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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « IL CAL, NELL’ASSESTAMENTO SERVIRANNO PIÙ RISORSE PER I COMUNI / GLI IMPRENDITORI, MANCA UNA VISIONE STRATEGICA » (I DOCUMENTI IN PDF)

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04.55 - sabato 14 novembre 2020

Prima commissione, Il Cal: nell’assestamento serviranno più risorse per i comuni. Manovra di bilancio condivisa dal mondo agricolo. Gli imprenditori: manca una visione strategica.

La prima audizione del pomeriggio in Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La Civica), sulla manovra di bilancio è stata quella del presidente del Cal, Paride Giamoena. Non si può dire, ha detto, che le risorse del protocollo di finanza locale possono essere quelle di un contesto normale. Oggi ci sono 10 milioni per gli investimenti per il 2021 che si aggiungano al budget dell’estate scorsa. Una cifra, quest’ultima, che non è stata del tutto impegnata, ma, per fare un esempio, i comuni tra i 12 mila e i 30 mila abitanti il budget era di 895 mila euro nel 2020, oggi di pari a 205 mila euro. Per i 5 mila e 12 mila euro, ancora meno. Il budget è il gruzzoletto, ha spiegato il presidente Cal, che serve a mantenere le strutture, ad esempio acquedotti. Gli avanzi di amministrazione in parte sono stati utilizzate per l’emergenza Covid. Non si tratta di fare polemiche con la Giunta ha detto ma di dire che la situazione è questa e che i comuni accettano per senso istituzionale. All’assessore Gottardi, ha ricordato, è stato chiesto di utilizzare gli avanzi delle Comunità per gli investimenti.

Poi ci sono 7,5 milioni di euro del fondo di riserva al quale i comuni possono attingere per lavori extra budget. Sul debito i comuni hanno ceduto la loro quota alla Pat, attorno ai 13 milioni di euro. Ma, ha aggiunto, il confronto con la Giunta riprenderà con l’assestamento perché c’è la necessità di avere risorse. La partita incerta col recovery found, ha continuato Gianmoena, è importantissima, perché da questo potrà venire una boccata di ossigeno per gli investimenti e già la prossima settimana inizierà il confronto col presidente Fugatti. Condivisibili da parte del Cal le misure di emergenza messe in campo dalla Pat, ma la situazione è difficile per i comuni. Sulla parte corrente ci sono risorse per prossimo anno, ma non sul 2022 e 2023 anche se c’è un impegno politico dell’assessore Gottardi. Sul personale c’è la novità importante nel protocollo per dare consistenza ai piccoli comuni sotto i 5000 abitanti. Infine, sulle comunità di valle per il Cal è importante il passaggio della riforma perché le comunità che sono di supporto ai municipi trentini. Gianmoena ha chiesto, inoltre, che i comuni possano partecipare alla riforma del sistema sanitario previsto dalla manovra. Condivise dal Calle norme sull’emergenza economiche contenute nella manovra.

Giorgio Tonini (Pd) ha detto bene l’approccio istituzionale dei comuni però il quadro fatto da Gianmoena rispetto agli investimenti è preoccupante. Perché gli investimenti dei comuni sono quelli che possono partire subito per sostenere l’economia. Difficile sperare, invece, nel ricovery found che sarà destinato nelle grandi opere. In Trentino, ha continuati l’esponente Pd, riguarderà le linee ferroviarie ma non i comuni. Un quadro preoccupante, ha affermato Tonini, perché si rinuncia alla leva immediata degli investimenti degli enti locali. Gianmoena ha replicato che ci sono i “rimasugli” del 2020 e c’è l’assestamento di luglio. I comuni possono gestire i primi mesi del 2021 dopo non ce la faranno. Ma, ha aggiunto, si confida nell’impegno politico dell’assessore Gottardi. Se le cifre del 2021 fossero quelle del bilancio non andrebbe bene ma si confida nella manovra di luglio. Per il ricovery found va cercata una strada per far arrivare risorse per lo sviluppo territoriale. Vanessa Masè ha aggiunto che l’assestamento è sempre più importante anche per le necessità di flessibilità finanziaria.

 

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Dal mondo dell’agricoltura un sì alla manovra.

