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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * IN MATTINATA PRESENTATE 7 MOZIONI ED UNA INTERROGAZIONE. NON CI SARÀ LA SEDUTA POMERIDIANA

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13.14 - giovedì 1 febbraio 2018

La sessione consiliare si è conclusa poco dopo le 12,30 in anticipo con la discussione delle ultime mozioni e di una interrogazione. Non ci sarà quindi la seduta pomeridiana.

 

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Mozione 641 (Misto)

Aiuti ai piccoli esercizi commerciali
sì unanime alla mozione

In apertura di seduta è stata approvata all’unanimità la mozione del Misto, concordata con la Giunta. che impegna il, governo provinciale a favorire i piccoli esercizi commerciali di montagna attivando un confronto tra Pat e Federazione delle coop; utilizzando strumenti, per il riassorbimento della disoccupazione, come il Progettone; garantendo la fornitura di merci in linea con le condizioni economiche dei punti vendita più grandi; verificando la possibilità di agevolazioni Imis e, infine, sensibilizzando i comuni ad introdurre agevolazione per i piccoli negozi.

Un consigliere di Civica Trentina ha affermato, in dichiarazione di voto, che il problema è quello di avviare una politica complessiva, dalla sanità alla scuola, per impedire lo spopolamento delle zone di montagna. Purtroppo, la Giunta sta percorrendo una strada opposta. Sul Progettone ha aggiunto che non è un criterio accettabile quello di pagare 6 euro e 39 euro lordi all’ora, con la malattia che, per questi lavoratori, scade dopo il venti giorni.

Anche per quanto riguarda i comuni, il consigliere di CT, ha detto che non basta dire che si devono attivare, perché a fronte di un taglio di imposte per agevolare le piccole realtà commerciali vanno aumentati i trasferimenti della Pat. Un altro consigliere del Misto ha ricordato che l’allarme è partito dalle chiusure di negozi in Vallarsa.

Nonostante gli aiuti della Pat il problema è grave anche perché il contributo finisce per pesare sull’Irpef. Quindi, si dovrebbe togliere l’Imis e tagliare il costo della corrente elettrica, fornendo un tot di kilowatt gratis, per i piccoli negozi di montagna.

Il rappresentante di 5 Stelle ha detto che la situazione della Vallarsa è la conseguenza del fatto che le grandi superfici commerciali sono arrivate anche da noi e, come da manuale, il grande si è mangiato il piccolo. La situazione demografica poi pesa in maggior misura sui territori periferici. La chiusura dei piccoli negozi sono poi la conseguenza della precisa scelta politica della liberalizzazione selvaggia, cosa ben diversa dal libero mercato.

Il consigliere ha poi invitato a usare con cautela il Progettone che non va impiegato negli esercizi commerciali per sostituire a basso costo un altro lavoratore. Anche per il consigliere pentastellato Dolomiti Energia in questo campo può essere utile, visto che si tratta di una società in parte pubblica. Il consigliere di Amministrare il Trentino ha affermato che la mozione rappresenta una buona idea anche perché troppe scelte hanno ostacolato la permanenza delle persone sul territorio. Anche il movimento cooperativo ha un’importanza strategica nella lotta contro lo spopolamento.

Quando si parla di territorio non ci si può rivolgere solo a Madonna di Campiglio, ma anche alla Vallarsa o alle zone svantaggiate del Primiero. Un consigliere del gruppo Upt ha ricordato che va riconosciuto ai negozi di prossimità il ruolo sociale, fatto che permetterebbe di alzare le soglie di de minimis fino a 500 mila euro in tre anni. A Bruxelles sono stati già raggiunti risultati e sono state firmati accordi con Cooperazione e Comuni che verranno sperimentati in Val del Chiese e a Sclemo.

