consigliera, ha concluso Zeni, sono un riferimento importante per migliorare ulteriormente la qualità dei percorsi assistenziali e valutare le strategie di sviluppo del progetto già in essere.
La replica. Avanzo ha preso atto dell’avvio da parte dell’Azienda sanitaria del percorso di recepimento delle Linee guida.

 

 

Pietro De Godenz (Upt)
Migliorare il trasporto in ambulanza
per emergenze sanitarie dei minori
con le mamme da Cavalese a Trento
Vista la notizia della madre che a causa di un sedile rotto dell’ambulanza non ha potuto seguire il figlio di un mese a bordo del mezzo nel viaggio da Cavalese a Trento per un’emergenza sanitaria e ha dovuto utilizzare la propria auto, De Godenz ha chiesto all’assessore se e come Provincia e Apss intendono aumentare la sicurezza negli spostamenti dei pazienti, specie se si tratta di minori con le loro mamme, ferma restando la necessità di stimolare una risposta da Roma per procedere alla riapertura del punto nascita dell’ospedale della val di Fiemme onde ridurre al minimo i disagi.
La risposta. L’assessore alla salute Zeni sul caso concreto ha rivolto un invito ai consiglieri: su questi la Giunta non ha la possibilità di verificare cosa sia realmente successo. L’Apss ha 9 milioni di prestazioni erogate all’anno e quindi vi sono strumenti più informali e interni che nel rispetto della privacy consentono di accertare l’accaduto. Quanto invece alla questione più generale, che non è il punto nascita, la presa in carico nel pronto soccorso normalmente di giorno è presente un pediatra che si occupa direttamente del bambino o se vi sono casi particolari lo invia all’ospedale di Trento. L’importante è che nella rete provinciale si possano sviluppare servizi che vadano nella direzione auspicata dall’interrogazione, cioè evitino spostamenti ad esempio attraverso l’utilizzo di sistemi di teleconsulto tra gli ospedali periferici e il pronto soccorso di Trento. Per lo spostamento dei pazienti saranno assicurati tutti i mezzi per assicurare il comfort sia in ambulanza che in elicottero.
La replica. De Godenz ha precisato che la sua richiesta era se si sta studiando o meno una procedura per permettere ai genitori di accompagnare i minori all’interno dell’ambulanza in caso di spostamento del paziente.

 

Massimo Fasanelli (Gruppo Misto)
Sp 90 a Nomi
cosa si fa
per la sicurezza?
Il consigliere ha chiesto cosa intenda fare la Giunta per garantire la sicurezza del tratto stradale a nord della galleria di Chiusole sino alla zona artigianale di Nomi. Strada sulla quale si verificano spesso incidenti.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha ricordato che diverse sono le questioni relative al rapporto tra incidenti e viabilità: a volte il problema è strutturale, in altri casi riguarda la segnaletica e altre volte ancora dipende dagli stili di guida sbagliati. In questo caso la questione non riguarda né la struttura né la segnaletica ma l’esercizio del controllo della velocità e dei sorpassi. Tuttavia Gilmozzi ha accolto il suggerimento dato dal consigliere di valutare misure di dissuasione della velocità, ad esempio con barriere rumorose poste sull’asfalto.
La replica. Giusto, per Fasanelli, il richiamo al rispetto delle regole da parte degli automobilisti, ma poiché la strada in questione è un rettilineo che incentiva ad accelerare e sorpassare, nel tratto della zona artigianale gli incidenti si potrebbero evitare sia con i controlli sia con l’intervento sul manto stradale preannunciato dall’assessore e che si potrebbe realizzare a breve.

