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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA MATTINA: « RESPINTA,LA MOZIONE DI MANICA, PREVEDEVA UN CONFRONTO SULLA PROGETTAZIONE DELLA TRATTA TRENTINA DEL CORRIDOIO BRENNERO »

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13.18 - giovedì 28 ottobre 2021

Nella seduta antimerdiana, il Consiglio provinciale ha respinto, dopo un ampio dibattito delle sole Minoranze, la mozione di Manica che prevedeva un confronto sulla progettazione della tratta trentina del Corridoio del Brennero. Approvata all’unanimità la mozione di Masè sulla promozione di regole e informazioni sull’uso dei monopattini, passa il documento particolarmente contrastato di Cavada per facilitare la pratica della falconeria in Trentino, è stato approvato in forma emendata il documento di Marini che impegna a trovare una procedura per raccogliere e censire segnalazioni per elettrodotti e anche quello di Zanella per dare pubblicità alle disposizioni anticipate di trattamento e facilitarne la raccolta coinvolgendo il sistema sanitario provinciale.

 

Mozione 446 (Alessio Manica, PD) respinta
Completare la progettazione della tratta trentina del Corridoio del Brennero
Il proponente ha definito quello di questa mozione un “tema cruciale e complesso”, che è stato favorito dalla pandemia, grazie all’immissione di grandi risorse economiche e al finanziamento di una parte della tratta in corrispondenza dell’attraversamento più popolato, quello di Trento. In questo momento ci vuole uno scatto in più, ha detto, occorre accelerare le ipotesi progettuali anche sul resto del territorio trentino. Su queste premesse la mozione, respinta, affidava alla Giunta i seguenti impegni: convocare l’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero entro un mese dall’approvazione; supportare il Comune di Trento nella progettazione e nell’implementazione delle opere necessarie alla realizzazione della Circonvallazione ferroviaria del capoluogo; procedere con urgenza alla pianificazione e alla progettazione dell’intera tratta trentina del Corridoio del Brennero e alla sottoscrizione di un accordo con RFI relativo all’intera tratta compresa tra la chiusa di Borghetto e quella di Salorno; adottare idonee iniziative per informare i cittadini sullo stato della progettazione, sulle scelte tecniche e sul percorso di realizzazione dell’intera tratta trentina; definire le connessioni tra la linea del Brennero, la ferrovia della Valsugana e la rete ferroviaria regionale, comprese le tratte di progetto come la Rovereto-Riva e quella delle Valli dell’Avisio, nonché le soluzioni logistiche per il trasporto merci e le interconnessione con l’Interporto di Trento, al fine di offrire una rete completa e strategica di mobilità sostenibile per il futuro del Trentino.
Il consigliere Ugo Rossi (Azione) ha osservato che servirebbero due sedute intere di consiglio per discutere di un argomento tanto strategico, di una grande opportunità che riguarda sì il futuro, ma anche il presente di questo territorio. Purtroppo in questo momento c’è una sola istituzione che ci sta mettendo la faccia fino in fondo ed è il Comune di Trento che sta già incontrando le persone e i singoli soggetti coinvolti. Servirebbe un patto tra Comune e Provincia su questo tema, ha suggerito, ma la poca attenzione riservata oggi dalla Giunta alla mozione del collega è indice di un pericolo, che l’opportunità straordinaria del Pnr che finanzia con certezza quest’opera non venga colta fino in fondo e questo è un problema del quale non si sa se la Provincia sia consapevole. Spero di sbagliarmi, ha concluso.
Nel suo intervento Paolo Zanella (Futura), esprimendo convinto sostegno alla mozione, ha sottolineato l’importanza dell’opera finanziata eccezionalmente in parte dal Pnr, un aspetto che impone però di ragionare anche sulle altre tratte, per capire dove si pensa di far passare il quadruplicamento. Non è solo una questione paesaggistica ed ambientale, ma anche di sostenibilità economica, ha aggiunto. Il rischio è quello di bucare la montagna solo per fare la circonvallazione di Trento: una cattedrale nel deserto con impatto inimmaginabile anche sulla città.
