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CONSIGLIO PAT * V COMMISSIONE: « SÌ AL DDL LEONARDI SUL SOSTEGNO ALLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA »

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16.00 - mercoledì 11 novembre 2020

Quinta commissione, sì al ddl Leonardi sul sostegno alle associazioni combattentistiche e d’arma.

La Quinta commissione, presieduta da Alessia Ambrosi (Lega), ha approvato in mattinata il ddl di Giorgio Leonardi (FI) sul sostegno alle associazioni combattentistiche e d’arma. Inoltre, sono stati ascoltati i rappresentanti dell’Agis, sulla difficile situazione che il mondo dello spettacolo e della cultura sta attraversando in questi mesi di epidemia da Convid – 19. Infine, il referente della petizione contro le dichiarazioni di Sgarbi sulla pandemia, ha presentato le motivazione della raccolta di firme.

Il ddl Leonardi è stato approvato con 4 sì (Cavada, Moranduzzo, Ambrosi della Lega e Gugliemi Lista Fassa), un no (Ghezzi Futura) e 2 astensioni (Demagri Patt e Ferrari Pd) e ha l’obiettivo di sostenere le associazioni combattentistiche e d’arma. Il consigliere ha presentato gli emendamenti a sua firma che mirano, ha detto, a diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile e alla diffusione delle attività a sostegno della comunità di queste associazioni. Il ddl, ha aggiunto, ha anche l’obiettivo di “sfruttare” le competenze di persone che per anni hanno prestato servizio nei carabinieri e nelle forze dell’ordine. Ex militari e poliziotti che, come prevede il ddl, avranno un ruolo nel sistema integrato della sicurezza. Un altro obiettivo della proposta è quello di fornire un ausilio all’azione educativa delle scuole. L’emendamento all’articolo 4, infine, rispetto al testo originario ha tolto il riferimento al contributo finanziario rimandandolo alle altre norme a favore dell’attività associative.

Sara Ferrari del Pd ha detto che l’emendamento all’articolo uno, che fa rifermento alla legge 15 del 2011, testimonia che il rapporto tra Pat e associazioni di volontariato è già previsto dalle norme in vigore. Quindi la capogruppo Pd ha chiesto i motivi che stanno alla base di questo ddl, dal momento che le associazioni d’arma e combattentistiche possono accedere ai benefici già previsti.

Paola Demagri Patt), pur capendo le motivazioni di Leonardi, s’è chiesta perché le altre associazioni non possono avere una legge specifica come quella proposta.
Luca Guglielmi (Lista Fassa), invece, ha dato pieno appoggio alla proposta del consigliere di FI. Un ddl, ha detto, che va nella direzione giusta e valorizza un elemento importante della vita comunitaria. Anche Cavada (Lega) ha sottolineato l’importanza della proposta.
Leonardi ha detto che il ddl rappresenta un rafforzativo a favore dell’impegno di questo specifico settore del volontariato, anche se, ha aggiunto, tutte le associazioni hanno diritto ad essere valorizzate. La legge 15, secondo il rappresentante di FI, comprende tutto e quindi è troppo generica.
Paola Demagri ha motivato l’astensione anche in base alle audizioni in commissione e alla necessità di un approfondimento.

L’Agis: la cultura e lo spettacolo guardano con speranza al bilancio 2021.

La Quinta commissione, infine, ha ascoltato i rappresentanti dell’Agis sulla situazione del mondo dello spettacolo nell’emergenza Covid. Franco Oss Noser, presidente dell’ Unione interregionale Triveneto, ha affermato che l’obiettivo è quello di dimostrare che le attività culturali sono anche attività economiche. In Friuli, ha ricordato, il presidente della Regione ha incontrato già il mondo dello spettacolo annunciando che nel bilancio 2021 verranno inserite poste aggiuntive per aiutare le imprese a ripartire. Sempre il Friuli ha messo in campo ristori sia per cinema, teatro, compagnie di danza e i lavoratori autonomi, le partite Iva, che non possono usufruire della cassa integrazione. C’è il rischio, ha aggiunto Oss Noser, che se non vengono aiutati, il mondo dello spettacolo perderà migliaia di tecnici, professionisti e artisti con grave danno per le aziende. In Trentino, ha detto il presidente, stiamo ancora attendendo i frutti dell’emendamento Anbrosi sull’assestamento di bilancio. Infine, Oss Noser, ha chiesto l’estensione per il 2021 – 22 dell’esenzione Imis come hanno già fatto lo Stato e altre regioni. Il momento critico dev’essere però, ha aggiunto, un’occasione per ripensare il mondo della cultura perché il mondo, dopo la pandemia, non sarà più lo stesso.

