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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA POMERIGGIO: « CHIUSA LA SEDUTA STRAORDINARIA SU CONCESSIONE A22, SÌ A RISOLUZIONE PER MIGLIORARE LE AREE DI SOSTA PER AUTOTRASPORTATORI »

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18.59 - lunedì 16 maggio 2022

Chiusa la seduta straordinaria sulla comunicazione del presidente dedicata al rinnovo della concessione dell’A22. Sì alla risoluzione di Masè che impegna la Giunta ad investire sul miglioramento dei servizi nelle aree di sosta a favore degli autotrasportatori. Approvati poi all’unanimità tre dei quattro punti della risoluzione proposta da Sara Ferrari (Pd). Sull’ultimo, relativo ai compensi, il presidente Fugatti prima modifica il testo con le minoranze e poi ci ripensa ritirando il sostegno all’emendamento

Dopo la sospensione dei lavori concessa alle 16.30 su richiesta delle minoranze per un confronto con il presidente Fugatti sul testo della risoluzione proposta dalla capogruppo del Pd Sara Ferrari e firmata da altri 9 consiglieri in merito alla comunicazione presentata dal capo dell’esecutivo sul rinnovo della concessione dell’A22 alla Autobrennero spa, al rientro in aula è intervenuta Vanessa Masè (La Civica).
Masè ha illustrato la sua proposta risoluzione riguardante le aree di sosta lungo l’Autobrennero. Il testo prevede di impegnare la Giunta a promuovere gli investimenti di A22 anche nel senso auspicato dal regolamento europeo per la miglioria e l’ampliamento sia nel numero che nei servizi offerti dalle aree di sosta, con una particolare attenzione a quelli offerti ai lavoratori del settore dell’autotrasporto.
Il presidente Fugatti ha motivato il sì della giunta al testo perché nei piani di A22 si prevedono una serie di investimenti nelle aree di servizi orientati nella direzione indicata da Masè.

Alex Marini (Misto-5Stelle) ha giudicato “interessante” la risoluzione perché il progetto della spa per il rinnovo della concessione non se ne occupa. Autogrill e aree di sosta dovrebbero a suo avviso promuovere le offerte e le peculiarità del territorio attraversato dall’autostrada.
Roberto Paccher (Lega) ha ricordato che dal 2014 la società A22 attende il rinnovo della concessione e quindi – ha aggiunto – ben venga il progetto di partenariato perché la sede e la regia dell’infrastruttura rimangano in regione.
Il testo di Masè ha ottenuto 28 voti favorevoli e il voto di astensione di Michele Dallapiccola del Patt.

Il presidente della Provincia prima concorda un emendamento alla risoluzione delle minoranze e poi cambia idea dichiarando all’aula la contrarierà alla modifica

Della seconda risoluzione proposta da Sara Ferrari (Pd) e altri 9 consiglieri, depositata da 10 esponenti di minoranza, l’aula ha approvato all’unanimità la premessa e i primi tre punti del dispositivo, mentre ha respinto con 18 no e i 10 voti favorevoli delle minoranze il quarto e ultimo punto. Il punto 4 era stato dapprima modificato grazie a un’intesa raggiunto tra le minoranze e il presidente Fugatti. Poi però il presidente è intervenuto per chiedere all’aula, senza fornire spiegazioni, di votare contro la modifica concordata, mentre ha confermato la condivisione della Giunta in merito ai primi tre.

 

Il testo originario di Ferrari e quello con il quarto punto sui compensi dapprima emendato d’intesa con il presidente e poi rinnegato da Fugatti

