News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIA TRENTO * AULA MATTINO: “ OK ALL’ASSESTAMENTO DEP BILANCIO DI PALAZZO TRENTINI / TONINI (PD), SERVE ORGANO TECNICO CONTROLLI I BILANCI GIUNTA PAT “

Scritto da
13.27 - mercoledì 6 luglio 2022

Approvato in aula l’assestamento del bilancio del Consiglio. Tonini (Pd): serve un organo tecnico che ci permetta di controllare i bilanci della Giunta. Kaswalder promette il massimo impegno.

Discussa la relazione annuale del Difensore civico: sì a un ordine del giorno di Marini per valorizzarne l’attività
L’assemblea legislativa convocata stamane in aula dal presidente Walter Kaswalder, ha dapprima esaminato e approvato l’assestamento del bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio provinciale e poi discusso la relazione annuale del Difensore civico relativa al 2021.

Tonini (Pd) ha lamentato il progressivo venir meno delle risorse di cui il Consiglio ha la necessità per poter svolgere la propria fondamentale funzione di controllo sulle spese decise dalla Giunta attraverso i bilanci. E ha per questo rinnovato la richiesta di uno strumento tecnico che supporti in tal senso l’assemblea legislativa. Il presidente Kaswalder ha assicurato il massimo impegno per realizzare quest’obiettivo. Il Consiglio ha poi discusso e apprezzato la relazione annuale del Difensore civico approvando all’unanimità un ordine del giorno di Marini, rielaborato d’intesa con il presidente Kaswalder, per valorizzare l’attività di questa figura.

L’ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL CONSIGLIO

Kaswalder sull’avanzo libero di amministrazione: garantiamo la copertura dei posti dei dipendenti andati in pensione.

Aprendo i lavori Kaswalder, dopo aver chiesto un momento di silenzio per le vittime della tragedia sulla Marmolada e letto un messaggio di vicinanza e solidarietà del presidente della Val d’Aosta Alberto Bertin che si è unito al “profondo dolore che ha colpito le famiglie” , ha illustrato l’assestamento del bilancio di previsione del Consiglio 2022-2024 proposto dall’ufficio di presidenza di palazzo Trentini. Senza determinare variazioni nelle entrate e nelle uscite in modo da assicurare l’equilibrio del bilancio, l’assestamento – ha spiegato – consiste nell’utilizzo dell’avanzo libero di amministrazione dell’esercizio 2021, pari a 2.499.425,68 di euro e rientrante nella piena disponibilità dell’assemblea legislativa. Il presidente ha evidenziato la scelta di utilizzare questa somma destinando innanzitutto 700 mila euro al fabbisogno dell’ente, e di restituire 1 milione e 800 mila euro alle casse della Provincia affinché questa cifra venga assegnata alle famiglie messe maggiormente in difficoltà dalla crisi economico- sociale in corso. Inoltre – ha proseguito – si è deciso di intervenire su diversi capitoli di
spesa di palazzo Trentini.

Si risparmieranno 85 mila euro grazie al congelamento dei rimborsi spesa ai consiglieri per le trasferte. Si impiegheranno poi 60 mila euro in più per l’aggiornamento tecnologico degli uffici. Kaswalder ha garantito infine il massimo impegno, condiviso dall’ufficio di presidenza del Consiglio, per sbloccare le assunzioni del personale dell’ente con l’obiettivo di coprire la recente fuoriuscita dei dipendenti dovute a pensionamenti.

