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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA POMERIGGIO: « SÌ UNANIME ALLA MOZIONE 356 PROPOSTA DA COPPOLA (EUROPA VERDE), PER PROMUOVERE PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE »

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18.41 - mercoledì 27 ottobre 2021

Nel pomeriggio il Consiglio provinciale ha approvato 7 proposte di mozione respingendone 2.

Sì unanime alla mozione 356 proposta da Lucia Coppola (Misto-Europa Verde), per promuovere e far conoscere progetti di Servizio civile ambientale.
Si è conclusa con l’approvazione all’unanimità del testo in aula, grazie alle modifiche concordate apportate sia alla premessa che al dispositivo sostituito d’intesa con l’assessore Tonina, la discussione iniziata stamane sulla mozione proposta da Coppola questo tema. Il testo emendato impegna la Giunta a valutare l’opportunità e le modalità con cui promuovere all’interno della disciplina del Servizio civile universale della Provincia (Scup) progetti di servizio civile in ambito ambientale attraverso una campagna di sensibilizzazione dei soggetti titolati. Ferrari ha ringraziato l’assessore e Coppola per aver accolto con queste modifiche il suo suggerimento in modo da poter ampliare lo Scup nella direzione indicata. Scup che è finanziato anche dall’Ue e rientra fra gli strumenti offerti ai giovani per permettere loro di vivere un’esperienza che non è solo volontariato, essendo retribuite 400 euro al mese.

Accolta all’unanimità anche la proposta di mozione 405 di Katia Rossato (FdI), agevolazioni a favore di soggetti portatori di handicap.
Approvata a pieni voti la mozione proposta da Rossato, che impegna la Giunta ad intervenire affinché l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) concordi con l’Agenzia delle Entrate le modalità di redazione dei verbali di accertamento dell’handicap, per permettere alle persone con disabilità di beneficiare delle agevolazioni su Iva, Irpef e tasse automobilistiche previste dall’articolo 8 della Legge 449 del 1997.

No alla proposta di mozione 409 di Michele Dallapiccola (Patt) per l’attivazione di un servizio civile di guardiania su base volontaria.
Il testo, respinto con 17 no e 13 sì, impegna la Giunta a valutare la possibilità di promuovere un servizio di guardiania su base volontaria, eventualmente integrato con il Servizio Civile Provinciale. L’assessora Zanotelli ha motivato il parere negativo della Giunta spiegando che si tratta di un progetto di volontariato in sé sicuramente nobile. Se in Trentino gli interessati intendessero attuarlo, nulla quaestio, la Provincia apprezzerà ma non si può pensare di assicurare così facendo, in prospettiva, dei ritorni adeguati sul territorio. Ferrari (Pd) pur prendendo atto del no politico più che sui contenuti a questa mozione, stando alla risposta dell’assessora, non c’è però una contrarietà alla possibilità che vengano accolti eventuali progetti di questo tipo. Coppola ha giudicato utile il dispositivo della mozione che punta a un servizio civile di guardiania su base volontaria, considerando il problema causato alle greggi e ai pastori da orsi e lupi quando manca una sufficiente custodia. Molti per Coppola sono i giovani potenzialmente interessati a questa esperienza, per cui la bocciatura della mozione è una sentenza incomprensibile.
Ugo Rossi (Trentino in Azione) ha ricordato che la proposta di Dallapiccola riprende un’esperienza messa in campo in provincia di Bergamo. E ha suggerito di introdurre una modifica al testo per permetterne l’approvazione vista l’importanza del tema. Ovviamente che si mettono a disposizione sempre su base volontaria. Ma non si può dire come Provincia “se qualcuno intende fare il volontario in questo settore si arrangi”.
Filippo Degasperi (Onda Civica) ha confermato che è faticoso cogliere le ragioni del diniego della Giunta perché non implica alcuna spesa ma mira solo alla difesa della categoria degli allevatori che subiscono i danni causati dai grandi predatori e che anche l’attuale esecutivo vuole sostenere. Nella sua replica Dallapiccola ha avvertito che senza adottare la custodia e la guardiania i danni dovuti da lupi e orsi aumenteranno.

