Durante una breve sospensione dei lavori d’aula, si è riunita poco fa la Conferenza dei capigruppo, coordinata dal presidente Walter Kaswalder. Le minoranze hanno posto con forza un problema di forma, chiarendo – l’ha sottolineato Giorgio Tonini del Pd – che per la funzionalità di un’assemblea legislativa la forma è quasi sempre sostanza. Il tema: c’era stato un accordo tra capigruppo, che prevedeva di mantenere i tempi contingentati nella discussione sul ddl di semplificazione degli appalti – e quindi di evitare l’ostruzionismo – “in cambio” però di uno slittamento d’una settimana della seduta consiliare, tempo da utilizzare per una ulteriore seduta informale di Terza Commissione, da dedicare all’esame degli emendamenti presentati “in zona Cesarini” dalla Giunta Fugatti.
La seduta di Commissione c’è stata, gli assessori Tonina e Gottardi hanno ampiamente e fedelmente descritto i rilevanti emendamenti in arrivo, ma i testi degli stessi non sono stati presentati. E’ questo il vulnus denunciato questa mattina dal capigruppo del Pd e da Ugo Rossi (Patt): gli emendamenti sono stati resi reperibili solo lunedì, comprimendo al massimo i tempi di esame a disposizione delle opposizioni, anche per l’eventuale deposito di subemendamenti. La questione è stata risolta come richiesto da Tonini: il presidente Fugatti ha chiesto scusa per l'”incidente” di percorso e assieme al presidente Kaswalder ha assicurato che non diventerà una prassi.