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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA POMERIGGIO: «SUL CONCERTO DI VASCO ROSSI IL “NO” DELL’AULA A 4 DELLE 6 RISOLUZIONI PROPOSTE/ INIZIATO L’ESAME DEL TESTO MASÈ PER MODIFICARE LA LEGGE ELETTORALE »

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18.47 - mercoledì 9 febbraio 2022

No dell’aula a quattro delle sei risoluzioni proposte sul concerto di Vasco. Iniziato l’esame del testo di Masè per modificare la legge elettorale della Provincia con il passaggio da due a tre voti di preferenza.

Nel pomeriggio il Consiglio ha discusso sei proposte di risoluzione presentate in relazione al punto dedicato alla comunicazione del presidente Fugatti sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi. Le minoranze hanno rivolto senza esito un appello alla Giunta perché rinunci almeno ad intitolare l’area al cantautore. Rinviato a domani il successivo ddl sulla scuola per l’assenza dell’assessore Bisesti e spostato in coda all’ordine del giorno il ddl di Rossi riguardante il benessere familiare come chiesto dal consigliere, dopo una riunione dei capigruppo è iniziato l’esame del disegno di legge di Masè (La Civica), bersaglio principale dell’ostruzionismo delle opposizioni, che propone di modificare la normativa elettorale della Provincia portando da due a tre i possibili voti di preferenza, fermo restando che uno dev’essere di genere diverso dagli altri.

 

 

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No alla proposta di risoluzione 138 di Marini per garantire la sicurezza.

La risoluzione di Alex Marini (Misto-5 stelle) e gli altri esponenti di minoranza ad eccezione di Ossanna del Patt e De Godenz dell’UpT, respinta con 17 no, 11 sì 2 non partecipanti al voto (Cia e Rossato di FdI) e un astenuto (Ossanna del Patt), voleva impegnare la Giunta a fornire preventivamente al Consiglio un resoconto in merito alle misure che garantiranno la sicurezza di tutti i partecipanti al concerto di Vasco Rossi, con particolare riferimento alle misure di contenimento del rischio epidemiologico, alla possibile realizzazione di atti terroristici con barriere per impedire la libera circolazione dei veicoli, e ai rischi impliciti alla realizzazione di manifestazioni che possano pregiudicare il mantenimento dell’ordine pubblico.

Il presidente Fugatti ha motivato il parere negativo della Giunta su questa risoluzione perché la Giunta ha già affidato un’analisi sulle criticità per la sicurezza dell’evento da tutti i punti di vista, analisi che ha già prodotto i risultati attesi. Il comitato dedicato alla sicurezza incontrerà la protezione civile la prossima settimana per definire nel dettaglio tutti questi aspetti.

Alessio Manica (Pd) ha criticato “la forzatura della Giunta nella scelta dell’area per un grande evento come questo”. Per quell’area vi è già una destinazione urbanistica da parte del Comune. Quindi il suo utilizzo dev’essere solo per questo concerto perché altrimenti si violano le norme urbanistiche. Come si possono allora considerare provvisori gli interventi avviati per preparare il terreno al concerto, che mettono una pietra su una eventuale destinazione agricola dell’area. Manica ha accusato esplicitamente la Giunta: “state facendo uno scempio di quell’area”. A monte del concerto di Vasco, per il consigliere, “non c’era un’idea vera di pianificazione. Si è messo l’uovo prima della gallina ma il Trentino non entrerà nel panorama nazionale dei grandi concerti”.

Gianluca Cavada (Lega) ha ringraziato il presidente Fugatti per aver dissipato le ombre e le incertezze iniziali su quest’evento in materia di sicurezza. “Abbiamo ampie garanzie – ha sottolineato – e non vi sono quindi grandi preoccupazioni per come andrà”. E ha aggiunto: “Forse c’è una certa invidia e un fastidio da parte della minoranza che gufa su questo concerto perché non riesca al meglio”. L’auspicio è a suo avviso che, alla fine, dall’evento di maggio tragga vantaggio tutto il Trentino.