Bocciata la mozione 418 di Luca Zeni (Pd) per attivare un centro studi sulle previsioni meteo per affrontare il problema del cambiamento climatico.
La mozione, respinta con 18 no e 12 sì, voleva impegnare la Giunta in tre direzioni: 1. ad avviare da subito nuove e specifiche politiche di sostegno e di sviluppo delle attività di ricerca nei settori della previsione meteorologica, dell’andamento climatico, sopratutto in relazione ai periodi di maggior afflusso turistico e durante le più intense fasi delle principali produzioni agricole del territorio; 2. ad attivare un Centro di Studi previsionali a carattere almeno provinciale, avvalendosi della collaborazione delle Fondazioni “E. Mach” e “B. Kessler”, nonché dei tecnici dei settori della Protezione civile, dell’Agricoltura e delle Foreste, delle Opere pubbliche, di Meteotrentino e dei Bacini Montani e, non ultimo, del Servizio Geologico, potenziando anche le competenze in campo geotecnico, geomorfologico ed idraulico, per individuare i possibili rischi di esondazioni e frane che possono creare pericoli per la vita delle ed i beni persone ed indagando, nei limiti del possibile, la ciclicità dei fenomeni più avversi, le modalità idonee a limitarne i danni ed i protocolli di intervento rapido per affrontare gli eventi calamitosi nelle loro plurali espressioni; 3. potenziare e aggiornare il “Catasto dissesti”, anche con applicativi per la rapida consultazione online, per un tempestivo e puntuale intervento in caso di evento meteo avverso; 4. dare vita ad una importante attività di ricognizione, rilevamento, censimento e monitoraggio di tutte le opere di protezione (caduta massi, frane, valanghe ecc.) realizzate dalla Provincia o dalle Amministrazioni locali, al fine di arrivare ad un quadro deterministico della quantità delle opere di protezione presenti sul territorio, il loro stato d’usura e di funzionalità e, soprattutto, il loro stato di manutenzione ( certificati, stato di obsolescenza ecc.) e del responsabile della manutenzione stessa.

L’assessora Zanotelli ha motivato il parere negativo della Giunta su questa mozione insistendo, a tre anni dalla tempesta Vaia, sulla considerazione che da questo punto di vista non esiste rischio zero in un territorio come il Trentino. Per quanti interventi di prevenzione si possano fare non sarà mai garantita una sicurezza assoluta. Dal 2020 la Provincia ha messo in campo una Carta di sintesi delle pericolosità, strumento aggiornabile con i futuri interventi e che soddisfa gli obiettivi della mozione di Zeni. Non è condivisibile della mozione la richiesta di attivare un nuovo centro studi, perché la Provincia dispone già di un sistema ben consolidato che ha dato in molte occasioni buona prova di sé e che può semmai essere valorizzato e rinforzato. Sulle produzioni agricole a tutela delle quali le aziende puntano sulle nuove tecnologie, Zanotelli ha segnalato il fatto che sono in corso progetti importanti portati avanti dal consorzio di difesa con il supporto della Provincia.

Paola Demagri (Patt) ha espresso dispiacere per la valutazione tutta in negativo data dall’assessora su questa mozione, mentre il testo poteva almeno in parte essere apprezzato per l’analisi e le proposte avanzate in funzione della ricerca di soluzioni capaci di fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico.
Marini ha apprezzato il tentativo che emerge dalla mozione di Zeni sia perché le proposte in tema di cambiamento climatico godono di scarso appeal sia perché la questione ha un carattere olistico, è molto complessa. Infine è difficile intavolare una discussione su questo argomento in aula, considerato lo scarso ascolto. Non esiste nel bilancio provinciale un capitolo dedicato alla prevenzione con una mappatura delle opere finalizzate a contenere i rischi di dissesto idrogeologico, ma solo una decina di milioni per le emergenze.

