News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * LAVORI POMERIGGIO: « CONCLUSA LA SESSIONE DI FINE OTTOBRE, CON LA DISCUSSIONE DELLE ULTIME DUE MOZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO E SETTE INTERROGAZIONI »

Scritto da
18.55 - giovedì 28 ottobre 2021

Si è conclusa la sessione di fine ottobre del Consiglio con la discussione delle ultime due mozioni all’ordine del giorno e sette interrogazioni.

Filippo Degasperi (Onda Civica)
Creare corridoi faunistici, no della Giunta.
Per ridurre il pericolo e i danni derivanti dagli investimenti di animali selvatici e in particolare di ungulati, che tentano di attraversare le sedi stradali, il dispositivo della mozione, bocciata con 18 sì e 13 no, mirava a impegnare la Giunta a a predisporre uno studio sulla dislocazione e sulle caratteristiche dei corridoi faunistici necessari nella Provincia di Trento, riportando le conclusioni entro sei mesi alla competente commissione consiliare.
L’assessore Zanotelli ha detto che per la sicurezza sulle strade si può e si deve fare di più e si stanno pensando modelli innovativi di segnaletica. Inoltre, sono aumentati gli abbattimenti dei cervi sul territorio. Ma l’impegno di fare uno studio in sei mesi non è nelle possibilità della Giunta da ciò il no alla mozione. Degasperi ha risposto di non essere per nulla sorpreso perché per la maggioranza le soluzioni sono sempre gli abbattimenti o la cattura, di mezzi alternativi e di uno studio specifico non si vuol nemmeno parlare. Si vedrà quali mirabolanti iniziative verranno messe in campo e si spera che non venga in mente a qualcuno di risolvere il problema con il fucile. Alex M;arini (5 Stelle), approvando la mozione, ha ricordato che sul decreto trasporti in Parlamento è stato approvato un emendamento che obbliga l’istituzione dei corridoi faunistici. I dati Ispra, ha aggiunto, parlano di 15 mila animali investiti all’anno, un numero probabilmente distante dalla realtà perché solo in Trentino siamo sopra i 2 mila investimenti. Quindi, la Giunta dovrà affrontare il problema in virtù del decreto. Inoltre ci sono principi costituzionali che tutelano gli animali ai quali ci si deve adeguare. Dodici mesi fa, ha ricordato infine, venne approvato un odg che impegnava la Giunta per utilizzare una nuova tecnologia che consentirebbe di mappare il territorio per la costruzione di corridoi faunistici. Michele Dallapiccola del Patt ha detto che la Provincia di Trento in passato ha avuto il coraggio di avviare politiche del tutto innovative sul piano faunistico come il progetto orso che è andato bene per quanto riguarda l’insediamento di questa specie e male per altri aspetti. Nello specifico della sicurezza stradale la Giunta precedente, ha ricordato, ha studiato soluzioni come quelle dei sovrappassi che si usano nei paesi del Nord ma i costi erano troppo alti, comunque si è tentata una soluzione. Ora invece la Giunta di limita a dire no.

 

