News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * QUARTA COMMISSIONE: SEGNANA, « AFFIDAMENTO DI MINORI, UN’EQUIPE DI SUPPORTO PER LE VALUTAZIONI »

Scritto da
18.02 - lunedì 12 giugno 2023

Affidamento di minori, Segnana in Quarta commissione: un’equipe di supporto per le valutazioni. Appuntamento questo pomeriggio nella Quarta commissione presieduta da Claudio Cia (FdI) con l’assessora alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana per la presentazione delle valutazioni dell’assessorato di riscontro in seguito alla relazione conclusiva dei lavori della Commissione speciale di indagine in materia di affidamento dei minori. Tra gli ambiti su cui si vuole puntare la realizzazione di un’equipe di supporto per le valutazioni.

 

Un passaggio previsto dalla mozione 143, un seguito del lavoro svolto dalla Commissione speciale di indagine in materia di affidamento di minori, l’organo consiliare temporaneo insediatosi a dicembre 2019 su mandato dell’assemblea legislativa in attuazione di una proposta di mozione della Lega. Lo era l’appuntamento di oggi in Quarta commissione con l’assessora Stefania Segnana e le dottoresse Federica Sartori ed Elisabetta Cenci. Il lavoro della Commissione si era chiuso lo scorso 2 agosto con l’approvazione della relazione finale sull’attività, un documento di 91 pagine che è stato presentato in aula e che ha visto, in questo contesto, l’approvazione di una mozione (la numero 143, appunto) che impegna la Giunta a tenere conto delle considerazioni conclusive della Commissione speciale e a riferire alla commissione permanente competente entro sei mesi gli esiti delle valutazioni condotte e a dare un riscontro sulla percorribilità degli interventi evidenziati o ad eventuali iniziative assunte o da assumere.

 

Segnana: un’equipe di supporto alle assistenti sociali per le valutazioni
Questo il quadro in cui oggi è intervenuta l’assessora Segnana che ha sottolineato come il lavoro della Commissione speciale abbia permesso di di rendere più visibile un mondo spesso non conosciuto. L’impegno del Servizio politiche sociali con l’assessorato e il Centro per l’infanzia, ha aggiunto, è stato quello di recepire le istanze della relazione conclusiva della Commissione. Ciò su cui si vuole puntare, ha spiegato poi, è la realizzazione di un’equipe di supporto alle assistenti sociali per le valutazioni: un modo di poter permettere alle professioniste di arrivare alla migliore presa in carico delle situazioni di fragilità presenti.

 

Sartori e Cenci: dalla riforma Cartabia, al servizio di pronto intervento sociale, al potenziamento del servizio di consulenza psicologica a scuola
Nel corso del suo intervento la dottoressa Federica Sartori ha ricordato le conclusioni della relazione della Commissione e la loro articolazione sugli ambiti della verifica delle procedure, dell’adeguatezza dei servizi e della verifica della rispondenza del sistema al benessere del minore. Ha sottolineato le novità introdotte dalla legge di riforma Cartabia, non ancora realizzata compiutamente in tutti gli step che prevede: certe proposte, ha spiegato Sartori, possono essere di diretta applicazione in un breve periodo, altre richiedono invece processi più articolati.
La dottoressa Elisabetta Cenci ha invece ripercorso, in riferimento agli ambiti riassunti dalla dottoressa Sartori, le criticità segnalate dalla relazione e le valutazioni fatte in merito (in allegato).

 

Dalzocchio: staff per la valutazione, giusto il lavoro coordinato
Al termine della relazione di Cenci la parola è passata alla presidente della Commissione speciale, Mara Dalzocchio (Lega) che ha parlato di una relazione che in buona parte va nella direzione auspicata dalla Commissione: non ci sono dubbi sulla buona operatività dei servizi, ha aggiunto, e fa piacere siano state accolti alcuni suggerimenti rispetto ad alcune criticità segnalate. L’obiettivo che ha ricordato è quello di aiutare i ragazzi e i bambini in difficoltà: in questo, ha ravvisato la consigliera, il Trentino è un passo avanti. Dalzocchio ha anche ringraziato l’assessora Segnana per l’attenzione al tema, delicato e di difficile gestione. È giusto ricordare, ha aggiunto poi, che il focus del lavoro della Commissione era l’analisi dei servizi del territorio. Diverse volte la Commissione è stata contattata per problematicità legate alla valutazione, tema non di competenza della Commissione su cui secondo la presidente vale comunque la pena di tenere alta l’attenzione. Quindi la sottolineatura della necessità di uno staff per la valutazione: è giusto secondo Dalzocchio che più persone si occupino di un caso e tramite il lavoro coordinato è più facile trovare delle soluzioni adeguate per i minori.