 

Walter Kaswalder (Gruppo Misto)
Sale, quanto è
rimasto del
maxi acquisto 2012?
Il consigliere ha chiesto se sia ancora disponibile l’ingente (“stratosferica”) quantità di sale antighiaccio (la spesa è stata di più di 16 milioni di euro) acquistata dalla Pat nel 2012; dove è stoccata; per quanti anni verrà ancora utilizzata e se corrisponda al vero che l’appalto per questo acquisto sia stato affidato a Informatica Trentina.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha precisato che nella gara del 2012 non si è trattato per la Provincia di procedere all’acquisto di sale, ma di sottoscrivere una convenzione come soggetto aggregatore a beneficio anche dei Comuni e dell’intero sistema. Di questo acquisto unitario possono quindi trarre vantaggio tutti gli enti pubblici del Trentino spendendo meno di quanto avverrebbe acquistando sale per conto proprio. La convenzione viene quindi utilizzata dalla Provincia che nell’arco di 4 anni la Provincia ha utilizzato il 43% della potenziale fornitura. La convenzione, scaduta nel 2017, ora è stata prorogata di un anno con una nuova gara per disporre del sale da spargere sulle strade garantendo così la sicurezza dei cittadini, senza buttar via nulla. A gestire la gara e la convenzione con l’aggiudicatario è stata l’Apac (e non Informatica Trentina come scritto e poi ribadito dal consigliere).
La replica. Kaswalder, pur ringraziando del chiarimento, ha preannunciato approfondimenti sull’entità dell’esborso.

Claudio Cia (Gruppo Misto)
Ex Amnil
a quando il via
alle ruspe?
Il consigliere chiede di sapere, visti i reiterati annunci che si susseguono da anni, a che punto è il progetto di abbattimento dell’ex Amnil di Rovereto.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha segnalato che è in corso la gara d’appalto per il procedimento di aggiudicazione. E’ stato avviato il procedimento per la verifica della congruità dell’offerta e salvo ricorsi le strutture avvisano che l’intervento è pianificato per la fine del mese di aprile 2018. A meno che non intervengano ricorsi al Tar.
La replica. Cia ha ricordato che già nel 2015 era stato approvato un ordine del giorno che impegnava la Giunta alla demolizione. Altri annunci di demolizione a breve erano seguiti nel 2016 e 2018. Se per demolire un’opera occorre tanto tempo, non meraviglia che per mettere in cantiere opere importanti dal punto di vista urbanistico servano tempi così lunghi.

Filippo Degasperi (5 Stelle)
Elicotteri, perché
ci sono ritardi
per i visori notturni?
Il consigliere ha chiesto al presidente della Giunta quale sia la situazione dell’impiego dei visori notturni per i piloti del Nucleo elicotteri, il costo, la data del loro acquisto e le ragioni per le quali ne è stato ritardato l’utilizzo.
La risposta. L’assessore alla protezione civile Mellarini ha ricordato che la Provincia ha acquistato in tutto cinque visori notturni. “Purtroppo il procedimento autorizzativo da parte di Enac è ancora in corso” e se ne attende a breve la conclusione. Il problema non dipende dalla Provincia, che è pronta ad attivare questi strumenti. Nel frattempo, ha concluso Mellarini, gli elicotteri sono stati abilitati all’uso dei visori e si è provveduto anche alla formazione del personale dei mezzi.
La replica. Degasperi, pur soddisfatto della risposta dell’assessore, ha espresso stupore per i due anni di attesa per poter utilizzare i visori che altrove sono invece già stati installati sugli elicotteri di soccorso. Se la responsabilità fosse solo di Enac, sarebbe strano ed evidentemente dietro il ritardo si nasconde qualche inghippo.