Sara Ferrari (Pd)
Area San Vincenzo, interventi provvisori per non ipotecare il futuro. Fugatti ha detto no.
La mozione, respinta con 12 sì, 18 no e un astenuto De Godenz (UpT) impegna la Giunta a non effettuare alcuna infrastrutturazione permanente per apprestare la Trentino Music Arena per il concerto di Vasco Rossi, ma di realizzare solo interventi provvisori e facilmente reversibili, al fine di non condizionare le future progettualità della comunità di Mattarello su quell’area.
Il presidente Fugatti ha detto che il parere della Giunta sulla mozione è contrario, anche se con Sara Ferrari si è cercato un compromesso. La Pat però non ha alcun intenzione di decidere cosa si farà di quell’area, ma su questo terreno si è manifestata la possibilità di fare il concerto di Vasco Rossi per il quale si faranno solo le opere minimali. Un evento importante di promozione per il Trentino. Poi ciò che si farà in futuro per quell’area di 27 ettari si deciderà: si potrebbe dedicarla ai concerti, o destinarla all’esercito o per lo sport. Sport che potrebbe sposarsi con l’idea di una Trentino Music Arena. Il dibattito col territorio ci dovrà essere, ma la Giunta ha il dovere di dire che lì ci sono 27 ettari a disposizione. Ci può essere anche la soluzione del nuovo stadio che però potrà essere realizzato solo con la partecipazione dei privati.
Ugo Rossi (Azione) ha ricordato che la sua Giunta disse al sindaco Andreatta che quell’area era a loro disposizione se poi non sono venute proposte è un altro discorso. Dallapiccola ha aggiunto che magari la Giunta sta pensando al modello Cavalese, coinvolgendo in qualche progetto con qualche privato. Quindi, ha chiesto a Fugatti di essere più chiaro sulle ipotesi alle quali ha accennato.
Paolo Zanella di Futura ha detto che non si capisce bene cosa sia questa Trentino Music Arena e non si capisce bene perché si spendano soldi per questa area per chiamare a Trento, che ha centomila abitanti, un cantante che ne mobilita altrettanti. Si prevedono spese pubbliche imponenti, anche per pagare la promozione del concerto. Contrariamente al comune di Modena che su ogni biglietto ci ha guadagnato. Qui, ha aggiunto, paghiamo anche i biglietti non venduti. Chissà cosa dirà la Corte dei Conti, ha concluso, su una cosa come questa. Sull’area San Vincenzo, ha concluso, si potrebbe fare semplicemente un bioparco e un biolago invece di continuare a utilizzare suolo.
Sara Ferrari ha replicato affermando che dalla risposta di Fugatti si capisce che tra gli effetti collaterali di questa manifestazione c’è anche l’ infrastrutturazione dell’area San Vincenzo. Purtroppo, i timori si sono confermati e il concerto di Vasco Rossi lascerà una coda di infrastrutture che serviranno in futuro a chissà che cosa. La Giunta precedente, ha ricordato, lasciò carta bianca al Comune per progettare quella parte di città, l’attuale decide di organizzare un evento sulla sua proprietà senza nemmeno interloquire con Trento.
Alessio Manica del Pd ha ricordato che l’area nel Prg è ha una destinazione sportiva. E Trento si è trovata il concerto convenzionato, così come la dismissione del Festival dell’Economia. Inoltre, il contratto con Vasco Rossi è un capolavoro di come non si usano i soldi pubblici. Non solo, ma si sono usate le istituzioni per dare a Vasco la cittadinanza onoraria. Si spera che il concerto vada bene, ha concluso, ma ciò non cancellerà l’uso distorto che è stato fatto di questo evento.
Luca Guglielmi (Fassa) ha detto che ora, incredibilmente, si dà la colpa alla Provincia perché su quella zona è stata individuata una soluzione urbanistica dal Comune che è sempre stato governato dal centro sinistra.