 

Demagri: due operatori su un caso, si rischia di ingessare il sistema
Paola Demagri (Casa Autonomia.eu) ha ricordato la genesi della Commissione, che ha descritto come nata dalla spinta emotiva legata ai fatti di Bibbiano. Ha detto di ricordare che, allora, anche alcune forze di maggioranza avevano preso le distanze dalla Commissione che si riteneva un’ingerenza. Anche la consigliera ha raccontato di aver preso le distanze dalla Commissione per motivi personali e forte della convinzione che si debbano evitare ingerenze della politica in storie delicatissime come quelle dei minori. Per quanto riguarda invece le decisioni e proposte tecniche prese, Demagri si è chiesta se alcune non provochino difficoltà nei processi avviati: ad esempio ingessare il sistema quando si richiedono due operatori su un caso. Una riflessione sullo psicologo: già i circa 70 psicologi incardinati in Apss faticano a prendere in carico tutte le richieste, è bene quindi prevedere un aumento delle risorse da dedicare a situazioni particolari come quelle in esame. Perché poi decentrare le strutture? I numeri dei minori sono superiori ai posti disponibili nelle strutture? (Non ci sono bambini in attesa, ha risposto la dottoressa Sartori). Non è poi il contesto di parlare di sostenibilità economica, perché è un concetto che cozza con quello di necessità, ha concluso Demagri.

 

Zeni: il monitoraggio deve essere un’attività ordinaria, non mediatica
Luca Zeni (Pd) ha ricordato l’assoluzione, in questi giorni, da parte della Corte d’appello di Bologna, dello psicoterapeuta Foti. Le commissioni, ha proseguito, non sono fatte per prendere in esame un settore e vedere se funziona, devono lavorare su temi specifici. In ogni caso, ha aggiunto, a distanza di quattro anni emergono diverse valutazioni che dovrebbero essere risultato del lavoro di monitoraggio che dovrebbe essere sempre svolto dall’assessorato. Il monitoraggio deve essere costante in tutti i settori senza necessità di una commissione d’inchiesta. Il monitoraggio deve essere un’attività ordinaria, meno mediatica.

 

Zanella: manca la parte dei servizi socio-educativi
Paolo Zanella (Futura) si è unito alle critiche sulla genesi della Commissione. Si è preso a pretesto un fatto di cronaca nazionale su cui si era aperto un caso politico e si è andato ad analizzare un settore. I minori, fortunatamente come ci si aspettava, sono ben gestiti in Trentino. Si chiedeva invece una commissione sul Covid, sul fatto specifico grave legato alla più alta mortalità che in altre zone, ma fu negata. Zanella ha chiesto precisazioni sulla funzionalità della presa in carico prevista su tre livelli. Si è detto soddisfatto dei 350.000 euro per l’assistenza psicologica nelle scuole. Manca, ha aggiunto, la parte dei servizi socio-educativi, rispetto soprattutto all’aumento del disagio giovanile.

 

Cia: è emerso che lo psicologo viene coinvolto a cose fatte
Claudio Cia ha affermato che, a prescindere dalla genesi, che può avvenire in questo modo per qualsiasi argomento, il lavoro svolto è servito ad evidenziare gli aspetti positivi del settore e a far emergere delle criticità. In particolare il consigliere Cia si è detto colpito dal fatto che lo psicologo venga coinvolto dopo la fase di allontanamento di un ragazzo. La commissione di indagine ha senso, ha detto, se non altro solo per aver fatto emergere che lo psicologo viene coinvolto solo a cose fatte: deve invece intervenire come parte di un team che valuta il da farsi per il benessere del ragazzo.

 

Dalzocchio: nessuna strumentalizzazione
Mara Dalzocchio ha voluto esprimere delle precisazioni: ha ricordato che sì, la genesi della Commissione è legata a fatti di cronaca, colti dalle mamme della Lega per andare a verificare come le istituzioni riescano a rispondere alle criticità e problematiche relative alle famiglie e ai minori. Fin dall’insediamento, ha proseguito, c’è stata la volontà di non strumentalizzare il fatto, di analizzare sul territorio ciò che le istituzioni fanno per i bambini e per le famiglie. Mai sono state fatte allusioni a ciò che è successo a Bibbiano. Se è vero che Foti è stato assolto, ha detto rivolta a Zeni, ci sono altre 17 persone la cui situazione rimane aperta. Ha quindi ribadito la precisazione già espressa in precedenza: nonostante le tante richieste di audizione, la commissione non ha accettato, non è intervenuta sulle motivazioni di allontanamenti. Ci si è concentrati sui servizi. Fa piacere che le criticità siano state elaborate dall’assessorato, ha concluso.

 

Zeni: strumento non appropriato
Zeni ha ribadito che lo strumento della Commissione non era quello appropriato perché non è nato da questioni particolari. Se l’impostazione fosse quella avuta bisognerebbe invece per ogni ambito istituire una commissione.

 

Cia: meglio affrontare le cose prima che scoppino
Cia ha precisato che in seguito agli avvenimenti di Bibbiano diversi bambini sono stati restituiti alle famiglie. Quindi il riferimento alle intenzioni della maggioranza, che, ha detto, ha chiesto un approfondimento perché è sempre meglio affrontare le cose prima che scoppino: grazie a Dio però poi è risultato che i servizi trentini sono di alto livello.

 

 

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.