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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * TERZA COMMISSIONE: “ OK ALLA REALIZZAZIONE DI 9 OPERE PUBBLICHE DI COMPETENZA ANCHE DI PATRIMONIO TRENTINO SPA “

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18.10 - lunedì 19 settembre 2022

Parere favorevole della III Commissione (4 i sì e 2 i no) alla realizzazione di nove opere pubbliche anche di competenza di Patrimonio del Trentino spa, che la Giunta affiderà a commissari. Audizioni sulla petizione contro l’inquinamento prodotto dall’asfaltificio vicino a Tione: atteso l’esito del monitoraggio dell’Appa.

Due i temi di cui si è occupata oggi la Terza Commissione: la delibera proposta dalla Giunta, che ha ottenuto il parere favorevole con 4 sì (2 Lega, FdI e Misto-Coraggio Italia) e 2 no (Pd e Misto-Europa Verde) sulle nove opere da realizzare con i commissari; e le consultazioni in merito alla petizione popolare 19, che chiede ai Sindaci e alla Provincia di intervenire per risolvere il problema dell’inquinamento generato dall’impianto di bitume per asfalti nei pressi di Tione, con disagi dovuti a odori e rumori avvertiti anche nei Comuni di Tre Ville e Borgo Lares. Le tre amministrazioni hanno collaborato a un monitoraggio promosso da Appa tra la popolazione di cui sono ora attesi i risultati.
Le nove opere “strategiche e prioritarie” da affidare ai commissari straordinari.

Quanto al primo punto, l’ingegner Luciano Martorana del dipartimento infrastrutture della Provincia, ha presentato le nove opere pubbliche individuate dalla Giunta (originariamente erano 5 poi integrate dalla legge 6 del 2022) perché ritenute “prioritarie e strategiche”, che con il “sì” della Commissione saranno affidate entro l’anno a commissari straordinari (sul Bur del 21 luglio scorso era stato pubblicato l’avviso per raccogliere le disponibilità a svolgere l’incarico).

La prima è il cosiddetto “Oval” di Pinè, vale a dire lo stadio del ghiaccio da realizzare riqualificando l’impianto con la copertura dell’anello esistente in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.

La seconda prevede la riorganizzazione e il raddoppio della statale 47 della Valsugana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno per aumentare le condizioni di sicurezza.

Terza opera: la Variante di Ponte Arche, che dovrà correre quasi tutta in galleria per evitare alla statale 237 del Caffaro (di collegamento fra Trento e le valli Giudicarie e Rendena), di attraversare l’abitato di Ponte Arche, che costituisce un’importante zona urbanizzata e turistico-termale.

Quarto intervento: la Ciclovia del Garda nel tratto da Torbole Centro a Riva del Garda (via Giacomo Cis), opera questa finanziata con il Pnrr, esclusa la tratta interna all’abitato di Riva, finanziata dal Comune. Tre i lotti interessati dall’opera pubblica, che comprendono i comuni di Riva del Garda, di Arco e di Nago Torbole.

Quinta opera considerata prioritaria e strategica: lo svincolo di Borgo Valsugana est sulla statale 47 per creare un nuovo collegamento lungo circa 600 metri, a partire dal tratto all’altezza del distributore di carburante immediatamente a ovest del fiume Brenta e fino alla rotatoria sulla provinciale 109 a est dell’abitato di Borgo Valsugana nei pressi del centro commerciale “Le Valli”. L’opera, volta ad alleggerire la pressione del traffico sull’abitato, comprende anche una nuova viabilità lunga circa 270 metri per poter accedere dalla statale 47 alla zona sportiva di Borgo.

Sesto intervento: la messa in sicurezza della statale 12 a Trento in corrispondenza dello svincolo per Ravina in funzione della risistemazione della “porta sud” di accesso alla città, opera già affidata al commissario Bonvicin, per mettere in sicurezza in tempi brevi la statale spostando verso est l’attuale tracciato previa demolizione dell’attuale sovrappasso sulla tangenziale dove si sono verificati numerosi incidenti.

