News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA POMERIGGIO: « DISCUSSIONE GENERALE SULLA MANOVRA DI BILANCIO PROPOSTA DALLA GIUNTA »

Scritto da
18.51 - giovedì 15 dicembre 2022

Quasi conclusa in Consiglio provinciale la discussione generale sulla manovra di bilancio proposta dalla Giunta. Attesi domattina la replica del presidente Fugatti e l’avvio dell’esame di una sessantina di ordini del giorno collegati.

Ultimi interventi questo pomeriggio in aula per la discussione generale dedicata alla manovra di bilancio della Provincia per il 2023 e alla relazione introduttiva del presidente Fugatti la cui replica è attesa domattina (i lavori riprendono alle 10). A sostegno della finanziaria e della bontà delle politiche dell’esecutivo nonostante le gravi emergenze esplose negli ultimi anni Masè, Savoi, Paoli e Paccher, mentre le minoranze sono tornate a evidenziare l’impossibilità di giustificare le non scelte dell’esecutivo con Zanella, Marini e Degasperi. All’intervento del presidente Fugatti seguirà l’avvio dell’esame della sessantina di ordini del giorno presentati dai consiglieri, collegati ai tre disegni di legge che formano la manovra.

 

Zanella: mancano interventi per fronteggiare il cambiamento climatico

Nel pomeriggio Paolo Zanella (Futura) ha concluso l’intervento da lui iniziato stamane sulla manovra di bilancio proposta dalla Giunta ripartendo dal tema della transizione ecologica. La questione climatica si sta aggravando e gli eventi estremi aumentano senza che vengano messe in atto le azioni di mitigazione dei cambiamenti né si investe sul territorio per evitare il dissesto idrogeologico che in particolare il Trentino subisce. Anche sui rifiuti la Giunta dovrebbe scongiurare la necessità di realizzare un gassificatore trattando con la Provincia di Bolzano per una raccolta differenziata che eviti l’aumento del volume di 130.000 tonnellate da incenerire in Alto Adige. Sulle Olimpiadi per Zanella costruire grandi strutture come quella di Pinè che attirano per pochi giorni migliaia di persone è un modello sbagliato e non sostenibile. Così come è sbagliato continuare a puntare sul turismo di massa anziché credere di più nella destagionalizzazione facendo leva sulla cultura e sull’ambiente come leva sullo sviluppo. Zanella ha concluso esortando a far leva sull’autonomia speciale che ha una storia millenaria di autogoverno e un ancoraggio internazionale che le altre regione non hanno, ma il problema è usarla smettendo di andare al traino dello Stato. Le emergenze sono frutto di cambiamenti in atto che vanno affrontare con misure radicali. “Speriamo di non dover assistere al secondo tempo perché il primo ha dato molto poco al Trentino”, ha concluso il consigliere di Futura.

 

