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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: “ SÌ AD ASSESTAMENTO – BILANCIO DI PREVISIONE – DEFP “

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20.55 - mercoledì 12 luglio 2023

Prima commissione: sì a assestamento, bilancio di previsione e Defp. Dopo l’approvazione, in mattinata, del ddl 183 (rendiconto), la Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè della Civica, ha approvato in serata anche l’assestamento (ddl 184), il bilancio di previsione (ddl 185) e il Documento di economia e finanza provinciale (Defp).

ASSESTAMENTO
La seduta della Prima commissione è ripresa nel pomeriggio con l’esame dell’articolato del ddl 184, il bilancio di assestamento, poi approvato con 5 voti favorevoli e 4 contrari (Zanella, Rossi, Marini, Tonini).

No all’impatto generazionale, troppi vincoli
Ugo Rossi (Misto) ha presentato il suo emendamento all’articolo 1 (bocciato con 4 no, 4 sì e un astensione) che punta a introdurre l’impatto generazionale per quanto riguarda le leggi. Norma che verrà introdotta anche a livello nazionale, ma che l’autonomia potrebbe anticipare in chiave innovativa. Insomma, per Rossi, in generale, la Pat dovrebbe evitare di andare a rimorchio dello Stato soprattutto sui grandi temi, come le politiche sociali, la scuola, la previdenza e le scelte fiscali e, appunto, sulla formazione delle leggi.

L’assessore Spinelli ha affermato che il contenuto dell’emendamento guarda al futuro, ma ha rilevato che da tempo il Trentino si è incamminato su una strada che si allontana dalla semplicità di applicazione delle leggi creando di fatto gabbie per lo sviluppo. Introdurre criteri che norme come quelle proposte da Rossi introdurrebbero ulteriori vincoli quando, ha aggiunto, invece servirebbe qualche regola in meno.

Alex Marini (5 Stelle), che ha votato sì all’emendamento, ha detto che qualche anno fa venne approvato un odg che chiedeva l’introduzione per le leggi la valutazione della sostenibilità ambientale, la Spross che contiene anche quella generazionale. La Pat dovrebbe considerare le valutazioni di impatto come prassi per avere una legislazione di qualità, anche in relazione alla congruenza con le leggi di Bolzano e Innsbruck.

Rossi, ringraziando Spinelli per la chiarezza, ha replicato affermando che la sua proposta ha dato la possibilità alla Giunta di esprimere la sua opinione su questo tema. Infine, il consigliere del Misto ha affermato che la Giunta in questi 5 anni non ha semplificato nulla. Sull’articolo 2, sgravi Irap, Paolo Zanella (Futura) ha rilevato che questi tagli generalizzati non fanno bene nemmeno alle aziende che non vengono stimolate a crescere qualitativamente.

Sì all’emendamento Rossi–Job: più forestali per controllare gli orsi. All’articolo 10, Rossi ha presentato l’emendamento firmato con Ivano Job (Coraggio Italia) (approvato all’unanimità), affermando che l’obiettivo è quello di permettere l’assunzione di agenti della Forestale oltre i limiti previsti dalla legge 6 del 2020 per la gestione degli orsi. Un elemento di miglioramento dell’informazione ai cittadini con personale specializzato, delle procedure di dissuasione nei confronti di esemplari confidenti, oltre alla cattura e anche dell’abbattimento. Job ha aggiunto che la maggiore presenza sul territorio dei forestali permetterà di aumentare la qualità degli interventi. In quest’ottica, secondo l’esponente del Misto, andrebbero coinvolti anche i custodi forestali.

Centro studi delle autonomie, non date la direzione al presidente di un partito
Sull’articolo 21, la norma che istituisce il Centro studi sulle autonomie e la biblioteca delle autonomie, Rossi si è espresso a favore, anche se ha affermato di essere poco convinto da un intervento di soli 20 mila euro e ha auspicato che un presidente di un partito non venga nominato alla guida di questo ente. La risposta della Giunta è stata che la somma prevista è limitata perché l’iniziativa nasce da una serie di soggetti diversi e alla quale la Pat partecipa con una quota. Marini ha ricordato che a novembre il Consiglio, su sua proposta, ha organizzato un appuntamento sulle autonomie al quale ha partecipato uno sparuto gruppo di consiglieri. Per il consigliere 5 Stelle il Consiglio dovrebbe avere come mission principale l’elaborazione di un pensiero sull’autonomia, al di là delle barriere di partito.