Tonini: tagli inaccettabili sul ruolo del Consiglio e gli organi vitali della democrazia
Giorgio Tonini (Pd) ha osservato che metaforicamente noi periodicamente saliamo sulla bilancia per dimostrare che pesiamo meno. Questa volta però pesiamo molto di meno: 1 milione e 800 mila euro meno su 11 milioni del bilancio di previsione. Il problema è che non si sta tagliando grasso superfluo e dannoso ma organi vitali, a cominciare dal cervello. Pesiamo di meno, quindi, perché abbiamo un pezzo di cervello in meno. “Così non va bene e sono 4 anni che lo dico”, ha commentato il consigliere. Giusto, certo, ridurre sprechi e privilegi, “ma il punto è che qui stiamo tagliando il funzionamento della macchina democratica per eccellenza del Trentino, la possibilità stessa che il nostro parlamento lavori bene.” A questo punto – ha concluso Tonini – se consideriamo il parlamento grasso superfluo, meglio eliminarlo”. Ma i cittadini secondo il consigliere “capiscono la differenza tra tagliare i privilegi e tagliare il funzionamento della democrazia”. Per la Corte dei Conti – ha ricordato – il Consiglio provinciale sta disapplicando la funzione fondamentale di tutti i parlamenti, che è di vigilare sull’articolo 81 della Costituzione, riguardante l’equilibrio di bilancio. “Dovremmo quindi attrezzarci con strumenti di vigilanza sul rispetto dell’articolo 81 della Costituzione, mentre anche noi come il Parlamento nazionale siamo ben lontani dall’attuare questa previsione. La procedura che la legge nazionale prevede per il Trentino è molto severa, perché impone che tutti i disegni di legge siano sottoposti al vaglio ex articolo 81 della commissione bilancio. Ora – ha segnalato il consigliere – si vorrebbe abolire questa procedura e questo indebolirebbe il nostro ruolo. Anche perché – ha osservato – la Prima Commissione del Consiglio non fa lo scrutinio dei disegni di legge ex articolo 81. Non abbiamo a disposizione – ha lamentato – nessuna struttura di supporto dedicata a questo scopo. La Corte dei Conti evidenzia questa lacuna ed evidenzia che così non va bene. Quindi la Corte parla a nuora (la Giunta ) perché suocera (il Consiglio provinciale) intenda. I parlamenti nascono per controllare come i governi spendono. Nel corso degli anni le parti del sistema sono state capovolte. Il cor business dei parlamenti è controllare come le tasse vengono spese dai governi. Non, ha protestato Tonini, non stiamo facendo il nostro dovere. E ha precisato che questo non è un giudizio sull’attuale Consiglio e sull’attuale Giunta. Il problema sta nel dna: c’è un cromosoma sbagliato. Tutto il potere, compreso quello di controllo, è concentrato sul governo provinciale mentre il Consiglio non ha alcuna capacità, perché non è attrezzato, di andare a esaminare le carte che la Giunta ci sottopone. Occorrerebbe un controllo a valle, di un tecnico del Consiglio, che faccia le pulci alla spesa della Giunta. Servono risorse da mettere in campo a servizio del Consiglio perché possa controllare la Giunta.
Non sono accettabili risparmi su questo punto, perché in questo modo si risparmia sulla democrazia. Per queste ragioni Tonini ha preannunciato che non voterà a favore di questo assestamento di bilancio del Consiglio.

Marini: c’è molto da migliorare per la qualità dell’attività del Consiglio
Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha osservato che il bilancio del Consiglio provinciale non può essere solo di natura finanziaria ma riguardare temi attinenti al buon funzionamento della pubblica amministrazione, l’autonomia, la democrazia con le sue regole, il pluralismo. Dovremmo quindi per Marini effettuare una valutazione interna per capire cosa migliorare in termini di qualità prima del 2023, utilizzando le risorse in questa direzione. “Non so come si dovrebbe misurare tutto questo – ha aggiunto – ma si tratta di un’operazione da fare, mentre mancano figure e strumenti necessari in questa direzione”. Marini ha sottolineato in tal senso la mancanza di un componente – il vicepresidente – dell’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale.