Le interrogazioni

Filippo Degasperi (Onda Civica)
Elettrificazione della Valsugana da Trento a Borgo nel 2026.
1. Visto che per realizzare l’opera di elettrificazione della linea ferroviaria Trento – Bassano l’impressione è che si vada alle calende greche, il consigliere nella sua interrogazione, che risale al maggio 2019, ha chiesto alla Giunta notizie sul cronoprogramma relativo ai lavori sia sulle iniziative che la Provincia intende adottare per pervenire al completamento dell’investimento di 59 milioni di euro. Anche se, ha ricordato, ogni anno ad inizio estate la linea viene fermata per presunti lavori per l’elettrificazione. Dallapiccola ha ritirato la sua interrogazione che riguardava sempre la ferrovia della Valsugana associandosi a quella, simile, di Degasperi.
La risposta. L’assessora Zanotelli ha detto che entro dicembre si dovrebbe concludere la progettazione definitiva dell’elettrificazione della linea Trento – Borgo e nel frattempo RfI sta portando avanti le richieste sull’impatto ambientale e dei vincoli archeologici e culturali delle aree interessate. L’elettrificazione della Trento – Borgo verrà ultimata nel 2026 in tempo per le Olimpiadi. Del resto, ha sottolineato l’assessora, la Valsugana viene considerata strategica anche per la manifestazione olimpica e l’elettrificazione della ferrovia è contenuta nel protocollo d’intesa con la RfI del 17 aprile 2020 che prevede la realizzazione dell’opera in due fasi: la prima, dal costo di 60 milioni, prevede l’elaborazione del progetto di elettrificazione e la del sistema Controllo marcia treni fino a Bassano e la realizzazione della linea elettrificata Trento – Borgo. Successivamente si prevede l’elettrificazione delle tratte rimanenti per una spesa complessiva di 280 milioni di euro.
La replica. Degasperi ha ricordato che la linea venne costruita in due anni nel 1880 mentre oggi si parla di elettrificazione entro il 2026. Ha poi ricordato che a Pistoia, nella grande fabbrica Hitachi, visitata dai consiglieri il mese scorso, si sono visti treni tecnologicamente avanzati col Leone di San Marco ma nessuno con l’Aquila di S.Venceslao. Il rappresentante di Onda Civica ha inviato la Giunta ad andare a vedere a Pistoia i nuovi treni a batteria, che potrebbero servire almeno per coprire, dopo il 2026, la tratta Borgo – Bassano. Quindi, piuttosto di inseguire un progetto costoso, per il quale ci sono voluti 120 anni per trovare 60 milioni, per elettrificare la linea fino a Borgo meglio sarebbe pensare a soluzione tecnologiche alternative. Non solo, ha ricordato Degasperi, ma il Veneto, regione a statuto ordinario, ha elettrificato la tratta Bassano – Venezia. Dallapiccola ha detto che a questo punto ci si augura di avere l’elettrificazione fino a Borgo per le Olimpiadi.

 

Alex Marini (5 Stelle)
Ricezione del segnale telefonico nelle gallerie stradali trentine.
Per la copertura del segnale telefonico nelle gallerie stradali del Trentino, Marini, con la sua interrogazione ha posto alla Giunta due domande: se intenda mettere a disposizione l’elenco di tutte gallerie trentine coperte da segnale telefonico contestualmente all’elenco delle compagnie telefoniche che forniscono il servizio a copertura delle stesse, quali siano le gallerie particolarmente lunghe, oltre a Rupe, Agnese e Totoga all’interno delle quali la Provincia sta installando tecnologie a servizio dell’ente gestore della telefonia e quali siano i relativi tempi di realizzazione; e se le attività di sensibilizzazione nei confronti degli operatori telefonici per provvedere direttamente l’installazione di tecnologie dedicate alla diffusione del segnale telefonico nelle gallerie comprendano anche misure incentivanti di tipo economico, anche in compensazione alle concessioni rilasciate nelle aree di mercato a maggiore redditività economica. Inoltre, Marini, ha ricordato inoltre che sulla statale della Fricca c’è un tratto non coperto, così come da Storo al passo dell’Ampola frequentato da molti motociclisti e purtroppo teatro di incidenti anche gravi.
La risposta. L’assessora Zanotelli ha detto che 63% delle gallerie è coperto da almeno un gestore e per un ulteriore 16% è stato autorizzato l’intervento per installare i ripetitori. Nel 7% delle gallerie non servono impianti e comunque le chiamate di emergenza sono possibili. La Pat si è attivata per trovare una soluzione con il partenariato pubblico – privato per coprire tutte le gallerie superiori a 400 metri.
La replica. Il consigliere 5 Stelle ha detto che la risposta è simile a quella ottenuta 11 mesi fa, ma non gli è stato fornito l’elenco delle gallerie coperte che aveva chiesto. Perché, ha aggiunto, all’utente interessa sapere se il segnale c’è o no.

