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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * NOMINE: « PER LE PARI OPPORTUNITÀ STEFANIA CAVAGNOLI E MARCO MONZANI, RINVIATE A DOMANI GARANTE MINORI E DETENUTI »

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19.07 - martedì 28 maggio 2019

Consiglio, per Commissione dei 12, garante dei detenuti e dei minori nomine rinviate. Parere positivo al ddl costituzionale dell’Svp per introdurre il meccanismo dell’intesa per la modifica dello Statuto.

Dopo una sospensione di circa tre quarti d’ora per un confronto tra la minoranza e poi della maggioranza il Consiglio si è passati alle nomine. Per quanto riguarda i componenti della Commissione dei 12, Paola Demagri (Patt), presidente dell’assemblea delle minoranze, ha chiesto di posticipare il punto a domani mattina dopo un nuovo incontro dell’assemblea delle minoranze che si terrà alle 9,30. Spostata a domani anche la nomina del garante dei minori e di quello dei detenuti. Perché, come ha affermato la capogruppo della Lega, Mara Dalzocchio non è stata ancora trovata la convergenza sui nomi.

Nominati invece i due esperti per la Commissione provinciale per le pari opportunità Stefania Cavagnoli, con 14 voti, per la minoranza e Marco Monzani, con 15, per la maggioranza. Massimo Garbari l’esperto espresso dalle minoranze per Opera Universitaria che ha ricevuto 11 voti, 17 bianche, 7 nulle. Sempre per le minoranze è stato eletto nel collegio dei revisori dei conti del Parco Adamello – Brenta Mauro Angeli con 14 voti, 16 schede bianche, 5 nulle. Nel collegio sindacale dell’Azienda sanitaria, sempre per le minoranze consiliari, è stata eletta Cristina Roncato con 11 voti, 15 bianche e 7 nulle.

Parere positivo, con 29 sì e l’astensione di 5 Stelle, al ddl costituzionale 29 del 2018 per la modifica dello statuto presentato da Meinhard Durnwalder, Dieter Steger e Julia Unterberger dell’Svp. Vanessa Masè (Civica Trentina) ha detto di voler portare avanti il lavoro di Rodolfo Borga in materia statutaria e, nel merito, ha affermato che serve cautela nel percorso di modifica dello Statuto senza aver prima definito il meccanismo dell’intesa. Si rischia, cioè di sapere dove si inizia ma non dove finisce. Quindi, Civica Trentina, ha espresso parere favorevole al ddl perché introduce il principio fondamentale dell’intesa. Giudizio molto positivo da parte di Tonini del Pd sul ddl dell’Svp anche perché permette di armonizzare lo statuto con la riforma del 2001 del titolo V della Costituzione.

Modifica che ha dato e dà la possibilità alle regioni ordinarie di cambiare con legge regionale gli statuti regionali, se in armonia con la Costituzione, mentre per quelle speciali le modifiche possono essere fatte solo dal Parlamento. Un paradosso che ha portato all’elaborazione del concetto dell’intesa: gli statuti speciali possono essere cambiati dal Parlamento solo in intesa con le regioni interessate. Quindi, ha affermato il capogruppo Pd, ben venga il ddl dell’Svp. Senza la garanzia dell’intesa, ha continuato, è imprudente, come ha fatto il gruppo Svp, proporre modifiche dello Statuto in materia di competenze. Perché il Parlamento è sovrano e, come stanno le cose oggi, non c’è da parte della Regione e delle due Province autonome alcuna possibilità di intervento. Quindi, ha affermato Giorgio Tonini, prima si deve portare a casa l’intesa e poi proseguire con le altre proposte di modifica statutaria in materia di competenza.

L’assessore Mattia Gottardi ha ricordato di aver formulato il parere favorevole sul ddl in Prima commissione proprio perché prevede il meccanismo dell’intesa. Ugo Rossi, capogruppo Patt, ha detto che il parere è ovviamente positivo anche per valutazioni di ordine politico, perché si arriverà, in breve, ad un altro passaggio a livello nazionale sul tema delle autonomie, anche se non di quelle speciali. Per questo ha chiesto a Fugatti che venga garantita la percorribilità politica del ddl dell’Svp, di farsi quindi carico del rapporto con il governo su questo tema centrale. Rossi ha allargato poi il discorso sulla Valdastico, chiedendo al Presidente, nel quadro dei rapporti col ministro Toninelli, di avere una posizione chiara sul tipo di proposta fatta dal Trentino e quella del Veneto. Anche sulla proposta del passaggio delle competenze dei comuni dalla Regione alle due Province Rossi ha chiesto chiarezza alla maggioranza che guida la Regione.

Il capogruppo Patt ha poi ricordato che lo Statuto dà l’opportunità al governo provinciale di esercitare i poteri di ordinanza contingibili e urgenti quando i problemi di sicurezza riguardano più comuni. Poteri che possono essere usati anche nel caso degli orsi. Poteri che il Presidente ha, al punto che, ha continuato, c’è stato un presidente (lo stesso Rossi ndr) che gli ha usati. Nel giugno 2015 la Giunta precedente ha chiesto un numero massimo. Sul caso di M49 ha detto che l’esemplare è stato radiocollarato dai funzionari Pat per poterlo gestire. Un orso che è in una posizione di pericolosità tale, ha detto Rossi, per la quale si potrebbe emanare un’ordinanza. Perciò il capogruppo Patt ha chiesto a Fugatti di fare un’ordinanza per cattura o la rimozione di M49. Ordinanza che potrà essere mandata a Ispra e ministro Costa. “Lei – ha detto ancora Ugo Rossi – deve farlo e se non lo fa e M49 fa qualcosa di brutto lei ha responsabilità. Gli strumenti ci sono e tutti siamo disposti ad essere a suo fianco se verrà denunciato per questa ordinanza”.

Alex Marini di 5 Stelle ha detto di non aver capito l’attinenza degli orsi con la modifica dello Statuto. Nel merito del ddl, Marini ha manifestato dubbi perché se avesse voluto essere più coraggioso avrebbe potuto prevedere il referendum confermativo sulle modifiche statutarie, come lo statuto lombardo. Un ddl, quindi per Marini, poco coraggioso che avrebbe dovuto prevedere anche un parere obbligatorio sulle norme di attuazione, come avviene invece in Valle d’Aosta. Paolo Ghezzi di Futura ha auspicato che sulla difesa dello Statuto va ricercata un convergenza bipartisan.

Alessio Manica del Pd ha ricordato in conclusione di seduta che stamattina Olivi ha sollevato il tema dei diversi ruoli tra esecutivo e consiglieri e ha smentito le affermazioni della capogruppo Dalzocchio, che ha negato la partecipazione ad eventi istituzionali di consiglieri leghisti a nome degli assessori, dicendo che sul web emergono in modo inequivocabile quante volte i consiglieri della Lega hanno portato i saluti di membri dell’esecutivo in vari incontri. Il consigliere Pd ha auspicato che in Ufficio di presidenza ci si faccia carico anche di una comunicazione agli enti perché vengano rispettati i ruoli istituzionali. Il Presidente Kaswalder ha annunciato un’iniziativa nei confronti dei consiglieri per specificare i limiti previsti dal regolamento. Mara Dalzocchio ha ribattuto che, anche nei casi citati da Manica, non si trattava di impegni istituzionali.
I lavori riprendono domattina alle 10.

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