“Facciamo poco per far funzionare gli strumenti che già ci sono – ha lamentato – anche sul versante del personale che lavora bene ma è oggettivamente limitato in termini numerici”. Manca a suo avviso un supporto ai consiglieri nell’attività di controllo del bilancio e in ambiti specialistici e tematici. Servirebbe poi, per Marini, una valutazione sia ex ante che ex post dell’impatto sociale ed economico dei disegni di legge. Nella valutazione ex post, secondo il consigliere, si dovrebbero includere anche i cittadini. Si potrebbe inoltre rendere il percorso legislativo più trasparente, partecipato e fluido attraverso la digitalizzazione dei documenti e software open source per facilitare il lavoro sia dei consiglieri sia dei loro collaboratori. Andrebbe anche migliorato il monitoraggio sia dei processi di elaborazione che riguardano le interrogazioni (interrogazioni, mozioni, ordini del giorno, risoluzioni) sia degli atti di indirizzo del Consiglio (ordini del giorno, mozioni, risoluzioni). Bisognerebbe predisporre per l’assemblea legislativa anche un bilancio ambientale come appendice al bilancio sociale per valutare il risparmio energetico interno e i consumi dovuti al personale, potenziando ad esempio lo smart working. Marini ha concluso mettendo in luce la necessità di migliorare l’accesso agli atti e lo scambio dei dati con la Giunta, con il Consiglio delle autonomie locali e il Consiglio regionale. E auspicando che le risorse dell’avanzo di amministrazione vengano utilizzato per migliorare l’attività del Consiglio provinciale.

Kaswalder: ce la mettiamo tutta e cercheremo di dotarci di una struttura tecnica.

Il presidente Kaswalder ha replicato promettendo di impegnarsi a realizzare questa struttura tecnica sollecitata da Tonini per l’analisi del bilancio e di aggiungere ai dipendenti del Consiglio personale specializzato, “anche se – ha avvertito – oggi è molto difficile riuscire ad acquisire personale a tempo indeterminato”. “Ci stiamo mettendo tutta la nostra buona volontà e cercheremo nei tempi più brevi possibile di realizzare questi obiettivi. A Marini il presidente ha ricordato i molti passi in avanti compiuti nel senso della digitalizzazione auspicata dal consigliere. Infine Kaswalder ha
ringraziato tutti i dipendenti del Consiglio per il grande attaccamento dimostrato nei confronti dell’istituzione e per l’impegno profuso a servizio dell’assemblea legislativa. Il presidente ha poi letto la delibera sull’assestamento del bilancio di previsione del Consiglio che l’aula ha approvato con 18 voti a favore e 8 di astensione (Pd, Marini, Coppola e Zanella).

LA DISCUSSIONE SULLA RELAZIONE DEL DIFENSORE CIVICO

Marini: no agli eccessi di potere degli enti locali nei rapporti con i cittadini.
Marini (Misto-5 Stelle) ha lamentato che solo 48 ore di tempo per leggere un documento corposo come questo sono troppo poche. Ha poi sottolineato l’esigenza di un coordinamento, che il Consiglio provinciale dovrebbe promuovere per valorizzare il ruolo del Difensore civico (Dc) in relazione agli altri Garanti istituiti a tutela dei cittadini, compreso il Garante dei diritti dei contribuenti di competenza statale. Il consigliere ha segnalato che dalla relazione si evince come la pubblica amministrazione dimostri spesso di esercitare un eccesso di potere e di fare un cattivo uso delle proprie funzioni nei rapporti con i cittadini. Questo è all’origine di situazioni di ingiustizia che il Dc può segnalare sia all’autorità giudiziaria sia al Consiglio provinciale. Che a suo avviso dovrebbe valutare possibili interventi legislativi per ridurre la discrezionalità delle pubbliche amministrazioni. Dei 532 fascicoli aperti dal Dc nel 2021 la maggior parte riguardano i comuni della Valle dell’Adige. Perché – si è chiesto Marini – non sono stati aperti fascicoli anche nelle altre valli? Forse – ha ipotizzato – c’è un problema di accesso al Dc nei territori periferici. Il consigliere ha sollevato infine il problema dell’ancora limitata sottoscrizione della convenzione degli enti locali con il Consiglio provinciale per assicurarsi i servizi del Dc: un comune su 5 risulta inadempiente. Per questo ha suggerito al presidente del Consiglio di sollecitare in tal senso le amministrazioni. Infine per Marini il Dc si dovrebbe occupare anche dei diritti umani e ambientali dei cittadini e intrattenere in tal senso rapporti con il Forum per la pace e i diritti umani per la realizzazione degli obiettivi di Agenda 2030, come prevedono i trattati internazionali.