 

Pietro De Godenz (UpT)
Quale sostegno per il marchio Open per lo sviluppo turistico?
Soprattutto in vista delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali 2026, il consigliere ha chiesto alla Giunta se abbia preso visione dei marchi Open così come rivisti dall’agenzia Punto 3, per renderne più fluida e riconoscibile l’applicazione quale norma Iso, se intenda mettere a disposizione dell’applicazione dei marchi Open volti a fare del Trentino una destinazione turistica accessibile, le risorse umane e finanziarie alla loro applicazione e promozione (anche considerando di poter assegnare gli stessi alla struttura che si occupa del marchio Family?), se ritenga di sostenere con risorse specifiche le strutture turistiche che intendono applicare il marchio Open, e infine se sia a conoscenza del progetto dell’Apt della Val di Sole per fare del territorio di competenza una Destinazione Accessibile.
La risposta. L’assessore Failoni ha risposto che il 27 ottobre scorso si è tenuto l’incontro con l’ Agenzia Punto Tre per verificare il lavoro svolto e ci si riserva di approfondire le azioni in corso per un migliore efficacia del marchio. Il tema posto per l’Olimpiade deve essere condiviso con la Fondazione Milano -. Cortina 2026 che ha l’esclusiva degli eventi sportivi.
La replica. Bene che sia già stata fatta la riunione con l’Agenzia Punto 3, ha detto De Godenz, ma se ci si crede il marchio Open deve essere valorizzato anche al di là delle Olimpiadi.

 

Giorgio Leonardi (FI)
Gli impianti a fune sono sicuri?
Due le domande poste dal consigliere alla Giunta, anche tenuto conto della tragedia della funivia Stresa-Mottarone: 1) se esistano sul nostro territorio provinciale impianti a fune vetusti e quanti eventualmente necessitano di urgenti interventi di modernizzazione; 2) e a quanto ammontano i fondi che vengono destinati annualmente dalla Provincia al controllo degli impianti a fune, per garantirne la sicurezza ed escludere ogni rischio e pericolo per i numerosi utenti giornalieri, soprattutto durante le stagioni di maggiore affluenza turistica.
La risposta. Failoni ha risposto che sul territorio ci sono impianti in funzione da decenni ma sono stati sottoposti ai controlli e agli aggiornamenti previsti dalla normativa e ogni 5 anni a revisione speciale e ogni 20 anni a revisione generale. Le funzione di vigilanza tecnica sono svolte dal Servizio impianti a fune. Non è possibile quantificare i costi dei controlli.

 