 

 

Giuseppe Detomas (Ual)
Quale bilancio
per l’iniziativa
“co–manager”?
Il consigliere ha chiesto se anche in Trentino l’attivazione del “Registro delle co-manager” – che ai fini della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro prevede contributi per le figure che sostituiscono le imprenditrici, le libere professioniste e le lavoratrici autonome nei periodi di impegno familiare – ha incontrato difficoltà giuridiche e legate al segreto aziendale, come eventualmente sono state gestite e, dopo 11 anni, qual è il bilancio dell’iniziativa.
La risposta. L’assessore Olivi ha ricordato che dal 2007 la Pat ha iniziato ad occuparsi del progetto codei -manager per sostituire l’imprenditoria femminile che ha necessità di astenersi dalle loro mansioni anche di responsabilità con un registro operativo dal 2011. Il relativo protocollo d’intesa è stato il punto di partenza di condivisione dei meccanismi operativi. Vi è stata poi la certificazione dei profili da ammettere nell’albo delle co-manager nel 2016. Poi la realizzazione del progetto è stata affidata all’agenzia per la famiglia. Successivamente l’agenzia del lavoro ha provveduto ad avviare il progetto. Il 28 febbraio scorso risultano iscritte al registro 43 persone che hanno acquisito la certificazione delle competenze presso la Fondazione Demarchi. L’agenzia del lavoro dal 2011 prevede un sostegno specifico di questa figura con un contributo fino a 20.000 euro che può arrivare a 25.000 euro per la sostituzione totale o parziale delle imprenditrici autonome per gravidanze o per la necessità di assistere i figli fino a 12 anni. Per tutte le altre attività le persone devono avere un’esperienza di almeno 3 anni di lavoro autonomo o subordinato, Dal 2011 sono 98 i progetti approvati coinvolgendo 74 co-manager con una spesa di 1.270.000 euro. I dati documentano che vi sono stati numerosi casi di imprenditrici che hanno beneficiato del contributo per più di un progetto. Le problematiche enunciate nell’interrogazione non sono state rilevanti.
La replica. Detomas ha sottolineato l’importanza di questo prezioso strumento di conciliazione di vita e di lavoro e l’esigenza di diffonderne ulteriormente la disponibilità con un’adeguata pubblicità e diffusione per incrementare le adesioni a questa opportunità.

 

 

Claudio Civettini (Civica Trentina)
Quando si concluderanno i lavori
nel cantiere ex Bimac a Rovereto?
Il consigliere ha chiesto quale sia lo stato attuale del cantiere ex Bimac nel quartiere Santa Maria a Rovereto, aperto già da qualche anno, quali imprese siano state incaricate di portare a termine i lavori, quale sia il piano di accessi concordati con il Comune oltre a quello da via Dante.
La risposta. L’assessore Zeni ha risposto affermando che l’Itea ha comunicato che il cantiere sconta la crisi dell’edilizia rimanendo coinvolto in due fallimenti. Il secondo falimento ha aperto un contenzioso, ma l’iter del cantiere sta per ripartire. Il contenzioso aperto non permette la modifica de luoghi. L’appalto del primo stralcio sarà pubblicato in primavera per completarlo nella la primavera successiva. La costruzione dell’autorimesa pubblica sarà anticipiata in primavera e ci sarà l’appalto nel corso dell’estate del terzo stralcio.
La replica. Il consigliere ha affermato che non si è capito in quale contesto è inserito l’immobile. Insomma, si dimostra che Pat e Itea non riescono a gestire il territorio e non c’è conoscenza dei luoghi e la delicatezza del rione di Santa Maria. Infine, se si fossero seguiti poi i consigli si sarebbero potute trovare anche soluzioni con imprese locali e non con quelle venute da fuori.

 

 

Alessio Manica (Pd del Trentino)
A che punto siamo con le azioni
previste per costruire la rete
“Trentino Global Network”?
Il consigliere ha chiesto alla Giunta a che punto è la realizzazione delle varie azioni previste dal progetto “Trentino Global Network”, per costruire una rete organizzata di lavoro che valorizzi i giovani talenti che si sono affermati in Italia e nel mondo, se è iniziata la raccolta dei dati necessari nell’ambito delle imprese, delle organizzazioni economiche e della ricerca.
La risposta. Il presidente Rossi ha detto che l’attività di Tgn sono legate all’obiettivo di costituire una rete di trentini che sono nel mondo in grado di portare un contribuo professionale, allargando la rete creata dalla Trentino nel Mondo. L’attività sono in corso e entro aprile ci sarà una banca dati utilizzabile con i social e poi si farà un incontro, entro l’estate, di persone che fanno da snodi fisici della rete. Di questo si è parlato recentemente con i consultori a Buenos Aires.
La replica. Il consigliere si è augurato un raccordo forte con mondo delle imprese.

