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CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * CONSEGNATE AL PRESIDENTE DORIGATTI 7.036 FIRME CONTRO L’ESCLUSIONE DALLE SCUOLE D’INFANZIA DEI BAMBINI NON IN REGOLA CON LE VACCINAZIONI

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11.02 - giovedì 2 agosto 2018

Consegnate al Presidente Dorigatti 7.036 firme contro l’esclusione dalle scuole d’infanzia dei bambini non in regola con le vaccinazioni.

 

 

La Provincia garantisca l’iscrizione e l’acceso ai servizi educativi e alle scuole per l’infanzia dei bambini che non sono stati sottoposti alle vaccinazioni previste dalla legge Lorenzin a condizione che i loro genitori abbiamo sostenuto il colloquio informativo ed elimini l’obbligo vaccinale per l’accesso ai buoni di servizio e alle altre agevolazioni e aiuti alle famiglie.

Queste le richieste in calce alle quali, il Comitato difesa bambini e famiglia, Comitato uniti per Oviedo, Gruppo spontaneo per la libertà di scelta – Valsugana, Gruppo spontaneo genitori informati di Trento, La scuola che accoglie, hanno raccolto 7036 firme che sono state consegnate in mattinata a palazzo Trentino al Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti.

Tre grossi volumi gialli, sui quali è riportato l’articolo 34 della Costituzione il quale afferma che la scuola è aperta a tutti, che il Presidente Dorigatti ha accolto ricordando al gruppo di genitori e rappresentanti presenti nella sala dell’Aurora, l’iter della petizione che passerà per il vaglio delle firme da parte degli uffici, poi all’Ufficio di presidenza e, infine, alla commissione competente.

Dorigatti ha fatto presente però che ben difficilmente, a pochi mesi dalle elezioni, l’iter potrà essere completato. Anche se è evidente che questa raccolta firme ha soprattutto lo scopo di lanciare un messaggio alla giunta in vista dell’avvio della scuola.

Il Presidente ha anche ricordato che il Consiglio ha sempre avuto un atteggiamento di apertura ed ha ascoltato più volte le ragioni dei comitati dei genitori sulla questione vaccini.

Domenico Orecchio, a nome dei comitati, ha ricordato che le firme sono state raccolte nelle piazze e nei mercati e non nei circoli “No vax” e che la petizione ha avuto soprattutto il consenso di chi ritiene che i bambini non possono essere discriminati per motivi sanitari.

Il rappresentante dei comitati ha aggiunto che in tutta la vicenda vaccini la politica e stata assente e sorda e che da parte della giunta, di fronte alla richiesta di non escludere da scuola i bambini non in regola con la legge, c’è sempre stato un atteggiamento di chiusura.

Eppure, ha aggiunto, la vicina Provincia di Bolzano, la Regione Piemonte e Liguria, hanno avuto un atteggiamento più elastico e di buon senso. Così come al buon senso e alla necessità di avere più informazioni si ispira la richiesta di ammettere a scuola i bambini “non conformi” dopo il colloquio informativo.

Infine, il portavoce dei promotori della petizione ha ricordato che l’esclusione dei bambini da scuola sta creando una grave frattura sociale e, in molti casi, seri disagi personali che i comitati con la loro attività stanno in parte assorbendo.

“Molti genitori – ha concluso Orecchio – saranno costretti a lasciare il lavoro per stare con i loro bambini esclusi da scuola e non perché sono dei “no vax”, ma semplicemente perché aspettano risposte alle loro domande sui vaccini”.

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