Zeni ha lamentato che si sia presa qualche parola della mozione per bocciare il testo. E ha aggiunto che anche il migliore intervento possibile e l’ottima Protezione civile del Trentino ha sempre bisogno di un ripensamento alla luce di quel che sta accadendo a causa dei cambiamenti climatici in atto..

 

 

 

Approvati all’unanimità la premessa e 2 dei 3 punti della mozione 421 proposta da Paola Demagri (Patt) per la semplificazione dei percorsi valutativi di sostegno alla disabilità delle persone affette da una grave patologia.

Con un testo perfezionato d’intesa con l’assessora, il Consiglio ha approvato oltre alla la premessa anche il primo e il terzo impegno che la mozione di Demagri affida alla Giunta 1. approvare, a seguito della conclusione dei gruppi di lavoro costituiti presso l’Azienda sanitaria per il servizi provinciali (Apss), le disposizioni attuative per velocizzare e semplificare l’accertamento dell’handicap in situazione di gravità delle persone affette da una grave patologia (a partire da quelle oncologiche e dementigene) seguite con percorsi condivisi dai servizi di diagnosi e cura provinciali per riconoscere loro i congedi lavorativi retribuiti previsti dall’art. 33 della legge n. 104/1992; 2 (punto respinto). incaricare l’U.O. di Medicina legale dell’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento di effettuare i relativi accertamenti su base documentale con attivazione della richiesta effettuata direttamente dai professionisti che hanno in carico il paziente; 3. demandare all’Apss le più opportune azioni per sostenere i cambiamenti organizzativi necessari a raggiungere l’obiettivo prefissato.
L’assessora Segnana ha ricordato che sono stati creati due gruppi di lavoro che hanno messo a punto un progetto dedicato alla disabilità di pazienti oncologici, progettazione che si concretizzerà nel 2022 con conseguente corso di formazione per il personale coinvolto. Anche il gruppo di lavoro sulla disabilità nell’apprendimento cognitivo sta preparando un progetto da attuare con il sostegno della Giunta. Il punto 2 del dispositivo non è invece accoglibile – ha spiegato Segnana – perché la modalità suggerita è già in atto. Appena finirà l’emergenza Covid il 31 dicembre prossimo l’emergenza sanitaria si dovrà rivedere l’intervento.

Ok unanime alla proposta di mozione 434 di Pietro De Godenz (UpT), per attivare finanziamenti specifici e sostegno degli apicoltori trentini.
a) Approvata all’unanimità la mozione di De Godenz, il cui testo è stato modificato d’intesa con l’assessora Zanotelli, che affida alla Giunta 2 impegni: 1. valutare insieme ai rappresentanti degli apicoltori la possibilità di attivare finanziamenti specifici che assicurino lo sviluppo del settore; 2. reperire altri fondi rispetto al passato, per sostenere il settore apistico a fronte dell’emergenza in atto, considerato anche quanto previsto dall’ordine del giorno 11 approvato nel luglio scorso in sede di assestamento di bilancio. L’assessora Zanotelli ha espresso condivisione per il testo ricordando che è stato anche un consorzio di difesa del settore, ma a suo giudizio occorre mettere in campo interventi più strutturati con strumenti che risultino davvero efficaci.
b) Rossi si è espresso a favore della mozione che va a impattare anche sull’agricoltura in generale perché tutto il settore trae beneficio dalla buona salute delle api.
c) De Godenz ha sottolineato nella sua replica che occorre preoccuparsi, oltre che degli apicoltori professionisti, anche degli hobbisti. A favore si è espresso anche Marini in nome della tutela dell’ambiente e non solo dell’agricoltura.

 

 

Condivisa la alla mozione 434 proposta da Giorgio Leonardi (FI) per potenziare la farmacia dei servizi per una migliore accessibilità dei cittadini.
Approvata all’unanimità la mozione di Leonardi, che impegna la Giunta a valutare la fattibilità e la sostenibilità dell’ampliamento della collaborazione attualmente in essere nell’ambito della farmacia dei servizi: per esempio nelle prestazioni inerenti i servizi informativi, le prenotazioni delle visite specialistiche ambulatoriali, il ritiro dei referti e il pagamento delle prestazioni.