Luca Guglielmi (Fassa) ha plaudito all’impatto positivo che quest’evento avrà per il turismo con sold out già raggiunto negli alberghi in quei giorni a Trento. “Vasco Rossi come cantante non mi fa impazzire – ha concluso – ma l’importante è che il turista venga e si trovi bene nel nostro territorio”. Certo sono stati coinvolti per il food e il beverage e le sponsorizzazioni imprenditori da fuori provincia, ma questo è normale ed è già accaduto con l’adunata degli alpini del 2018. Si tratta piuttosto, per Guglielmi, di incentivare i produttori e i baristi locali a rendersi protagonisti di quest’evento. Infine per il consigliere anche un evento come questo contribuirà al ritorno alla normalità dopo la pandemia.

Ugo Rossi (Misto-Trentino in Azione) ha osservato che i problemi di quest’evento non siano tanto legati alla questione sicurezza ma che non porti un valore aggiunto dal punto di vista dell’immagine e del turismo in generale. Un minimo di ricadute ci sarà sicuramente – ha riconosciuto – ma non si paragoni come ha fatto il presidente Fugatti il concerto di Vasco alla visita in Trentino di qualche anno fa della squadra del Bayern Monaco. “Se lei va nell’Alto Garda a chiedere qual è stato l’effetto dell’operazione Bayern – ha detto Rossi rivolto al presidente Fugatti – sentirà che questa è stata tra le migliori mai avute nel nostro territorio”. Certo le persone che verranno a sentire Vasco a Trento, si divertiranno “ma non ci si venga a raccontare – ha concluso – che questa è un’operazione di marketing che sviluppa l’immagine turistica del Trentino.

Paolo Zanella (Futura) ha stigmatizzato il modo sbagliato con cui è stato organizzato l’evento, prescindendo ad esempio dalla condivisione con il Comune, dal possibile inquinamento dei terreni, dai problemi della sicurezza. Si è nascosto il più possibile ogni problema che emergeva. Non si può inoltre paralizzare l’intera struttura della Provincia con 18 servizi coinvolti nell’organizzazione del concerto di Vasco Rossi. Zanella ha detto di sperare che il concerto abbia successo anche per i bei messaggi veicolati dalle canzoni di Vasco e che probabilmente non piacciono alla maggioranza. Incredibile, infine, che nel contratto con Vasco sia previsto che la Provincia gli intitolerà una via. Inoltre la Provincia si è impegnata anche a pagare l’elicottero al cantante. “Ci siamo prostrati – ha concluso – e per questo le agenzie di Vasco ridono ancora a crepapelle alle nostre spalle”.

 

 

Sì alla proposta di risoluzione 140 di Dalzocchio (Lega): occasione per il Trentino.

La risoluzione proposta da Mara Dalzocchio, approvata con 17 voti a favore, uno contrario, 3 non partecipanti al voto (Cia, Rossato e Rossi) e gli altri astenuti, impegna la Giunta ad attivarsi con il Comune di Trento e altri componenti dell’organizzazione per pianificare uno o più incontro con i rappresentanti delle categorie degli albergatori, degli esercenti, degli imprenditori e dei commercianti, per studiare formule ottimali di accoglienza delle persone richiamate a Trento dal concerto. Per Dalzocchio, infatti, è arrivato il momento di essere propositivi vista la grande opportunità che questo concerto costituisce per la promozione del nostro territorio.

Luca Zeni (Pd) ha messo in guardia sul problema della sicurezza e dei rischi ai quali la Provincia si sta esponendo dal punto di vista giuridico, perché le forzature sono pericolose e occorrono verifiche accurate prima di andare incontro a problemi gravi.

