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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « SÌ AL PROGRAMMA DI RIORDINO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO »

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17.38 - giovedì 26 novembre 2020

In Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La Civica), oggi pomeriggio, è stato dato parere favorevole con 5 sì e tre astensioni, quelle di Marini, Rossi (Patt) e Tonini (Pd), alla delibera che contiene il programma triennale sulla riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali.

 

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Trentino sviluppo e Patrimonio, si pensa all’accorpamento.

L’assessore Spinelli, presentando la delibera, ha ricordato che la linea rossa seguita per questa operazione di riordino rimane la legge Madia e che il programma contenuto nella delibera affrontata oggi dalla Prima commissione deriva dagli esiti di una commissione tecnica che ha presentato le analisi alla Giunta nel febbraio scorso. L’assessore ha affermato che non si stravolge il programma 2018 – 2020 approvato dalla Giunta Rossi. Rimangono i poli di affinità: il polo immobiliare, Patrimonio del Trentino e Trentino Sviluppo (Ts), chiamate ad una gestione più rivolta al business e Itea per la parte sociale. Ts e Patrimonio, ha affermato Spinelli, hanno caratteristiche che meritano di valutare l’ ipotesi di un loro possibile accorpamento. Ts ha un patrimonio immobiliare con i poli di eccellenza e ricerca, la Patrimonio fa operazioni più volte a valorizzare il capitale immobiliare, creando possibili ponti con i privati anche per operazioni di riordino urbanistico.

 

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Cassa del Trentino e Trentino riscossioni rimangono separate.

Per ciò che riguarda il polo della liquidità, secondo l’assessore allo sviluppo economico, non c’è la necessità di aggregazioni. Secondo la commissione tecnica che ha messo a punto il programma di riorganizzazione delle spa, Cassa del Trentino e Trentino Riscossioni, svolgono mansioni differenti e non compatibili con una fusione.

 

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Trentino digitale, più azioni in mano ai comuni.

Il polo tecnologico, quindi Trentino Digitale (Td), ha aggiunto Achille Spinelli, è oggetto di una profonda analisi, perché il mercato è cambiato radicalmente e in questo periodo rappresenta un settore strategico, anche per la scuola e il mercato del lavoro. Le considerazioni alle quali si sta lavorando porteranno ad una riprogrammazione della società e ad un possibile partenariato pubblico – privato. In discussione anche la governance della spa di via Gilli: la Pat detiene l’88%, le altre quote sono dei comuni e Camera di commercio; ma, ha sottolineato l’assessore, il ruolo dei comuni va potenziato per raggiungere l’obiettivo di arrivare ad un intero territorio digitalizzato in maniera evoluta. Serve per Td un piano di crescita delle competenze e una riorganizzazione della società per aumentarne il livello delle prestazioni. A proposito di maggiori spazi ai comuni si sta realizzando una nuova convenzione tra Pat e Itea aperta alla collaborazione con le amministrazioni locali ed è in discussione l’entrata dei comuni in Itea spa.

 

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Aeroporto Catullo, più quote al partner privato per rilanciare lo scalo.

Sui trasporti il ragionamento di Spinelli si è concentrato sul corridoio del Brennero che rientra nelle priorità di A22 per l’intermodalità e la strategicità dell’alternativa alla gomma. Per l’Aeroporto Catullo, del quale la Pat è socia, la discussione verte sulla necessità di allargare la quota al partner privato che, oltre a quello di Verona, gestisce gli scali di Venezia e Treviso, per favorire gli investimenti necessari per rendere più competitivo l’aeroporto scaligero. Uno sviluppo che andrebbe, ovviamente, a vantaggio del turismo trentino. Aerogest è la scatola che racchiude i partner pubblici del Catullo e che dovrebbe andare a estinzione per essere sostituita dalla partecipazione diretta dei soci pubblici nella spa con un patto parasociale.

 

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Il progetto Mediocredito è strategico.

Il Mediocredito (Mc) è ritenuto strategico nel programma di riordino. L’ottica, ha ribadito Spinelli, è quella di acquisire le quote Bolzano per distribuirle tra altri partner dedicati allo sviluppo delle attività di Mc.
Si è ragionato, inoltre, ha detto ancora, su nuovi veicoli di investimento, come il Fondo crescita con apporto sia di Cassa del Trentino che di investitori qualificati privati e pubblici. Un fondo che avrà una sezione per le piccole imprese. Cassa del trentino è l’advisor dell’operazione e si pensa ad attivare un fondo immobiliare per investimenti in aree urbane o per il social housing.

 

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Trentino sviluppo sarà il front office per le imprese.

Trentino sviluppo , in collaborazione con Hit che ha aumentato le capacità operative, diventerà il front office verso il mondo delle imprese per affiancarle in tutte le esigenze. Verso l’addio invece il Centro servizi condivisi che, ha affermato l’assessore, è in difficoltà anche per i problemi che le partecipate Pat stanno incontrando e che limitano i trasferimenti di risorse a questa società. La logica che l’ha fatta nascere era giusta, ha concluso Spinelli, ma le difficoltà sono ormai evidenti.
L’ipotesi del Fondo immobiliare, ha concluso il titolare dello sviluppo economico, rimane un’ opportunità sulla carta ma la stessa commissione tecnica ha messo in evidenza le difficoltà economiche e amministrative di un trasferimento di massa del patrimonio immobiliare.