Mauro Fezzi, Presidente della Federazione allevatori, ha detto che siamo alla vigilia di un periodo di transizione della programmazione europea nel quale si è concordato con l’assessore una serie di modifiche di accesso degli interventi nel settore zootecnico per il rapporto capi – superficie. Sul bilancio le risorse per l’agricoltura sono in forte contrazione a causa delle grosse difficoltà del momento e al bisogno di fare fronte a bisogni di settori più colpiti dalla crisi Covid. Però la riduzione delle risorse preoccupa anche perché il 2021 sarà un anno di transizione tra la vecchia e la nuova programmazione e quindi si confida che nei fondi di riserva ci siano dotazioni sufficienti per permettere alla Pat di intervenire quando si sapranno i volumi degli interventi europei. In particolar modo per il settore zootecnico che, per quanto anticongiunturale, è molto legato alle risorse europee. Fezzi ha sottolineato la necessità di confermare la riduzione Imis anche perché le aziende zootecniche sono caratterizzate da grandi volumi edilizi.

Il presidente di Confagricoltura Diego Goller ha detto che sono state inserite nel bilancio condizioni interessanti sul nuovo Psr. Quindi, vista la situazione generale, va dato atto all’impegno della Giunta per l’agricoltura. Bene il finanziamento della promozione dei prodotti perché c’è molta preoccupazioni all’interno del mondo agricolo per la contrazione dei consumi che si sta avvicinando a quella di primavera. Il giudizio sulla manovra è favorevole da parte di Confagricoltura seppur in un clima di grande preoccupazione per le conseguenze dell’epidemia sulla filiera agricola. Difficoltà e preoccupazioni che necessitano di un supporto da parte della Pat.

Alex Marini (Gruppo Misto) ha chiesto quali possono essere le misure per valorizzare i prodotti locali e ha ricordato di aver presentato un emendamento per la creazione di un elenco di prodotti a km 0 da favorire e premiare. Sull’Imis Marini ha detto che si dovrebbe lavorare per ottenere una maggiore autonomia impositiva della Pat. Fezzi ha risposto affermando che con l’assessore Carlo Daldoss si era ottenuta un’agevolazione per le aziende zootecniche che hanno bisogno di spazi, come stalle e fienili. L’assessore Gottardi è intervenuto per dire che anche per il 2021 le agevolazioni Imis sono confermate. Una notizia accolta con soddisfazione dal presidente degli allevatori. Rispondendo a Marini Fezzi ha detto che i prodotti locali dovrebbero rientrare anche negli aiuti ai meno abbienti.

Il presidente della Cia Paolo Calovi, ha affermato che il settore agricolo è strategico e le risorse destinare all’agricoltura mettono in moto molti settori economici. Quindi per Calovi la richiesta di risorse aggiuntive rimane disattesa e vanno avviati con sollecitudine i bandi per fruire delle risorse del prossimo Psr perché siano utilizzabili in tempi rapidi evitando le difficoltà burocratiche che mettono in difficoltà le imprese. Servono inoltre risorse per il ricambio generazionale e ha ricordato che nel 2020 non è stato attivato il bando primo insediamento. Un fatto inedito che ha creato una serie di aspettative tra i giovani imprenditori agricoli che richiederanno risorse aggiuntive. Bene la scelta della Giunta di sostenere la collaborazione con la ricerca. Calovi ha ringraziato l’assessorato di sostenere il tutoraggio dei giovani agricoltori. Una scelta strategica perché i giovani hanno bisogno di una mano. Bene il sostegno dei rischi a fronte dei cambiamenti climatici e alle fluttuazioni del mercato; molto bene la decisione di sostenere la risorsa idrica in un momento in cui siccità e forti perdite si alternano. Calovi ha sottolineato infine la necessità di un ricambio varietale per evitare fitopatie e il bio è un settore sempre più sentito dai contadini. La zootecnia poi è importante per il mantenimento del territorio e qui Calovi ha sottolineato il problema delle aste delle malghe e delle speculazioni conseguenti. La Giunta dovrebbe avere attenzione verso questo fenomeno che sta mettendo in difficoltà gli allevatori. C’è poi la sofferenza delle piccole cantine che vanno salvate. Calovi ha infine sottolineato che la Pat è l’unica regione che impone l’Imis su terreni non agricoli.

Il presidente Coldiretti, Gianluca Barbacovi, ha detto che ci sono perplessità sulla possibilità di svolgere l’attività di agricoltura concesse anche aziende che non sono agricole. Una norma che impatta inoltre con la normativa nazionale.

 

 

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Gli imprenditori: puntare gli investimenti su alcuni settori strategici.