Invece, di valorizzare quello che già c’è si punta a costruire un nuovo ente ridondante. Marini ha aggiunto di essersi impegnato a fondo per migliorare, da tutti i punti di vista, le opportunità che ci vengono offerte dall’autonomia.

Rsa, l’aumento dei posti letto non è più insostenibile. Sull’articolo 24, misure straordinarie per le Rsa, Rossi, pur favorevole all’articolo, ha chiesto uno sforzo per aumentare l’intervento finanziario della Pat a favore delle strutture per anziani. Mentre Marini ha affermato che il Trentino ha un numero di posti letto nelle Rsa di gran lunga superiore rispetto all’ Alto Adige, Veneto e Lombardia. Una scelta, ha aggiunto il consigliere pentastellato, difficilmente sostenibile tenuto conto dell’andamento demografico come lo stesso Kompatscher ha recentemente sottolineato.

Paolo Zanella ha detto che certo vanno sostenute le alternative alla casa di riposo, ma nella realtà non si trovano badanti che comunque costano. Quindi, va trovato un equilibrio tra istituzionalizzazione e il sostegno alle famiglie. Comunque, ha aggiunto, anche questo problema poggia sul fatto che si deve aumentare il numero dei lavoratori, anche attraverso l’immigrazione, per sostenere i crescenti costi assistenziali. Per Vanessa Masè (La Civica) si deve puntare a mantenere il livello dei servizi che in Trentino è già molto alto.

Sull’articolo 25, interventi sulle politiche sociali, Zanella ha presentato un emendamento (bocciato) per favorire un aumento delle retribuzioni del personale delle cooperative sociali. Una situazione che ha portato a tre gare deserte nelle Comunità Alto Garda, Giudicarie e Vallagarina, perché i fondi per la gestione dei servizi sociali erano insostenibili per le coop. Anche Marini ha detto che va colmato il gap tra coop e settore pubblico che pesa anche sulla qualità dei servizi.

Sì agli emendamenti Zanella sull’Itea: Fondo per le morosità incolpevoli e moratoria per gli sfratti. Sull’articolo 28, l’autorecupero degli alloggi sociali, Zanella ha ricordato i suoi due emendamenti: uno per l’introduzione di un Fondo sulle morosità incolpevoli e l’altro, chiesto anche dai comuni, per introdurre una moratoria degli sfratti di Itea. Emendamenti approvati grazie al sì di Job. Il consigliere Zanella ha ricordato che le graduatorie Itea non si riescono a completare semplicemente perché negli ultimi anni non si sono fatte le ristrutturazioni ai ritmi con i quali si facevano nell’altra legislatura. Marini ha aggiunto che la proposta Zanella è semplicemente di buon senso per limitare l’impatto sociale degli sfratti per morosità incolpevole.

Sull’articolo 30, il gruppo inter istituzionale per la protezione delle vittime di violenza ad alto rischio, sì a un emendamento Zanella-Segnana che allarga la partecipazione a questo organismo ai soggetti convenzionati per la gestione dei centri antiviolenza e case rifugio.