Ha posto l’accento sulla partecipazione Alex Marini (Misto_5 Stelle) che ha suggerito di applicare le norme sull’autogoverno che contengono numerosi strumenti per permettere di attivare dialogo e confronto con il territorio.
Filippo Degasperi (Onda Civica) si è detto disorientato nel notare che nella scorsa legislatura aveva evidenziato che si sarebbe potuto investire sulla linea storica anziché attendere il tunnel del Brennero, mentre oggi qualcuno che qualche anno fa lo irrideva, sostiene che forse la linea del Brennero non è sostenibile. Il dibattito è surreale, ha aggiunto esprimendo stupore: il Comune di Trento dov’era fino al 2021? dov’era quando facevo le battaglie qualche anno fa? E dov’erano i Comitati e dov’erano i cittadini? Non comprendo perché solo oggi tutti scoprano all’improvviso che ci sarà una circonvallazione e che non va più bene nulla. Qualcuno ha raggirato i trentini per tutti questi anni e forse se ne accorgono solo adesso.
L’assessora Giulia Zanotelli ha espresso il parere della Giunta di accoglimento della premessa e del punto 4.
Alessio Manica ha detto di trovare drammaticamente stridente il vuoto di dibattito su questo tema da parte della maggioranza, l’assenza del Presidente e la foto di Fugatti che ieri andava a fare il sopralluogo alla Music Arena: “qui manca la capacità di distinguere il peso dei temi” ha detto e, rivolgendosi alla maggioranza l’ha accusata di non avere coscienza dell’importanza della partita che ha in mano o forse quel piano non lo sa fare perché ne uscirebbero troppe contraddizioni. Gli emendamenti della Giunta non sono accoglibili, ha concluso, respingendo la proposta di accoglimento di premessa e aspetti informativi.
Trovo paradossale che la Giunta dica no a questa mozione perché significa dire no a decisioni strategiche che sono nelle sue competenze rispetto a questo progetto ha notato Degasperi. Di simile avviso Zanella: non capisco come si possa bocciare un dispositivo che impegna doverosamente alla concretezza rispetto ad un progetto che si realizzerà. Si nega dunque il supporto al Comune di Trento, si nega la coprogettazione? Con i colleghi di minoranza chiederemo una conferenza di informazione ha annunciato, su questo tema nodale e cruciale per questo territorio.
Michele Dallapiccola (Patt) ha richiamato l’aula a ricordarsi che questa è un’aula consiliare e non una arena: ho assistito a scene avvilenti dove si mugugna come dei primati e si assumono atteggiamenti non consoni.
Lucia Coppola (Misto-Verdi per l’Europa) ha dato suo appoggio alla proposta della Conferenza d’informazione ed ha espresso la necessità di un confronto urgente su un’opera rispetto alla quale la Provincia non si può chiamare fuori: è improprio ed inammissibile.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ha detto Ivano Job (Lega) replicando a Dallapiccola. Quanto al tema in discussione il consigliere ha osservato che tra il fare e il non fare c’è un abisso. Il problema va affrontato, ha ammesso, e i cantieri vanno cantierizzati, ha detto, esprimendo la certezza che il Presidente Fugatti sia attento a quest’opera e la situazione sotto controllo.
Alessandro Olivi (PD) si è stupito del fatto che la Giunta abbia condiviso la premessa e poi respinto il dispositivo “assolutamente costruttivo” di questa mozione. E’ difficile immaginare il perché la Giunta non abbia voluto spendere il tempo per analizzare questo documento e condividere con il Consiglio un orientamento sull’impatto rivoluzionario che quest’opera avrà sul territorio. Una risposta, quella della Giunta, eccessivamente e immotivatamente “liquidatoria” forse solo perché il documento è sottoscritto dalle opposizioni, ha rilevato.
La mozione è stata respinta con 18 no e 13 sì.

