News immediate,
non mediate!

Intervista a Cesare Hoffer, Coordinatore provinciale Nursing up – Trento

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * WELFARE: « CONFERENZA D’INFORMAZIONE, CONCLUSA A PALAZZO TRENTINI LA SECONDA PARTE »

Scritto da
19.15 - martedì 1 agosto 2023

Conferenza d’informazione sulla situazione dei servizi socio-assistenziali in Trentino. Seconda parte. Collaborazione pubblico-privato nella programmazione e progettazione dei servizi nell’ambito del welfare Giacomo Pisani, ricercatore Experienced Euricse ha riferito dell’importante riflessione intervenuta sul governo del welfare. Una sentenza decisiva nel 2020 ha aperto nuove possibilità facendo chiarezza sull’articolo 55 del codice del terzo settore, che stabilisce che le pubbliche amministrazioni sono tenute al coinvolgimento dei soggetti privati, oltre che nella realizzazione degli interventi anche nella cooperazione e coprogettazione, secondo la nuova categoria di “amministrazione condivisa”, che si pone al centro del nuo-vo modello di solidarietà. Se il quadro normativo si è andato chiarendo, le sfide riguardano ora la pratica della collaborazione efficace, che richiede un grande investimento in termini culturali.

https://www.consiglio.provincia.tn.it/news/giornale-online/Pages/articolo.aspx?uid=182670

Nella tradizionale logica degli appalti i servizi sono fortemente parcellizzati e il coordinamento dipende da molteplici fattori, nel passaggio alla coprogettazione aumenta la possibilità di flessibilizzare e personalizzare gli interventi recuperando il fo-cus sulle persone anziché sulle prestazioni da erogare. Il nuovo sistema permette la reinterpretazione delle logiche della partecipazione, allargando gli spazi della decisione e le dinamiche di inclusione. I nuovi strumenti collaborativi forniti dalla normativa permet-tono di ampliare quindi le strategie e di utilizzare processi differenziati per affrontare i di-versi problemi, traducendo le intenzioni in pratica. Passare dalle dichiarazioni ai fatti non è tuttavia un’operazione facile perché gli strumenti e le innovazioni normative non sono solo elementi tecnici. Per valutare l’impatto dei nuovi strumenti collaborativi previsti dalla riforma e dal Codice del Terzo settore sul welfare locale è dunque essenziale passare dalla teoria alla ricerca empirica ed entrare su un terreno di apprendimento che è in lar-ghissima parte ancora da esplorare.

 

Sistema dei servizi socio-assistenziali in Trentino: prospettive di sviluppo e di miglioramento
Con riferimento all’ultimo modulo, “Prospettive di sviluppo e di miglioramento del sistema dei servizi socio-assistenziali”, sono intervenuti Paolo Tonelli, Presidente della Consulta provinciale per le politiche sociali, Renzo Dori, Presidente della Consulta provinciale per la salute e Francesca Gennai, Presidente di Consolida (consorzio delle cooperative sociali del Trentino).
Paolo Tonelli, ha premesso che la finalità del settore è quella dell’aiuto alle persone os-servando che, se gli appalti sono andati deserti serve un approfondimento molto serio, considerando che forse i costi non erano congrui. Ha riferito in questo senso l’amarezza di essere trattati con sufficienza e in taluni casi additati come “imbroglioni”, mettendo in guardia dal reale rischio di chiusura delle cooperative. Sulla questione della rotazione, ha detto che il nuovo codice introduce delle attenuazioni e in questo senso ha suggerito di fare pressione sul governo affinché si rappresentino a Bruxelles queste criticità. La percezione del lavoro di cura da parte dei giovani è molto diversa oggi rispetto a 20 o 30 anni fa, ha osservato e le nuove modalità introdotte dalla Pat probabilmente non produr-ranno l’effetto sperato e sarà necessario un piano di azione più diffuso e mirato per in-fondere i valori di comunità e solidarietà che si stanno purtroppo sfaldando.