 

 

Lucia Maestri (Pd del Trentino)
Cappella del Simonino:
la Soprintendenza eserciterà
il diritto di prelazione?
La consigliera ha chiesto se sia già pervenuta alla Giunta la denuncia di alienazione della Cappella del Simonino da parte dell’attuale proprietario e se la Soprintendenza per i beni architettonici della Provincia intende esercitare su questo bene, riconosciuto di interesse culturale fin dal 1948, il diritto di prelazione, in considerazione del valore del manufatto, testimonianza della persecuzione degli ebrei a Trento nel XV secolo.
La risposta. L’assessore Mellarini ha detto che la cappella è stata dichiarata di interesse culturale nel 1948 ma non si è mai esercitato il diritto di prelazione perché non si intravvedeva un utilizzo pubblico del bene. Oggi però non c’è una denuncia di alienazione e quindi la cappella del Simonino non può essere acquistata dalla Pat in via di prelazione.
La replica. Fa piacere sapere, ha detto la consigliera Pd, che se dovesse arrivare l’informazione di cessione la Pat potrebbe esercitare la prelazione. Però, ha sottolineato, manca una prelazione sulle possibili prelazioni.

 

 

Manuela Bottamedi (Forza Italia)
Pergolese: quali tempi di
realizzazione dei due lotti
della rete fognaria
La consigliera ha chiesto le esatte tempistiche per la realizzazione completa dei due lotti rimanenti della rete fognaria di Pergolese (500 abitanti in Valle dei Laghi), ancora inesistente.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha detto che la Pat opera in questo caso su delega del comune di Madruzzo e che, in generale, pochi comuni in Italia godono degli investimenti che sono stati garantiti dalla Provincia per acquedotti e fognature, quindi non c’è nessuna situazione da terzo mondo. Nello specifico si è effettuata l’ aggiudicazione dell’appalto delle reti interne all’abitato e in qualche settimana ci sarà la consegna dei lavori.
La replica. La consigliera ha sottolineato di non aver mai detto che la rete fognaria è degna del terzo mondo ma che a Pergolese, come in altre realtà, c’è una situazione di difficoltà,. E nel 2018 è difficile comprendere che un paese ddi 500 persone sia senza una rete fognaria. Speriamo, ha concluso, che nelle prossime settimane questa situazione, al limite della vergogna, sia sanata.

 

 

Gianpiero Passamani (Upt)
La Pat faccia collaborare
Coni e Apt per lo sviluppo
del binomio sport-turismo
Il consigliere ha chiesto alla Giunta se intende favorire strategie di collaborazione fattiva tra Coni e Apt attraverso protocolli d’intesa, perché i due enti, cointeressati al binomio sport-turismo, impegnino le diverse capacità e competenze per la valorizzazione e la crescita del territorio trentino.
La risposta. L’assessore Mellarini ha risposto affermando che con il Coni è stato definito un protocollo d’intesa sui progetti di promozione attività sportive nel 2015 che riguarda gli impianti e il progetto talenti 2020. Le Apt e le pro loco identificano le risorse del territorio anche sul piano sportivo. Questi soggetti hanno numerose occasioni, con altri attori, per sviluppare il binomio sport – turismo.
La replica. La domanda di attualità ha detto che è nata su sollecitazione del Coni che chiede una collaborazione organica sul territorio e le sensibilità delle Apt sono molto diverse.