L’assessora Segnana ha dichiarato che anche la Provincia avvierà questa sperimentazione per assicurare in collaborazione con le farmacie un maggior servizio di prossimità e attenzione alla popolazione anche nei piccoli centri del Trentino.
Zeni ha ricordato che nel tempo le farmacie hanno aumentato la gamma dei servizi offerti, sostenendo che la Provincia dovrebbe attivarsi direttamente conl’Apss per recuperare i ritardi accumulati in campo informatico rispetto ad altre regioni.
Demagri, pur favorevole alla mozione, si è chiesta sia stata la disponibilità delle farmacie ad erogare questi servizi di prossimità e se non sia piuttosto il caso di utilizzare per queste funzioni il personale amministrativo dell’Apss.
Marini ha concordato con la proposta di digitalizzare i servizi per fluidificare le procedure di prenotazione e pagamento delle prestazioni al Cup. Bene la mozione che prevede il rafforzamento del servizio di prossimità tramite le farmacie.
Leonardi nella sua replica ha ricordato che i costi dell’intervento non graveranno sulla Provincia ma sono coperti dallo Stato con 22 milioni di euro previsti dalla manovra di stabilità.

Tutti d’accordo con la mozione 438 proposta da Alessia Ambrosi (FdI) per incentivare l’educazione finanziaria nelle scuole del Trentino.
Il testo approvato all’unanimità, modificato da Ambrosi d’intesa con l’assessore all’istruzione e formazione Bisesti, impegna la Giunta a monitorare gli andamenti e incentivare gli interventi in materia di educazione finanziaria oggi proposta e attuata all’interno del sistema educativo provinciale e in chiave più ampia anche come progetto dell’Euregio. Ambrosi ha spiegato che ad ispirare questa sua mozione è stata Annamaria Lusardi. economista italiana e docente all’università di Washington. E ha ricordato che l’Italia è il Paese più arretrato nell’area Ocse, con una intollerabile differenza nelle conoscenza della disciplina finanziaria tra le ragazze che solo la scuola può e deve colmare.
L’assessore Bisesti ha ricordato che questo insegnamento rientra nell’educazione civica e alla cittadinanza già prevista nel sistema scolastico del Trentino.
Paolo Zanella (Futura) si è detto stupito che il dispositivo modificato preveda di monitorare e incentivare qualcosa che c’è già, come l’assessore ha informato, vale a dire l’alfabetizzazione finanziaria, a partire dalla scuola primaria. Andrebbe piuttosto migliorata l’alfabetizzazione degli insegnanti sulle questioni economico-finanziarie.

Giorgio Tonini (Pd) ha giudicato questo tema una vera e propria emergenza nazionale, tenuto conto anche della crisi delle banche locali, del Centro Italia e del Veneto, pagate a caro prezzo dai piccoli risparmiatori e dalle loro famiglie. C’è quindi un’urgente bisogno di educazione finanziaria da parte dei giovani risparmiatori. Spesso, ad esempio, un alto tasso di interesse offerto dalla banca altro non è che il modo con cui l’istituto punta ad ottenere una maggiore remunerazione. L’educazione alla consapevolezza su questi temi è l’unica vera difesa possibile per i risparmiatori.
Marini ha aggiunto che non meno importante è il tema dell’educazione all’economia domestica per il risparmio di energia e di materia a causa del consumismo dilagante che sta depredando le risorse del pianeta.
Rossi, favorevole alla mozione, ha però ricordato che la Provincia dovrebbe avviare iniziative più coraggiose sull’educazione economico-finanziaria, inserendone esplicitamente l’insegnamento nei piani di studio anche se a scapito di altre discipline.
Ambrosi nella replica ha insistito sul fatto che in questo settore dell’educazione occorre investire di più perché i cittadini adulti di domani abbiano dimestichezza con questi temi per poter gestire gli eventi e non esserne travolti.
La capogruppo del Pd Ferrari ha contestato a Marini la terminologia “economia domestica” che ricorda qualcosa di ormai superato.