Zeni: ostacolato il diritto di accesso agli atti dei consiglieri provinciali
Luca Zeni (Pd) ha apprezzato la lunga parte dedicata dalla relazione al tema della sanità, del Covid, dei vaccini senza mai sposare la linea dei no-vax e dimostrando che il Difensore civico si è attenuta al proprio ruolo istituzionale a differenza del Garante dei minori. Varrebbe la pena riflettere sulle conseguenze delle valutazioni degli accertamenti medico-legali perché si tratta di una questione delicata. Un altro argomento su cui si sofferma il difensore civico nella prima parte della relazione annuale riguarda l’accesso agli atti. Si tratta di un diritto che deve garantire la trasparenza della pubblica amministrazione con apposite procedure. Il Difensore civico rileva che non sempre le pubbliche amministrazioni si dimostrano corrette nel favorire questo accesso. Sappiamo che il Dc non ha competenza sui consiglieri provinciali mentre per Zeni questo dovrebbe essere ovvio. “Noi consiglieri abbiamo un diritto di accesso agli atti rinforzato pur nel rispetto della privacy e non può esservi un diniego da parte della Giunta su questo punto. Purtroppo spesso questo diritto non viene rispettato e ciò costringe noi consiglieri a rivolgersi alle autorità giurisdizionali. Si lascia passare il tempo così poi tutto passa nel dimenticatoio”. Zeni ha concluso sollecitando il presidente Kaswalder a richiamare la Giunta su questo punto.

Demagri: migliorare la qualità dei rapporti dell’Azienda sanitaria con i cittadini.
Paola Demagri (Patt) ha ringraziato il Difensore civico che ha dato ampia dimostrazione di saper interpretare nel migliore dei modi il proprio ruolo. Ha apprezzato in particolare la celerità con cui ha voluto incontrare personalmente i cittadini che si sono rivolti a lei. In particolare Demagri si è soffermata su due argomenti esplicitati dal Dc nella sua relazione sul 2021: la parte relativa alla trasparenza e all’accesso agli atti e la parte relativa alla sanità. Il Dc ha ritenuto di portare avanti le istanze di accesso agli atti dei cittadini: la stessa garanzia dev’essere data secondo Demagri anche ai consiglieri provinciali. Il Dc ha toccato un argomento che nel 2021 ha riguardato anche i consiglieri provinciali che avrebbero quindi lo stesso diritto dei cittadini di essere tutelati sotto questo profilo. Quanto alla sanità, la consigliere ha suggerito di individuare nell’Apss dei percorsi ad hoc per dare risposte più esaustive e celeri ai cittadini. Esiste nell’Apss un ufficio rapporti con il pubblico ma bisognerebbe valutare se non sia il caso e il momento di rendere più adeguato e strutturato questo servizio per dare risposte più complete con un approccio diverso, seguendo l’esempio dell’ascolto dimostrato dal Dc nei confronti dei cittadini. Infine la consigliere ha accennato al capitolo della relazione dedicato alla parità di genere: questo dimostra che il tema della rappresentanza di genere deve diventare un atto normale, un paradigma sociale che è andato crescendo negli anni e che ha bisogno del contributo di tutti per consolidarsi.