 

 

Mario Tonina (Upt)
Migliorare la viabilità
all’incrocio tra la SS 421
e la SP 37 al lago di Tenno
Il consigliere ha chiesto alla Giunta in che tempi intende attivarsi per migliorare, auspicabilmente entro l’estate di quest’anno, la viabilità e i flussi di traffico nel tratto stradale all’altezza dell’intersezione tra la SS 421 dei laghi di Molveno e Tenno e la SP 37 del Monte Tombio, mettendo in sicurezza l’incrocio dove nei periodi di maggiore affluenza turistica transitano più di 4000 veicoli al giorno.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha affermato che si provvederà per l’incrocio a una rotatoria provvisoria. Provvisorietà necessaria per verificare l’intersezione e gli accessi sulla strada. Fatto questo, in primavera, in estate si farà il progetto e poi, d’intesa con comune, si partirà la realizzazione della struttura definitiva.
La replica. Valutazione positiva della risposta da parte del consigliere. Una scelta, ha sottolineato, che va nella direzione delle soluzioni adottate con la rotatoria di Sarche e Terlago e sul viadotto che hanno migliorato le condizioni della viabilità della zona. E questo è stato fatto con risorse non certo impegnative.

 

 

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino)
Cosa fa la Giunta
per la riabilitazione
nelle cliniche private?
Il consigliere ha chiesto a che punto sono gli impegni contenuti nell’ordine del giorno 391 nel quale si chiedeva alla Giunta, a quanto pare senza risultati concreti, l’istituzione di un tavolo di confronto con l’Azienda sanitaria e le strutture private del settore riabilitativo; un confronto sulla riabilitazione intensiva neuro motoria per valutare l’adeguatezza delle case di cura; l’effettiva possibilità di scelta del paziente; un serio potenziamento di Villa Rosa. Il consigliere, nel dibattito, ha ricordato anche le affermazioni dell’assessore sulla ristrutturazione dell’ospedale di Tione.
La risposta. L’assessore Zeni ha affermato che sul tema della sanità ormai non si ragiona più sui dati ma si cerca sempre più di creare problemi che non esistono. E questo non va bene, perché il problema non è l’attacco ad un assessore, ma si intacca la fiducia nele strutture. Creare un caso su una vicenda già chiarita dell’ospedale di Tione si fa danno ai cittadini di quella valle. Sull’interrogazione specifica, l’Azienda sanitaria sta elaborando pacchetti di riabilitazione. Scelte molto complesse perché si tratta di ridefinire la riabilitazione. A rendere meno facile il percorso è sono le scelte che si stanno elaborando a livello nazionale sulla mobilità interregionale della sanità privata. Nonostante ciò ci si sta muovendo per la mobilità attiva e in aprile il tavolo con le strutture private verrà aperto. L’assessore ha affermando, rispondendo per fatto personale, che i rapporti con i privati non possono essere soggetti a pressioni politiche ma alle procedure previste dalla legge.
La replica. Per nulla soddisfatto il consigliere. E ha auspicato che l’assessore si rivolga a Tonina che ha sollevato dubbi sulla ristrutturazione dell’ospedale di Tione. Durissime le critiche mosse sia all’assessore , accusato di non aver mantenuto gli impegni presi nella finanziaria. Il consigliere ha detto infine di non aver mai strumentalizzato le questioni e ha rivendicato la propria onestà intellettuale.

 

 

Walter Viola (Patt)
Protonterapia,
a che punto è
la trattativa?
Il consigliere ha chiesto alla Giunta di avere aggiornamenti sulla trattativa con il Ministero della salute per l’inserimento del Centro di Protonterapia all’interno dei Lea e se l’apertura del Polo di Roma non possa essere un’opportunità per accelerare il processo e se siano state messe in campo azioni strategiche per la promozione del nostro Centro.
La risposta. L’assessore Zeni ha affermato che i Lea sono stati riconosciuti col decreto del 2017 ma non sono direttamente accessibili perché manca il decreto interministeriale sull’aspetto economico per la mobilità tra regioni. In ogni caso, grazie ai Lea e ai tre anni di attività, il Centro sta gradualmente aumentando trattamenti e è stato avviato un secondo turno pomeridiano. Si stanno perfezionando, ad esempio, con Bolzano, Nord Tirolo e gli ospedali Bambin Gesù e Mayer. Il decreto tariffe, quando arriverà, farà entrare a pieno titolo Protonterapia nei Lea. Per quanto riguarda il nuovo centro di Roma, Zeni ha condiviso il fatto che può essere uno stimolo competitivo, ma si deve sfruttare il vantaggio di essere partiti prima.
La replica. Viola ha ribadito che il centro di Roma è un’opportunità e si spera che il decreto ministeriale arrivi a breve perché sbloccherebbe tutto. Infine, ha auspicato che la promozione ci faccia arrivare ai 700 trattamenti all’anno.