Le ultime tre opere illustrate nella delibera riguardano l’Alto Garda e che competono a Patrimonio del Trentino spa sono: il Palacongressi e teatro, per ampliare l’attuale struttura congressuale di Riva che aumenterà gli spazi con una sala da 1300 posti a sedere e un altro salone allestibili per ricevimenti ed esposizioni; la struttura del Palafiera, anche in questo caso per l’ampliamento del padiglione B sul versante ovest dell’area espositiva, con un ultimo piano adibito in parte a ristorante, destinato ad aumentare gli spazi espositivi di circa 8.000 mq con una parte interrata di circa 2.500 mq che sarà adibita a magazzino; infine il Palazzetto dello Sport, con la realizzazione di una nuova struttura alla Baltera che dovrà ospitare eventi sportivi con capienza fino a 2.568 spettatori, in cui si possano realizzare anche concerti, manifestazioni commerciali e spettacoli di vario genere. I campi da gioco dovranno poter accogliere competizioni di pallavolo, basket, pallamano e tamburello. In questo caso la realizzazione delle tre opere sarà affidata a un unico commissario.

Perché i commissari. Nella delibera la Giunta ricorda che la ratio sottesa all’istituzione della figura del commissario straordinario a cui affidare questi interventi, è l’esigenza di individuare strumenti derogatori rispetto alle previsioni dell’ordinamento sui contratti pubblici, per assicurare un’accelerazione delle procedure di realizzazione di opere pubbliche e lavori pubblici. Ciò a sostegno dello sviluppo economico e sociale, in considerazione della crisi congiunturale che affligge le imprese e del caro-materiali che sta rallentando la fase di aggiudicazione e avvio degli interventi. Interventi che nell’Alto Garda sono attesi, conclude la delibera, per le ricadute positive che potranno avere sulle attività turistiche e socio-economiche locali.

Il no del Pd: commissari non necessari a costi elevati.
Dal Pd sono emerse alcune critiche, a partire dalla contrarietà alla legge istitutiva dei commissari ai quali affidare opere pubbliche delicate. In secondo luogo una struttura commissariale andrebbe ponderata in rapporto all’importanza dell’opera da realizzare, perché non sempre una figura come questa è necessaria per la gestione dei lavori. Anche
perché la Provincia dispone di una struttura interna di grande capacità e competenza, in grado di assumersi la responsabilità di opere del genere. Terzo aspetto: i costi. I commissari non sono esenti da costi e oltre a verificare se adottare queste figure permetterà di accelerare davvero la realizzazione delle opere che saranno loro affidate, il costo previsto dei commissari ammonta a 1.800.000 euro. Cui si aggiungerà un altro milione di euro per il personale da assegnare all’ufficio di ciascun commissario. Più altre centinaia di migliaia di euro previsti per consulenze che il commissario potrà assegnare all’esterno. Infine non si capisce come possa intervenire la Provincia sulle opere di competenza di Patrimonio del Trentino, che è una spa e soprattutto a cantieri già partiti. In ogni caso non è vero che senza commissari la Provincia non farebbe nulla. Per queste ragioni il Pd voterà contro il parere favorevole a questa delibera.

Misto-Europa Verde: manca la sostenibilità. La ciclovia del Garda è uno sfregio.
Anche la consigliera di Europa Verde componente del gruppo misto ha preannunciato il proprio voto contrario, perché la Giunta continua a procedere senza un piano provinciale della mobilità, fermo da 4 anni nonostante sia considerato un documento molto importante anche ai fini della sostenibilità. Lavorare per piani significa prestare attenzione alla sostenibilità sia ambientale sia economica e sociale. In altri termini non bisognerebbe valutare le opere per spezzoni ma con una visione ampia. La consigliera si è espressa in particolare contro la realizzazione della ciclovia del Garda, tenuto conto della fragilità delle rocce lungo il territorio che costeggia il lago. I tratti già realizzati di ciclovia sono già oggi uno sfregio al territorio e al paesaggio, oltre che risultare inutili. A suo avviso il Garda avrebbe bisogno di tutto tranne che di quest’infrastruttura.

La Lega: ben vengano i commissari per realizzare opere attese come queste.
La Lega ha espresso un parere assolutamente favorevole perché queste opere sono attese da tempo e servono quindi dei commissari che le realizzino in tempo, come nel caso dell’Ice ring e dello stadio del ghiaccio di Baselga per le Olimpiadi 2026.