Per Ance è intervenuto Giulio Misconel che ha espresso preoccupazione per la contrazione delle risorse e ha chiesto ancora una volta una riduzione importante alla spesa corrente. Bene gli aiuti per famiglie e sanità ma va data sempre più importanza alle opere pubbliche che sono un motore per l’economia. Sul recovery found l’Ance chiede una revisione delle opere proposte. Sulla collegata vanno potenziate le risorse alla conferenza dei servizi per avere meno burocrazia e più controlli. Bene invece le scelte sull’edilizia abitativa e il partenariato pubblico – privato, anche se Misconel si è augurato che i tempi per i bandi vengano accelerati. Le premialità per l’edilizia vanno approfondite e vanno adeguati i criteri alle norme nazionali sia per il 110% per le ristrutturazioni che per le demolizioni. Miscolnel ha detto inoltre che vanno rimodulate le riduzioni Irap. Nel complesso per l’Ance la manovra va bene, pur nel quadro di riduzione delle risorse.
Per il coordinamento imprenditori, Marco Segatta, presidente dell’Associazione artigiani, ha evidenziato lo sforzo della Giunta che si è trovata in questi due anni di fronte a finanziarie emergenziali. Ma, ha aggiunto, serve la capacità di guardare avanti, perciò vanno seguite alcune linee prioritarie come la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative. La Giunta, ha detto, va nella direzione giusta, ma serve un impegno costante. Servono provvedimenti verso la transizione ecologica e digitare; è opportuno selezionare le opere del recovery found e quelli finanziati a debito. Per questo servirebbe un sistema di monitoraggio da attuare coinvolgendo la Cciaa e gli uffici studi delle categorie. Sul digitale l’esperienza del lockdown ha mostrato che l’infrastruttura della nostra provincia non è all’altezza. Serve quindi uno sforzo, sopratutto sull’ “ultimo miglio”. Sulla transizione ecologica le politiche della Pat dovrebbero prevenire le catastrofi e va ammodernato il sistema delle premialità edilizia e l’ulteriore potenziamento delle fonti rinnovabili. Per il territorio va rafforzato il brand Trentino come terra di qualità e salute. Ok l’incremento di 100 milioni per il sistema sanitario e il sistema di assicurazione diffusa per l’autosufficienza. Secondo il presidente degli Artigiani, inoltre, vanno rilanciate poi le grandi opere e posta attenzione all’impatto del tunnel del Brennero sul territorio provinciale. In questo quadro il coordinamento imprenditore ha condiviso il ddl sui commissari per le opere strategiche. Centrali sono poi la formazione, l’apprendistato duale, la formazione permanente degli imprenditori. Inoltre, sono fondamentali gli investimenti in ricerca. Vanno potenziate le politiche attive del lavoro per riqualificare i lavoratori e strategico è il ruolo dell’Agenzia del lavoro. Sull’Irap rammarico, anche se comprensibile, per la mancata riduzione Irap per le imprese che hanno mantenuto il livello occupazionale. Condivisibili i sostegni per il turismo e il sostegno alle famiglie attraverso il sistema dei voucer per beni e servizi essenziali.

Il presidente degli industriali Manzana ha invitato la Giunta a mettere in campo una terapia d’urto concentrando le risorse su alcuni punti. La manovra invece cerca di accontentare tutti e risulta dispersiva quando si dovrebbero concentrare gli investimenti sulle linee strategiche e su chi è in difficoltà. Bene per Manzana lo sgravio Irap, anche se si poteva fare uno sforzo per chi aumenta l’occupazione. Apprezzabile lo sforzo Imis. Sul Mediocredito gli industriali condividono la posizione della Giunta e la volontà di acquisire le quote di Bolzano ma va cercato uno sbocco territoriale dell’istituto a partire da Cassa Centrale Banca. Condivisibile per il presidente anche il mantenimento del blocco dei contratti del pubblico perché, ha aggiunto, si amplierebbe il divario tra lavoratori. Esiguo, quindi da rafforzare, per Manzana l’ importo per il settore culturale e dello spettacolo che sono fermi da tempo. Sulla banda larga ha sottolineato la necessità di uno sforzo che vada ben al di là dei 300 mila euro messi in bilancio. Sulle politiche attive del lavoro Manzana ha sottolineato l’impellente necessità si potenziare l’Agenzia del lavoro. Sul recovery found va cambiata la strategia e vanno focalizzate al meglio le forze, anche con Fbk e Università, per puntare su due, tre idee. Il ricorso al debito di 300 milioni sul triennio, ha continuato, è un fatto importante ma va inserito l’accensione di un mutuo perché renderà possibile la realizzazione delle opere che si vogliono realizzare. La Giunta, ha concluso il presidente degli industriali trentini, è chiamata a fare scelte importanti per il Trentino che non sta crescendo la molti anni. Anche perché non possiamo pensare di tornare al 2019, ma a trasformare questa crisi in un occasione.