Rossi ha chiesto di votare la risoluzione, che per lui è in parte condivisibile, per parti separate e ha detto di non aver capito perché in un momento come questo, a fronte della stima di ricaduta che questo evento porterà, ci si sia intestarditi a volerlo nonostante gli alti costi organizzativi e finanziari che implica. “Il gioco non vale la candela”, ha osservato, “a meno che non si pensi che il beneficio di poter godere del concerto di questo cantautore sia superiore ad ogni costo. Ma questo riguarda la percezione positiva individuale dell’evento, che nulla centra con il valore per la collettività”.

Marini ha condiviso gli obiettivi della risoluzione ma il coinvolgimento di albergatori e commercianti trentini andava realizzato molto prima, con largo anticipo, non adesso. Imprese che avrebbero potuto contribuire a valorizzare la filiera produttiva locale non potrà partecipare, mentre arriveranno probabilmente Tir di merci da fuori del Trentino.

 

 

No alla proposta di risoluzione 141 di Zeni (Pd): rispettare il ruolo di garanzia dei funzionati pubblici, assicurare il rispetto delle norme di sicurezza previste per i grandi eventi e la trasparenza della pubblica amministrazione.

La risoluzione proposta da Luca Zeni, respinta con 18 no, 13 sì 1 astenuto e due non partecipanti al voto, impegna la Giunta ad attenersi a quanto prevede il diritto, sia nel ritenere prioritaria la sicurezza nell’organizzazione di grandi eventi come questo, sia nel rispettare la separazione dei ruoli e le competenze degli organi deputati a svolgere le valutazioni tecniche sulla sicurezza e a rispettare la trasparenza che dovrebbe caratterizzare l’azione della pubblica amministrazione. La Giunta per Zeni ha voluto di bypassare la commissione provinciale competente dopo aver attribuito all’esterno una consulenza sulla sicurezza dell’evento. Questo è giuridicamente illegittimo.

Zanella, ha stigmatizzato il laconico parere negativo della Giunta annunciato dal presidente Fugatti. La pressione sul dirigente è stata documentata da una mail alla quale, secondo il consigliere di Futura, la Giunta è tenuta a rispondere. Come dovrebbe rispondere sulla questione dei terreni che si stanno movimentando. Infine Zanella ha chiesto a Fugatti in quale altra città d’Italia è stata intitolata una via a Vasco Rossi.

Roberto Paccher (Lega) ha criticato le opposizioni che “stanno solo cercando pretesti per mettere in cattiva luce l’evento”. E ha ricordato che l’area San Vincenzo è stata acquistata dalla Giunta di centrosinistra per 30 milioni di euro e non è mai stata valorizzata. Oggi finalmente si ospita in quest’area un evento che garantirà un importante ritorno economico nella città di Trento. L’indotto ci sarà sicuramente come è accaduto con l’adunata degli alpini. Secondo Paccher quell’area servirà inoltre per ospitare altri concerti in Trentino. Sbagliano le , secondo il consigliere leghista, a sollevare problemi a priori: sarà semmai legittimo criticare l’evento ex post perché bisogna prima vedere come andrà.

Rossi ha notato che al problema sollevato da Zeni con la sua risoluzione la Giunta non ha dato risposte. Secondo il consigliere Fugatti sta sottovalutando la questione dei ruoli sollevata dal collega del Pd.

Marini ha ricordato che l’istituto giuridico dell’accesso alle informazioni è una delle massime espressioni della democrazia. Quindi la richiesta di accesso agli atti e alle informazioni da parte dei consiglieri provinciali per poter esercitare la loro funzione di controllo, deve essere garantita, e questo deve avvenire in tempi rapidi. Secondo Marini anche sulle informazioni chieste da Marini in merito all’ambiente legato al terreno che ospiterà il concerto, la Giunta ha il dovere di dimostrarsi trasparenza perché non si autorizzi a dubitare che qualcosa non funziona.

 

 

No alla proposta di risoluzione 142 di Zanella (Futura): valutazione di sostenibilità del concerto di Vasco Rossi.