Progetti che prevedono un allargamento delle merci in vendita e dei servizi per i piccoli negozi multiservizi. Un modello che potrebbe essere esteso anche al servizio postale e che va nella direzione della difesa delle comunità di montagna. L’assessore competente, dichiarando il parere favorevole della Giunta alla mozione, ha ricordato che la Pat sta investendo nel piccolo commercio da anni.

Ora serve una politica nuova che metta al centro la montagna. Sul tema della grande distribuzione l’assessore ha ricordato il ricorso al Tar da parte di Federdistribuzione è un segnale grave. Perché quando viene messa in discussione la possibilità di un territorio di darsi regole legate alle caratteristiche territoriali, quando si mette in dubbio addirittura la podestà di fare questo invocando direttive Ue si deve capire che in discussione c’è anche l‘impianto autonomistico.

Un consigliere di FI ha ricordato che la legge per favorire le piccole attività c’è già. Un consigliere Patt ha affermato che la Vallarsa rappresenta un caso particolare, quindi ben venga un’iniziativa a favore di questa valle, ma non si può dimenticare che in un’area così piccola ci sono ben due famiglie cooperative. Il proponente ha messo in evidenza che la legge esiste eà vero, ma non sempre applicata e la mozione è, appunto, un incentivo a metterla in pratica. Al centro non c’è solo il contributo perché dare un aiuto economico una tantum non serve a nulla.

Si deve invece incentivare la popolazione a rivolgersi ai piccoli negozi. E questo lo si può fare aiutando i commercianti ad abbassare i prezzi al banco abbattendo i costi. C’è poi, ha ricordato, l’aspetto della socializzazione, la necessità di creare comunità. Un altro consigliere della Civica Trentina ha affermato che se si parla del rapporto tra cooperazione e territori si deve parlare di come la maggioranza ha gestito la coop e il sistema pubblico.

I problemi della coop trentina derivano da quello che ha definito il saccheggio politico della cooperazione. E’ ora di finirla con il modo di gestire la cosa pubblica della maggioranza che prevede di mettere uomini fedeli e parenti dalle Pro loco alle cooperative, ai comuni. Il sistema coop, insomma, non può più essere un sistema di raccolta di voti. In dichiarazioni di voto il consigliere di AT ha affermato che la funzione dell’ente pubblico è quello di garantire le popolazioni di montagna. Tendendo conto dei costi che si avrebbero con l’abbandono dei territori.

 

 

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Mozione 642 (UpT)
Lingua straniera tra gli adulti
si favorirà l’apprendimento

La mozione dell’Upt, approvata con 24 sì e un’astensione, impegna la Giunta a promuovere iniziative per l’apprendimento di lingue straniere in età adulta, a sostenere l’organizzazione nelle scuole di corsi di lingue finalizzati a questo obiettivo, a coinvolgere in tal senso i docenti, ad incentivare l’accesso alle lingue straniere da parte della popolazione adulta anche attraverso i media locali (tv e quotidiani) e le tecnologie digitali, ad assicurare un’adeguata sensibilizzazione per una diffusione capillare della conoscenza linguistica coinvolgendo anche i comuni. Mozione che è stata condivisa dalla Giunta anche se è stato ricordato che nei Corsi di educazione permanente già molto di sta facendo con migliaia di partecipanti ai corsi di lingua, in primo luogo quella inglese. Il proponente ha ricordato infine che questa mozione va nella direzione intrapresa col trilinguismo.

 

 

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Mozione 645 (Ual)
Potenziare i servizi sanitari
del laboratorio di Sèn Jan di Fassa

La mozione proposta dall’Ual, approvata all’unanimità, impegna la Giunta a ripristinare o potenziare i servizi e le prestazioni sanitarie presso il laboratorio di Sèn Jan di Fassa per garantire gli stessi standard assicurati in altri territori periferici del Trentino, e a sottoscrivere per le prestazioni e i servizi che non è possibile ripristinare e che non si trovano neanche a Cavalese, una convenzione con l’azienda sanitaria della Provincia di Bolzano perché i cittadini della val di Fassa possano accedere alle strutture ospedaliere altoatesine. Il proponente, capendo le ragioni delle razionalizzazioni dei servizi, ha sottolineato la necessità di garantire la qualità dei servizi anche nelle zone periferiche.

