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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « DDL SU RICAMBIO GENERAZIONALE, NOMINA RAPPRESENTANTE PROVINCIALE CDA UNITN »

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13.38 - giovedì 23 marzo 2023

Ddl sul ricambio generazionale, aperto l’esame in Prima commissione. Riunione questa mattina della Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè: l’organo ha espresso parere positivo su due dei quattro nominativi in lizza per la designazione di un rappresentante provinciale nel Cda dell’Università degli studi di Trento, Ettore Cosoli e Stefano Bruno Galli. Aperta la trattazione del ddl 149 firmato dai capigruppo per il ricambio generazionale.

Nomina di un rappresentante provinciale nel Cda d’ateneo, i nomi
I lavori della Prima commissione si sono aperti con l’espressione di un parere sulla nomina di un rappresentante provinciale nel consiglio d’amministrazione dell’Università degli studi di Trento. Aprendo la trattazione del punto all’ordine del giorno la presidente Vanessa Masè (La Civica) ha ricordato l’articolo 8 dello statuto dell’ateneo trentino, che regola questa materia in maniera precisa.
Questi i nomi sul piatto: Flavio Bertolini, Ettore Cosoli, Marco Viola, Stefano Bruno Galli.

L’assessore Mirko Bisesti è intervenuto sul punto all’ordine del giorno ricordando che il nome proposto dalla giunta è quello di Stefano Bruno Galli, di origini trentine e già assessore nella Regione Lombardia. Ne ha sottolineato la massima competenza e l’apprezzamento vantato sul territorio per il suo lavoro. Galli è un grande conoscitore dell’autonomia, ha aggiunto Bisesti, e della storia italiana e trentina.

Il vicepresidente della commissione Alex Marini (5 Stelle) ha parlato del libro di Flavio Bertolini dal titolo “Le cinque lauree” e ha detto che varrebbe la pena di approfondire. Il consigliere ha inoltre chiesto di vedere le motivazioni scritte che prevedono che non sia ritenuto idoneo.

Quindi è stata la volta del voto sul parere. Flavio Bertolini e Marco Viola non sono stati ritenuti idonei: il parere espresso è stato negativo con quattro voti contrari (Cavada, Masè, Moranduzzo, Savoi) e tre astensioni (Marini, Tonini, Zanella). Sui nomi di Ettore Cosoli e Stefano Bruno Galli, invece, il parere espresso dalla commissione è stato favorevole con quattro sì e tre astensioni.

Insegnanti della scuola professionale: sì ad attività esterne compatibili
È stata quindi la volta del secondo punto all’ordine del giorno, relativo all’espressione di un parere sulla proposta di deliberazione della giunta provinciale per l’“Integrazione del decreto del presidente della giunta provinciale 39/111/Leg” sulle autorizzazioni allo svolgimento di attività e incarichi compatibili con il rapporto di pubblico impiego presso la provincia autonoma di Trento e anagrafe degli incarichi dei dipendenti provinciali e degli enti funzionali.

La parola all’inizio della trattazione è passata all’assessore Bisesti che ha ricordato il lungo lavoro svolto dalle strutture amministrative in merito. Si tratta, ha spiegato, di esprimere un’autorizzazione allo svolgimento di incarichi all’esterno della scuola professionale per gli insegnanti un passaggio nato dall’esigenza legata al carattere estremamente professionalizzante delle scuole professionali stesse, di avere personale che può svolgere più mansioni. La condizione: che l’orario della mansione aggiuntiva non superi il 50% dell’orario dell’impiego di insegnamento.

Francesca Mussino, ascoltata assieme a Chiara Preciso, ha parlato delle particolarità di inquadramento contrattuale e legate alle materie di insegnamento delle figure professionali degli istituti professionali. Autorizzare il personale allo svolgimento di attività che prevedono l’iscrizione agli albi, ha aggiunto, concorre all’arricchimento. Il passaggio consentirebbe di eliminare un vincolo anche per chi ha la titolarità di saloni di parrucchiere o di alberghi perché possa rimanere titolare, anche con dipendenti, purché in carattere di part-time.
Su richiesta del consigliere Marini, la dottoressa Mussino, ha precisato che si agisce sul regolamento e non sulla legge 7 per non andare a caricare troppo la legge stessa, un ragionamento di opportunità e tecnica legislativa.

Marini ha parlato a Mussino e Preciso di un caso concreto di una signora, cuoca di un asilo, che vorrebbe aiutare il marito nell’azienda di trasporti extra orario lavorativo e si trova però impossibilitata a farlo.
La risposta di Mussino: si tratta di capire se il Comune prevede una regolamentazione diversa rispetto alla Provincia, se vi siano vincoli differenti. Il personale Ata di una scuola a carattere statale avrebbe avuto l’autorizzazione, bisogna vedere cosa c’è in questo caso di ostativo previsto dal regolamento.

Marini ha chiesto inoltre lumi sull’eventuale incompatibilità tra la carica di sottosegretario di Stato e la nomina alla Presidenza del Mart. Ha fatto riferimento all’interrogazione a risposta scritta numero 4161 da lui depositata a novembre e ancora senza risposta, ha precisato.
Mussino e Preciso hanno detto che l’argomento non è di loro competenza.

Si è quindi passati al voto: i favorevoli sono stati quattro, tre gli astenuti. Il parere della commissione è stato dunque favorevole.

Aperto l’esame del ddl sul ricambio generazionale nell’attività pubblica
Il terzo punto all’ordine del giorno della Prima commissione prevedeva l’apertura della trattazione del ddl 149 firmato dai capigruppo (Guglielmi, Degasperi, De Godenz, Ferrari, Demagri, Marini, Zanella, Dalzocchio, Cia, Masè, Leonardi, Kaswalder) che vuole integrare la legge provinciale 10 del 2020 che disciplina le nomine e le designazioni di competenza della Provincia. L’obiettivo, esplicitato nella relazione accompagnatoria, è quello di favorire la presenza di componenti under 35 nella governance degli enti e dei soggetti giuridici che ricadono nell’ambito di applicazione della legge stessa, fermo restando il possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa di riferimento della singola procedura di designazione o nomina.

A presentare il ddl è stato Luca Guglielmi (Fassa): il ddl si propone di incentivare la partecipazione degli under 35 all’attività pubblica, ha detto. Ha citato quindi l’articolo 13 bis che si vuole introdurre. Guglielmi si è augurato che la commissione possa licenziare il disegno di legge nel più breve tempo possibile, visto il testo, di buon senso e molto definito.

L’assessore Mirko Bisesti ha dichiarato di condividere l’obiettivo e la volontà alla base del ddl di incentivare la partecipazione dei giovani. Si sta però verificando, ha precisato, come si possa scriverlo in maniera più idonea perché così scritto lascia troppi margini di interpretazione.

In conclusione dei lavori, la presidente Masè ha raccolto le proposte per le audizioni future sul ddl 149. Guglielmi ha individuato il Consiglio provinciale giovani. Marini ha detto che il ddl attiene alla materia delle società partecipate, sarebbe quindi opportuno sentire il Coordinamento provinciale degli imprenditori che è in contatto con le rappresentanze dei giovani, bisognerà poi considerare il parere dei sindacati per una questione di bilanciamento.

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