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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « SÌ ALLE CANDIDATURE PER I CDA DI ITEA – PATRIMONIO TRENTINO – TRENTINO SVILUPPO E CASSA TRENTINO, CIA HA LASCIATO LA RIUNIONE »

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17.53 - giovedì 20 maggio 2021

Prima commissione, sì alle candidature per il cda di Itea, Patrimonio del Trentino, Trentino Sviluppo e Cassa del Trentino. Cia di FdI ha lasciato la riunione e non ha votato la candidatura della Giunta per Itea. Il parere sui nomi è stato accompagnato, su richiesta di Rossi e Tonini, da una raccomandazione alla Giunta di rispettare le norme sul conflitto d’interesse; il cumulo delle cariche e i tetti ai compensi.

In Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè, oggi pomeriggio si è parlato di nomine e sull’Itea il confronto è stato piuttosto acceso con la presa di posizione di Cia (FdI) che ha espresso contrarietà, sua e del suo partito, alla candidatura presentata della Giunta. Discussione che ha avuto un preambolo, quello di Alessandro Savoi (Lega) il quale ha detto che il ruolo della commissione sulle nomine, è quello di “passacarte” perché la decisione spetta alla Giunta. Non si tratta di banalizzare il ruolo delle commissioni, ma la legge è chiara. Di parere diverso Giorgio Tonini (Pd) il quale ha chiesto al leghista di essere più rispettoso dell’istituzione e ha ricordato che il parere dei commissari viene espresso anche nel nome della trasparenza. La presidente Masè, ha detto che i candidati hanno il diritto (sancito dalle norme) a vedere tutelata la riservatezza dei loro curricula che dovrebbero rimanere nell’ambito della commissione.

 

Cia: non condividendo il metodo della Giunta non possiamo condividere la candidatura per l’Itea.
Sulle candidature Itea, Claudio Cia (FdI) ha detto che i commissari devono sì valutare i profili tecnici, ma è fondamentale la valutazione politica. Quindi, il voto in Commissione ha una valenza sul piano politico, tant’è vero che tra le candidature si trovano personalità che hanno o hanno avuto un ruolo politico. Quindi, il capogruppo di FdI ha detto di aspettarsi dalla Giunta un coinvolgimento non per la spartizione dei posti ma sulla condivisione dei progetti politici che stanno alla base della scelta delle persone che devono ricoprire ruoli di responsabilità nelle spa pubbliche. Inoltre, ha aggiunto che in campagna elettorale si è parlato diffusamente di cambiamento ed è quindi necessario capire se i nomi scelti da piazza Dante vanno nella direzione del cambiamento o se si tratta di “consolazioni” per sconfitte elettorali. Anche per questo, ha continuato, la Commissione è chiamata a dare una valutazione politica e, ha aggiunto, Fratelli d’Italia, non condividendo il metodo adottato dall’esecutivo, non può condividere neppure le candidature. Cia ha chiesto un confronto con gli altri partner del centro destra e ha lamentato il fatto che FdI è troppo spesso snobbato dalla maggioranza e ha anticipato che non avrebbe votato alcuna lista di nomi rispettando il mandato del direttivo del partito. Claudio Cia detto inoltre che Fratelli d’Italia non si rassegna all’idea di dover apprendere i provvedimenti della Giunta dalla stampa e di dover appoggiare le scelte senza un coinvolgimento. Va cambiato passo da parte della maggioranza, ha concluso, nella quale FdI crede ancora ma da persone libere.

Alessandro Savoi ha detto di essere rimasto allibito dalle parole di Cia perché secondo lui è scorretto che in Commissione si porti una discussione politica che attiene alla maggioranza. E comunque, ha ribadito, che la Giunta può decidere di nominare chiunque e la votazione della Commissione non conta nulla.

 

Masè: nessuna compressione del dibattito politico, ma il ruolo della commissione è istituzionale.
Vanessa Masè ha ribadito che i suoi interventi, nel corso della seduta, non hanno avuto alcuna intenzione di comprimere il dibattito politico, tutt’altro. Ha voluto semplicemente sottolineare che il ruolo della commissione, in particolare in materia di nomine, è istituzionale e non può diventare teatro di ripetute repliche strumentali che esulano dall’oggetto del dibattito.

Mara Dalzocchio (Lega) ha sottolineato che i commissari si devono esprimere solo sui curricula per verificarne l’adeguatezza anche in base agli elementi tecnici forniti dagli uffici.

