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CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * AUTORITÀ PER LE MINORANZE: KASWALDER, « IMPORTANTE LA VICINANZA DELLE ISTITUZIONI »

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17.28 - lunedì 17 giugno 2019

Autorità per le minoranze. la vicinanza delle istituzioni in un nuovo equilibrio tra valli e città

Non si era mai vista una conferenza stampa tanto partecipata per la presentazione della relazione annuale dell’Autorità delle Minoranze linguistiche.

Organismo incardinato presso il Consiglio provinciale, di durata settennale, l’Autorità compie cinque anni ed è guidata da Dario Pallaoro. Introdotta con legge provinciale nel 2008, ha compiti di valutazione, vigilanza ed ispezione sulla corretta attuazione della legge e un ruolo consultivo sulla definizione e sul recepimento delle norme vigenti a livello locale, nazionale ed internazionale.

Kaswalder: importante la vicinanza delle istituzioni

L’ampia partecipazione odierna, sopratutto da parte delle istituzioni (presenti il vicepresidente della Giunta Mario Tonina, l’onorevole Elena Testor, i consiglieri provinciali Luca Guglielmi e Lorenzo Ossanna, l’assessore regionale Manfred Vallazza e numerosissimi sindaci), è stata subito messa in evidenza dal presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, che ha fatto gli onori di casa a palazzo Trentini, sede dell’assemblea legislativa. “Questa forte presenza istituzionale” ha detto “fa onore e valorizza le minoranze linguistiche e ci ricorda anche che, oltre a rappresentare una grande ricchezza culturale, le minoranze sono la giustificazione principe della nostra autonomia speciale”.

Pallaoro: servono maggiore coordinamento e una nuova indagine di valutazione
Dario Pallaoro nel rimandare gli aspetti più tecnici alla corposa relazione (allegata), ha approfittato dell’occasione per parlare alla politica, evidenziando alcuni punti sui quali occorrerebbe fare maggiori sforzi per ottenere migliori risultati. Il Presidente dell’Autorità ha esordito dicendo che i trentini stessi sanno poco o niente di minoranze. La legislazione a tutela delle popolazioni di minoranza è di buon livello, fra le migliori d’Italia, però manca un certo coordinamento tra i soggetti che si occupano di questi temi. A tal fine ed anche per avere una valutazione più precisa della bontà degli interventi realizzati occorre, a suo avviso, che il servizio minoranze provinciali venga potenziato. A 13 anni dall’ultima indagine completa ed approfondita sullo stato di salute delle lingue di minoranza, ha aggiunto, servirebbe una nuova verifica scientificamente valida, per capire davvero a che punto siamo e come eventualmente correggere il tiro, su cosa puntare e quali iniziative è bene proseguire o quali occorrerebbe mettere in campo.

Il presidente dell’Autorità ha evidenziato il grosso sforzo compiuto dagli istituti scolastici nell’incentivare la conoscenza delle lingue minoritarie ed ha nel contempo sottolineato il ruolo strategico delle famiglie nel trasmettere le tradizioni e la cultura linguistica. Pallaoro ha quindi ribadito per l’ennesima volta le precarie condizioni socio economiche della comunità mochena e cimbra: se non si offre alla gente la garanzia di poter rimanere a lavorare nel proprio territorio, il rischio che la lingua, la cultura, la storia di quel territorio scompaia è molto alto, ha aggiunto. Sulla toponomastica, concetto ricorrente anche nelle relazioni precedenti, occorre darsi una mossa, perché la Commissione mochena e cimbra previste dalla legge sono ancora lungi dalla costituzione. Alcune criticità stanno emergendo con riferimento all’applicazione dell’articolo 32 della legge sulle gestioni associate, laddove si prevede di assegnare priorità per l’accesso al pubblico impiego a coloro che dimostrino di conoscere le lingue mochena e cimbra: per risolvere la questione Pallaoro ha proposto una modifica dell’articolo, attualmente allo studio.

Il dibattito
Dopo l’illustrazione della relazione si è svolto un animato dibattito nel quale sono intervenuti molti dei presenti. Il Presidente dell’Istituto mocheno cimbro Gianni Nicolussi Zaiga, ha definito “depressa” la situazione socio-economica, suggerendo di attuare misure per migliorarla, intervenendo in primo luogo sulla viabilità e quindi con strumenti fiscali “dedicati” che permettano la permanenza dei servizi nelle zone svantaggiate del territorio.

Occorre una riflessione seria, ha aggiunto Luigi Nicolussi Castellan, ex sindaco di Luserna e presidente del Comitato scientifico dell’istituto mocheno cimbro, suggerendo di organizzare nelle tre comunità linguistiche una giornata di studio per raccogliere stimoli, indicazioni, suggerimenti. Fa piacere vedere la presenza delle istituzioni, ha ribadito l’attuale sindaco di Luserna Luca Nicolussi Paolaz: gli strumenti giuridici ci sono, mettiamoci all’opera tutti assieme per approfondire e offrire nuove soluzioni.

Il sindaco di Palù Stefano Moltrer ha osservato che molto è stato fatto, se è vero che abbiamo l’indice di spopolamento più basso dell’intero arco alpino. Non sempre, ha aggiunto, gli interventi economici producono risultati sulla lingua e sulla cultura. Occorre a suo avviso non smettere di lavorare, però anche comprendere e accettare certi passaggi culturali. Certo, ha concluso, le gestioni associate hanno impoverito molto i territori. Luca Moltrer, sindaco di Fierozzo, ha ribadito la realtà delle lingue minoritarie parlate sempre meno. In questo contesto è intervenuta anche la docente universitaria Patrizia Cordin che ha sottolineato l’importanza delle famiglie nel tramandare le lingua: sono gli stessi abitanti, ha aggiunto, a non riconoscere sufficientemente il valore del bilinguismo, un valore cognitivo aggiuntivo, un’opportunità straordinaria per i propri figli.

E’ quindi intervenuto ad offrire la propria totale disponibilità a lavorare assieme nella direzione della valorizzazione delle minoranze ed a supporto delle iniziative messe in campo dall’Autorità, l’assessore regionale competente Manfred Vallazza, mentre il consigliere provinciale dell’Unione autonomista ladina Luca Guglielmi (Ual) ha posto l’accento sulla necessità di comunicare e “vendere” meglio il valore delle minoranze linguistiche non solo a livello turistico, ma anche tra gli stessi trentini.

Il vicepresidente della Giunta provinciale Mario Tonina ha infine espresso la vicinanza dell’esecutivo assicurando l’impegno a dimostrare nei fatti la sensibilità e l’attenzione verso le istanze delle minoranze. Tonina ha posto l’accento su un diverso equilibrio che si sta diffondendo tra valli e città, equilibrio confermato dallo stesso presidente Fugatti in occasione dei recenti Stati generali della Montagna, con una giornata organizzata, non a caso, a Luserna.

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