Misto-Coraggio Italia: sì alle opere perché sarebbe peggio non fare nulla.
L’esponente di maggioranza nel gruppo misto ha concordato sulla necessità dei commissari vista la difficoltà legate agli appalti e la distanza tra progetti e cantieri, ma i rincari dei materiali sono all’ordine del giorno e occorre quindi accelerare l’avvio dei lavori. I commissari dovranno comunque essere valutati quando le opere arriveranno alla conclusione. Certi appalti sono bloccati dai fallimenti aziendali ma il momento attuale per l’economia è difficile e per questo occorre procedere anche se spendendo qualcosa in più. I cittadini trentini vogliono vedere i cantieri ben sapendo che peggio del fare qualcosa sarebbe non fare nulla. In tal senso il consigliere ha giustificato il proprio voto favorevole.

L’ingegner Martorano: i commissari avvantaggiati perché si possono concentrare su un’opera, ma in alcuni casi saranno scelti all’interno della Provincia.
Il commissario ha il vantaggio di concentrarsi solo su un’opera senza l’assillo dei mille ammenicoli che i dirigenti provinciali devono continuamente considerare. Quanto alla spesa, questa sarebbe sensibilmente inferiore perché l’orientamento è di confermare i commissari già attivi e sta valutando la possibilità di ricorrere a personale dell’amministrazione, cioè a commissari interni alla Provincia. Martorano ha precisato che per l’Oval il commissario sarà nominato dallo Stato. Quanto a Patrimonio del Trentino c’è una forte attenzione ai tre cantieri previsti da cui sono emerse notevoli criticità. Questo è uno dei casi in cui si sta considerando l’ipotesi di un commissario interno alla Provincia per aiutare Patrimonio del Trentino a superare questi problemi.

 

LE AUDIZIONI DEDICATE ALLE PETIZIONE SULL’ALSFALTIFICIO.
L’organo consiliare è poi passato alle audizioni sulla petizione popolare 19 presentata contro l’inquinamento generato dalla produzione industriale di asfalto nei pressi di Tione, sentendo i
La petizione, a sostegno della quale sono state raccolte 710 firme, chiede chiede l’intervento tempestivo dei Sindaci, della Provincia e degli altri enti preposti perché affrontino il problema dell’inquinamento chimico ed olfattivo prodotto dall’asfaltificio, ricorrendo alle migliori soluzioni tecniche e tecnologiche disponibili.

Il Comitato: inquinamento insalubre derivante dal bitume.
Per spiegare l’iniziativa alla Commissione sono intervenuti i tre referenti dei firmatari, i Comuni di Borgo Lares, Tione e Tre Ville,
Italia Nostra, il Wwf e Legambiente.
referenti della petizione
– Giacomo Scalfi, Sandro Ballardini e Lorenzo Zoanetti –, che hanno ricordato il contenuto della petizione, scaturita da anni di disagi patiti dalla popolazione dei Comuni vicini all’industria Mazzotti, che produce bitume nel territorio di Borgo Lares. Disagi dovuti agli inquinanti ororiferi e potenzialmente cancerogeni per il bitume caldo emesso nell’aria. C’è quindi un inquinamento chimico che pur essendo pericoloso non sempre si percepisce con l’olfatto. I firmatari della petizione sollecitano quindi le autorità pubbliche responsabili – sindaci e Provincia – a farsi carico del problema per arrivare a una soluzione dell’inquinamento chimico e odorigeno prodotto dall’azienda. La domanda riguarda tecnologie e sistemi che neutralizzino questo inquinamento in rapporto al funzionamento dell’impianto industriale. Ancora, il comitato ha chiesto quanto sia stato usato il metano al posto del combustibile che causa l’inquinamento. Ancora, il Comitato sottolinea come tutta la popolazione residente condivida la necessità di affrontare e risolvere il problema che è sentito da anni. Fino ad oggi l’azienda, interpellata sul problema, ha garantito il rispetto di tutte le normative del settore e respinto le richieste di intervenire per ridurre le emissioni inquinanti. Chi apre Misto-Europa Verde: il problema è avvertito da tutti, quindi serve ascolto.

Misto-Coraggio Italia: Appa è attenta al problema.

Le finestre di casa la mattina le richiude subito per la pessima qualità dell’aria che entra. Secondo Il Comitato l’Appa ha adottato un metodo inadeguato per rilevare l’odore prodotto dall’impianto con un sondaggio sulla percezione soggettiva dell’odore delle persone anziché adottare degli strumenti di rilevazioni oggettiva dell’inquinamento. Peraltro l’impianto industriale esiste in questo sito da 60 anni ma solo negli ultimi 5 anni ha iniziato a infastidire la popolazione con le emissioni odorigene, forse perché sono cambiati i materiali e i macchinari.