 

Ha poi indicato la presenza di sperequazioni nell’offerta di servizi ai cittadini e di disomogeneità dei livelli essenziali delle prestazioni, ricordando le diversità nelle modalità di affidamento, finanziamento e rendicontazione che variano da una comunità di valle all’altra. Sulla coprogettazione registriamo un aumento della volontà dirigistica da parte dell’ente pubblico, ha riferito, assieme al mancato riconoscimento che nella nostra Provincia la collaborazione c’è stata per oltre quarant’anni, mentre ora che c’è il sostegno normativo sembra si faccia marcia indietro. Ancora, ha ricordato che, a fronte dell’aumento dei bisogni, calano invece gli invii di utenti da parte dei servizi sociali ed ha evidenziato la morsa burocratica che soffoca la motivazione di volontari, operatori e amministratori e il rischio di un futuro incerto legato alle rotazioni e ai finanziamenti intermittenti. Bisogna invertire la rotta, ha affermato, e riconoscere dignità e ascolto a coloro che operano sul campo. La realtà è che i nostri enti rischiano di morire sotto il carico burocratico e le pesantissime contraddizioni, ha segnalato, proponendo all’assessora Segnana l’avvio di un percorso di ascolto (a partire dal settembre almeno due incontri per ciascuno degli ambiti dedicati ad adulti, età evolutiva e genitorialità, persone con disabilità, la-voro, anziani). Infine, ha chiesto di trovare le forme di un riconoscimento pubblico anche per le OSS che nel periodo del Covid sono state veri e propri angeli al pari di altre professionalità sanitarie che sono state giustamente gratificate.
L’assessora Segnana ha accolto le osservazioni che, ha detto, erano già all’attenzione della Giunta e saranno ulteriormente valutate.

 

Renzo Dori ha osservato che non c’è futuro se non c’è solidarietà e che viviamo in un contesto completamente nuovo in cui valori e risorse non sono in equilibrio: ne usciremo, ha affermato, solo se saremo capaci di una grande operazione di riforma che passa dall’integrazione dei servizi sociali e sanitari, ovvero della considerazione della persona come un unicum. L’epocale, incontestabile invecchiamento della popolazione sta mettendo in crisi un sistema secondo un trend che tendenzialmente continua ad aumentare. Il guaio è che viviamo più a lungo, ma la forbice in cui viviamo in cattiva salute si apre costantemente: in questo contesto il welfare è un elemento fondamentale e il nostro sistema socio assistenziale è in ritardo. Dori ha indicato quattro filoni su cui lavorare: la prevenzione, la predittività, la personalizzazione degli interventi, la prossimità. Queste P dovrebbero essere inserite nel contesto di una riforma complessiva del settore, accompagnata dalla destinazione al settore di risorse progressivamente crescenti.

 

Francesca Gennai, con riferimento alle gare deserte per i servizi di assistenza domicilia-re ha detto che da queste emerge che viene meno il livello di qualità e anche la possibilità di un lavoro dignitoso per chi fa la scelta professionale della “cura”. Sulla categoria dell’educativa scolastica ci sono elementi di criticità simili a quelli dell’assistenza domiciliare di mancata inclusività e delle differenze territoriali. Sulla coprogettazione si è parla-to a lungo, ha osservato: uno strumento che da il meglio di sé in situazioni e problemi complessi, in cui emerge la diffidenza da parte della pubblica amministratore nel perdere il controllo/potere e su cui occorre riflettere sulla sostenibilità economica e realizzativa. Circa le prospettive di sviluppo e miglioramento, Gennai ha sottoscritto la necessità di una pianificazione economica, di una pianificazione delle professioni, ahimè tutte in de-ficit, dell’integrazione socio assistenziale, sanitaria e, ha aggiunto, educativa. Accanto a questi aspetti tecnici, sul piano squisitamente politico serve una coprogettazione fatta di dialogo che passi dalla considerazione del welfare come un bene comune, superando la diffidenza e alimentando comunemente il desiderio del cambiamento.

 

Paolo Zanella (Futura) ha ringraziato gli intervenuti per la ricchezza degli stimoli emersi nel corso della Conferenza. Il settore è estremamente complesso, ha ammesso e la sfida è epocale rispetto ai bisogni emergenti in mutazione, a fronte di una forza lavoro che sta calando e all’utilizzo di strumenti in parte nuovi. Aldilà delle sfide squisitamente politiche ce ne sono altre immediate che richiedono dei correttivi, per scongiurare che salti il sistema, alcune anche urgenti di tipo burocratico e altre di sostenibilità economica.

 

Alex Marini (5 Stelle) ha apprezzato gli interventi, citando in particolare quello di Maines che ha evidenziato la frammentazione del servizio. Grazie a questa Conferenza e agli apporti stimolanti che hanno messo in luce aspetti tutt’altro che scontati, abbiamo ora dei dati preziosi per capire come muoverci, ha concluso.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.