Lucia Coppola (Misto-Europa Verde)
Imer e Monclassico, discariche aperte fino al 31 ottobre 2022.
Coppola ha chiesto alla Giunta di sapere due cose perché non sia stato ancora chiarito in cosa consisterà “l’impianto di smaltimento con tecnologie più avanzate di quelle attuali con il supporto della ricerca trentina, FBK e Università di Trento” (assessore Mario Tonina) che dovrà prendere corpo nel medio periodo; se non si ritenga che, nel frattempo, l’ampliamento della discarica di Ischia Podetti non sia più che sufficiente ad accogliere il residuo che si vorrebbe conferire ad Imer e Monclassico, provvedendo così a chiuderle definitivamente; se non si possa trovare un accordo con la Provincia di Bolzano per passare dalle 12 mila tonnellate annue attuali alle 15-20 mila di residuo, da conferire al locale inceneritore come inizialmente previsto con un patto che prevedeva il conferimento al centro di compostaggio di Cadino del compost proveniente da Bolzano, come attualmente avviene; se non si ritenga importante intervenire a breve con azioni atte alla riduzione del residuo a livello provinciale, verificandone stato di attuazione e efficacia; perché non si attivano campagne informative per diminuire la quantità dell’RSU, arrivando ad una raccolta differenziata di qualità e diffusa in modo omogeneo in tutto il territorio provinciale; perché non vengono trovate forme di incentivo, penalizzazioni o premi ai Comuni più o meno virtuosi, vista la grande disomogeneità della quantità di raccolta differenziata in Trentino; se non si intenda definire un ciclo dei rifiuti che si basi sull’economia circolare e sulla diminuzione dell’uso della plastica, e più in generale degli imballaggi, costruendo Protocolli ad hoc con Comuni, attività commerciali e grandi catene di distribuzione che fanno capo ai settori agroalimentari e non solo; 8. se non si ritengano motivate e degne di attenzione le proteste dei cittadini interessati alla riapertura delle discariche di Imer e Monclassico, da risarcire, nell’eventualità che si intenda proseguire su questa strada, in tempi certi e con interventi ricostruttivi e riabilitativi del paesaggio e dell’ambiente coinvolti.
La risposta. L’assessore Tonina ha risposto che oggi ci si trova in una fase di verifica tecnica delle tecnologie più avanzate per il trattamento rifiuti; la collaborazione con Fbk e Università è attiva e entrerà nel Piano stralcio rifiuti. Lì si potranno valutare le nuove tecnologie per valutare la necessità o meno di un impianto. Il catino nord di Ischia Podetti entrerà in servizio a fine 2022. Quindi finché non ci sarà l’ampliamento della discarica di Trento tutte le filiere disponibili di recupero e smaltimento verranno attivate, altrimenti si dovrebbero aumentare le tariffe fino al 30%. Aumento da evitare a tutti i costi visti anche gli aumenti della bolletta elettrica. L’accordo con Bolzano prevede il trasferimento di 15 mila tonnellate fino a 20 mila, ma per l’anno in corso Bolzano ha chiesto per motivi tecnici, la riduzione da 10 mila. L’accordo scadrà ad aprile 2022 e se l’impegno, contenuto in una recente nota mandata dal presidente della Provincia di Bolzano a Fugatti, verrà confermato si arriverà a 20 mila, ma il fase di rinnovo si conta di poter aumentare ulteriormente il trasferimento tenendo conto che l’inceneritore di Bolzano può lavorare 120 mila tonnellate. Infine, l’Appa sta predisponendo il piano di comunicazione sui rifiuti urbani per ridurre qualsiasi rifiuto e per aumentare la percentuale della differenziata e processi di simbiosi industriali. La nuova strategia Pat nel Piano provinciale stralcio rifiuti urbani si basa sull’economia circolare, sostituendo gli oggetti monouso. Si punta sul vuoto a rendere, su prodotti sfusi e cauzioni. Le discariche di Imer e Monclassico, ha continuato Tonina, non sono state chiuse, la valutazione di impatto ambientale e l’Aia hanno messo in evidenza che il quantitativo previsto non ancora raggiunto e quindi sono utilizzabili. I due siti verranno chiusi e bonificati e l’apertura è prevista fino al 31 ottobre 2022, data dalla quale inizieranno le operazioni di chiusura delle due discariche.
La replica. Soddisfatta della risposta la consigliera.

 

