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CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « SPINELLI SU TRENTINO DIGITALE SPA, “ INIZIATO UN PERCORSO VERSO UN MODELLO AZIENDALE PIÙ ADEGUATO AI TEMPI “ »

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18.27 - martedì 30 marzo 2021

Prima commissione, Spinelli: Trentino Digitale è uscita dalle secche.

La Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La Civica) si è aperta con l’audizione dell’assessore Spinelli sulla situazione di Trentino Digitale spa (Td). Audizione richiesta dal pentastellato Alex Marini in seguito alle situazioni di difficoltà della spa di via Gilli.
L’assessore ha detto che negli ultimi tre mesi la situazione della società è cambiata. Trentino Digitale ha attraversato serie difficoltà: risultava sfiduciata e ferma, ma è iniziato un percorso verso un modello aziendale più adeguato ai tempi. Un percorso che è senza dubbio difficile, non privo di ostacoli, ma si è giunti ad una situazione che fa ben sperare. La spa, ha detto ancora Spinelli, è comunque uscita dalle secche e può affrontare il mercato. Il nuovo presidente Delladio, ha proseguito l’assessore, ha portato la sua grande esperienza e il piano industriale verrà declinato in atti concreti, mentre quello strategico lo sarà su una campo più ampio. Il nuovo direttore generale, l’ingegner Kussai Shahin, figura importantissima, ha anche lui un passato di vertice e, entrato in azienda il 22 febbraio, è già entrato nel vivo, incontrando tutti i dipendenti. Da questi incontri è emersa la volontà da parte di molti di rimettersi in gioco. Per ciò che riguarda i rapporti sindacali, ha continuato Spinelli, il conflitto derivava dalla situazione di immobilità dell’azienda. Ma ora anche i rappresentanti dei lavoratori hanno potuto constatare il cambio di passo all’interno dell’azienda, la valorizzazione delle professionalità e il miglioramento dei rapporti dovuto anche all’approccio di presidente e direttore. Infine, l’assessore ha ricordato che tra poco, il primo aprile, verrà insediato il nuovo direttore del personale (rispondendo a Marini ha detto che avrà uno stipendio lordo di 90 mila euro) che avrà un ruolo importante per il rilancio della spa. Il 12 marzo, ha aggiunto il titolare dello sviluppo economico, è partito il processo di riorganizzazione che è stato presentato il 24 al sindacato.
Per ciò che riguarda gli obiettivi il principale è quello di garantire ai soci servizi di qualità. Elemento strategico per il futuro della comunità trentina, che deve diventare un territorio smart. Seguendo questo obiettivo, ha aggiunto, è stato autorizzato un aumento di organico di 19 persone e altri bandi di concorso verranno predisposti in futuro. Td, ha concluso Achille Spinelli, dovrà essere il centro nevralgico delle informazioni del settore pubblico locale.

 

Rossi: i problemi della spa a quando risalgono?

Ugo Rossi (Azione) ha detto che nella relazione non emerge granché di nuovo e ha chiesto a quando risalirebbero i segni di difficoltà della società, che Spinelli ha detto di aver trovato sfiduciata e immobile: se a prima del 2019 o del luglio 2020, quando il presidente nominato dalla Giunta attuale ha dovuto dimettersi, o prima ancora. Nei due anni trascorsi, ha detto ancora, nessuno ha capito cosa si volesse fare della spa, quale indirizzo complessivo si intendesse dare e quale il suo futuro. Per Rossi la relazione di Spinelli in Prima commissione è il classico modo per dire: abbiamo trovato un disastro lasciato da quelli di prima. Comunque, ha affermato l’esponente di Azione dopo la replica dell’assessore, la strada intrapresa dall’azienda in questi ultimi mesi sembra quella giusta.

 

Marini: ci sono ancora problemi del personale.

Alex Marini ha detto che emergono ancora problemi del personale: da 10 anni gli stipendi sarebbero bloccati; molte sarebbero le dimissioni volontarie anche di quadri che starebbero provocando problemi; ci sarebbe inoltre un problema di livelli. Infine, il consigliere di 5 Stelle ha chiesto se sono stati valutati i livelli di stress anche in seguito al Covid.

 

L’assessore: troppe fughe di notizie dall’azienda.