La consigliera di Europa Verde del gruppo misto ha espresso solidarietà al Comitato perché vivere in un territorio sano e salubre è un diritto di tutti. Se ai cittadini manca l’ascolto per fronteggiare il problema, giustamente si chiede l’aiuto delle istituzioni a partire dai sindaci. Il fatto che il numero delle firme raccolte corrisponde alla gran parte della popolazione rende evidente che una soluzione va trovata.

L’esponente della maggioranza nel misto ha ricordato che l’Appa è sempre attenta a questi problemi e si sta muovendo per cercare di migliorare la situazione. Si è detto certo che l’assessore competente sia sensibile e impegnato su questo tema e sensibile alle esigenze rappresentate dal Comitato. Alla domanda del consigliere che ha chiesto se vi sia anche dell’inquinamento acustico, i rappresentanti hanno risposto che in alcuni territori vicini sia avvertito anche il rumore causato dall’impianto mentre in altri no. In ogni caso il rumore causato dal frantoio all’alba che macina i sassi per l’impresa, secondo il Comitato è il minore dei problemi.

Il Pd: giusto sondare la percezione degli odori nelle varie zone interessate.
Il Pd ha apprezzato che i referenti della petizione si siano rivolti al Consiglio provinciale per sollecitare la Giunta ad intervenire e promuovere la coesistenza tra impianti industriali come questo e la popolazione residente per favorire la qualità della vita. Sugli odori il Pd ha difeso Appa perché anche in altre situazioni analoghi vi era stato un sondaggio per sondare la percezione dei residenti nei territori interessati. Non è vero che questo strumento non sia in uso anche se si possono utilizzare i cosiddetti “nasi elettronici”. Sentire le persone residenti permette di capire dove l’odore è più avvertito e
dove meno.

I Sindaci: attendiamo i risultati del monitoraggio promosso da Appa.
Il sindaco di Borgo Lares Giorgio Marchetti ha spiegato come ha già riferito all’Appa di non aver mai avuto segnalazione di lamentele da parte della popolazione del suo Comune. Tuttavia ha ricordato di aver condiviso la raccolta di segnalazioni di cittadini.

 

Gli interventi dei consiglieri.

infastiditi da odori e altre problematiche generate da questo impianto. La raccolta delle testimonianze si è conclusa e si attendono i risultati acquisiti da Appa per verificare la questione degli odori.
Il sindaco di Tre Ville Matteo Leonardi ha ricordato che la frazione di Preore è la più colpita da questi odori da almeno due-tre anni. L’amministrazione è preoccupata anche per la scuola materna coinvolta sul territorio. Le rilevazioni a suo avviso effettuate in modo corretto, corrisponderanno al sentire delle persone residenti in questa frazione più
che nelle altre del Comune.

L’assessore delegato all’ambiente per il Comune di Tione, Daniele Bertaso, ha premesso di non aver ricevuto segnalazioni negli ultimi mesi. In precedenza le segnalazioni sono sempre state trasmesse ad Appa. Ora in collaborazione con gli altri due Comuni anche Tione si è adoperato per contribuire al monitoraggio olfattivo, convocando tutta la popolazione interessata in tutti e tre i territori. Durante una partecipata riunione pubblica si è dato il via con Appa a una campagna di rilevazione del problema. Un modulo consegnato da 26 volontari che hanno raccolto le testimonianze ha documentato il livello del problema.

L’esponente di maggioranza nel Misto ha osservato che la maggior criticità è avvertita nel Comune di Tre Ville anche a causa delle correnti ventose. E ha chiesto se vi sia un vincolo sugli orari di lavoro osservati dall’azienda che inizia l’attività al mattino. La risposta dei sindaci è stata che non esiste alcun vincolo.

La consigliera di Europa Verde nel Misto ha giudicato significativa l’assenza di regole orarie che evitino o riducano l’inquinamento acustico a tutela non solo della popolazione ma anche del turismo e del benessere di tutti. Ha auspicato che con la
collaborazione dell’Appa e dell’assessore all’ambiente l’azienda lavori per mitigare
l’impatto delle emissioni.

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