Marini: la manovra della Giunta esprime solamente una politica di palliativi

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha giudicato la relazione del presidente Fugatti un condensato di politiche puramente palliative, incapaci di curare le cause strutturali del declino in atto in quanto concentrate esclusivamente sui sintomi dei problemi. Eppure di “dolore” che la politica nasconde e non vuole vedere ce né molto attorno a noi, come la povertà crescente e i morti per il freddo dimostrano. Marini ha lamentato la presentazione tardiva del documento sullo stato di attuazione del programma di legislatura, che ha impedito ai consiglieri di presentare proposte. Un primo esempio di politiche palliative che non affrontano i problemi reali portati da Marini riguarda l’eccessivo consumo di suolo di cui soffre il Trentino senza che il problema venga affrontato dalla Giunta provinciale in modo strategico. Sul piano di tutela delle acque nessuna misura è prevista dalla manovra per ridurre le perdite degli acquedotti e i problemi dei depuratori. Per fronteggiare i cambiamenti climatici il primo primo obiettivo da perseguire dovrebbe essere la riduzione dei consumi energetici. Ma per questo i pannelli fotovoltaici sono solo, appunto, un palliativo. Manca un aggiornamento del bilancio energetico ambientale della Provincia. Per la manutenzione degli edifici scolastici che sono i più energivori la Giunta ha stanziato appena 11 milioni. Il sistema con queste palliativi continuerà ad essere inefficiente con abnormi consumi attuali. Marini ha poi messo l’accento sul gap di genere ancora marcato nell’occupazione, perché il numero di donne che sceglie di non lavorare è superiore di 9 punti percentuali a loro sfavore rispetto agli uomini. Occorrerebbe adottare strumenti inclusivi nel mondo del lavoro a favore di donne e giovani. Marini ha stigmatizzato la tendenza della Giunta a introdurre semplificazioni per la realizzazione di opere pubbliche di cemento. La Giunta dimostra grande disattenzione per le povertà e nel bilancio dimentica totalmente i disabili. Le politiche badano solo agli interessi economici omettendo una valutazione dell’impatto energetico delle opere pubbliche. Per la cui realizzazione Marini ha poi criticato la forte apertura introdotta dalla Giunta con una recente delibera per il partenariato pubblico-privato (ppp), mentre la Corte dei Conti ha evidenziato i rischi che si corrono in tal modo sia nell’indebolimento della concorrenza sia nell’esposizione a fenomeni corruttivi. Sposando il ppp si finisce nel Far West. Il pentastellato ha anche lamentato l’avallo passivo che il Consiglio provinciale si è ormai ridotto a dare rispetto alle decisioni e ai provvedimenti legislativi portati avanti dall’esecutivo. Infine Marini ha preso di mira il concerto di Vasco Rossi che secondo uno studio mai visto avrebbe prodotto 44 milioni di euro di output.

 

Savoi: concluderemo il primo tempo in ottobre e il secondo sarà migliore

Alessandro Savoi (Lega) ha detto di aver trovato “tanta roba” nella relazione del presidente, più di quanto pensasse. Concretezza e responsabilità emergono per Savoi chiaramente da questi 4 anni di legislatura. Speriamo da questa manovra una crescita del Pil nonostante le enormi difficoltà attraversate dall’ottobre 2018 ad oggi, prima con la Tempesta Vaia, poi a causa della pandemia durata due anni e 9 mesi. Non si era mai visto nulla del genere dal dopoguerra ad oggi. Savoi ha stigmatizzato i consiglieri che ieri hanno citato senza rispetto i tanti morti per Covid subiti dal Trentino. Quanto alle riforme strutturali di cui il dem Tonini ha denunciato ieri l’assenza, il consigliere leghista ha ricordato che neanche il Pd ne ha realizzate in Italia negli anni in cui era al governo. C’è poi per Savoi chi si riempie continuamente la bocca di termini come disuguaglianze e povertà portando al polso un Rolex come la Schlein. Oggi la Giunta provinciale ha dovuto far fronte alle emergenze per andare incontro ai bisogni delle famiglie e le imprese. Savoi ha poi difeso il richiamo del presidente Fugatti al Nordest perché coerente con l’esigenza di relazionarsi con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che attendono l’autonomia differenziata del cui riconoscimento statale anche il Trentino indirettamente beneficerà. “Su questo punto la Lega non cederà di un millimetro”, ha assicurato il consigliere ricordando l’ancoraggio del Carroccio al Nord. Per Savoi occorre che Roma torni a restituire alla Provincia il 90% delle imposte raccolte in Trentino e non più solo il 70% di oggi. Quanto ai limiti della Giunta ammessi anche dal presidente Fugatti, è vero che “siamo ancora al primo tempo – ha riconosciuto il consigliere –, perché al secondo arriveremo dall’ottobre prossimo in poi”. Quanto alla manovra, nonostante le molte spese non comprimibili della parte corrente di questa finanziaria, Savoi ha lodato il bilancio con cui la ella Giunta garantisce un miliardo e 800 milioni in investimenti, perché sono queste risorse a “fare Pil”. Cercheremo di correggere i nostri errori nel finale di questo primo tempo da qui all’autunno prossimo, ha aggiunto. Sappiamo che l’avanzo di amministrazione da applicare nel 2023 sarà di 150 milioni di euro ma per legge non possiamo inserire queste risorse nel bilancio. Se oggi i soldi non ci sono non si possono spendere ma provvederemo nel secondo tempo, “che sarà sicuramente migliore del primo”. Savoi ha infine giustificato i tempi lunghi necessari per la messa a terra dei progetti a causa della burocrazia e delle procedure che caratterizzano la pubblica amministrazione.