Respinta con 17 no, 10 sì, 2 astenuti (De Godenz e Ossanna) e i tre consiglieri di FdI non partecipanti al voto, la risoluzione proposta da Paolo Zanella per impegnare la Giunta a commissionare all’Università di Trento uno studio che valuti l’impatto del concerto di Vasco Rossi per comprendere pro futuro se eventi di questa portata siano da considerarsi sostenibili per un territorio come il Trentino. In particolare occorre valutare la sostenibilità economica, la sostenibilità ambientale e la sostenibilità sociale. Per Zanella il tema da considerare è se il concerto è coerente con il modello turistico per il Trentino che la Provincia persegue. Occorre per questo valutare tutti gli aspetti economici dell’evento, la sua sostenibilità sociale visto che vi saranno molti cittadini non interessati a Vasco che si vedranno chiudere la viabilità e altre restrizioni. E ancora: occorre valutare quanta CO2 produce questo concerto e capire quali misure di mitigazione saranno messe in atto.

L’assessore al turismo Roberto Failoni ha motivato il parere negativo della Giunta perché come già in occasione degli europei di ciclismo anche in questo caso la Provincia ha già intenzione di misurare l’impatto dell’evento da tutti i punti di vista. Failoni ha detto di voler tranquillizzare in questo senso Zanella.

Alessandro Olivi (Pd) ha chiesto se davvero la Giunta pensi che il concerto di Vasco abbia una capacità di promozione del Trentino turistico in campo nazionale e internazionale. Valorizzando i punti di forza della nostra provincia. Il concerto di Vasco ha questa forza dirompente di promozione, di creare memoria? Secondo Olivi no. Pochi giorni dopo Trento – ha ricordato – Vasco si esibirà in concerto a Milano e poi a Imola. Tra 5 anni c’è il rischio che nessuno si ricorderà del Trentino per il concerto di Vasco a Trento. Mentre ad esempio i campionati europei di ciclismo hanno avuto un ottimo impatto. Per il consigliere gli eventi come il festival dello sport (“portate avanti – ha suggerito – questa manifestazione”) e altre gare di respiro internazionale, hanno un impatto promozionale per il Trentino molto superiore a quello di questo concerto. Olivi ha concluso chiedendo alla Giunta di non intitolare una via a Vasco Rossi. A suo avviso, infatti, vi sono artisti e personalità della cultura e della scienza a cui potremmo dedicare un luogo, ma “a Vasco non interessa che noi trentini gli intitoliamo una via”.

Devid Moranduzzo (Lega) ha sottolineato che questo concerto offre un’opportunità in più alla città di Trento e alla nostra provincia. Ha aggiunto di apprezzare interventi come quelli di Coppola e Olivi, mentre ha criticato gli interventi di Zanella che, se questo concerto fosse stato organizzato dalla Provincia di Bolzano, secondo Moranduzzo avrebbe rimproverato la Giunta Fugatti di non averlo saputo portare qui. Secondo il consigliere con questo evento la Giunta dimostra di pensare all’economia del nostro territorio.
Marini ha preannunciato il suo voto favorevole alla risoluzione di Zanella, che si pone l’obiettivo della sostenibilità previsto dalla leggi provinciali sulla cultura e l’ambiente.

 

 

No alla proposta di risoluzione 143 di Manica per il ripristino delle condizioni preesistenti dopo il concerto e per una perizia sulle rocce arrivate da Moena.

Respinta con 17 no, 12 sì, un astenuto e due non partecipanti al voto anche la risoluzione proposta da Alessio Manica (Pd) per impegnare la Giunta a 1. al completo ripristino dell’area San Vincenzo alle condizioni preesistenti agli interventi effettuati dopo il concerto di Vasco Rossi; 2. a produrre una nuova perizia e caratterizzazione delle rocce da scavo già presenti in loco provenienti dalla galleria Someda di Moena che documenti la compatibilità con la nuova destinazione dell’area e con l’attività di livellamento del terreno; 3. a produrre il titolo edilizio comprovante la legittimità del deposito di materiale presente sull’area di San Vincenzo proveniente dagli scavi della galleria Someda di Moena. Grave è per