Gianni Battaiola, presidente dell’Associazione albergatori, ha sottolineato l’importanza del confronto e ha ricordato la sofferenza del settore turistico in questi drammatici mesi. Nel merito gli albergatori chiedono che venga resa permanente la riduzione dell’Irap e la cancellazione Imis anche per il 2021 sulle strutture turistiche. Sì degli albergatori alle scelte della Giunta sul Mediocredito, mentre troppo esigue sono le risorse messe a disposizione della banda larga. Battaiola si è espresso a favore degli interventi a sostegno della stagione invernale del settore turistico così come i contributi in procedura negoziali.
Giovanni Profumo direttore di Confcommercio, ha ricordato che si deve puntare sugli investimenti che possono portare ad una maggiore crescita. Sull’Irap, apprezzata la riduzione generalizzata, ma andrebbero premiate le imprese che mantengono i livelli occupazionali. Anche Confcommercio ha chiesto l’esenzione totale Imis e di eliminare la stortura dell’obbligo di domanda di esenzione dell’Imis che esiste solo in Trentino. L’obiettivo generale dev’essere quello di lasciare più soldi possibili nella casse delle aziende. Anche Profumo ha poi sottolineato l’importanza della conclusione della banda larga. Infine ha sottolineato che il settore del commercio e del turismo sono i più colpiti dalla crisi Covid e ha ricordati che dei contributi 98 milioni a fondo perduto ne sono stati spesi 58 e serve quindi un ulteriore sforzo per permettere a centinaia di aziende di sopravvivere.

Il direttore della Federazione dei consorzi cooperativi, Alessandro Ceschi ha posto l’attenzione sulla scelta della Giunta sul Mediocredito che il mondo cooperativo saluta con grande soddisfazione. L’auspicio è che venga coinvolta Cassa Centrale Banche e che il Mediocredito possa diventare un braccio armato per il sostegno dell’economia trentina. Un ragionamento è stato fatto dal direttore della Federazione sull’intelligenza artificiale auspicando che il Consiglio e la Giunta facciano pressioni perché l’Agenzia venga spostata da Torino a Trento. Sulla Fondazione De Marchi la Coop si candida ad avere un ruolo maggiore in questa istituzione. Sull’assicurazione sulla non autosufficienza ha chiesto che venga fatto riferimento nel ddl anche alle forme mutualistiche. Benissimo, invece, la norma sugli aiuti di Stato. Il presidente Simoni ha espresso plauso alla Giunta per una manovra gravata da una forte contrazione di risorse.

Aldi Cekrezi, direttore Confesercenti, ha detto che l’obiettivo deve essere quello di mantenere il tessuto economico attuale, senza perdere di vista però il futuro. La pandemia ci ha insegnato ad essere più veloci a partire dalla politica che ha varato leggi che in altri tempi avrebbero richiesto anni. Anche le categorie hanno dovuto cambiare l’approccio ai problemi, puntato sui tempi certi e veloci cercando di recuperare fiducia. Ma alla base ci deve essere, anche nel rapporto tra pubblico e privato, chiarezza su dove si vuole andare.

 

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Il dibattito. Al centro Mediocredito. Gli industruali: senza senso in questa situazione gli aiuti all’innevamento artificiale.

Paolo Ghezzi (Futura) ha detto che il filo rosso degli interventi degli imprenditori e la critica alla Giunta che non avrebbe una visione. Trentadue progetti per il recovery found, ha affermato, danno l’idea della dispersione e quindi si dovrebbe puntare a sviluppare davvero settori come lo smart working. Il capogruppo Futura ha chiesto inoltre agli imprenditori se la situazione della sicurezza dei lavoratori è garantita. Giorgio Tonini (Pd) ha affermato che dalle audizione emerge un bisogno insoddisfatto di progettualità che pone il Trentino a rischio sul livello della competitività. La Giunta, ha detto, è stata efficace nella difesa delle risorse finanziarie anche facendo squadra con Bolzano e valorizzando la continuità con gli accordi siglati dalla Giunte del passato. Però aver messo al sicuro il 2021 dal punto finanziario non basta, perché serve una visione strategica. Inoltre, ci sono difficoltà con Bolzano e sono state alimentate inutili tensioni con Roma. Sul recovery found ci si può candidare agli investimenti strategici, soprattutto sulle politiche di corridoio, ma cadono le braccia quando si sente parlare dell’uso del recovery per le opere comunali che appartengono a tutt’altra categoria. Infine, Tonini ha detto che sul Mediocredito ci vuole grande attenzione perché su questa partita si gioca il rapporto con Bolzano. Bolzano che, ha sottolineato, andrebbe tenuta in Mediocredito per una maggiore integrazione delle due province. Marini ha detto che Covid pone la sfida generale di un cambio di paradigma culturale a tutti i livelli, anche a quello dei rapporti di lavoro. Un cambiamento che passa anche attraverso la scelta degli investimenti.