 

 

Rodolfo Borga (Civica Trentina)
Il periodico Itea
avrebbe dovuto
essere più prudente?
Il consigliere, riferendosi alla vicenda del periodico dell’Itea che, nel numero uscito nelle settimane di par condicio, ha riportato una pagina alle posizioni del presidente Rossi e dell’assessore Daldoss, ha chiesto se si ritiene corretto e opportuna la scelta editoriale e se il Presidente dell’Itea, notoriamente vicino al Patt, avrebbe dovuto imporre una maggiore cautela.
La risposta. L’assessore Daldoss ha affermato che la rubrica della rivista Itea è riservata da lungo tempo alla Pat e per il numero di fine 2017 è stato scritto un contributo. Articolo consegnato il 19 dicembre 2017 quando le Camere non erano ancora state sciolte. C’è stata poi l’attesa della legge di stabilità Pat per inserire le novità normative e l’uscita del bollettino Itea procrastinato fino a venir pubblicato a Camere sciolte. Itea è stata sanzionata da Asgicom ma, ha detto l’assessore, c’è stata l’assoluta buona fede.
La replica. Borga ha ribattuto affermando che ci si sarebbe aspettate le scuse e un rimprovero al presidente di Itea, militante del Patt, perché di fronte a un richiamo dell’Agicom non si può che chiedere scusa. Una delle ragioni della recente sconfitta elettorale, ha aggiunto, sta nella gestione clientelare dei poteri pubblici. Purtroppo, ha detto Borga, si pensa di fare quel che si vuole con i soldi del contribuente trentino. Il fatto della rivista Itea, ha concluso, in sé non è un granché, ma le istituzioni non si possono piegare alle questioni di partito.

 

 

Giacomo Bezzi (Forza Italia)
Gli elicotteri
quanti incidenti
hanno avuto?
Il consigliere ha chiesto alla Giunta quanti sono stati gli incidenti, di qualsiasi natura e gravità, occorsi agli elicotteri del Servizio di elisoccorso dopo il suo potenziamento.
La risposta. L’assessore Mellarini ha detto che gli incidenti, dal 98 al 2017, sono stati 6: 9 settembre 1998 lieve impatto per atterraggio senza carrello; 25 maggio 2004 leggero impatto per atterraggio senza carrello; due luglio 2005 impatto del rotore contro la roccia; 9 dicembre 2012 collisione in volo con un’aquila; 5 marzo 2017 l’incidente di Nambino; 7 ottobre 2017 impatto delle pale a Pietramurata. Quarantanovemila sono stati i voli in vent’anni, il rapporto risulta di un incidente ogni 8 mila ore di volo. Enac, ha affermato Mellarini, ha espresso piena fiducia al Nucleo elicotteri e in un mese ha revocato le prescrizioni. Sull’acquisto di un nuovo velivolo si sta ragionando per le necessità della crescita del servizio.
La replica. Il consigliere ha detto che è necessario un nuovo elicottero e l’incremento del numero di operatori. Perché il numero di personale è direttamente proporzionale agli incidenti. Non si può solo far conto sulla grande professionalità che il personale del Nucleo ha sempre evidenziato.

 

 

*

Confermate le dimissioni delle minoranze dalla IV Commissione.

