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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIA TRENTO * PRIMA COMMISSIONE: « AL VIA L’ITER DI ESAME DEI TRE PROVVEDIMENTI CHE FORMANO LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO, DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2022-2024 »

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19.31 - giovedì 7 luglio 2022

È iniziato oggi pomeriggio, presso la Prima Commissione permanente del Consiglio provinciale presieduta da Vanessa Masè (La Civica), l’iter di esame dei tre provvedimenti che formano la manovra di assestamento del bilancio di previsione 2022-2024 della Provincia proposta dalla Giunta. In assenza del Presidente Maurizio Fugatti (“impegnato su altri delicati scenari in questo momento”), è stato l’assessore Achille Spinelli ad illustrare i due disegni di legge (il 156 sul Rendiconto della Provincia per l’esercizio finanziario 2021 e il numero 157 sull’assestamento del bilancio, mentre il dirigente generale Paolo Nicoletti ha illustrato il Documento di economia e finanza provinciale (Defp) 2023-2025.

Spinelli: i tre obiettivi della manovra
Dopo aver inquadrato l’intervento finanziario nel contesto di forte incertezza, condizionato dal conflitto in Ucraina e dagli aumenti dei prezzi energetici, Spinelli ha commentato un documento di slides (allegato). Tre gli obiettivi della manovra che ha delineato l’assessore: assestare il bilancio e rimodulare le autorizzazioni di spesa; tenendo conto della ripresa dell’inflazione, dei prezzi e dei costi delle forniture intervenire con impegni importanti a supporto di famiglie e imprese; infine, secondo le linee tradotte nel programma di sviluppo provinciale, perseguire l’obiettivo del rilancio economico, incentivando al crescita del sistema.

 

PNNR
In Trentino sono previsti 1,3 miliardi di euro provenienti dal Pnrr che si articoleranno su sei missioni. E’ in corso da parte della Pat, in collaborazione con FBK e Università, una valutazione economica degli interventi lungo tre linee di azione (ricaduta macro economica, valutazione dell’impatto degli interventi e sulla spesa corrente).

 

Fondi europei
Quanto ai Fondi europei, la Pat ha presentato alla Commissione i due programmi FESR e FSE+ con risorse pari a 642 milioni circa complessivamente. Risorse più importanti del passato che vanno ad integrare anche il modo di intervenire rispetto alle politiche di bilancio.

 

Impatti riforma tributaria
Per la parte strutturale, la riforma tributaria varata dallo Stato per alleggerire la pressione fiscale su famiglie ed imprese non genera impatto sulle risorse e si va a integrale ristoro della perdita di gettito di Irap e addizionale Irpef. E’ stato sottoscritto un accorto Stato – Autonomie speciali con il quale sono
state quantificate puntualmente le somme spettanti a ciascuna Regione e Provincia autonoma e per la Provincia di Trento la perdita di gettito compensata dai trasferimenti statali è pari a 106,5 milioni di euro nel 2022 e 95,7 milioni di euro per gli anni 2023-2024.

 

Fondo emergenza prezzi
Con questa manovra si costituisce un Fondo del valore di 100 milioni di euro destinato a sostenere l’economia in un momento di particolare difficoltà ed elevatissima incertezza. Il Fondo per l’emergenza prezzi e il sostegno all’economia interverrà a sostegno del caro energia, materiali, interventi emergenziali e sarà destinato a favore di famiglie, imprese e del sistema economico sotto forma di contributi.

 

Energia
Per l’energia, materia scottante, a fronte della volatilità dei prezzi, la Pat ha definito proprie misure e una strategia volte all’utilizzo delle risorse rinnovabili, adottando misure autorizzative e di semplificazione, realizzando accordi con i quattro Bim e ristorando i costi energetici per le famiglie che non hanno i requisiti per l’acceso ai bonus nazionali. Eventuali ulteriori esigenze potranno essere fronteggiate con il “Fondo per l’emergenza”. Si prevede lo stanziamento di 95 milioni per le opere pubbliche e il caro materiali, per gli investimenti e per la revisione dei prezzi delle opere pubbliche appaltate nel corso del 2022.

 

Finanza locale
Per la finanza locale sono in corso colloqui con il Cal per definire il livello di intervento: siamo in linea rispetto alle richieste, sicuramente quanto ai costi energetici delle istituzioni.