Paolo Zanella (Futura)
Vasco Rossi, il concerto porterà grandi benefici.
Sette le domande poste da Zanella: 1. per quale motivo nello schema di convenzione approvato con delibera di Giunta n. 1257 del 26 luglio 2021 si sia deciso di pagare alloggio allo staff per un massimo di 300.000 euro e gli spostamenti, eventualmente anche in elicottero, per l’artista; 2. per quale motivo, sempre nello stesso schema di convenzione, si è deciso di acquistare i biglietti riservati ai cittadini dell’Euregio invenduti e non si sono, invece, fissate quote per ogni biglietto destinate alla Provincia a copertura delle spese organizzative; 3. per quale motivo ci si è assunti l’onere delle spese promozionali, attraverso Trentino Marketing srl, quando nel 2017 per il concerto di Vasco Rossi il Comune di Modena ha ottenuto la promozione del proprio marchio da parte degli organizzatori con spese promozionali a loro carico; 4. se davvero ritenga che una mostra su Vasco Rossi abbia una ricaduta in termini turistici per il territorio (e quindi se valeva la pena investire 100.000 euro) e in quali termini è quantificabile tale ritorno; 5. sulla base di quali elementi è stato calcolato dall’amministratore delegato di Trentino Marketing srl un indotto di oltre 10 milioni di euro, se per il doppio di spettatori il Comune di Modena ha avuto un indotto di circa 5.400.000 euro; 6. perché si ritenga che i grandi concerti possano avere un ritorno turistico per il territorio, quando è noto che gli spostamenti di pubblico che vi assiste sono legati al cantante e non al territorio che lo ospita, seppur promosso col logo “Trentino” in ogni occasione; 7. perché si è voluto procedere a un progetto di destinazione dell’area di San Vincenzo ad “arena” per i grandi eventi di spettacolo e sportivi senza confronto preventivo col comune di Trento.
La risposta. L’assessora Zanotelli ha affermato che la convenzione stabilisce che una quota dei biglietti eventualmente invenduti a Trento possano essere utilizzati dal concessionario per altri concerti nell’area Euregio e nel resto d’Italia. La scelta di coprire le spese di ospitalità deriva dal fatto che Trento potrà ospitare le prove e la data zero, che si tiene uno o due giorni prima del concentro. La mostra potrà aumentare l’attrattività turistica. I benefici, ha concluso, sono riconducibili alle ricadute di immagini e ai 120 mila persone e 15 mila per la data zero. Le valutazioni sono in costante aggiornamento.
La replica. La risposta, ha affermato il consigliere, è lacunosa e le ricadute sono tutte da dimostrare. Non solo ma anche la copertura dei biglietti non venduti ricadrà sulle casse Pat. Vedremo inoltre se Vasco, pagato con i soldi della Pat, farà propaganda dal palco sul referendum sulla cannabis o, come ha già fatto, attaccherà Salvini. Avete scelto anche l’artista sbagliato, ha concluso Zanella.

 

Alessandro Olivi (Pd)
La Giunta cosa intende fare per l’impianto Francolini – Sommo Alto?
Olivi ha chiesto quali siano gli strumenti che la Giunta provinciale intende utilizzare per supportare i soci della società a capitale misto Folgariaski nella realizzazione del nuovo impianto Francolini–Sommo Alto a fronte della chiusura definitiva della attuale seggiovia, su quali ipotesi progettuali sia in corso il confronto con i competenti Uffici provinciali per la scelta del tracciato del nuovo impianto, se tra le priorità della Provincia negli investimenti nel comparto impianti a fune vi è il finanziamento delle infrastrutture tecnologiche aventi funzione di mobilità turistica alternativa, la Giunta ritiene di poter utilizzare i fondi europei del Pnrr o comunque quelli destinati alla riqualificazione delle aree montane a sostegno dei progetti di sviluppo turistico sostenibile. Olivi ha detto che l’interrogazione è rivolta non solo alla Giuna ma anche alla comunità di Folgaria.
La risposta. L’assessore Tonina ha detto che la Giunta ha riequilibrato finanziariamente la Folgaria Ski e si sta recuperando la competitività di un’attività che rischiava di provocare ricadute negative sulla comunità. Serve però un’adeguata partecipazione del tessuto imprenditoriale e capitali privati nel rilancio societario e in questa direzione si muove l’accordo quadro tra Folgaria Ski e le altre compagini societarie tra le quali Trentino Sviluppo. La Pat sta ragionando per l’impiego dei fondi del Pnrr per le imprese turistiche.
La replica. Bene l’intervento per il riequilibrio finanziario,ha replicato Olivi, ma non basta tenere a bada i conti se non si ha uno sguardo al futuro. Ora si sta parlando di rimettere a posto bene quello che c’è e a migliorare la qualità senza espandere le aree sciistiche e ci si deve chiedere se il Pnrr può essere utilizzato sull’innovazione tecnologica. Però non c’è stata da parte della Giunta la risposta a che punto è la progettazione preliminare. Evidentemente, non c’è nulla ed è grave.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.