Il testo, la cui prima firmataria è Sara Ferrari (Pd) impegna la Giunta ad adoperarsi anche nell’ambito della Regione e negli organi societari dell’Autobrennero in tre direzioni: 1) affinché sia salvaguardato l’attuale assetto societario della spa, in particolare la titolarità della Regione insieme alle Province autonome di Trento e di Bolzano e ad altri enti pubblici con sede nel territorio regionale, di oltre il 50% del capitale sociale; 2) perché sia definita e garantita, nell’ambito di una politica di corridoio l’ungo l’asse del Brennero e di concertazione transfrontaliera in ambito euroregionale, la programmazione, anche attraverso adeguate e innovative politiche tariffarie, dello spostamento dalla gomma alla rotaia dell’intera quota di incremento tendenziale del traffico previsto nell’intero arco di validità della nuova concessione, insieme all’incremento della sostenibilità ambientale dell’attuale livello di traffico sull’A22 mediante la progressiva riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, e alla ottimizzazione dell’utilizzo dell’infrastruttura autostradale e della sua sicurezza, mediante la sua integrale digitalizzazione; 3) in modo che sia promossa un’effettiva partecipazione delle istituzioni provinciali e locali, della società civile e della popolazione della Provincia alla definizione e all’attuazione delle opere previste dalla nuova concessione sul territorio trentino. La risoluzione infine impegna la Giunta a proporre in qualità di socio all’assemblea della società – il rispetto del limite massimo di 240.000 euro ominicomprensivi per i compensi dei manager e degli amministratori della stessa e delle società partecipate, fermo restando il mantenimento di un cda rappresentativo di tutti gli attuali soci pubblici.
La modifica prima sottoscritta da Fugatti con le minoranze e poi bocciata dallo stesso presidente, impegnava la Giunta provinciale trentina in qualità di socio, titolare insieme alla Regione di una quota superiore al 10% del capitale, a proporre all’assemblea della società, per il rinnovo delle prossime cariche societarie, misure analoghe a quelle previste all’articolo 11 commi 6 e 12 del decreto legislativo 175 del 2016 (vedi le due norme riportate sotto tratte dal Testo unico in materia di partecipazione a società a gestione pubblica), fermo restando il mantenimento di un cda rappresentativo di tutti gli attuali soci pubblici.

 

Incomprensibile per le minoranze “la capriola” di Fugatti.

Nelle dichiarazioni di voto conclusive Sara Ferrari ha detto di accogliere “senza ostilità” la votazione richiesta dal presidente per parti separate, prendendo atto “con sconcerto” del voltafaccia di Fugatti sulla modifica del quarto e ultimo punto da lui precedentemente firmato.
Marini ha criticato la risoluzione che – ha osservato – non prevede nulla di vincolante né di specifico e nulla, quindi, lascia pensare a una sua possibile attuazione concreta anche per quanto riguarda il terzo punto dedicato all’obiettivo della partecipazione dei cittadini. Quanto al punto finale relativo ai compensi, ha lamentato che non si conoscono neppure quelli attuali. L’ultimo dato pubblicato nel sito della Provincia relativo al 2020 indica una cifra di 358.000 euro. A suo avviso il problema è che manca la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni. Il problema riguarda il “come” si controllano le società pubbliche. Una società pubblica come questa, con un fatturato nell’ordine di 400.000 euro all’anno, non è soggetta ad alcun controllo.

Giorgio Tonini (Pd) ha preannunciato il voto favorevole a tutto il testo, compreso il punto emendato d’intesa con il presidente, ringraziando Fugatti per aver accolto i primi 3 punti del dispositivo, a suo giudizio importanti e impegnativi e “che fanno fare un passo avanti a tutto il dibattito”. Ha poi espresso rammarico per la “capriola” del presidente Fugatti che ha disconosciuto il suo stesso emendamento. La parte finale del testo concordato con lui aveva, per Tonini, il merito di togliere dal tavolo la discussione sul fatto se la società Autobrennero debba considerarsi una controllata o una partecipata, e accettava che fosse una partecipata come previsto dalla legge regionale 16 del 2016. Il testo emendato con il presidente sanciva insomma che venisse applicato il tetto anche a una società partecipata. Sembrava quindi di aver trovato la quadratura del cerchio. Poi – ha proseguito il consigliere del Pd – è però emerso che il tema vero non consiste nel fatto che questa società sia una partecipata o una controllata, bensì nei compensi. “Noi – ha assicurato – faremo comunque valere la clausola in forza della quale il tetto verrà applicato. Qualcuno – ha concluso – deve aver fatto dei conti spingendo la questione molto ma molto in basso”.
Il presidente Fugatti ha replicato a Marini citando le cifre che dimostrano come tra il 2017 e il 2020 i compensi e rimborsi siano sensibilmente calati.

Ugo Rossi (Misto-Azione) ha dichiarato che voterà a favore della risoluzione i primi tre punti aggiungono valore al lavoro svolto dalla società. Per Rossi il partenariato può costituire una buona opportunità per il Trentino. Si è augurato che vi possa essere una dichiarazione di pubblica utilità da parte dello Stato e che non vi sia nessun competitor rispetto alla proposta avanzata da Autobrennero. “Se invece un competitor ci fosse – ha ipotizzato – bisognerebbe probabilmente ridiscutere la questione di avere solo soci pubblici o no, per salvare il protagonismo degli enti territoriali”. Rossi ha poi aggiunto di non aver capito perché il presidente Fugatti abbia deciso di votare contro una modifica da lui stesso proposta, e gli ha chiesto di introdurre un riferimento oltre che alla legge Madia anche alla legge regionale. Perché – ha concluso – sarebbe strano che in un quadro normativo dato da una legge regionale, la proposta di partenariato formulata dalla società sia messa in pericolo”.

 

 

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