 

Accolta a pieni voti la mozione 439 proposta da Mara Dalzocchio (Lega) per la creazione di un Hospice pediatrico trentino che assicuri anche ai bambini cure palliative e terapie del dolore.
La mozione, approvata all’unanimità, impegna la Giunta a valutare la possibilità di realizzare, partendo dalla Rete già presente e dalla collaborazione con l’Unità Operativa multizonale di cure palliative, un hospice pediatrico del Trentino in grado di rispondere alle specifiche esigenze dei bambini e delle famiglie che necessitino di cure palliative e terapia del dolore, affinché sia loro garantita un’assistenza qualificata, appropriata e specifica fornita da personale appositamente formato e aggiornato.
L’assessora Segnana ha ricordato il lavoro avviato dagli operatori del percorso integrato per le cure palliative pediatriche introdotto nel 2020, che interviene alacremente sul territorio per rispondere ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie. La proposta di un Hospice pediatrico permetterebbe di dare sollievo anche alle famiglie completando il percorso dell’Apss. La rete delle cure palliative ha finora preso in carico più di 100 minore con 47 tipi di diagnosi, sempre per gravi patologie e residenti in tutti gli ambiti territoriali. Si tratta di rendere gli interventi sempre più prossimi ai pazienti. L’idea è di realizzare l’Hospice come una casa accogliente e non all’interno di un ospedale.
Luca Zeni (Pd) ha giudicato condivisibile perché positiva e interessante questa proposta di mozione. E ha segnalato che nell’80% dei casi i bambini interessati non sono a fine vita e necessitano di questa struttura. Ha poi parlato della protonterapia che ha già degli spazi importanti e che potrebbe quindi risultare un luogo adatto e vicino al futuro Not.
Paolo Zanella (Futura), anche lui a sostegno della mozione ha giudicato la proposta un completamento della rete delle cure palliative del Trentino a favore dei bambini e delle loro famiglie laddove non sia possibile ottenere queste cure a domicilio.
Lucia Coppola (Misto-Europa Verde) ha ringraziato Dalzocchio e i firmatari di questa mozione che va oltre la solidarietà e la compassione per puntare a dare le risposte migliori possibili a questi bambini ammalati e sofferenti a causa di gravi malattie.
Claudio Cia (FdI) ha commentato che quando la politica ci mette il cuore produrre i migliori risultati, in questo caso a sostegno dei bambini e delle famiglie.
Dalzocchio nella replica ha ricordato che vi sono genitori che non riescono a sopportare il dramma del dolore vissuto dai figli percepito come un fallimento della loro famiglia.
Rossi ha auspicato che il tema di una struttura non superi quello della rete delle cure palliative, che sono sempre di migliore qualità quando prestate a domicilio. Per questo l’Hospice potrebbe in tal senso non essere centralizzato ma distribuito in più ambienti idonei a queste cure particolarmente gravose.
Demagri (Patt) ha annunciato il convinto appoggio del Patt a questa mozione, anche perché consente di mettere insieme tutti i processi avviati a questo scopo negli anni e di utilizzare qualche struttura messa recentemente in piedi per i pazienti Covid.
De Godenz (UpT) ha condiviso le considerazioni di Cia su questa mozione.

Approvata a pieni voti la mozione 444 proposta da Luca Guglielmi per il rifacimento del manto stradale del Passo Costalunga (nella parte della Provincia).
Il testo, approvato all’unanimità, impegna la Giunta a prevedere il rifacimento del manto stradale di competenza della Provincia autonoma di Trento presso il Passo di Costalunga, che costituisce una delle principali strade di accesso alla Val di Fassa e di collegamento in campo regionale.

 

Il presidente Kaswalder, per permettere di concordare modifiche ai prossimi testi in discussione, ha sospeso i lavori alle 18.07. Si riprenderà domani alle 10.00 con la discussione delle successive mozioni.

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