 

Sistema economico locale
Per la parte di stimolo del sistema economico locale, sulla base delle linee strategiche si prevedono 30 milioni nell’ambito di Trentino Sviluppo (per il recupero dell’area ex Alumetal di Mori, per la realizzazione di un’area di incubazione per il Polo delle Scienze, per il recupero di un’area destinata al tema idrogeno e per l’installazione di impianti fotovoltaici per Trentino Sviluppo). 47,6 milioni sono allocati per interventi in ambito turistico (per gi impianti funiviari e il Bando qualità in Trentino) e 10 milioni nell’ambito agricolo.

 

Alberghiero
Per l’alberghiero, con l’obiettivo delle Olimpiadi del 2026, viene introdotta una misura diversificata di sostegno al settore che vuole fare un salto di qualità, attivando un modello virtuoso nella declinazione di un business plan di riqualificazione e di innovazione. Nelle fasi successive vengono attivati altri strumenti per il recupero di alberghi in sofferenza con buone capacità gestionali e per quelli a rischio chiusura. Le risorse saranno allocate tramite Casse del Trentino e al di fuori del bilancio provinciale.

 

Rinnovo contratto pubblico e nuova PA
97,4 milioni andranno, come concordato con i sindacati, per il rinnovo contrattuale e progressioni del personale del comparto provinciale. Per rendere la P.A. più agile e quindi maggiormente connessa con l’ambiente e con i bisogni dei cittadini e delle imprese è necessario agire sulle due importanti leve della sburocratizzazione e della digitalizzazione. In tale prospettiva la Provincia ha presentato nell’ambito del PNRR quale «progetto bandiera» un progetto sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione comprensiva di azioni sui servizi pubblici, sulle reti, sulle infrastrutture ecc.

 

Irpef
Per il sostegno al reddito delle famiglie è prevista l’esenzione dell’addizionale Irpef per i soggetti con reddito imponibile fino a 25.000 euro.

 

Altri centri di spesa
Atri centri di spesa rilevanti riguardano il finanziamento del sistema sanitario con 34,5 milioni, 14 milioni per scuola e cultura, 12 per lo sport.

 

In sintesi, un bilancio di assestamento da 577 milioni di euro, trecento derivati dagli avanzi del 2021, 170 milioni dai ristori per le mancate entrate fiscali causate dal Covid, la maggior parte del resto da arretrati dovuti dallo Stato alla Provincia.

 

I commenti dei consiglieri
Giorgio Tonini (PD) ha chiesto che fine hanno fatto i 106 milioni di mancato gettito della riforma fiscale, che dovrebbe essere contabilizzata in entrata. Sarebbe comodo avere anche una tavola riassuntiva di come sono impiegate le risorse, perché scorrendo le varie voci siamo lontani dai 577 milioni: forse ci sono degli accantonamenti sui fondi di riserva che sarebbe importante conoscere. Sebbene sia ovvio che una quota prudenziale di accantonamento in un fase di incertezza come questa sia ragionevole prevederla, l’importante è che quest’ultima non sia prevalente aggirando le decisioni del Consiglio. Infine, sull’addizionale Irpef molto bene la decisione di aumentare la soglia dell’esenzione, tuttavia non è chiaro il criterio della scelta dei 25.000 euro che non corrisponde ad alcuno scaglione: forse sarebbe opportuno prevedere la soglia dei 28.000.
Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha commentato l’intervento dell’assessore confessando che avrebbe auspicato qualcosa in più per fronteggiare la crisi energetica, quella climatica e quella politica collegata al venire meno della fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il fine dell’utilizzo delle risorse, oltre a rispondere a beni primari nel breve periodo dovrebbe a suo avviso porsi anche obiettivi di risoluzione di problemi di ordine strutturale. Riconosciamo che ci sono i problemi, ma nel contempo facciamo poco per andare oltre la semplice allocazione delle risorse, ha aggiunto, e questo vale su diversi dei temi importanti: serve fare di più.
Paolo Zanella (Futura) ha svolto alcune riflessioni: 100 milioni, pari ad un quinto delle risorse complessive, affidate con delega in bianco alla Giunta per le emergenze sono forse troppi, quando ci si poteva ritrovare in autunno per ragionare su come meglio definirli. Ha chiesto più chiarezza sulla ripartizione dei Fondi europei. E’ sotto gli occhi di tutti l’urgenza della crisi ambientale e climatica e forse si dovrebbe investire di più in quel contesto, ha osservato. La questione casa non viene citata in questa manovra, quando la ricaduta a terra degli investimenti rispetto agli stanziamenti nel settore dell’edilizia abitativa è molto bassa. Sono politiche complesse, ma vanno affrontate perché il problema casa è gigantesco in termini di equità e di diritti. Altro tema assente quello del lavoro, quando si potrebbe migliorare la situazione dei lavoratori anche vincolando gli aiuti alle imprese al rispetto dei contratti collettivi. In questo contesto Zanella ha richiamato anche il dato drammatico dei 12 milioni di abitanti in meno in Italia da qua al 2070: possiamo fare tutte le politiche di natalità possibili per compensare il futuro, ma nel frattempo dobbiamo farci carico del problema e pianificare politiche migratorie di accoglienza lungimiranti. Cambiamenti climatici e questione demografica sono in sintesi i temi sistemici sui quali a suo avviso occorre intervenire.