Appalti, verso il taglio delle stazioni appaltanti. Rispondendo a una serie di domande di Marini sugli articoli sugli appalti l’avvocato Antonio Tita ha, in sintesi, affermato che si sposta l’asse della disciplina degli appalti a favore della legislazione nazionale. Inoltre, anche in Trentino, come sta avvenendo a livello nazionale (sono passate da 40 mila a 2 mila), si va verso una radicale riduzione del numero delle stazioni appaltanti. Sulla tutela del lavoro, tema sottolineato dal sindacato, ha detto che non si ammetteranno riduzioni del costo del lavoro, l’applicazione dei contratti e il tracciamento delle retribuzioni dei lavoratori. Inoltre, viene impedito il subappalto a cascata che, comunque, non potrà superare il 49% dell’appalto.
Cantieri, dieci milioni per fronteggiare gli aumenti dei prezzi

Sull’articolo 34, misure straordinarie per fronteggiare gli aumenti dei prezzi che mette in bilancio 10 milioni, Rossi (che ha votato a favore) e Marini hanno chiesto alla Giunta di fornire dati organici per capire quanto pesano e peseranno questi aumenti sulle casse Pat. Anche per valutare se, con aumenti di prezzi eccessivi, non valga la pena di rimandare gli interventi. Job, anche a fronte di un probabile calo dei costi per le aziende, ha chiesto di fare il punto della situazione anche per cercare di evitare la volatilità dei prezzi.

Per Alessandro Savoi (Lega) l’articolo è di grande buonsenso ed è necessario per evitare blocchi di cantieri in un quadro di potenziamento degli investimenti. Da parte della Giunta è stato specificato che i 10 milioni corrispondono ad una stima del fabbisogno, tenuto conto che i comuni hanno potuto accedere a norme nazionali.
Rifiuti, Tonina: accelerazione perché la prossima Giunta decida a breve
Sull’articolo 45, che introduce novità nella disciplina del servizio di gestione dei rifiuti, rispondendo a una richiesta di Alex Marini, il vicepresidente Mario Tonina ha parlato di un’accelerazione voluta per mettere in condizione la prossima Giunta di decidere in tempi brevi sulla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Per procedere in questo senso bisognerebbe però approvare l’addendum e questo articolo, ha spiegato. La prospettiva sarebbe inoltre quella di garantire costi inferiori a quelli che si stanno sostenendo ora, ha precisato. Unica alternativa per Tonina rimane solo l’esportazione, con i costi a carico del cittadino. I sub-ambiti: rimarranno (non si sa ancora quanti), ciò ha trovato una condivisione con il Cal.

Un’intervento a cui ha plaudito Vanessa Masè, che ha sottolineato l’importanza di non soggiacere all’emergenza. Di altro avviso Ivano Job: è vero o no che la prossima Giunta si troverà a dover decidere per un importante aumento dei costi delle bollette per i cittadini? ha chiesto. Ha risposto Tonina dicendo di non sentirsi di garantire che non ci saranno aumenti, di sicuro i costi non diminuiranno; il prezzo pagato oggi a Bolzano è comunque politico. Sono già state stanziate risorse per contenere i costi, ha aggiunto, ma serve una decisione in tempi brevi.

Non fare nulla di certo non farà diminuire i costi. Marini ha ricordato la necessità di etica in decisioni di questo tipo e indicato la strada della partecipazione come importante. Tonina ha ricordato il percorso, anche di partecipazione e informazione, fatto prima di presentare l’articolo: i tempi sono maturi, ha spiegato, e ha ricordato che oggi si raccolgono i frutti di un lavoro ventennale. Bene maggiore informazione, ma le quantità di rifiuti da gestire rimangono.

Giorgio Tonini (Pd) ha chiesto chiarimenti: viene costituito il contenitore giuridico per una regia nella gestione dei rifiuti? Sì, ha risposto Tonina, e non si dice dove sarà fatto l’impianto (3 possibili localizzazioni sono previste nel Quinto aggiornamento e nell’addendum), né è deciso il tipo di impianto, la proposta è quella del termovalorizzatore e Fbk ha detto di valutare il gassificatore.

Il Trentino non può pensare di sperimentare un impianto, secondo il vicepresidente della Giunta. Marini ha ribattuto che informare non significa partecipazione diretta: l’assessore concorda con lo strumento referendario? Tonina ha replicato sottolineando la responsabilità politica di chi governa di decidere cosa fare e mettere il cittadino nella condizione di spendere il meno possibile. Ugo Rossi ha detto di essere con il vicepresidente nell’affrontare con pragmatismo la situazione, ma di non esserlo quando si dice che il ragionamento di Marini andava fatto nel 2014. Allora venne fatto il ragionamento, quando il residuo andava nei cementifici.