Ugo Rossi (Azione) ha aggiunto che in Prima commissione, sulle nomine, ci sono sempre state discussioni politiche, come è accaduto anche al momento della nomina del presidente Itea uscente. In questo caso, ha evidenziato, la spaccatura in maggioranza c’è e l’esponente di Azione ha anticipato il suo voto di astensione, come ha sempre fatto sulle candidature. Infine, Rossi ha proposto che la commissione esprima un valutazione su questioni legate alle scelte delle candidature, riferendosi a quella per Itea che ha già ruoli rilevanti in altre partecipate e che mette in evidenza la necessità di porre dei limiti.

Paolo Zanella (Futura), rilevando il dato politico delle difficoltà in maggioranza, ha anche lui espresso perplessità sulla candidatura di una persona che accumula già cariche e compensi e che svolge una professione che può essere in conflitto di interesse con l’eventuale presidenza Itea. Zanella ha anche sottolineato che per Itea, Cassa del Trentino, Trentino sviluppo e Patrimonio del Trentino, pur nella differenza delle competenze richieste dalla varie spa, ci sono troppe candidature comuni.

Mara Dalzocchio ha di nuovo messo in evidenza che la commissione non è convocata per dare voti o a scegliere i candidati, ma per dire se le candidature sono o no adatte. La scelta, anche politica, spetta alla Giunta ed è riduttivo focalizzarsi solo su una sola candidatura. Tra l’altro, ha ricordato che Fratelli d’Italia sta ricoprendo due presidenze di importanti commissioni e nessuno, in maggioranza, ha mai sollevato la questione. Cia, ha risposto affermando che la presidenza delle commissioni non dà vantaggi e sono elette e quindi non vanno poste sullo stesso piano dei cda. Detto ciò l’esponente di FdI, visto che sarebbe stato negato il ruolo politico della Commissione, ha lasciato la riunione. Anche Zanella ha detto che deve esserci una valutazione politica in particolare nel caso di una candidatura che ha già altre cariche.

Ivano Job (Lega) ha ribadito che la commissione ha un valore istituzionale e abbandonarla, come ha fatto Cia, perché emergono difficoltà che hanno un’altra natura, non è un buon segno.

Giorgio Tonini ha affermato che non si possono perdere di vista i confini istituzionali entro i quali i commissari si devono muovere e ha anche lui ricordato che la commissione non ha poteri di nomina che spettano alla Giunta. Un potere che non va compresso, ha detto ancora, così come la Giunta non deve comprimere la funzione di controllo del Consiglio. La Prima commissione partecipa all’istruttoria delle candidature passandole al vaglio in base alle indicazioni degli uffici. Dopo di che emerge un dato politico nella maggioranza che però non va risolto in commissione e, sul lato istituzionale, il consigliere Pd ha appoggiato la proposta di Rossi di dare indicazioni alla Giunta su tre punti: i possibili conflitti di interesse; sul fatto che non è bene che poche persone ricoprano troppe cariche; il rispetto della norma nazionale in base alla quale è fissato un tetto ai guadagni degli amministratori, non più di 240 mila euro all’anno, cioè l’indennità del Presidente della Repubblica.

La raccomandazione alla Giunta: attenzione ai conflitti d’interesse, ai cumuli delle cariche e ai tetti dei compensi.
L’indicazione mandata alla Giunta, assieme al parere sulle candidature e che è stata votata con l’ astensione del pentastellato Alex Marini, raccomanda alla Giunta di “attenersi con particolare scrupolo ai dettami della normativa provinciale e nazionale sulle nomine. In particolare sui conflitti d’interesse, il cumulo di cariche e i tetti dei compensi”.

 

Il voto.

Per l’Itea, sulla candidatura della Giunta favorevoli, Masè, Job, Dalzocchio, Savoi; Marini, Rossi e Tonini astenuti ; Zanella contrario e Cia assente. Sulle altre 37 autocandidature favorevoli Job, Savoi, Dalzocchio, Masè, astenuti Zanella, Rossi, Marini e Tonini.

Cassa del Trentino, trenta le autocandidature e quattro nomi proposti dalla Giunta. Sì di Masé, Dalzocchio, Job, Savoi astenuto Marini, Tonini e Zanella.

Trentino Sviluppo, quaranta le autocandidature e tre quelle della Giunta . Sì di Masè, Job, Savoi Dalzocchio, tre astensioni Marini, Tonini e Zanella.

Patrimonio del Trentino, Sei le autocandidature e una aggiuntiva che ha avuto parere contrario, con la sola astensione di Marini, per incompatibilità. Sulle altre sì di Masè, Job, Savoi, Dalzocchio e l’astensione di Zanella e Tonini.

 

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