L’ assessore Gottardi, replicando a Tonini sul recovery found, ha precisato che con il Cal si è concordato, nel protocollo di finanza locale firmato ieri sera, che si discuterà con i comuni delle opere strategiche che interesseranno i loro territori e non di finanziamenti Ue.
Il presidente Segatta ha risposto a Ghezzi sulla sicurezza nelle aziende affermando che i contagi nel mondo del lavoro sono ridotti al minimo. Un ottimo risultato ottenuto anche grazie al lavoro svolto ai tavoli della sicurezza.

Manzana ha ricordato che in estate e in autunno ci siamo comportanti all’italiana tirando fuori dai cassetti tutto per il recovery found ma poche dell’idee messe in campo corrispondono alle caratteristiche del recovery. Il Trentino deve mettere in campo un progetto in collaborazione con le regioni limitrofe. Al punto che il Governo sta pensando di costituire uno o più soggetti giuridici proprio per gestire i progetti che interessano più territori. Manzana, sulla situazione sanitaria, ha detto che bisogna incanalare le risorse su poche linee strategiche. Inoltre, bisogna aprire la mente e valorizzare i rapporti con Bolzano su molti settori, ad esempio quello dell’idrogeno.

Gianni Battaiola ha ricordato che il turismo, che ha sempre rispettato i protocolli sanitari, non è l’untore del Trentino. Il recovery found deve interessare anche il turismo sul piano delle infrastrutture fisiche, informatiche e per la gestione dell’ambiente.
Il direttore di Asat, Roberto Pallancha ha affermato che i 32 progetti presentati per il recovery found sembrano più che altro messi lì perché richiesti dal governo ma sono senza una visione strategica. Ugo Rossi (Patt) ha chiesto a Manzana perché non ritiene utile i contributo di 5 milioni per l’innevamento artificiale. Sul Mediocredito il capogruppo Patt ha detto che dalla manovra pare che l’idea della Giunta sia quella di valorizzare il Mediocredito nell’ambito del sistema del credito cooperativo. Inoltre, Rossi ha ribadito che 22 milioni per rilevare la quota del 26% di Bolzano sono pochi, visto che la stima di due anni fa del valore della banca era di 120 – 130 milioni, e ha sottolineato che questa idea è stata ferma per due anni senza un perché.
Il presidente Manzana ha detto che per non disperdere risorse e in coerenza col momento che viviamo che tra qualche settimana potrebbe portarci al disastro sanitario, impiegare risorse per aprire le piste a S.Ambrogio non ha senso. Su Mediocredito Manzana ha detto di essere un fautore di una banca regionale che al Trentino manca. Il modello sudtirolese è andato per una strada, noi per un altra e oggi, ha aggiunto il presidente degli Industriali, si deve tifare per Cassa centrale banca che ha una ratio di livello nazionale, così come ha una ratio che Mediocredito possa tenere vicino questa grande realtà bancaria. Se Bolzano vuol cedere è giusto che Trento compri.
Battaiola sulla questione neve ha detto che non si parla più di S.Ambrogio ma di Natale e la richiesta degli impiantisti di un ristoro è venuta perché vogliono approfittare di una finestra di freddo per fare l’innevamento. Di fronte all’indisponibilità degli impiantisti minori di riaprire per non rischiare il fallimento chiedere e ottenere un aiuto è stato positivo. Pallanch, su Mediocredito, ha auspicato un approfondimento con la Giunta e lo stesso Mediocredito perché va chiarito l’obiettivo che si deve dare a questa banca.

Il presidente della Federazione coop, sempre sul Mediocredito ha detto di ritenere che Bolzano ha una strategia sul credito profondamente diversa dal Trentino e la scelta di acquistare le quote da parte della Pat viene vista con grande favore, perché si potrà radicare l’istituto in Trentino, per favorire le aziende locali in collegamento sinergico con Cassa Centrale Banca.

Il vicepresidente della Giunta Mario Tonina, in conclusione, ha detto con convinzione che quella di Mediocredito deve diventare una partita strategica per rafforzare il sistema trentino. Ci sarà dopo la finanziaria anche il tempo di un confronto con tutti i soggetti dell’economia trentina.

 

 

 

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