Poi le condizioni di pianificazione (con la norma) cambiarono e nel 2017 si cercò questo ragionamento e si cercò un accordo con Bolzano. Approvati gli emendamenti 1, 2 (che fissa in 12 mesi dall’entrata in vigore dell’articolo il termine per l’approvazione dello schema della convenzione del comma 5 da parte della Giunta d’intesa con il Cal, e nei successivi 3 mesi quello per la sottoscrizione della provincia, delle Comunità e dei Comuni).

Investimenti per il teleriscaldamento. Parlando dell’articolo 47, che elimina la necessità di approvare un piano pluriennale di investimenti avente come durata la legislatura come condizione per erogare finanziamenti per impianti di cogenerazione e di teleriscaldamento, Alex Marini ha chiesto perché si propone di eliminare il piano pluriennale di investimenti per l’efficientamento energetico? La dottoressa Laura Boschini ha ricordato che la norma elimina un limite alla possibilità di finanziare con risorse provinciali i progetti per la realizzazione di impianti a biomassa che sono stati dichiarati ammissibili ma non sono stati finanziati sul Pnrr. Si trattava di una programmazione ridondante.

Segnale telefonico, pianificazione di 50-60 impianti. Parlando dell’articolo 48, di modifica della legge del 9 del 1997 sulle misure di semplificazione dei procedimenti autorizzatori per gli impianti di telecomunicazione e la radiodiffusione, Marini ha ricordato che le Giudicarie e altre aree del Trentino non sono coperte da segnale telefonico: c’è consapevolezza del problema? Ha risposto l’ingegner Paolo Simonetti citando la semplificazione amministrativa delle procedure: i risultati sono significativi perché si è passati a una maggiore pianificazione, che prevede 50-60 impianti all’anno (anche in zone periferiche del Trentino).

Bostrico e riqualificazione della Marmolada, sì agli emendamenti. Sull’articolo 49, sull’emergenza legata al bostrico, è stato presentato e approvato (con 5 sì e 4 astenuti) un emendamento sostitutivo del presidente della Provincia Fugatti.

Approvato anche l’emendamento aggiuntivo all’articolo 50 che introduce l’articolo 50 bis sugli interventi per la riqualificazione ambientale del versante nord della Marmolada e prevede tra l’altro l’approvazione di un piano per la riqualificazione ambientale del versante nord del ghiacciaio in cui sono individuati gli interventi di ripristino e di bonifica ambientale che, per la loro urgenza, possono essere realizzati (con oneri a carico) prima dell’adeguamento del Programma degli interventi

Orso, preoccupazione legata alla riforma dell’articolo 9 della Costituzione. Ugo Rossi ha dichiarato, sull’articolo 51, di faticare a comprendere e ha chiesto un aiuto in questo senso dal punto di vista di approfondimento giuridico. Ha detto di aver già fatto ciò che è contenuto nell’articolo: ha detto di aver informato Ispra, per cortesia, 10 minuti dopo aver fatto l’ordinanza. L’articolo 51, ha affermato esprimendo preoccupazione in relazione alla riforma dell’articolo 9 della Costituzione, dice una cosa che non sta in piedi e rischia di travolgere l’applicazione diretta della Provincia della direttiva Habitat, sublimazione dell’autonomia. La dottoressa Ilaria Viola ha ricordato in merito che è vero che è stato dichiarato che non serviva il parere di Ispra, però nella vicenda sulle linee guida e sulla cattura di M57 era stato il Consiglio di Stato a rimettere in campo la necessità di acquisire il parere di Ispra.