L’assessore ha risposto a Rossi affermando di non aver avuto alcun intento diffamatorio in merito alle scelte fatte dalla Giunta di centro sinistra sulla società. Ed ha aggiunto che uno dei punti nodali è stato quello di non avere un direttore generale che svolgesse un ruolo di fluidificante nell’organizzazione di vertice. Spinelli ha poi aggiunto che le “fughe” di notizie provenienti dall’interno sono un elemento problematico perché un’azienda che lavora sui dati deve avere un margine di riservatezza. Invece, ha aggiunto, per Td tutto finisce in piazza. Una preoccupazione condivisa da Marini, il quale ha però aggiunto che ad un consigliere provinciale i dati devono essere consegnati in tempi brevi. Infine, il rappresentante 5 Stelle ha poi chiesto se Td si è occupata della Carta degli acquisti, del voto digitale (il tema si sta approfondendo, gli è stato risposto) e chiarimenti sulla possibilità di accedere ai protocolli digitali della Pat e dei comuni. Rossi in riferimento ai data center ha chiesto se l’intenzione è quella di puntare su una gestione “in casa” o di affidarsi a cloud esterni.

 

Dalzocchio: la scelta di Spinelli è stata coraggiosa.

Mara Dalzocchio della Lega ha detto che il cambio di passo di un’azienda deve partire dai vertici e la scelta dell’assessore di cambiare il cda è stata giusta e molto coraggiosa.

 

Tonini: la prospettiva di una società di servizio alla Pat non basta.

Giorgio Tonini (Pd) ha affermato che ora contano i risultati e la scelta di Delladio rappresenta una garanzia e la sua grande professionalità può mettere la società nelle condizioni di affrontare una competizione su un mercato che è feroce. Però ha chiesto all’assessore: ha senso una società trentina in questo campo? Se la scelta si limita a fare di Td una società di servizi esterni alla Pat, ha affermato l’esponente Pd, la prospettiva è difficile, mentre sarebbe più saggio muoversi sul mercato cercando alleanze con società più grandi.
L’assessore sui data center ha detto che Td vuole essere un sistema a rete per i soci e il sistema territoriali. Vero che siamo piccoli, ha detto Spinelli, ma se vogliamo essere americani basta vendere tutto google e diventare soggetti passivi. Ma in Europa sta venendo avanti un sistema per la gestione dei dati garantendone, tema importantissimo, la sicurezza. La competizione sui dati, ha concluso, sarà fortissima ma Trentino digitale potrà dire la sua.

 

Sì al ddl Masè per permettere al Garante dei minori di raccogliere segnalazioni.

Si è passati poi il ddl n. 28 sulla modifica della legge sul Difensore civico, nella parte che riguarda il garante dei minori. Ddl presentato molti mesi fa da Vanessa Masè, che aveva l’obiettivo di permettere al garante di ascoltare i bambini, gli adolescenti e gli adulti ma che, nella prima formulazione, aveva trovato uno scoglio nelle norme sulla privacy. La consigliera della Civica ha presentato un emendamento all’articolo uno del ddl, cioè la sostanza della proposta, condiviso con il Garante dei minori, nel quale si afferma che “il garante, anche attraverso il coinvolgimento delle persone interessate, delle famiglie, associazioni e enti, raccoglie segnalazioni e promuove interventi e azioni finalizzate alla tutela dell’effettivo esercizio dei diritti dei minori, in un contesto di tutela della dignità umana, di valutazioni delle loro decisioni e di pieno sviluppo della loro personalità. Il garante fornisce informazioni sulle modalità di tutela di e di esercizio di tali diritti”. Il ddl Masè è stato approvato con 7 sì e l’astensione di Marini e Rossi.

 

Osservatorio sulla criminalità, si aspetta la Regione.

Si è passsati poi al ddl n. 34 di Marini sull’istituzione di un Osservatorio sulla criminalità organizzata. Il consigliere del Misto – Cinque Stelle ha detto che il ddl è in situazione di stallo perché Fugatti avrebbe dovuto chiedere chiarimenti al presidente Kompatscher sulle prospettive del ddl regionale che sta trovando difficoltà nell’Svp. Per questo Marini ha chiesto di rinviare la discussione per capire se conviene proseguire a livello provinciale o regionale.

 

Aperto l’iter delle due proposte di modifica dello statuto a firma Marini.

E’ stato infine avviato l’iter di due proposte di modifica statutaria, sempre a firma Alex Marini. La prima n. 1 riguarda la materia dei tributi locali e prevede che l’ impiego dei trasferimenti di fondi statali per il finanziamento delle emergenze, degli obiettivi strategici, così come dei trasferimenti delle riduzioni fiscali o esenzioni statali, sia direttamente affidato alle due Province autonome. Marini ha fatto l’esempio delle esenzioni Covid che sono state concesse da Roma agli alberghi ma non ai ristoranti. Una situazione che si sarebbe potuta evitare se la Pat avesse avuto una maggiore autonomia sul piano della gestione finanziaria. La seconda proposta, n. 2 che è collegata alla prima, ha come obiettivo quello di aprire alla partecipazione diretta nella gestione fiscale della Pat, con la previsione di un referendum confermativo sul modello svizzero a livello provinciale e comunale, e l’obbligo del voto a maggioranza assoluta delle norme fiscali che impongono nuovi tributi e tasse.

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