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CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * I COMMISSIONE: ” APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE PROPOSTO DALLA CONSIGLIERA AVANZO SULLE FERIE SOLIDALI “

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16.29 - lunedì 23 aprile 2018

Oggi in prima Commissione permanente. Una proposta di Avanzo introduce le ferie solidali. La prima Commissione permanente ha approvato nel pomeriggio di oggi all’unanimità, dopo l’ascolto dei soggetti interessati, il disegno di legge 192 di Chiara Avanzo sulle ferie solidali, che introduce nella contrattazione dei lavoratori del settore pubblico la possibilità di cedere a colleghi in difficoltà i propri giorni di ferie non goduti.

A seguire l’organismo, guidato da Mattia Civico, ha espresso il parere in materia di nomine e designazioni per i cda in scadenza di Cassa del Trentino, Itea SpA e Trentino Sviluppo.

I sindacati (presenti CGIL, Cisl, Uil, Fenalt e Dirpat) hanno sostenuto che già al tavolo contrattuale si stanno introducendo strumenti di questo tipo. Tuttavia, Giuseppe Pallanch (Cisl FP) ha osservato che aldilà della misura che trova certamente d’accordo, quanto si introduce con norma non è visto di buon occhio, nel momento in cui spetterebbe alla contrattazione.

Ben venga questo input, dunque, anche se si dovrebbe creare una cultura solidale, senza dover ricorrere a norme come questa. Infine, pensare di fare tutto senza oneri diventa un po’ poco sostenibile: occorrerebbe un po’ più di coraggio anche in questo senso. Ben venga la solidarietà, ma serve sempre di più tenere conto di un invecchiamento generalizzato e progressivo della popolazione lavorativa. Marcella Tomasi (UIL, FLP) ha espresso perplessità: mentre posso capire la cessione di ferie non maturate, pensare di cedere i riposi è un po’ diverso perché questi significano recupero psicofisico dell’attività lavorativa. Una previsione che è stata già raccolta con un emendamento, ha osservato il presidente della Commissione Mattia Civico.

La seconda questione su cui ha ragionato Tomasi è quella contrattuale ovvero che sulla questione è già in atto un confronto per inserirla nel contratto collettivo. Quindi, se questo istituto viene normato occorrerà riprenderlo nel contratto. Con Apran Tomasi ha detto che ci sono visioni diverse sulle quali si sta ragionando.

Per Stefano Galvagni (Cgil funzione pubblica) questo istituto deve essere qualcosa di aggiuntivo e dovrà essere ben disciplinato e discusso in sede di contrattazione. I lavoratori, inoltre, devono essere anonimi per non creare situazioni spiacevoli o forzature. Infine, Galvagni ha espresso una preoccupazione: con il contratto fermo da tantissimi anni, un’anzianità media dei lavoratori non indifferente, stiamo cercando di estendere diversi istituti, ma è chiaro che l’introduzione di questo strumento deve essere eventualmente aggiuntiva e non può diventare in nessuno modo materia di scambio.

Per Marcello Mazzucchi (Dirpat) questa è una norma molto positiva perché educa alla cultura della solidarietà e generosità e migliora il clima nell’ambito degli uffici. Bene l’anonimato, giusto che si introduca questo istituto, ha detto. Chiedo solo una forma più estensiva che non preveda solo “figli minori”, ma estenda i benefici della norma a tutti i “famigliari”. Anche su questo si è già intervenuti, ha notato il presidente Civico.

Per l’Apss è intervenuto Luca Gherardini: il problema delle ferie non fruite esiste eccome, ha osservato e ben venga uno strumento che lo affronti. I numeri superano le 2000 unità per l’area della dirigenza e le 60.000 per l’intero comparto. In ogni caso si ritiene indispensabile assicurare una sorta di anonimato da parte del soggetto richiedente. Gherardini ha infine espresso il timore che tra pubbliche amministrazioni ognuno si muova liberamente con difficile gestione dell’istituto in termini di equità.

Per Upipa sono intervenuti il presidente Moreno Broggi e il direttore Massimo Giordani. Quest’ultimo ha definito il disegno di legge apprezzabile anche se non è a suo avviso strettamente necessario dare una copertura normativa alla materia che dovrebbe comunque trovare un’armonizzazione a livello provinciale e regionale. Sopratutto per alcuni enti come i piccoli comuni, ha aggiunto, sarebbe interessante ed opportuno che le ferie solidali potessero essere gestite anche a livello interaziendale, per garantire una fruizione più estesa, ferma restando l’idea che è importante che la norma dia copertura legislativa alla contrattazione, senza però imporre nulla. In sede Apran si sta già ragionando sul recepimento della norma nazionale all’interno di questa logica, ha concluso.

Il direttore della Fondazione Edmund Mach Sergio Menapace ha dichiarato di aver già previsto in sede di contrattazione sindacale questa proposta, che è dunque del tutto condivisibile. Stiamo però valutando anche con la Fondazione Bruno Kessler, ha aggiunto, una valorizzazione delle ferie, compensando le giornate in base ai livelli e attribuendovi più o meno valore.

Concluse le audizioni, si è passati all’esame dell’articolo interamente sostitutivo all’unico articolo di cui si compone il testo, che è stato approvato all’unanimità senza interventi. L’assessore Carlo Daldoss ha illustrato due emendamenti aggiuntivi. Uno riguarda la proroga di 6 mesi (per evitare che decadano) di graduatorie che avrebbero scadenza 30 giugno 2018 per vigili del fuoco, piloti di elicottero, operai specializzati e altri soggetti.
Il secondo emendamento aggiuntivo prevede il completamento di una norma che riguarda i vigili del fuoco e l’estensione anche ai forestali: si tratta dei famosi 80 euro che venivano distribuiti a chi ne aveva diritto e che non erano stati introdotti per i forestali.

Sui punti successivi all’ordine del giorno, facendo sue anche le sollecitazioni del collega Rodolfo Borga, Marino Simoni ha chiesto alla Giunta di sospendere per sei mesi le nomine, andando in prorogatio dei relativi organi, definendo non opportuno procedere a nuove designazioni allo scadere della legislatura.
L’assessore Carlo Daldoss ha osservato che in questo caso si tratta di società di natura privata, regolamentate dal codice civile e la proroga non è giuridicamente contemplata. La prorogatio è infatti un istituto tipico della realtà amministrativa e nelle società, decorsi 60 giorni dalla data di adozione del bilancio, i consiglieri di amministrazione decadono.

La Commissione ha quindi proceduto con i pareri sulle nomine e designazioni per i cda in scadenza di Cassa del Trentino, di Itea SpA e di Trentino Sviluppo. I pareri sono stati favorevoli (con l’astensione di Simoni) a parte alcune raccomandazioni tecniche che hanno richiamato la normativa statale.

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