 

Proposta di mozione 447 (Vanessa Masè, La Civica) approvata
Promuovere regole più certe nell’utilizzo di monopattini e veicoli a propulsione elettrica per la mobilità personale
Il dispositivo della mozione della consigliera della Civica, che ragiona sui pericoli e sulle regole legate all’utilizzo dei monopattini elettrici, approvato in forma emendata, impegna la Giunta in due direzioni: a promuovere, una volta emanata la disciplina definitiva, una campagna informativa rivolta a tutti, ma in particolare ai più giovani, per favorire l’utilizzo corretto del monopattino sia dal punto di vista tecnico che dell’educazione stradale; a verificare la possibilità di introdurre un momento formativo all’uso del monopattino all’interno dei percorsi di educazione stradale previsti dalle scuole, una volta emanata la disciplina definitiva. Stralciato dalla versione approvata il riferimento all’assicurazione che era previsto dal terzo impegno del dispositivo.
L’assessore Mirko Bisesti ha confermato il parere favorevole al dispositivo emendato.
Ha espresso sostegno alla mozione il consigliere Devid Moranduzzo (Lega) che ha apprezzato in particolare li aspetti informativi su questo nuovo e sempre più diffuso mezzo di trasporto. Il documento è stato approvato all’unanimità.

 

Proposta di mozione 448 (Gianluca Cavada, Lega) approvata
Interventi per facilitare la pratica della falconeria in Trentino
La mozione del consigliere della Lega per promuovere la pratica della falconeria nella nostra provinciale sia a livello sportivo che venatorio, approvata sebbene ampiamente contrastata dalle Minoranze, impegna la Giunta ad attivarsi, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia, al fine di modificare, compatibilmente con le esigenze di tutela della fauna selvatica autoctona e tenendo conto dei possibili rischi per la salute, l’attuale regolamentazione provinciale relativa alla detenzione, all’allevamento, all’allenamento e alla riproduzione di uccelli da preda nel Trentino. In secondo luogo il documento impone l’avvio di una revisione in senso ampliativo delle specie di uccelli da preda attualmente autorizzate alla detenzione in Provincia, tenendo in considerazione le norme contenute nel Regolamento CEE 338/97, nella Legge 150/92 nel decreto legislativo 275/01.
Una proposta agghiacciante, l’ha definita Filippo Degasperi: qui stiamo parlando di tenere i rapaci in gabbia, ha notato e se abbiamo usato l’autonomia in passato per limitare questa pratica ora la usiamo male riferendoci a norme europee. Dal momento che si vuole tenere in vita questa pratica che propriamente non ci appartiene, potremmo introdurre in Trentino anche la caccia alla volpe, riconducendoci alla tradizione inglese, oppure alla corrida, ha osservato ironicamente.
Resta poco da aggiungere al brillante intervento del consigliere Degasperi, ha detto Lucia Coppola, esprimendo dispiacere nel dover affrontare in questa sede argomenti che ci fanno decisamente arretrare rispetto alle leggi vigenti. Non si parla mai abbastanza del benessere animale e del fatto che gli animali sono esseri senzienti, ha aggiunto: se questa mozione incredibile e assurda dovesse passare, il giudizio dei cittadini e della popolazione trentina sul nostro operato sarebbe certamente grave. Sono totalmente e radicalmente contraria a questa proposta di mozione e mi meraviglia sia arrivata in aula, ha concluso.
Alessio Manica si è aggiunto al coro di stupore, perplessità e contrarietà a questa proposta: davvero vogliamo governare la fauna in Trentino rispondendo a 10 falconieri che bussano alla porta? si è chiesto. Qui non ci si impegna a valutare, a ragionare, a fare una verifica, semplicemente si modifica la legge in senso ampliativo delle specie di uccelli.
Nella replica, il consigliere Cavada ha chiarito che la pratica della falconeria è patrimonio dell’Unesco e il bird control è un sistema naturale per contrastare l’invasione di certi animali come i colombi, gli aironi e i cormorani che rappresentano problemi anche dal punto di vista igienico. I rapaci verrebbero utilizzati proprio per contrastare l’eccessiva diffusione di questi uccelli.
Il presidente Kaswalder ha invitato il consigliere Degasperi che intercalava con commenti di dissenso la replica di Cavada ad abbandonare l’aula.
L’assessora Zanotelli ha dichiarato accoglibile la proposta di mozione che riguarda un tema conosciuto e sulla quale c’è un’istruttoria tecnica.
Ugo Rossi ha dichiarato la non partecipazione al voto: questa mozione ha una semplice funzione, ha detto, quella di intestarsi un provvedimento già pronto e che il consigliere Cavada rivendicherà. Dopo aver parlato dell’interramento della ferrovia nella città di Trento è davvero inaccettabile discutere dei piccioni che saranno controllati dai falchi.
Simili le considerazioni di Manica: la replica del proponente non ha fatto che rafforzare la nostra convinzione.
La votazione: 18 sì, 9 no e 3 non partecipanti al voto.

