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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT – PRIMA COMMISSIONE * AFFIDAMENTO CONTRATTI PUBBLICI « OK A NUOVE PROCEDURE, PARERE FAVOREVOLE AL REGOLAMENTO (ASTENSIONI DI MARINI E GHEZZI) »

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17.18 - giovedì 16 aprile 2020

In prima Commissione – Procedure di affidamento di contratti pubblici, parere favorevole al regolamento con l’astensione di Marini e Ghezzi.

Poco dopo la chiusura dei lavori del Consiglio provinciale, nel primo pomeriggio di oggi si è riunita in modalità in parte in presenza e in parte virtuale la prima Commissione permanente presieduta da Vanessa Masè. Oggetto della seduta l’espressione del parere sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale avente ad oggetto il Regolamento di attuazione dell’articolo 2 della legge provinciale 23 marzo 2020, n. 2 che reca misure urgenti di sostegno connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, relativo alle procedure di affidamento di contratti pubblici e alle disposizioni per il rafforzamento della tutela del lavoro negli appalti pubblici.

 

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Una norma coraggiosa che individua come primi beneficiari il mondo delle imprese trentine
La declinazione puntuale di quanto previsto dalla legge 2/2020, ha spiegato il Luca Comper dirigente di unità missione strategica della Provincia, introduce due procedure rispetto ai primi sei mesi di emergenza e poi fino ai due anni. Nel primo caso si tratta di procedure ad invito in cui si declina come le imprese sono invitate e valutate le offerte, nel secondo caso si tratta di procedura aperta soggetta a restrizione con riferimento al numero di lavoratori occupati sul territorio della provincia di Trento. Il criterio di aggiudicazione si declina in una formula secondo tre elementi di valutazione, previsti in legge, ovvero: l’ impegno al subappalto da parte dell’impresa aggiudicataria, impegno ad acquisire le forniture di piccole e medie imprese e l’impegno a garantire un equo corrispettivo alle imprese meno strutturate in caso di subappalto. A un algoritmo spetterà la valutazione della parte tecnica dell’offerta. E’ evidente che la ratio del regolamento è quella di preferire i criteri tabellari perché in questa fase quelli qualitativi renderebbero i tempi della procedura troppo lunghi. Il regolamento, ha chiarito Comper è stato ampiamente condiviso in queste ultime settimane: il Consiglio delle autonomie locali ha avanzato alcune proposte di correzione di carattere tecnico alla formula matematica, che si è ritenuto di accogliere. Il tavolo degli appalti ha avanzato modifiche ed osservazioni che sono state in gran parte recepite. Non sono state integrate le proposte di Anci, Confindustria e Sindacato sul criterio di premialità perché andrebbero a penalizzare le imprese maggiormente strutturate. Un’altra osservazione è venuta dagli ordini professionali, con l’impegno dell’assessore a farsene carico in una prossima modifica: nel soprasoglia si lamenta che la restrizione dell’affidamento a pochi soggetti riduca di fatto la possibilità di partecipare a pochi professionisti. Infine, ha aggiunto Comper, si intende proporre una modifica all’articolo 3 laddove, per i servizi alla persona, si prevede che nel soprasoglia non possa partecipare chi è uscente dal precedente appalto. L’assessore Mattia Gottardi ha rimarcato il fatto che il testo viene da un’ampia condivisione. Il lavoro di questi giorni è stato frenetico, ha aggiunto: questo è un regolamento che osa, una norma coraggiosa dal punto di vista tecnico giuridico, che individua come primi beneficiari il mondo delle imprese trentine.

 

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Gli spunti dei consiglieri e le risposte dei tecnici
Alex Marini ex 5 Stelle confluito nel Gruppo Misto, ha posto alcune domande. In particolare, ha chiesto come si può avere la certezza di assicurare la piena concorrenza in base a questo regolamento. Ovvero, le aziende chiuse, come potranno partecipare al bando?
Paolo Ghezzi (Futura) ha espresso, in linea di principio, la linea sua e del proprio gruppo, che è quella di non entrare nel merito specifico delle questioni. Rimane la presa d’atto della decisione della Giunta, ha detto, che ovviamente si assumerà la responsabilità politica di aver proposto delle forzature sul piano del diritto comunitario.
Dal momento che questa norma è stata definita “coraggiosa” che corre su un crinale molto delicato che è quello della compatibilità delle norme con il regime comunitario, ha chiesto Alessandro Olivi (PD), questo rischio è del tutto garantito dentro la finestra di sospensione del diritto comunitario in ragione dell’emergenza, oppure potrebbero comportare impugnative? Poi, il consigliere ha chiesto un raffronto tra la nostra legge e quella della Provincia di Bolzano che ha approvato proprio ieri in Consiglio provinciale un impegno di spesa di 300 milioni come provvedimento anticrisi. Rispetto alle osservazioni apportate al Regolamento, ha osservato infine, risulta a suo avviso degna di particolare attenzione quella rivolta dagli studi professionali, circa il timore che il restringersi del campo delle offerte non tralasci questa importante componente perché se si decide di fare operazioni di filiera corta territoriale, occorre tenere conto delle competenze che non possono essere spiazzate da un’accelerazione in questa direzione.