Coppola plaude al servizio reso dal Difensore civico durante la pandemia
Lucia Coppola (Misto-Europa Verde) ha ringraziato il Dc per la relazione annuale che dà conto di una notevole mole di lavoro che presenta molti aspetti interessanti da approfondire. Il Dc è un organo prezioso a tutela dei cittadini, che ha bisogno di agire con grande libertà e indipendenza per valutare le tante segnalazioni sottoposte alla sua attenzione. Questo richiede professionalità e grandi capacità di attenzione, dialogo e ascolto per accertare la legalità dei casi che riguardano i rapporti tra i cittadini e la pubblica amministrazione.

Spesso le problematiche riguardano la qualità dell’erogazione dei servizi. Negli ultimi anni tutti gli ambiti del vivere civile sono stati pesantemente influenzati dalla pandemia compresi quelli della sanità, dell’economia, della scuola, dei servizi, dell’edilizia abitativa pubblica alla quale molti cittadini
bisognosi non riescono ad accedere mentre molte sono le abitazioni sfitte dell’Itea che non risultano occupate. Anche Coppola ha richiamato all’esigenza che il Dc tuteli il diritto dell’accesso agli atti dei consiglieri provinciali. Non si capisce il perché di un atteggiamento di un determinato assessorato che non fa pensar bene perché impedisce ai consiglieri di intervenire svolgendo il loro lavoro. Questo per Coppola è preoccupante. A suo avviso la relazione dovrebbe indurre a non lasciar cadere come lettera morta il racconto dei problemi affrontati dal Dc a tutela dei cittadini nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Questi casi danno infatti la misura di una situazione sociale, civile e politica sulla quale occorre che la politica e il Consiglio riflettano. Questo anche per quanto riguarda il tema della parità di genere.

Approvato un ordine del giorno per valorizzare l’attività del Difensore civico.

No al primo Odg per l’adozione del regolamento con cui attivare la camera conciliativa dedicata alle controversie sulle prestazioni sanitarie

Il primo odg, proposto da Marini e respinto con 15 voti contrari e 6 a favore, voleva impegnare la Giunta ad adottare il regolamento per l’attivazione della camera conciliativa, prevista dalla legge provinciale 16 del 2010 ma mai istituita, dedicata alle controversie sulle prestazioni sanitarie.

A nome della Giunta l’assessora Segnana ha motivato il parere negativo sull’odg perché presso l’Apss è stata istituita con una delibera del 2020 la commissione mista conciliativa presieduta dal Dc per valutare la qualità delle prestazioni sanitarie e verificare i reclami, di rango superiore all’Urp. Segnana ha anche ringraziato il Dc per la sua collaborazione con l’assessorato e l’Apss nel periodo dell’emergenza Covid. Marini ha ribattuto che la commissione mista conciliativa non riguarda le presentazioni dei medici in caso di controversie e non garantisce assistenza al cittadino. La Provincia a suo avviso non si è neppure preoccupata di recepire la legge Gelli-Bianco.

Sì all’odg per la valorizzazione del ruolo e dell’attività del Difensore civico specialmente nelle scuole, anche adeguando le risorse
Approvato invece all’unanimità il secondo ordine del giorno, sempre presentato da Marini ma con un testo modificato d’intesa con Kaswalder, che impegna il presidente del Consiglio provinciale in due modi: 1. a proporre al Dc l’inserimento di un momento di approfondimento all’interno del progetto del Consiglio rivolto alle scuole (le cosiddette “visite guidate”) dedicato ai compiti svolti dal Dc e alle caratteristiche della sua attività a tutela dei cittadini; 2. a porre all’attenzione dell’ufficio di presidenza del Consiglio, su proposta del Dc, l’eventuale adeguamento degli stanziamenti a bilancio relativi alla programmazione delle iniziative promosse per valorizzare la figura del Dc e delle iniziative di diffusione della relazione annuale e dell’attività svolta.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.