Link alla nota di presentazione del numero speciale di Consiglio provinciale cronache da oggi in distribuzione, interamente dedicato al mezzo secolo dal Secondo Statuto di Autonomia.
Le 28 pagine del numero speciale di Consiglio provinciale cronache da oggi in distribuzione, interamente dedicato ai cinquant’anni dal Secondo Statuto di Autonomia del Trentino-Alto Adige Südtirol – diretto a 24 mila abbonati al periodico (in Italia e nei luoghi dell’emigrazione trentina, leggibile anche nella versione online pubblicata nel sito www.consiglio.provincia.tn.it) – offrono una serie di spunti di riflessione per ricordare che “il Trentino autonomo non dimentica da dove viene e dove intende andare in forza di questo suo autogoverno”.
Lo spiega in apertura il direttore responsabile del periodico, Luca Zanin. All’interno Bruno Zorzi firma un ampio testo con cui ripercorre le tappe di costruzione e poi di crisi della prima autonomia, quella prevista dal patto De Gasperi-Gruber del 1946 e sancita nella carta costituzionale e nel primo Statuto del ’48. Il racconto arriva fino al 1972, l’anno in cui il baricentro si sposta dalla Regione alle due Province di Trento e di Bolzano. Sugli anni del 2° Statuto – dal ’72 in poi – il giornale di palazzo Trentini apre interessanti finestre attraverso i ricordi dei presidenti di Consiglio provinciale.
Segue un percorso ragionato – dal punto di vista soprattutto delle norme di attuazione statutaria – tracciato da Fabio Scalet, presidente della Commissione dei 12 che quelle norme concorda e scrive. Oltre all’intervista al professore Pierangelo Schiera, storico studioso dell’autonomia, la proiezione europea e transfrontaliera del Trentino è evidenziata da Elisa Bertò. L’attualità è affidata ai tweet dei consiglieri provinciali in carica mentre un ampio spazio sul domani dell’autonomia è lasciato agli studenti che hanno approfondito il tema a scuola con laboratori dedicati promossi dalla Presidenza del Consiglio provinciale.
Il presidente dell’assemblea legislativa Walter Kaswalder indica in questo numero speciale del periodico “uno strumento per diffondere consapevolezza su quanto sia preziosa l’autonomia di cui godiamo”. E conclude: “nella legislatura provinciale che si aprirà dopo il voto 2023 si dovrà addivenire finalmente anche a una terza stesura dello Statuto, in grado di allinearlo ai tempi e anzitutto al dettato costituzionale, mutato fin dalla riforma del 2001. Con l’obiettivo di dare vita a un’Euroregione forte, condivisa da Trento, Bolzano e Innsbruck, nel quadro di un’Europa fondata sulle Regioni e sui loro popoli”.