Manica aver previsto nel contratto il conferimento a Vasco di una onoreficenza appositamente creata dalla Provincia per lui. Manica ha ricordato che il Comune di Legnano aveva investito per il concerto di Vasco appena 110.000 euro. Il consigliere ha osservato che sbaglia chi paragona quest’evento alla visita del papa in Trentino e all’adunata degli alpini perché il concerto di Vasco ha un valore commerciale. Un imprenditore privato non avrebbe mai firmato un contratto come quello firmato dalla Provincia per avere Vasco.

Mara Dalzocchio (Lega) ha osservato che quando si organizzano eventi del genere non si può prevedere tutto, perché si sa dove si parte ma non si sa dove si arriva, specie se si vendono 100.000 biglietti. Evidentemente, per Dalzocchio, le minoranze hanno invece la bacchetta magica. Quanto alla via prevista dalla Provincia per Vasco Dalzocchio ha ricordato che il Comune di Jesolo ha intestato dei luoghi a Mike Bongiorno e a Carla Fracci. Infine Dalzocchio ha sottolineato che nessuno vuole organizzare un evento come questo senza rispettare le norme. Ci mancherebbe altro che non si garantisca la sicurezza? Certo i problemi ci sono ma saranno trovate delle soluzioni. In ogni caso, per la capogruppo della Lega, se ne riparlerà dopo il 20 maggio.

Zanella ha ricordato che a intestare le vie di una città o di un paese sono i Comuni, non le Province o le Regioni. Di certo Vasco non viene in Trentino perché la Provincia gli intesterà una via. In questo modo ci rendiamo ridicoli. La risoluzione di Manica chiede legittimamente delle garanzie prima di un concerto che tutti speriamo andrà bene, ma una risposta a questa richiesta la Giunta, secondo Zanella, ha il dover di darla.

Marini ha ricordato la norma sulla toponomastica, in base alla quale nessuna piazza pubblica può essere dedicata a persone che non siano decedute da almeno 10 anni. Vero che il contratto della Provincia con Vasco parla del luogo in cui si svolgerà il concerto, ma bisognerebbe verificare la compatibilità di questo impegno con quella norma.

Rossi ha detto di non comprendere perché questa risoluzione non possa essere approvata, visto che richiama aspetti di carattere ambientali richiamati da leggi precise. Rossi si è unito all’appello a non intitolare un luogo a Rossi

 

 

Sì alla proposta di risoluzione 139 di Masè (La Civica): si pensi anche ai disabili.
Approvata, infine, con 27 sì e 2 non partecipanti al voto (Cia e Rossato di FdI) la risoluzione proposta da Masè, il cui testo originario è stato rielaborato. Il testo, votato per parti separate perché alcuni consiglieri hanno dichiarato di non condividere alcuni passaggi della premessa, impegna la Giunta a pensare anche alle persone disabili e alle associazioni che le rappresentano, con un momento finalizzato ad illustrare gli aspetti organizzativi e pratici rivolti a questi soggetti, verificare se l’evento sia accessibile il più possibile accessibile, tenendo conto di aspetti quali un’adeguata pianificazione del percorso dai parcheggi dedicati ai disabili all’area del concerto e ritorno, stante che tutta la zona intorno all’arena sarà esclusivamente pedonale, piuttosto che la predisposizione di adeguati servizi igienici in un luogo comodo rispetto a dove troveranno collocazione le persone disabili, che sarà probabilmente in zona palco e altre suggestioni he potrebbero pervenire. Ancora, la risoluzione impegna a tenere in adeguata considerazione, nell’allestimento dell’area del concerto, le necessità pratiche e reali di queste persone.