La scelta di prevedere la previsione normativa è stata fatta, ha aggiunto, per liberare il campo dal sovrapporsi di sentenze che complicano la materia. Giorgio Tonini ha parlato di affermazioni che complicano il quadro: per risolvere un problema di fronte alla giustizia amministrativa ci si crea un problema davanti alla giustizia Costituzionale. Alex Marini ha chiesto se ci sono state interlocuzioni con il Ministero dell’ambiente e a livello europeo nel prevedere la norma. Rossi ha proposto al posto dell’articolo di fare un atto assieme sostenendo le attività di pianificazione della gestione: la strada proposta dall’articolo 51 è pericolosa. Ivano

Job ha posto l’attenzione sulla tempistica: ci si era illusi che tutto funzionasse bene, che non ci sarebbero stati particolari problemi e si è commesso l’errore di sottovalutare i ferimenti. Ha anticipato la propria astensione (l’unica durante il voto); con l’apertura di Rossi confermata da Tonina, ha detto, si può portare in aula la migliore delle soluzioni perché non si può più sbagliare. La voglia di portare a casa un risultato non deve portare ad avere però un cattivo risultato, ha messo in guardia. Marini ha riproposto la domanda sulle interlocuzioni romane ed europee. Tonina ha ribadito l’impegno ad ulteriori approfondimenti verso l’aula e ha citato la Stato-Regioni di ieri, durante la quale sul tema lupo sono intervenuti diversi assessori dell’arco Alpino dichiarando la necessità di intervenire. Se non si riuscirà a trovare una gestione diversa, il problema diverrà grossissimo, ha detto l’assessore.

Incalzato nuovamente da Marini, Tonina ha ricordato di non aver seguito la vicenda, seguita invece dal presidente Fugatti e dall’assessora Zanotelli. Marini ha quindi sottolineato l’assenza di Fugatti in Aula (sta andando a Roma anche per questi temi, ha ricordato Tonina). Job ha ricordato di aver pronunciato, il 9 marzo, le parole usate da Tonina, anticipando la disgrazia. Ha chiesto di provare a trovare un percorso a Roma. L’assessore Tonina ha affermato che se non si riuscirà a trovare una gestione diversa il problema peggiorerà: l’orso gira, a Stenico, Dorsino, Lundo, San Lorenzo.

Non è una cosa normale, non è un gatto, ma un grande carnivoro: si è consapevoli delle preoccupazioni e ci si sta muovendo. La consapevolezza è emersa anche al Dreier Landtag, si deve lavorare assieme, il problema riguarda tutti e tutti si devono sentirsi impegnati per risolverlo. Gianluca Cavada (Lega) ha ricordato che la Giunta ha fatto tutto il possibile: è un grosso problema e ce ne si è occupati. C’è un grande problema anche con il lupo. Serve per Cavada una revisione a livello europeo della direttiva Habitat, visto che anche lupo e orso non sono più a rischio estinzione. Per il lupo non ci sono alternative a un piano di contenimento/abbattimento, mentre forse per l’orso sì. L’articolo è stato approvato con 4 voti favorevoli, 4 contrari (di Marini, Rossi, Tonini Zanella) e l’astensione di Job.

IL DEFP E IL BILANCIO DI PREVISIONE
Dopo l’approvazione dell’assestamento, i lavori sono proseguiti con il voto sul Defp (approvato con 5 sì e 4 no di Zanella, Marini, Rossi e Tonini) e con l’esame dell’articolato (approvati gli emendamenti in allegato) del ddl 185, il bilancio di previsione. Anche questo disegno di legge è stato approvato con 5 voti favorevoli e 4 contrari.

VERSO L’AULA
Terminato il lavoro della Prima commissione sulla manovra, i ddl 183, 184 e 185 e il Defp arriveranno in aula a fine mese: lunedì 24 luglio (alle 11) il presidente della Provincia Maurizio Fugatti aprirà i lavori con l’illustrazione della manovra. Su rendiconto, assestamento, bilancio di previsione e Defp si lavorerà poi martedì 25 luglio e mercoledì 26 dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19; giovedì 27 luglio la seduta sarà convocata dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 fino a conclusione (o a eventuale decisione di sforare su venerdì 28 luglio).

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