Il Consiglio provinciale ha poi approvato, con l’astensione della maggioranza, le dimissioni dei consiglieri Cia, Kaswalder e Zanon dalla Quarta Commissione. I nuovi componenti, ha preannunciato il presidente Dorigatti, saranno nominati in una delle prossime sedute del Consiglio.

Mattia Civico (Pd) ha detto di non capire il perché tutti i componenti della minoranza si siano dimessi dalla IV Commissione. Non è opportuno a suo avviso liquidare l’argomento senza alcuna riflessione e per questo ha preannunciato di non voler partecipare al voto.

Il presidente Dorigatti ha ricordato di aver chiesto invano ai 3 consiglieri di tornare sulla loro decisione e di valutare la possibilità di ritirare le dimissioni. Per questo si è arrivati oggi al voto in aula. Dorigatti ha anche ricordato la lettera con cui il presidente della IV Commissione, Detomas, aveva chiesto scusa dell’accaduto e la ricerca di un percorso con cui tentare di convincere i consiglieri a rimanere, ribadendo l’importante ruolo svolto dagli organismi consiliari. Il presidente ha invitato ancora i consiglieri a tornare sulla loro scelta per non sprecare svolto dalla Commissione in questa legislatura.

Walter Kaswalder (Misto) ha rammentato il motivo delle dimissioni, riconducibile alla decisione del presidente Detomas di toglierli la parola prima ancora che sviluppasse un discorso, giudicato preventivamente fuori tema. Per solidarietà con lui hanno dato le dimissioni anche gli altri due consiglieri di minoranza. Ha poi dichiarato di non voler ritirare le dimissioni, non avendo più intenzione di litigare e di arrivare allo scontro.

Nerio Giovanazzi (AT) ha osservato che il presidente Detomas ha sempre dimostrato di essere democratico nella conduzione della Commissione, ma ha preannunciato che se le dimissioni dei consiglieri non saranno ritirate, anche lui voterà a favore.

Manuela Bottamedi (FI), che era presenta quando si è verificato l’episodio da cui sono scaturite le dimissioni, ha raccontato l’accaduto affermando che a fronte di un forte momento di rottura di poter capire il perché delle dimissioni dei tre colleghi. Per questo ha preannunciato il proprio voto favorevole alle dimissioni se non fossero ritirate.
Giuseppe Detomas (Ual), presidente della IV Commissione, si è detto dispiaciuto dell’atteggiamento da lui assunto, che – ha riconosciuto – “potrebbe essere stato sopra le righe”. Ha ribadito di aver scritto una nota in cui ha chiesto scusa ai consiglieri. Si è detto anche dispiaciuto del fatto che l’episodio abbia rovinato il clima positivo creatosi f

ino a quel momento. Detomas ha anche preannunciato una riunione sull’argomento con i colleghi di maggioranza e magari anche con tutta la commissione. Non volendo essere lui l’elemento che turba le relazioni, si è detto disposto a fare un passo indietro.

Claudio Civettini (CT) ha suggerito, per migliorare la situazione, che nelle Commissioni le minoranze siano maggioranza come nell’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale, e di prevedere riprese in streaming all’interno di questi organismi. A suo avviso il problema è infatti come rendere proficuo il lavoro delle alle Commissioni, dove la maggioranza prevale sempre e manca invece un vero confronto.

Giacomo Bezzi (FI) ha proposto di fare come lui che ha scelto di non votare mai durante i lavori in Commissione, giudicate “bulgare”. Questi organismi andrebbero gestiti in termini più armonici perché siano il luogo in cui tutti i consiglieri anche di minoranza possono portare il loro contributo per migliorare tutte le iniziative politiche.
Claudio Cia (Misto) ha confermato di non voler ritirare le dimissioni sia per solidarietà al collega Kaswalder sia perché in queste Commissioni ci si sente delle comparse. Meglio allora partecipare senza votare per non illudersi che il risultato finale cambi.

I lavori riprendono alle 15.00.

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