Rispondendo alle domande dei consiglieri Marini e Ghezzi, Luca Comper ha precisato che per i soprasoglia è stato eliminato il rinvio al criterio della rotazione estrema rimuovendo la condizione che prevedeva l’impossibilità anche soltanto di invitare il soggetto che aveva vinto la gara scaduta, una previsione che era assolutamente limitante e non rispondente alle regole del buon senso, soprattutto per alcuni servizi e soggetti. I fornitori che sono chiusi attualmente, secondo le ordinanze in vigore sul tema dei contratti, non sono penalizzate, ha detto rivolto a Marini, ma possono avviare le procedure soggiacendo ad un insieme di sospensioni e proroghe dei termini per presentare le carte e le offerte. Comper ha chiarito che i termini per le gare sono tutti sospesi o prorogati, salvo servizi essenziali, urgenze e sicurezza. Ritengo che le stazioni appaltanti abbiano invitato le imprese che andavano invitate ai sensi di legge, nei settori ove era possibile operare, ha concluso.
Il collega della Provincia dirigente del servizio regolazione e innovazione nei contratti pubblici Leonardo Caronna, ha chiarito che la norma approvata a Bolzano ricalca interamente la nostra e favorisce il maggior numero di subappaltatori nell’ottica di distribuire più lavoro possibile. Sul fatto di essere consapevoli dei rischi che questo regolamento comporta, sopratutto nei soprasoglia, ha aggiunto, siamo tranquilli soprattutto sulla fase dei sei mesi, mentre potremmo correre dei rischi nella seconda fase post blocco degli spostamenti, ovvero di qui ad un anno e mezzo circa. Nel prossimo strumento normativo terremo conto anche del timore degli ordini professionali che la restrizione vada a premiare solo le aziende più strutturate, ha concluso
Luca Comper ha aggiunto che è evidente che la norma potrebbe dare problemi, ma la discriminazione che si va a introdurre si intende “ragionevole” per l’impossibilità a muoversi sul territorio. L’impatto negativo dell’emergenza si protrarrà per un certo periodo, ha proseguito e i sistemi economici locali saranno fortemente compromessi anche per un generale allentamento dei meccanismi del diritto di circolazione.

 

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Dichiarazioni di voto
La presidente della Commissione Vanessa Masè (Civica) ha invitato i commissari ad esprimersi sul regolamento. Da parte sua ha dichiarato il parere favorevole per premiare il coraggio e anche la velocità con la quale, in poco più di un mese, si è arrivati alla stesura del documento, un buon segnale nella fase criticissima che ci aspetta, dopo l’emergenza sanitaria, quella dell’emergenza economica.
Paolo Ghezzi (Futura) ha detto di apprezzare qualche spunto di “coraggio”. Tuttavia restano a suo parere i dubbi già espressi sul disegno di legge per quanto riguarda lo stato d’eccezione proiettato su due anni (anche se è ovvio che la crisi durerà purtroppo molto più di 2 anni). Dunque per Futura, il voto sul provvedimento resta di astensione, a causa delle troppe incognite che rimangono in una materia delicata, introdotta in modo semiorganico dentro una legge super-urgente.
Alessandro Olivi ha preannunciato il voto favorevole sebbene il voto sulla legge in Consiglio fosse stato di astensione. Un’astensione, ha voluto chiarire, motivata dall’inadeguata portata di quel passaggio rispetto al tema delle imprese, della liquidità e delle politiche del lavoro che rimangono un nervo scoperto. Oggi, su questo voto circoscritto, ha aggiunto, credo sia bene dare un segnale di incoraggiamento perché siamo in emergenza e se non riusciamo ad andare aldilà di una lettura troppo burocratica non faremmo fino in fondo il nostro dovere.
Il consigliere Ivano Job per la Lega ha detto che questo intervento mira a velocizzare e migliorare il mercato del lavoro sul territorio. Unico neo potrebbe essere rappresentato dagli eventuali ricorsi o problemi tra le ditte, tuttavia in momenti difficili occorre fare scelte difficili anche in questo contesto e due anni sono la tempistica che riteniamo giusta in questo momento.
Alex Marini (Misto) ha espresso la volontà di astenersi perché permangono a suo avviso dei dubbi con riferimento alla partecipazione delle aziende chiuse per le ordinanze. La durata non vieta che si possa migliorare il provvedimento ed estenderne la durata nei prossimi mesi.

La proposta di regolamento ha ottenuto il parere favorevole con i due voti di astensione di Marini e Ghezzi.

Hanno preso parte ai lavori in presenza e virtualmente i consiglieri Masè, Olivi, Savoi, Ghezzi, Rossi, Job, Marini, Cia e l’assessore Gottardi.

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