Chiara Zanoni Zorzi, vicepresidente Agis Trento, ha ricordato l’attenzione per il pubblico e quindi la necessità di incrementate le forme digitali e altre forme innovative. Lo spettacolo dal vivo, ha aggiunto, è una leva di rigenerazione urbana, sviluppo e inclusione sociale che ha bisogno di professionalità tecnica, molto presenti e apprezzate in Trentino, che non si possono perdere.

Massimo Lazzeri, rappresentante del cinema, il settore che è stato il più colpito, ha puntato l’attenzione sulle esenzioni Imis che, ha ricordato, che in Trentino è riservata solo alle sale di proprietà che sono solo quattro. L’esenzione, secondo Lazzeri, andrebbe estesa anche perché il peso sulle casse della Pat sarebbe esiguo.
Sara Ferrari ha chiesto lo stato dell’arte degli aiuti varati nei mesi scorsi dalla Pat e ai rappresentanti dello spettacolo se non sia necessario nella manovra finanziaria introdurre strumenti nuovi rispetto a quelli messi in campo fino ad ora.

Il dirigente Claudio Martinelli ha detto che allo stato attuale l’emendamento Ambrosi, il fondo straordinario per lo spettacolo, entro la settimana si dovrebbe licenziare. Ci si è trovati di fronte al problema di non sbilanciare troppo il fondo, con gli altri interventi per gli aiuti economici generali. Comunque, entro il 15 dicembre si dovrebbe riuscire a pagare. La finanziaria tra poco in discussone, inoltre, prevede la proroga del fondo al 2021 e si prevede di intervenire per i lavoratori dello spettacolo e si è introdotta per legge la possibilità del settore di riprogrammare le proprie attività per l’accesso dei contributi. Per ciò che riguarda il Fondo unico spettacolo nel 2020 c’erano 500 mila euro e rimarranno anche nel 2021.

Oss Noser ha detto che sulle rendicontazioni e i ristori ci potrebbero essere spazi per estenderli, ma le proposte che stanno venendo avanti per il bilancio sembrano buone. Il metodo dei tavoli tematici, sperimentati i Friuli e Veneto, funziona e si dovrebbe istituire anche il Trentino. Richiesta che è stata avanzata anche al Governo. Rispondendo a Sara Ferrari, il presidente Agis, ha detto di sperare nella primavera ma il settore avrà bisogno di uno sforzo di promozione e un confronto attraverso un tavolo specifico.

Petizione contro le dichiarazioni di Sgarbi sul Covid: parole pericolose.

La commissione ha poi ascoltato Roberto Rinaldi, docente a Bolzano, rappresentante regionale di Articolo 21, e, per ciò che interessa la commissione, referente della petizione sulle dichiarazioni Sgarbi sull’epidemia da Corona virus che ha raccolto 19 mila 385 firme. Rinaldi ha raccontato di aver visto il video di Sgarbi nel quale ridicolizzava la diffusione del virus mentre stava lavorando in ospedale seguendo i suoi studenti Oss in tirocinio in una situazione drammatica. L’intento della raccolta di firme, ha affermato, ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla pericolosità del Covid ed è quindi principalmente di natura sanitaria, senza alcun pregiudizio ideologico e con rispetto per la cultura storico artistica del professor Sgarbi. Un rappresentante così importante di un’istituzione internazionale come il Mart, un nome come quello di Sgarbi ha una capacità enorme di influenzare, in questo caso negativamente, la popolazione esponendola ai rischi di contagio.

Paola Demagri (Patt) ha detto di condividere i contenuti della petizione e le parole di Rinaldi ed ha sottolineato l’importanza di diffondere una conoscenza precisa e fondata sull’epidemia senza lasciare spazio ai negazionismi e a quelle che vengono definite fake news.

Alex Marini (Misto) ha affermato che molti personaggi che hanno un ruolo pubblico o che sono famosi tentano di mettere in discussione la diffusione del virus, le misure di protezione e cura. Affermazioni che hanno effetti devastanti e che incitano a comportamenti pericolosi per la salute pubblica. Così come è pericoloso, ha detto il consigliere del Misto, anche chiedere una deroga alla chiusura del Mart. Marini ha detto ancora che andrebbero adeguati i parametri della comunicazione pubblica per stimolare la popolazione a seguire percorsi virtuosi, per prevenire la diffusione dell’epidemia.
Rinaldi ha concluso che uno dei problemi è il cosiddetto narcisismo digitale, un disturbo psichico che spinge chi ne è colpito a scrivere sui social in modo compulsivo, a diffondere notizie false e a parlare di cose sulle quali non siamo preparati. La proposta è quella di creare delle forme di educazione sulla comunicazione per riconoscere le notizie false. La creazione di una cultura dell’informazione, della precisione dell’informazione.

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