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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA MATTINA: « DDL ZEROSEI, CONTINUA LA DISCUSSIONE GENERALE E L’OSTRUZIONISMO »

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13.09 - giovedì 30 marzo 2023

Ddl zerosei, continua la discussione generale e l’ostruzionismo. È ripresa in mattinata la discussione sul ddl 135/XVI sullo “zerosei” di Vanessa Masè (La Civica) con l’intervento di Claudio Cia (FdI) il quale ha ricordato che in commissione il disegno di legge venne accolto dalle minoranze con una benevola astensione e con dichiarazioni, come ha fatto Paola Demagri (Casa Autonomia), di disponibilità a ragionare sul testo. Sulla stessa lunghezza d’onda si sono espresse Lucia Coppola (Europa Verde) e Lucia Maestri (Pd), eppure, ha commentato Cia, non è stato presentato un solo emendamento al ddl, ma solo odg ostruzionistici. L’unico ad aver prodotto emendamenti è stato Degasperi (Onda) che, tra l’altro, non fa parte della commissione. La vera motivazione dell’ostruzionismo, quindi secondo Cia, è elettorale e si è manifestata con attacchi acidi e immotivati a Vanessa Masè che ha sempre mantenuto una linea coerente.
Per Lucia Maestri il dibattito non è stato iroso, ma corretto sono state portate anche proposte.

Riguardo agli emendamenti ha ricordato che del ddl sono state fatte due edizioni, la seconda, scritta dalla Giunta, ha rivoluzionato la prima e non era migliorabile perché sbagliata nel suo impianto. Non solo ma, per la consigliera Pd, Masè è stata lasciata sola dalla maggioranza che non l’ha sostenuta né in commissione né in aula. Visto che nella maggioranza c’è chi ritiene un parcheggio le scuole per l’infanzia e dice che i consiglieri non sono a libro paga degli insegnanti. Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega, colpita dalla veemenza dell’opposizione, ha ribattuto affermando che la minoranza ha continuato a dare dell’incompetente a Vanessa Masè svilendo così il ruolo di tutto il Consiglio che legifera su tutte le materie coinvolgendo e ascoltando, come è stato fatto per questo ddl, chi ha competenza specifica. Seguendo questa logica la minoranza dovrebbe ritirare quasi tutti gli odg. Accusa respinta da Lucia Coppola che ha ribadito la stima nei confronti di Vanessa Masè che, secondo la consigliera di Europa Verde, ha fatto un grande lavoro che non va gettato via, ma semplicemente rinviato per ridiscuterne l’impianto. Nessuno, ha detto a sua volta Paola Demagri, ha dato dell’incompetente a Masè che ha presentato un ddl su una questione di valore che riguarda i bambini. Ma ha anche ricordato le 8 mila firme degli insegnanti che dimostrano il malessere del sistema educativo nei confronti del ddl e che non vengono considerate. Ivano Job, pur condividendo il ddl, ha sottolineato che va tenuto conto delle difficoltà di gestione dello zerosei. Per Michele Dallapiccola (Casa Autonomia) ha detto che la maggioranza sta chiedendo alla minoranza il bon ton che non ha mai concesso ai consiglieri di opposizione, oggi portando in Aula un ddl contro il quale sono state raccolte 8 mila firme. Quindi, l’ostruzionismo non è nel merito ma sul metodo.

Giorgio Tonini (Pd) ha dichiarato la sua posizione da sempre favorevole allo zerosei. Tema, questo del dualismo tra nidi e scuole dell’infanzia, emerso già 30 anni fa, ha ricordato, anche sotto il profilo economico, quindi dei costi per i genitori, che della capillarità dei servizi, che in Trentino sono di altissimo livello. A partire dai nidi che non solo solo luoghi di custodia dei bambini ma di educazione. Una tradizioni di qualità che va tutelata attirando il sistema dei nidi dentro la prospettiva pedagogica del sistema dell’infanzia. Operazione complessa, e sanamene ambiziosa, che deve essere affrontata con la dovuta attenzione e attraverso un dialogo tra maggioranza e minoranza e un testo robusto che non sembra essere quello del ddl Masè. Per Tonini dovrebbe entrare in campo l’assessorato perché si tratta di ristrutturare un sistema educativo, obiettivo che non si può fare interamente dall’aula. Invece, ha commentato il consigliere Pd, di fronte ad una legge di questa importanza non si è visto e non si vede l’assessore che avrebbe dovuto mettere in campo la potente macchina della Pat. C’è poi, ha ricordato Tonini, c’è il problema del contesto che è quello del mondo della scuola che tradizionalmente risponde, in primo momento, sempre no. E questo implica capacità politiche per rassicurare gli insegnanti come si fece ai tempi della provincializzazione della scuola. Mostrando i muscoli, magari dando dei fannulloni agli insegnanti pensando di ottenere consenso, invece, non si arriva da nessuna parte. E’ stato fatto di tutto, ha continuato, per fare alzare i falchi e ora è inutile lamentarsi che non ci sono più colombe. A partire da quanto è stato fatto sulla Commissione dei 12 dove ora la maggioranza ha 12 componenti su 12. Tonini ha poi ricordato di aver difeso Cia di fronte alla querela della ditta dell’ospedale di Cavalese e di fronte a questo avrebbe sperato di avere un apertura sui 12.

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