Il disegno di legge del presidente Maurizio Fugatti – per affrontare le ricadute economiche dell’emergenza sanitaria – seguirà un percorso di massima celerità.
La Conferenza dei capigruppo è stata riunita stamane dal presidente Walter Kaswalder e ha deciso che il ddl 55/XVI verrà discusso e votato in aula sabato 9 maggio, con un’intera giornata di discussione che si concluderà in serata.
I tempi di discussione non saranno contingentati.
Ogni consigliere potrà presentare due proposte di ordine del giorno, una limitazione condivisa sempre nell’ottica di rendere agile il percorso assembleare. Gli emendamenti al testo dovranno essere depositati a palazzo Trentini entro le ore 12 di giovedì 7 maggio. Il presidente Kaswalder ha assegnato il disegno di legge giuntale alla II Commissione, presieduta da Luca Guglielmi: essa si riunirà sabato e domenica prossimi, effettuando anche una serie di audizioni degli attori sociali più coinvolti dalle misure messe in campo dal governo provinciale.
A questa road map si è arrivati stamane su proposta del presidente Kaswalder, dopo due ore di serrato confronto, durante le quali i capigruppo di minoranza hanno evidenziato l’irrinunciabilità di un adeguato, seppure ultrarapido confronto democratico su un testo di legge così rilevante. Kaswalder ha espresso grande apprezzamento per l’unità degli intenti del Consiglio, proteso in tutte le sue componenti a prendere al più presto i migliori provvedimenti per recare sollievo al Trentino in un frangente di gravità senza precedenti.
Vanessa Masè – sostenuta poi da Claudio Cia – ha esortato a non perdere anche solo un giorno nei passaggi consiliari, perché le aziende trentine stanno soffrendo e sono al limite. Stessa istanza di rapidità è stata formulata da Mara Dalzocchio e da Giorgio Leonardi.
L’intervento di Masè – prima di un definitivo chiarimento – si è prestato inizialmente a una dura reazione delle opposizioni. Ugo Rossi: noi non ritardiamo un bel niente, anzi siamo pronti a contribuire in positivo. Non ci si provi quindi a dividere tra buoni e cattivi, tra più e meno sensibili all’urgenza dei provvedimenti economici.
Giorgio Tonini: il presidente Fugatti stesso ha chiesto al Consiglio di contribuire a una stesura ottimale della legge per la ripresa economica, dateci allora il tempo minimo di leggere e discutere il ddl 55, senza fare ricatti morali. Stiamo già dando piena e convinta disponibilità a travolgere le prassi consiliari. Segnalo tra l’altro che il ddl 55 contiene una variazione di bilancio, ragione per cui sarebbe di competenza della Prima Commissione, che ha un organico più largo e rappresentativo di tutto il Consiglio rispetto alla seconda.
Sul punto il presidente Kaswalder si è assunto la paternità della scelta di assegnare il testo alla II Commissione, facendo leva sulla competenza della stessa per le materie di carattere economico.
Alex Marini: in Commissione devono essere fatte le audizioni, rispettate i tempi minimi del confronto democratico.
Filippo Degasperi: siamo disponibili alla massima rapidità, ma senza rinunciare alla possibilità di esaminare e discutere a fondo le proposte della Giunta. Annoto che se il problema era quello di guadagnare anche solo un giorno, ben quattro si potevano recuperare se l’esecutivo avesse presentato subito il ddl 55 al Consiglio invece che alla stampa.
Paolo Ghezzi: il mio invito a tutti è a non fare propaganda, perché qui nessuno è meno attento degli altri all’oggettiva gravità e urgenza della situazione socioeconomica da gestire.
Alessandro Olivi ha ricordato di avere depositato, prima ancora del ddl 55, un proprio, organico disegno di legge di cui lo stesso Fugatti ha riconosciuto il peso in termini di contributo propositivo. Il vicepresidente del Consiglio avrebbe gradito venisse subito discusso assieme al testo di Giunta, ma il presidente Kaswalder ha spiegato che la procedura di urgenza accordata al ddl 55 scavalca tutti i disegni legge anche precedenti, il suo e il ddl 54 di Lorenzo Ossanna.