 

DEFP
Il dirigente generale della Pat Paolo Nicoletti è intervenuto ad illustrare il Defp, commentando una serie di slides. Si tratta di un documento che analizza la situazione del Trentino e ne traccia le prospettive. Prospettive incerte, pesantemente influenzate dal conflitto in Ucraina e dall’andamento dell’epidemia. Ne risulta un quadro integrato di finanza pubblica che si prende carico di realizzazioni integrative, azioni finalizzate agli obiettivi provinciali e azioni di manutenzione e rialimentazione di politiche valide per garantire i livelli di servizi. Il documento riporta le variazioni di alcuni dati paragonandoli all’anno precedente. Una slide sulla previsione dell’andamento del Pil fa capire a colpo d’occhio quanto le contingenze condizionino gli scenari futuri e l’evoluzione del Pil programmatico evidenzia la dinamica di quest’ultimo a sostegno dello sviluppo e gli effetti delle misure provinciali e quelle finanziate dai redditi. I mega trend descrivono i processi in grado di produrre dei cambiamenti a livello globale e quelli che interessano maggiormente il Trentino sono la digitalizzazione, i cambiamenti demografici, quelli climatici.
Sulla finanza della Pat due slides dicono che le risorse sono maggiori rispetto alle previsioni e due comparti molto rilevanti sono i trasferimenti per le Olimpiadi 2026, pari a 196 milioni spalmati negli anni di qui alla data dell’evento. Infine, Nicoletti ha precisato che riguardo al Pnrr non ci sono ancora cantieri avviati e sono tuttora in corso interlocuzioni con il governo.

 

La replica della Giunta ai consiglieri
Sulla riforma dell’Irpef si operano assestamenti riducendo le entrate tributarie e accogliendo i trasferimenti statali. Quanto alla finalizzazione delle risorse, sui 100 milioni da allocare nelle macro aree sarà il Consiglio provinciale ad autorizzare il presidente, ha confermato Nicoletti. In questa fase il fondo del Presidente rimane alto perché ci sono ancora in ballo i trasferimenti agli enti locali da definire in questi giorni tramite emendamento. Per il resto i fondi restano in linea con gli anni scorsi.
La soglia dei 25.000 per l’addizionale regionale, ha chiarito Spinelli, è collegata alle risorse a disposizione e si traduce comunque in un aiuto importante per un’ampia fascia di cittadini.
Sulla questione degli incentivi a fonti alternative citata da Marini la politica adottata dalla Giunta si ritiene efficace in questa fase anche se si può certamente fare meglio, come sempre. Quanto alle politiche di migrazione e ai mega trend sollevate da Zanella, Spinelli ha detto di non avere le competenze per rispondere compiutamente, ma ha assicurato che si farà il meglio possibile, così come per le politiche europee, per il bonus energia e per le politiche del lavoro. Su quest’ultimo aspetto, i motivi dell’alto numero di contratti a termine in Trentino sarebbero a suo avviso da imputare alla vocazione turistica ed agricola del territorio che ha dato spazio ai lavori a temine, ma l’obiettivo è certo aumentare il lavoro a tempo pieno e indeterminato.

 

 

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