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CONSIGLIO PAT * QUARTA COMMISSIONE: « IL PARERE FAVOREVOLE ALLE NORME DELLA FINANZIARIA, ASTENSIONE DI DEMAGRI – ZANELLA – ZENI »

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22.07 - lunedì 22 novembre 2021

In quarta Commissione il parere favorevole alle norme della finanziaria

Si è riunita nel tardo pomeriggio di oggi la Quarta Commissione permanente di Claudio Cia per esprimere il parere sugli articoli di competenza della legge n. 120 “Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2022” che il Consiglio discuterà nel mese di dicembre. Su tutte le norme il parere è stato favorevole con l’astensione di Demagri, Zanella e Zeni. Ad illustrare gli articoli 15, 16 e 17 è intervenuta presso l’organismo in presenza l’assessora competente per le materie sanitarie Stefania Segnana, mentre la norma 21, di competenza dell’assessore Roberto Failoni è stata illustrata da Giorgio Cestari dirigente di servizio dell’assessorato.

 

L’illustrazione delle norme di Segnana
Le norme 15, 16, 17 modificano la legge sulla promozione della salute del 2010. Segnana ha premesso che l’assessorato, insieme all’Azienda è impegnato a svolgere una serie di ragionamenti in merito alla gestione del personale medico, vista la difficoltà nel reperire figure professionali per la gestione degli ambulatori di medicina generale sul territorio. Una difficoltà diffusa in tutta Italia, alla quale si aggiungono le sospensioni del personale non vaccinato. La manovra di bilancio, ha osservato Segnana, è fortemente condizionata dalla situazione pandemica, anche se sono arrivate in soccorso molte risorse dal livello nazionale. Quanto ai fondi del Pnrr stiamo tuttora interagendo con il Ministero, ha detto, ma quello che è certo è che realizzeremo 11 case della comunità e che stiamo valutando la possibilità di ristrutturare per sistemare l’esistente piuttosto che costruire nuovi immobili. Sempre grazie al Pnrr, ma anche con risorse proprie, abbiamo disposto 7 borse di studio per la scuola di medicina generale. Insomma, la politica sta lavorando per rendere attrattivo il territorio per il personale sanitario, al fine di colmare la carenza di personale che purtroppo si registra anche in Trentino. Prima di entrare nel vivo delle norme, Segnana ha quindi fatto un accenno alle liste di attesa e al Cup, comunicando che la situazione è stata implementata e migliorata.

L’articolo 15 introduce la possibilità di mettere a disposizione immobili e attrezzature per favorire le medicine integrate. Nell’ambito dell’Università di medicina si permette poi a professionisti sanitari assunti in Azienda e abilitati di partecipare ai bandi per l’insegnamento.
L’articolo 16 introduce la modifica all’articolo 19 bis della legge 6 per rendere disponibili delle strutture al momento in disuso sul mercato e far rientrare la Pat delle risorse.
L’articolo 17 è una norma tecnica per raccordare e armonizzare le misure governative con quelle provinciali in materia sociale.
Sul Cup, il Presidente Claudio Cia ha confermato, per averlo sperimentato, che laddove viene indicata la priorità i tempi di prenotazione delle visite ed esami si sono molto velocizzati.

 

Le osservazioni dei consiglieri
Paolo Zanella (Futura) ha definito poco chiara l’illustrazione dell’assessora, che ha fatto un mix tra progetti di lungo respiro e provvedimenti nell’immediato. Un peccato che il Pnrr non diventi l’occasione per costruire un progetto pensato e di più ampio respiro che ragioni sul medio termine e sulle ricadute delle politiche e degli aspetti organizzativi.
Per Paola Demagri (Patt) è fortemente limitante attribuire le colpe della situazione alla pandemia. La consigliera ha detto di avere forti dubbi rispetto agli elementi “fumosi ed aleatori” forniti dall’assessora ad esempio sulle medicine di gruppo e sulla volontà di renderle attrattive per i medici di medicina generale. Ha chiesto dati sull’abilitazione all’insegnamento e sulle condizioni per poter partecipare. Quanto alle case della salute importa poco se saranno ristrutturate o di nuova costruzione, ha detto, sarebbe piuttosto utile conoscerne le funzioni e le finalità.
Luca Zeni (PD) si è associato alle osservazioni dei colleghi chiedendo nel contempo alcuni chiarimenti sulle medicine di gruppo e sui nuovi modelli proposti. Rispetto all’articolo 16, se la ratio è il recupero di immobili inutilizzati, così come è formulata ha detto che non si intravedono i criteri e le tempistiche e forse sarebbe il caso di inserire qualche paletto, almeno temporale. Sul 17 ha chiesto quali entrate si prevedono per la Provincia.
Se sono condivisibili le prospettive di riforma, mancano però le indicazioni della strada per arrivarci, ha osservato Filippo Degasperi (Onda Civica) che ha aggiunto che si parla tanto di contenitori, ma poco di contenuti, esprimendo dei dubbi sul fatto che la scuola di medicina possa essere la risposta alla carenza di medici. Avremo più professori, più doppi lavori (sponsorizzati dalla Giunta, tra l’altro), ma se serviranno a riempire le case della salute e gli ambulatori allo stato attuale non lo sappiamo. Ha chiesto all’assessora infine se sono stati trovati i 70.000 euro per il rischio infettivo agli autisti del 118.

 

La replica di Ruscitti e di Segnana
Il responsabile del Dipartimento Giancarlo Ruscitti ha illustrato la politica del Pnrr, premettendo che è gestita dallo Stato. Inizialmente l’algoritmo ci assegnava 12 case della salute, ridotte successivamente a 11, una numerazione che è una scelta nazionale condizionata da regole europee. Su questo fronte Ruscitti ha precisato che il Trentino e Bolzano hanno deciso di camminare insieme per coordinare la collocazione delle case sul territorio, evitando di collocarle troppo vicine ed entro il 20 dicembre avremo il parere del Ministero. Lo Stato finanzia solo le mura, non gli arredi e nemmeno le risorse di personale. Quanto ai finanziamenti dello Stato riceveremo nuovi, inattesi finanziamenti per abbattere le liste di attesa ed assumere risorse collegate alla pandemia. Per la scuola di medicina abbiamo fatto una programmazione concordando il numero di 36 cattedre; i primi due anni sono coperti da cattedratici dell’università di Trento e a dicembre licenzieremo le prime 5 cattedre. Copriremo gli spazi vuoti con circa 30-35 nostri ospedalieri che hanno i titoli per insegnare e stiamo spingendo in tal senso anche su nostri giovani. I bandi verranno fatti dall’Università di Trento con obiettivo di nuovi 6 cattedratici per settembre 2022.
L’assessora Segnana ha risposto a Demagri confermando che all’interno dell’accordo con i medici è previsto che si assegnino anche le risorse per assumere infermieri liberi professionisti per supportarli nella gestione. Alla richiesta di Degasperi sugli autisti del 118 ha replicato dicendo che si stanno facendo le valutazioni, come promesso.

 

La norma di competenza di Failoni
L’articolo 21 di competenza dell’assessore Failoni è stato illustrato dal dirigente del servizio turismo e sport Giorgio Cestari come una una norma pratica, più che tecnica, che prevede la proroga, a causa del fermo indotto dalla pandemia, della durata della concessione degli impianti sportivi fino al 2023.
Zeni e Zanella hanno obiettato che il Covid è diventato la motivazione per prorogare un po’ tutto ed è diventato l’alibi per aggiustare le cose in assestamento. Il Trentino ha bisogno di visione a lungo termine, aldilà dell’articolo specifico, hanno detto..

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