 

Paoli: nonostante le difficoltà la Giunta ha saputo aiutare famiglie e imprese

Denis Paoli (Lega) ha richiamato alla necessità di analizzare la situazione del Trentino e del contesto circostante anche internazionale prima di giudicare la manovra di bilancio. La Giunta ha dovuto affrontare problematiche gravi e imprevedibili e ora il caro-materiali che non si poteva ignorare per far ripartire l’economia. Paoli ha ricordato che nei prossimi anni caleranno anche i trasferimenti dallo Stato degli arretrati dovuti alla Provincia, anche se il Trentino recupererà parte delle risorse per i crediti accumulati nei confronti di Roma. La speranza è che nel 2023 la recessione preannunciata da Christine Lagard duri poco mentre sappiamo che l’inflazione durerà di più. Tutto questo mostra per Paoli quanto sia difficile per la Giunta esprimere la vision che bisognerebbe avere per governare, perché in una situazione di grande instabilità non è facile programmare neanche nel breve periodo. E ha respinto quindi al mittente le critiche rivolte al presidente Fugatti dal centrosinistra, perché la Giunta è comunque riuscita ad andare incontro alle esigenze di famiglie e imprese con circa 370 milioni complessivi per fronteggiare le emergenze incontrate in questo periodo. Paoli ha difeso anche il bonus di 180 euro previsto dall’esecutivo per aiutare 250.000 famiglie trentine, sul quale le opposizioni non hanno votato a favore senza avanzare proposte alternative. La verità è che la Giunta ha operato con lungimiranza anche per la lotta alla denatalità mettendo a disposizione contributi alle famiglie superiori agli aiuti adottati in vari Paesi europei. Il consigliere ha rivendicato anche l’ascolto prestato dalla Giunta e dai consiglieri di maggioranza ai territori, alle categorie economiche e ai sindacati. Le uniche critiche importanti a questa manovra sono arrivate dai sindacati. Infine secondo Paoli le opposizioni stanno ancora rosicando per le 120.000 persone attirate dal concerto di Vasco, altrimenti non continuerebbero a parlare di un evento del maggio scorso.

 

Masè: offrire alle famiglie la garanzia di servizi per l’infanzia favorisce la natalità e la “restanza” nei territori

Vanessa Masè ha ricordato le molte audizioni svolte sul bilancio dalla Prima Commissione da lei presieduta, mentre a Bolzano il Consiglio non ne fa per niente. Masè ha preso le mosse dal tema demografico puntando l’attenzione sulle persone evidenziando alcuni dati che dimostrano la positività delle politiche per le famiglie e per la natalità che sono state centrali in Trentino anche in questa legislatura. E ha poi ribattuto alle critiche delle minoranze contro gli interventi spot della Giunta che invece ha messo in atto politiche importanti a sostegno delle famiglie e delle giovani coppie sapendo che le misure messe in campo non producono un ritorno immediato ma solo nel medio periodo. Ha segnalato che in questa direzione i Comuni family sono molto più attrattivi dei Comuni non family. E il Trentino continua a occupare le prime posizioni in Italia nelle politiche per il welfare in Italia. Anche da questa attenzione rivolta alle famiglie dipendono le politiche per la “restanza” sul territorio per evitarne lo spopolamento. Il punto per Masè è offrire alle famiglie la garanzia dei servizi, ad esempio con un sistema educativo unitario da 0 a 6 anni da lei proposto con un apposito disegno di legge che il Consiglio esaminerà in aula nei primi mesi del 2023. Il problema delle famiglie che desiderano avere ed educare i figli fin da quando sono piccoli, non consiste tanto, secondo la consigliera, nel costo dei servizi quanto nella disponibilità di posti per i bambini, che aumenterebbero integrando nidi e scuole dell’infanzia sia nei muri che nella progettualità con notevole risparmio di risorse per le comunità. Masè ha poi presentato i contenuti degli ordini del giorno collegati alla manovra e da lei proposti sempre in tema di welfare. E ha sottolineatol’esigenza di recuperare molti bambini e adolescenti con un investimento sulla scuola per ottenere ritorni importanti nel futuro. Sulla finanziaria della Giunta ha plaudito alla scelta di una crescita dello 0,7% per lanciare un segnale di prudente non pessimismo e di fiducia. E i dati sui primi arrivi dell’Immacolata lasciano ben sperare per il prosieguo positivo della stagione turistica invernale in corso. Ha inoltre indicato nell’Interporto di Trento uno snodo cruciale per risolvere i problemi dell’infrastrutturazione futura e del trasporto merci nel territorio. Richiamando l’attenzione sull’investimento di 3-4 milioni di euro sull’officina per la manutenzione dei vagoni in vista dello switch intermodale previsto nei prossimi anni.

