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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * QUINTA COMMISSIONE: « GLI IMPRENDITORI DICONO SÌ ALLA RIFORMA DELLA LEGGE PROVINCIALE SULLA CULTURA, PROPOSTA DALL’ASSESSORE BISESTI »

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19.03 - lunedì 23 maggio 2022

Gli imprenditori dicono sì alla riforma della legge provinciale sulla cultura proposta dall’assessore, ma propongono l’adozione di uno strumento di valutazione non “spannometrico” delle ricadute economiche di eventi come il concerto di Vasco.

È in programma giovedì 26 maggio la seconda e ultima tornata di audizioni che la Quinta Commissione dedicate, a partire da oggi, alla riforma della legge provinciale sulle attività culturali (il disegno di legge 138) proposta dalla Giunta con l’assessore Mirko Bisesti, ma anche al ddl 56 sempre riferito al settore cultura dal Pd. Nel pomeriggio l’organo consiliare ha ascoltato il Coordinamento imprenditori, favorevole all’integrazione dei due provvedimenti, che suggerisce di evitare squilibri nel puntare l’attenzione sui progetti a scapito dei soggetti delle attività culturali, e di studiare uno strumento di valutazione delle ricadute economiche effettivi degli eventi superando le stime spannometriche come quelle emerse sul concerto di Vasco Rossi.

Il Coordinamento imprenditori, favorevole alla riforma, chiede di non eccedere nell’attenzione ai progetti e di valutare le ricadute economiche delle iniziative

Roberto Pallanch, in rappresentanza del presidente di turno del Coordinamento imprenditori Giovanni Bort, a proposito dei due, ha espresso apprezzamento per la scelta di considerare la cultura un investimento importante anche di carattere economico. Sul ddl 138 della Giunta ha plaudito alla valorizzazione del paesaggio come elemento dell’identità del nostro territorio. Sarebbe opportuno per gli imprenditori adottare strumenti di valutazione degli effetti e delle ricadute delle attività culturali sull’economia del Trentino nei suoi diversi settori.

Quanto al ddl 56 del 2020 gli imprenditori hanno ricordato l’importanza delle misure di sostegno proposte in rapporto alla sospensione delle attività culturali e di spettacolo in presenza giustificate dall’emergenza Covid. A loro avviso sarebbe opportuno inserire queste norme nel ddl dell’assessore Bisesti per riportare alla normalità tutte le iniziative culturali penalizzate dallo stop conseguente alla pandemia. Positiva per gli imprenditori anche la proposta contenuta nel ddl 56 di istituire “Trentino Spettacolo”, soggetto unico per questo settore, purché si coinvolgano tutti gli interlocutori interessati. In merito al ddl 138 della Giunta, il Coordinamento chiede di garantire attraverso il regolamento attuativo della riforma, un equilibrio tra l’elemento soggettivo della qualità del soggetto culturale con l’elemento oggettivo del progetto.

Si dovranno evitare possibili scompensi nel momento in cui si presterà più attenzione al progetto che all’irrinunciabile valutazione anche del soggetto promotore. Infine gli imprenditori propongono che tra i beneficiari del Fondo unico provinciale per lo spettacolo siano anche i progetti realizzati nel campo della cinematografia e degli audiovisivi, particolarmente importanti in funzione della promozione del territorio. Bene anche, a loro avviso, l’istituzione del Consiglio Museale Trentino (Cms) che crei un sistema capace di valorizzare ancor meglio queste strutture culturali.

 

L’Asat: le attività culturali sono importanti anche per il turismo

Per l’Asat (associazione albergatori), il direttore Davide Cardella ha evidenziato l’importanza delle attività culturali anche per il turismo in quanto oltre che per i residenti anche gli ospiti sono attratti dall’offerta in questo settore. Da questo punto di vista il coordinamento fra Trentino Marketing e le associazioni imprenditoriali del turismo può favorire questo ruolo della cultura.

 

Gli artigiani: un euro investito in cultura produce un ritorno superiore

Per l’Associazione artigiani il presidente Marco Segatta ha sostenuto che un euro investito in cultura comporta un ritorno maggiore di quel che si è speso. Per questo tutti i comparti devono lavorare in sinergia per la crescita del Trentino.

 

Confcommercio: positivo aumentare il ventaglio dei progetti meritevoli di sostegno

Per Confcommercio il responsabile dell’ufficio legislativo, Giampiero Orsino ha evidenziato l’aspetto relativo all’equilibrio tra soggetti e progetto culturali. Sicuramente un ventaglio più ampio di progetti è positivo purché rispondano a criteri qualitativi utili a selezionare non solo i soggetti proponenti ma anche i progetti.

 

Confesercenti: la cultura può sviluppare la destagionalizzazione del turismo

Per Confesercenti il vicedirettore Fabrizio Pavan ha osservato che ogni iniziativa a favore della cultura permette di aumentare la stagionalità del turismo del Trentino promuovendo meglio il territorio con maggiori ritorni per l’economia della provincia. Benissimo l’idea di mettere in rete tutte le iniziative in questo settore.

 

Confindustria: Fondo unico per lo spettacolo anche a sostegno di film e audiovisivi

Per Confindustria Paolo Angheben dell’area diritto d’impresa, ha sottolineato la possibilità concessa dall’articolo 15 del ddl 138 della Giunta che anche la programmazione e produzione nel comparto degli audiovisivi e della cinematografia venga ammessa al Fondo unico per lo spettacolo.

 

Pallanch: sarebbe opportuno non limitarsi a stime “spannometriche” delle ricadute economiche di un evento come nel caso del concerto di Vasco Rossi

Il dirigente dell’assessorato alla cultura Roberto Ceccato ha assicurato che sottoporrà a Bisesti le osservazioni emerse dagli imprenditori.
Sara Ferrari ha apprezzato l’auspicio emerso dagli imprenditori di un’integrazione dei due disegni di legge che tenga conto anche degli emendamenti proposti dal Pd. In particolare La consigliera ha segnalato l’importanza dei musei e dei punti di valenza etnografica che caratterizzano piccoli luoghi e borghi del Trentino senza però godere di riconoscimento normativo. Riconoscimento che permetterebbe, secondo Ferrari, di valorizzare l’apporto di queste attività museali ed etnografiche sia per tramandare l’identità dei territori sia per trasferire anche ai turisti e ai visitatori questa cultura. La costituzione di rete di queste realtà permetterebbe di promuoverne il ruolo.
Rispondendo a una domanda della consigliera Ferrari che chiedeva di chiarire la proposta di questa valutazione d’impatto economico delle attività culturali, Pallanch ha precisato che questo punto non è stato ancora approfondito. Sarebbe infatti opportuno – ha aggiunto – andare al di là di una stima “spannometrica” delle ricadute economiche che ha prodotto il recente concerto di Vasco Rossi. E ha suggerito che siano il Servizio cultura della Provincia in collaborazione con l’Università e i centri di ricerca a studiare uno strumento di valutazione di questi effetti.

Il Consiglio delle autonomie locali ha inviato alla V Commissione un documento con le proprie osservazioni ai due ddl (vedi allegato)

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