 

 

Il dibattito.

Ugo Rossi (Patt) su Itea ha detto che nell’analisi allegata al piano si parla della possibilità di farlo tornare ente pubblico e ha chiesto quale sia l’indirizzo dell’assessore. Spinelli ha risposto che c’è un’ipotesi di lavoro, ma ci sono problemi economici e organizzativi che impongono la permanenza di Itea nella veste di spa. Anche perché la formula attuale garantisce una buona operatività e vantaggi fiscali. Itea, insomma, andrà avanti così e l’ipotesi del ritorno ad ente rimane sullo sfondo.

Giorgio Tonini (Pd) ha chiesto su Mediocredito di capire quali possono essere eventuali partner privati corporate non trentini e ha sottolineato che il problema della raccolta per Mc rimane e quindi il bisogno di un rapporto una banca retail. Su A22 il consigliere Pd ha sottolineato il fatto che c’è una sostanziale equidistanza della Giunta sulle soluzioni purché la situazione si sblocchi. Una posizione che è il contrario di quella di Bolzano. Una scelta della Giunta, secondo Tonini, rischiosa perché può portare ad un indebolimento del nostro territorio anche nella prospettiva del corridoio ferroviario. L’assessore su Mc ha detto che non si vuole perdere di vista l’ottica regionale e che la raccolta è effettivamente un aspetto critico perché l’istituto non ha sportelli, se non uno in attivazione, e solo conti on line. Inoltre, per quanto riguarda la raccolta, c’è stato un arretramento nella collaborazione di Ccb con Mc. La posizione di Bolzano, ha detto Spinelli, rispetto a Mc è stata di abbandono dello strumento, ma non si sa se questa ottica potrà cambiare sia per la politica sudtirolese che per le Raffeisen. Di fatto Mc ha poca operatività in Alto Adige. Su A22 l’assessore ha detto che si è sondata la fattibilità della proroga e c’è una canale per andare dal commissario Gentiloni per valutare questo passaggio. Spinelli ha detto che come trentino rileva che c’è bisogno di investimenti strategici per il territorio. Ma nessuno pensa a espropri proletari o a interventi dirigisti.

Alex Marini ha lamentato che il Piano di riorganizzazione viene presentato a ridosso del bilancio, e quindi non viene data la possibilità alle categorie e alle stesse forze politiche di esprimersi sul ruolo delle società controllare dalla Pat. La costituzione del polo della liquidità, ha aggiunto, dovrebbe legarsi al tema delle competenze fiscali e al suo riordino. L’accorpamento di Ts con Patrimonio andrebbe accompagnato con la definizione delle politiche industriali e in relazione anche al Recovery Fund. Anche l’ipotesi che l’Itea che potrebbe tornare a ente andrebbe agganciato con le politiche per la casa. Stesso ragionamento vale per Trentino Digitale. Su Mc, secondo Marini, il dato di partenza è opaco sia per i rapporti con Bolzano che sul piano operativo e ha chiesto la possibilità di un intervento di Cassa depositi prestiti

Rossi ha affermato che Euregioplus, partecipata dalla Regione, potrebbe essere utile per attrarre investitori anche privati e ha chiesto se l’ipotesi di una partecipazione di Ts in questa società è ancora valida. Spinelli ha risposto che la Pat ha il 4% di Euregioplus e potrà aumentarlo anche perché è uno strumento con caratteristiche in house, che può essere messo a servizio ad esempio per i Fondo alberghi e forse anche sul Fondo immobiliare.

Su Trentino Digitale Achille Spinelli ha detto che rimane aperto l’aspetto sindacale e che la società è veramente difficile da approcciare. Un cavallo imbizzarrito, ha affermato, che ha voglia di autodeterminarsi nei confronti della proprietà. Invece, si devono riqualificare le competenze e costruire un’ organizzazione che ridia soddisfazione ai lavoratori. Il problema di fondo, ha aggiunto, è che due mondi convivono in un’unica scatola ma non ragionano in modo unitario. Alcuni vantaggi e prerogative vanno abbandonate per fare squadra. L’unificazione di Trentino Network e Informatica trentina doveva portare un vantaggio superiore alla somma delle parti ma le cose non sono andate così. Comunque, ha concluso l’assessore, c’è un piano strategico e non si abbandonano i lavoratori e ha ricordato che alcune rimostranze hanno avuto una carattere pretestuoso. Per ciò che riguarda Mc, rispondendo sempre alla serie di domande di Marini, ha ricordato che Cassa depositi e prestiti, pur essendo un interlocutore qualificato, non può partecipare al capitale di Mediocredito.

Rispondendo, infine, ad una domanda di Vanessa Masè Achille Spinelli ha affermato che Interporto servizi confluirà in Patrimonio del Trentino e poi nel 2021 ci sarà l’aggregazione a Trentino Sviluppo; mentre per Interbrennero la linea è, fin dal 2011, quella della confluenza in A22 quando verrà risolta questione di concessione.

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