News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT – CPO / COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ: PRESIDENTE TAUFER, « PRESENTATO IL MONITORAGGIO, SIAMO SULLA STRADA GIUSTA MA SI PUÒ FARE DI PIÙ »

Scritto da
13.19 - venerdì 1 aprile 2022

Monitoraggio sulle pari opportunità in Trentino: sulla strada giusta, con margini di miglioramento.

La Commissione provinciale pari opportunità ha presentato oggi alla stampa il terzo report biennale sull’andamento delle politiche di genere in Trentino. La relazione nasce da una precisa indicazione della legge 13/2012 in materia di pari opportunità, che demanda alla CPO il compito di inviare alla Giunta e al Consiglio provinciali un rapporto biennale sullo stato di attuazione della legge stessa e sui risultati delle attività svolte nel campo delle politiche di genere. Accanto alla Presidente della Commissione Pari opportunità Paola Taufer e alla curatrice del report Anna Ress hanno preso parte alla conferenza stampa, Mara Dalzocchio (Lega) in rappresentanza dell’Ufficio di Presidenza e la consigliera del PD Sara Ferrari.

 

Taufer: occasione per fare il punto sulla parità in Provincia e aggiustare le politiche nell’interesse di tutti

Un lavoro, ha osservato Paola Taufer, Presidente della Commissione, che non rappresenta solo un obbligo di legge o un rituale istituzionale, ma una preziosa occasione di condivisione, confronto, scambio di idee con i referenti della politica e dell’associazionismo e che ha, tra le sue finalità, lo stimolo di una programmazione e di un’azione legislativa che sia declinata tenendo conto degli interessi e dei bisogni dell’intera cittadinanza.

Nello specifico, il documento, commissionato dalla Commissione Pari Opportunità all’Università di Trento, Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale e curato dalla dott.a Anna Ress con la supervisione e il coordinamento della Prof.a Barbara Poggio, (Università di Trento, Centro Studi interdisciplinari di Genere), ha l’obiettivo di fare il punto con referenti politici, società civile e cittadinanza – in modo sistematico e completo, a partire da indicatori oggettivi e validati scientificamente- sui temi riguardanti le pari opportunità nel nostro territorio, considerando eventuali criticità e indicando possibili prospettive e margini di miglioramento.

 

Il monitoraggio: sulla strada giusta, ma si può fare di più

I contenuti del report, sono stati illustrati dalla dott.a Anna Ress che ha distinto la ricerca (allegata) indagando le politiche di genere a partire dai dati dei diversi ambiti sociale, di istruzione, salute, partecipazione, economia e lavoro, conciliazione e violenza di genere. Si tratta di dati quantitativi di lungo periodo, disaggregati per genere e comparativi, ovvero che permettono di confrontare la parità nel contesto nazionale e in taluni casi europeo. Innegabilmente, rispetto al report precedente, questo risente di due variabili dovute a fenomeni importanti, come la pandemia e la crisi economica. Tutto sommato si può comunque dire che molte tendenze sono confermate. Gli indicatori raccontano risultati migliori rispetto al contesto nazionale, tranne nell’ambito dell’imprenditoria, della precarietà e dell’accesso alle lauree stem, dove le donne restano indietro rispetto agli uomini. Si annota una flessione nella crescita della popolazione dovuta al calo della natalità e al contestuale aumento della mortalità, con il contenimento della fecondità connesso all’insicurezza economica e alle difficoltà di conciliazione vita lavoro. Il campo dell’istruzione e della formazione è trainato dalla componente femminile: le ragazze ottengono maggiori risultati che però stridono con gli insuccessi lavorativi, in parte imputabili alle scelte formative che spesso tendono ad essere condizionate per genere, riflettendo stereotipi e aspettative sociali che si ripercuotono sui destini occupazionali.

Molta disparità si registra ancora nella vita pubblica e nella partecipazione e molta lentezza nella crescita del dato riferito all’occupazione femminile, che è comunque più precaria e instabile rispetto a quella maschile, senza contare le conseguenti minori risorse economiche delle donne e i riflessi sui trattamenti pensionistici. Un dato in particolare diminuzione rispetto al report precedente è quello riferito al numero di donne tra i dirigenti scolastici. Quanto alla salute nel solo anno 2020 si sono persi dieci anni di aumento dell’aspettativa di vita e se è vero che le donne vivono più a lungo, per contro vivono meno in salute e risultano più esposte alle malattie di natura emozionale e psicologica. In sintesi ha concluso Poggio, siamo sulla strada giusta, ma si può fare meglio agendo sul quadro normativo e sul piano educativo, cruciale per indirizzare i ragazzi nelle scelte giuste.

Il report sarà ulteriormente approfondito in un incontro pubblico lunedì 4 aprile prossimo alle ore 17.00, presso la sala di Rappresentanza della Regione Trentino Alto Adige.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.