 

 

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Mozione 646 (PD)
La Pat chiederà al Parlamento
di adottare la Convenzione di Faro

La mozione del Pd, votata all’unanimità (un consigliere del Misto non ha partecipato al voto) impegna la Giunta a portare a conoscenza del Governo e del Parlamento il contenuto di questo atto politico, sottoscritta nella città di Faro in Portogallo nel 2005, riguardante l’esigenza di promuovere la consapevolezza e l’utilizzo dell’eredità culturale della popolazione e a sollecitare l’approvazione di una legge di ratifica della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società.

 

 

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Mozione 647 (CT)
Sarà esclusa dai moduli scolastici
la dizione “genitore 1 e genitore 2”

La mozione di Civica Trentina, 25 sì e un astenuto, impegna la Giunta ad attivarsi affinché nella modulistica delle scuole trentine e dei servizi forniti dalla Provincia per definire i genitori, non siano utilizzati termini quali “genitore 1 e genitore 2” e che comunque prevedano l’utilizzo dei numeri per indicare gli esercenti la potestà parentale. Il proponente ha ricordato che il Presidente della Giunta, in una risposta ad un’interrogazione, ha ricordato che questa dizione era stata adottata da una dirigente scolastica senza alcun fine ideologico, ma semplicemente giuridici. In base a questa dichiarazione il proponente ha scelto di presentare la mozione affinché, appunto, per evitare l’uso dei numeri per indicare i genitori. Il parere della Giunta è stato favorevole e il proponente ha ringraziato la Giunta di aver cambiato opinione.

 

 

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Mozione 648 (5 Stelle)
Si punta a ridurre e uniformare
i costi di iscrizione alle scuole musicali

La mozione del Movimento 5 stelle, approvata all’unanimità, impegna la Giunta a verificare la situazione delle quote di frequenza richieste oggi dalle scuole musicali del Trentino (oscillanti tra i 600 e i 900 euro annui), molto onerose per le famiglie, riportando l’esito della verifica alla commissione consiliare competente, e a prevedere un meccanismo di sostegno agli iscritti che consenta di ridurre e uniformare le quote di frequenza in funzione della costanza, dell’impegno e dei risultati (anche accademici) conseguiti. Una mozione che è stata condivisa anche dalla Giunta perché è necessaria una politica tariffaria omogenea sul territorio.

Si è tornati, verso la fine della mattinata, alla discussione di alcune interrogazioni.

 

 

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Interrogazione 5285 (Patt)
Confermati i tempi
per il nuovo
collettore

L’esponente del Patt ha chiesto se siano confermate le tempistiche e il cronoprogramma previsti per l’appalto del primo e del secondo lotto dei lavori per la realizzazione del collettore Castelnuovo – Telve – Telve di Sopra, che erano stati programmati entro il 2017 per poter essere conclusi entro il 2018.
La risposta. L’assessore ha detto che sono in corso le procedure di gara per entrambe gli interventi e i finanziamenti e i tempi rimangono quelli previsti.
Mozione 567 (Amministrare il Trentino)

 

 

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Mozione (Amministrare il Trentino)
Continuare la trattativa per un accordo
per migliorare il servizio postale

L’obiettivo della mozione, approvata all’unanimità, del consigliere di Amministrare il Trentino è quello di impegnare la Giunta a proseguire il confronto tra Trento e Roma per arrivare, in tempi celeri, a soluzioni, compresa la distribuzione dei prodotti editoriali il sabato, che garantiscano sia la tutela dell’occupazione dei lavoratori di Poste Italiane, che il miglioramento del servizio postale. Il proponente ha detto che il problema è serio, che non si può continuare con un servizio postale a singhiozzo e si è augurato che la trattativa con Poste italiane vada avanti.

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