 

Paccher: sbagliate le critiche rivolte alla Giunta da consiglieri di minoranza

Roberto Paccher (Lega) ha giudicato estremamente positivo questo bilancio se confrontato con quello della Giunta Rossi che in 5 anni ha dovuto affrontare solo l’emergenza dell’orso. Di questo dato occorre tenere conto perché un conto è operare in un regime di ordinarietà e un altro è dover operare passando da un’emergenza all’altra, riuscendo comunque a realizzare opere che migliorano l’esistenza dei trentini. Secondo Paccher la visione della Giunta Fugatti è stata quella di impegnarsi a migliorare le condizioni di chi vive nelle periferie e nelle nostre valli, come dimostrano le numerose varianti messe in pista per tante comunità decentrate. Il consigliere ha ricordato che per le famiglie sono stati investiti circa 100 milioni di euro. Quanto alle opere ereditate dal passato come la variante di Pinzolo, Paccher ha ricordato che dal passato questa Giunta ha ereditato anche molto grane come ad esempio il Not e la proroga della concessione per l’A22. Anche la situazione critica della sanità, anche questa è un’eredità ricevuta dal l’attuale esecutivo. Il consigliere ha poi contestato la tendenza delle opposizioni a demonizzare la gestione privata dei servizi alla persona di cui esistono esempi eccellenti. E ha difeso gli alloggi messi gratuitamente a disposizione delle giovani coppie in alcuni Comuni svantaggiati del Trentino per contrastarne lo spopolamento. Sulla Valsugana Paccher ha ricordato le ingenti risorse investite dalla Giunta per la viabilità e l’ascolto dei territori per concordare le soluzioni da adottare, rendendosi disponibili a mettere a disposizione risorse ancor maggiori per rispondere alle esigenze locali. E ha citato tante opere minori ma molto importanti per le comunità interessate. La Giunta Fugatti ha inoltre creato le condizioni per il recupero occupazionale dell’ex stabilimento Bailo nel Tesino, con un investimento che riporterà molti lavoratori nei paesi di origine. Paccher ha replicato anche a Dallapiccola sull’immissione delle trote alloctone nei corsi d’acqua che la Giunta sarebbe stata l’unica a non permettere, mentre il divieto di liberare questa specie è stato imposto dal ministero, salvo deroghe per studiare le quali la Provincia ha assunto un impegno preciso. Sempre rivolto a Dallapiccola il consigliere leghista ha ricordato che il rilancio della stazione sciistica della Panarotta: al problema della carenza di neve che si risolve solo realizzando un bacino per l’innevamento l’allora assessore al turismo del Patt aveva messo in guardia da investimenti in questa località perché poco prudenti. Come cantava De Andrè “si danno buoni consigli quando non si possono più dare cattivi esempi”. Infine a Zanella Paccher ha segnalato che per le famiglie la Giunta ha previsto un bonus bollette da 200 a 400 euro per una spesa complessiva di 6 milioni di euro e subordinatamente a una verifica di reddito e patrimonio evitando un approccio iniquo. Ha poi ricordato i 48 milioni di euro investiti a sostegno delle famiglie per fronteggiare il caro-bollette evitando di subordinare l’erogazione dei 180 euro a nucleo all’Icef per non intasare gli uffici della Provincia con 200.000 domande.