Giorgio Tonini (Pd) ha osservato che è difficile non condividere questa risoluzione visto che gli spettatori dovranno mettere alla prova le loro capacità atletiche per raggiungere l’area dell’evento. Tonini ha aggiunto di giudicare difficilmente comprensibile la reazione della maggioranza alla batteria di problemi segnalati con le risoluzioni dalle minoranze. “Io mi sarei aspettato delle risposte di merito perché le questioni sollevate sono di merito – ha esclamato rivolto ai sostenitori della Giunta –, mentre all’opposizione è stato rimproverato di aver fatto il gioco delle parti quando proprio il gioco delle parti è la sostanza della democrazia”. E ha continuato esemplificando: “se le intimidazioni subite da funzionari della Provincia segnalati dal collega Zeni sono vere – ripeto: se sono vere – sarebbe un fatto gravissimo. Mettere in luce dei problemi non significa essere degli sfasciacarrozze altrimenti abbiamo della democrazia un concetto sbagliato. Altrimenti si pretende di non disturbare il manovratore: ma il manovratore deve essere disturbato se siamo in una democrazia”.

Ivano Job (Lega) ha ringraziato Tonini giudicando il suo intervento “completamente condivisibile”. Per Job “sarebbe stato bello per un evento così importante avere il consenso di tutti. Diversamente non avremo fatto un grande passaggio”. Con la risoluzione Masè secondo il consigliere si vuole cercare di migliorare la qualità dell’evento perché sia “trentino” e non solo buono per i social e le fotografie. Job ha concluso ritenendo che le richieste delle minoranze “non siano state fatte per creare disagio ma per avere condizioni migliori per l’organizzazione del concerto”.

Rossi ha chiesto di votare per parti separate la risoluzione di Masè condividendo solo il dispositivo e meno la premessa. Rossi ha ribadito di non considerare tanto il problema della sicurezza e le questioni evidenziate dalle opposizioni ma perché non ritiene che i benefici che deriveranno da un concerto di Vasco non giustifichino i costi sostenuti dalla Provincia per l’organizzazione dell’evento. Per la promozione del Trentino si poteva fare altro anche se qualche ricaduta positiva ci sarà.

Marini ha osservato che la questione posta dalla risoluzione di Masè non è scontata perché nei testi dell’organizzazione non ci si preoccupa dei disabili che hanno bisogno di arrivare nell’area del concerto con un servizio di trasporto pubblico.

L’assessore Segnana ha espresso il parere positivo della Giunta che, ha assicurato, sta lavorando su questo tema.

 

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Rinviati i due ddl successivi, iniziato l’esame del testo di Masè per portare da due a tre i possibili voti di preferenza nella normativa elettorale della Provincia.

Masè e Rossi, primi firmatari dei due disegni di legge da esaminare subito dopo, rispettivamente riguardanti modifiche delle normative provinciali sulla scuola e sul benessere familiare, hanno chiesto e ottenuto il rinvio a domani dell’esame dei provvedimenti da loro proposti. Masè per l’assenza dell’assessore all’istruzione Bisesti. Rossi, come primo firmatario del suo ddl, ha ottenuto di portarne l’esame in coda all’ordine del giorno.
A questo punto, rispondendo a una sollecitazione di Sara Ferrari (Pd), il presidente Kaswalder – che intendeva passare al punto successivo all’ordine del giorno, vale a dire al disegno di legge firmato da Masè per modificare la normativa elettorale della Provincia portando da due a tre le preferenze – ha sospeso la seduta per riunire i capigruppo e decidere come proseguire i lavori. Al rientro in aula il presidente del Consiglio ha dichiarato aperto l’esame del testo di Masè sul sistema elettorale della Provincia, principale bersaglio dell’azione ostruzionistica delle minoranze.

Rossi è intervenuto segnalando che l’assenza del principale referente su questo tema, il presidente della Giunta Fugatti, avrebbe reso più “elegante” attendere domattina per l’apertura del ddl.
Dopo la lettura della relazione di maggioranza da parte della capogruppo della Lega Dalzocchio, il presidente ha sospeso i lavori che riprenderanno domani alle 10.00.

 

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