 

Mozione 440 (Alex Marini, Misto-5 Stelle) approvata
Procedura per raccogliere e censire segnalazioni per elettrodotti
Approvato in forma emendata nella premessa e nel dispositivo, il documento del consigliere Alex Marini riflette sul problema delle informazioni tecniche sulle attività potenzialmente pericolose in prossimità di linee elettriche ad alta tensione, quali ad esempio l’uso di attrezzature di elevata lunghezza, scale, gru, canne da pesca ecc. E’ prassi che enti ed associazioni si rivolgano per queste informazioni a Terna che possiede e gestisce gli elettrodotti. Poiché la Pat ha sottoscritto nel maggio 2006 un accordo con Terna, nel cui ambito è stato istituito un Tavolo tecnico di confronto, scambio informazioni e collaborazione, la mozione impegna la Giunta a valutare modalità di raccolta di segnalazioni di attività che possono risultare pericolose se svolte in prossimità di linee elettriche aeree ad alta tensione, da discutere nell’ambito del Tavolo di confronto.
L’assessore Mario Tonina ha espresso il parere favorevole della Giunta, con un emendamento condiviso. Non è una bocciatura, dunque, ma una riscrittura che tenga conto che un piano complessivo come quello descritto dalla mozione originaria allo stato attuale non può neppure essere ipotizzato, sia per le diverse priorità che per la mancanza di fondi. Anche nell’ipotesi in cui un simile piano potesse essere definito e finanziato, le modalità di raccolta delle segnalazioni richiederebbero pre-valutazioni e selezioni a livello locale per evitare un sovraccarico. Per quanto riguarda la segnalazione di linee aeree, si può affiancare alle tradizionali modalità di segnalazione a Terna anche la Pat, nell’ambito delle attività del Tavolo tecnico istituito nel 2006.
Marini ha ringraziato per la disponibilità e ha espresso soddisfazione per l’accoglimento dello spirito del suo documento, chiarendo che l’obiettivo non era certo quello di sovraccaricare le strutture.

 

Mozione 443, Paolo Zanella (Futura) approvata
Dare pubblicità alle disposizioni anticipate di trattamento e facilitarne la raccolta coinvolgendo il sistema sanitario provinciale
1. Prendendo spunto dal tema dell’autodeterminazione rispetto ai trattamenti sanitari e al fine vita, tornato di attualità per l’indizione di un referendum abrogativo sull’entanasia, la mozione del consigliere Zanella (approvata con un’astensione) impegna con il dispositivo la Giunta a dare attuazione all’articolo 4, comma 7 della legge n. 219/2017 e all’articolo 3, 5 e 10 del decreto del Ministero della Salute n. 168/2019, con un regolamentato per la raccolta di copia delle DAT e l’alimentazione della banca dati nazionale presso i punti di accesso del Sistema Sanitario Provinciale ritenuti più opportuni; a promuovere una campagna divulgativa sul territorio provinciale sul tema delle DAT, fornendo informazioni sui contenuti e sulle modalità di raccolta delle stesse in collaborazione con il Comitato etico per le attività sanitarie. A margine della discussione su questo tema, il consigliere Zanella ha colto l’occasione per stigmatizzare l’affossamento della legge Zan di estensione di diritti civili nell’aula del Senato ieri. L’applauso finale in Senato è stato un atto vergognoso: non si può gioire perché si affossa una legge che riconosce i diritti di tutti, ha concluso senza nascondere la sua indignazione.
2. Sara Ferrari (PD) ha annunciato la piena condivisione sua e del suo gruppo su questo documento, ricordando di avere posto l’argomento qualche anno fa con una mozione cui seguì una delibera di Giunta.
3. L’assessora Stefania Segnana ha espresso parere favorevole, dichiarando di accogliere la mozione che affronta un tema particolarmente sensibile. L’Azienda si farà carico per quanto di sua competenza dei contenuti della mozione, dell’informazione su un tema tanto delicato e del regolamento provinciale, anche se forse non si riuscirà entro fine anno.
4. Ugo Rossi ha dichiarato di votare volentieri questa mozione che rappresenta un “esercizio positivo dell’autonomia”.

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