 

Rossi contesta le fotografie e Zanella replica a Paccher

Ugo Rossi sull’ordine del lavori ha chiesto se durante i lavori d’aula è consentito scattare delle fotografie ai consiglieri e il presidente Kaswalder ha confermato la non opportunità di questa pratica. Paccher ha ricordato che lo stesso Kaswalder gli aveva spiegato che le fotografie non sono vietate perché il vero problema è l’uso che se ne fa.
Zanella ha negato di aver chiesto corsi sul linguaggio di genere e ha precisato di aver detto che la Giunta non ha previsto nulla per le famiglie non nel 2022 ma in questo bilancio.

 

Degasperi: l’incertezza del presente non è giustifica le non scelte

Degasperi ha chiesto in via preliminare se gli accordi presi e approvati in aula devono essere rispettati o no. Ha poi osservato che si sarebbe aspettato la replica finale agli interventi della discussione generale dal presidente Fugatti e non dal consigliere Paccher, a meno che questi non sia considerato “presidente di complemento”. Ha inoltre smentito l’affermazione che la Giunta ha rinnovato tutti i contratti del pubblico impiego, perché questo non è vero. Sui 180 euro Degasperi ha obiettato che per questa come per altre analoghe misure adottate in precedenza, si poteva tener conto di reddito e patrimonio dei beneficiari. Su Dolomiti Energia ha segnalato che la società omologa di Bolzano è intervenuta di propria iniziativa per scontare le bollette, cosa non avvenuta in Trentino. Anche questa sua proposta è stata respinta dalla Giunta. Degasperi ha citato il saggio “L’età dell’incertezza” scritto nel 1977 osservando che nel nostro mondo l’incertezza è una costante. Questa fase è sicuramente complessa ma non può costituire una giustificazione delle non scelte. Di fronte a queste emergenze distruttive il sistema dovrebbe dimostrarsi capace di cogliere questi momenti come un’opportunità. Se invece la Giunta decide di pensare alle problematiche contingenti, questa è una scelta legittima ma non è l’unica opzione. Sullo sgravio dell’addizionale regionale ha ricordato che l’esecutivo ha deciso che nel 2023 i trentini con un reddito fino a 25.000 euro torneranno a pagare questa tassa. Inoltre la finanziaria prevede una copertura dell’aumento del 20% dell’indennità destinata ai presidenti delle Comunità di valle. Il consigliere ha criticato anche la scelta di attingere per il reclutamento dei dirigenti alle graduatorie delle Comunità di valle anziché a una graduatoria apposita. Con l’addizionale regionale Irpef si fanno pagare ai trentini 30 milioni di euro per poi elargire in tutto appena 3 milioni di euro sotto forma di bonus (bonus energia, bonus terzo figlio). Bonus per tutti – ha lamentato Degasperi – tranne che per gli insegnanti trentini che ne avrebbero diritto, compresi quelli della formazione professionale e della scuola dell’infanzia. Ancora sulle scuole, il consigliere ha protestato contro il pesante aggravio di adempimenti burocratici a carico degli insegnanti a causa dell’introduzione del registro elettronico per trasmettere il voto direttamente sul cellulare, senza tuttavia abbandonare il cartaceo e dovendo sobbarcarsi anche i moduli per garantire la privacy. Andrebbero infine eliminati gli eliminati gli esami di ammissione alla formazione professionale quando ci sono più posti che domande. Anche questo è un procedurale del tutto obsoleto e inutile. Infine Degasperi ha criticato l’intenzione di riconoscere alla nuova Fondazione ITS Acamemy una struttura privatistica. Per mitigare i rischi di questa impostazione il consigliere propone che al vertice di questa fondazione vi sia un dirigente scolastico e non il primo che passa per la strada.

I lavori in aula sulla manovra di bilancio riprenderanno domani alle 10.00, molto probabilmente con la replica del presidente Fugatti.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.