News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT – CORECOM TRENTINO * CONFERENZA INFORMAZIONE: PRESIDENTE SEMBENOTTI, « GLI OPERATORI CHIEDONO UNA MODIFICA AL REGOLAMENTO LEGGE 18 – 2016 »

Scritto da
17.12 - mercoledì 22 marzo 2023

La necessità di una revisione del regolamento attuativo della legge provinciale 18 del 2016 sugli interventi di promozione dell’informazione locale in vista dell’assestamento di bilancio, le difficoltà relative all’impossibilità di utilizzare Google Analytics per la rilevazione degli utenti online in seguito all’espressione del Garante per la privacy, l’aumento dei costi dell’energia. Sono solo alcuni dei nodi trattati oggi nel corso della Conferenza dell’informazione organizzata dal Comitato provinciale per le comunicazioni (Corecom) a palazzo Trentini. In sala Aurora erano una ventina gli operatori del mondo della comunicazione intervenuti; a fare gli onori di casa il presidente del Corecom Marco Sembenotti assieme a Ulrike Huber e ad Alessio Marchiori, componenti del Comitato. Ha dialogato con gli intervenuti anche l’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli. Presenti in sala i consiglieri Alex Marini (5 Stelle) e Alessandro Savoi (Lega).

Sembenotti: i giovani si informano su Internet
Ad aprire la mattinata di lavori è stato il presidente del Corecom Sembenotti che ha parlato di un momento difficile per la carta stampata e i media in generale: c’è stata una rivoluzione verso Internet e un diverso modo di informare. Citando un recente studio di Agcom, ha ricordato che sono mosche bianche i giovani sotto i 24 anni che si informano tramite giornali o televisione. Anche l’informazione locale, ha rilevato Sembenotti, risente di ciò nonostante l’importante tradizione dell’informazione trentina. Quindi, dando il via al dibattito sul tema, ha fatto riferimento alla normativa e in particolare alla legge provinciale 18.

L’assessore: trovare le forme giuste per supportare gli investimenti
Achille Spinelli ha fatto riferimento alla stessa norma, ricordandone l’obiettivo, di valorizzare lo sviluppo della professionalità dell’informazione sul territorio. Ha quindi parlato di una veloce evoluzione tecnologica, ancor maggiore dell’impianto normativo, e di un settore che vive di statistiche vecchie, dati poco aggiornati. Ulteriori difficoltà statistiche, ha proseguito l’assessore allo Sviluppo, sono intervenute in seguito alle vicende europee (il Garante della privacy ha imposto per i siti uno stop all’utilizzo degli Analytics di Google senza le garanzie previste dal Regolamento Ue in quanto questo violerebbe la normativa sulla protezione dei dati degli utenti, trasferendo questi ultimi negli Stati Uniti, ndr).
Spinelli ha poi precisato di non essere un grande interventista pubblico sull’economia: si è detto convinto che gli investimenti debbano essere del privato con un pubblico che può intervenire a supportarli. La Provincia, ha proseguito, ha sempre avuto un ruolo importante per l’economia, ma non è detto che debba sempre averlo, ha dichiarato l’assessore confermando comunque la volontà della Provincia di valorizzare il settore tramite la legge 18, trovando le forme opportune e corrette per farlo. Spinelli ha concluso il proprio intervento parlando di un territorio che è stato in passato, grazie agli alti livelli di alfabetizzazione, pioniere per quanto riguarda informazione e comunicazione e la loro fruizione: bisogna cercare di riuscire a mantenere il primato in un mondo che si informa sempre di meno, ha affermato.

Il Comitato: la parola a Ulrike Huber e Alessio Marchiori
Ulrike Huber ha parlato dell’attività del Corecom di Trento e l’ha comparata con quella del Corecom di Bolzano, alla cui attività si affianca quella dell’attivo Centro di tutela dei consumatori e degli utenti (Ctcu). Ha quindi tratteggiato le differenze tra il mondo dell’informazione trentino e quello altoatesino, che vede la coesistenza di media di lingua tedesca e media di lingua italiana.
Alessio Marchiori ha proposto un’analisi della docente all’Auxilium di Roma Maria Antonia Chinello, ha ricordato come le innovazioni tecnologiche abbiano creato una spaccatura del tessuto sociale in due gruppi culturali, quello dei nativi digitali e quello dei digital immigrants. Un cambiamento, ha detto, non scevro da rischi e ambiguità legate dalla velocità di interazione e dalla rapidità di diffusione delle informazioni. In quest’ottica ha sottolineato la necessità di educatori e comunicatori testimoni che sappiano pensare, progettare e creare una comunicazione sempre più a misura di giovane.
Nell’ambito del proprio intervento Marchiori ha inoltre parlato del progetto sperimentale di una televisione dedicata alle minoranze linguistiche storiche del Trentino.

Gli operatori dell’informazione
Quindi il microfono è passato in mano agli operatori della comunicazione che hanno dato voce ad auspici, preoccupazioni e visioni per il futuro.

Roberto Conci: sostegno agli editori che lavorano con i free-lance – Roberto Conci (La Voce del Trentino) ha evidenziato le differenze strutturali tra l’informazione via web (soprattutto per quanto riguarda le web tv) e quella televisiva e ricordato che Internet oggi è l’avamposto dell’informazione. Ha parlato della propria esperienza e affermato che la legge provinciale 18 dovrebbe sostenere gli editori che lavorano con free-lance e collaboratori come avviene a Bolzano.

Stefano Elena: rivedere il regolamento d’attuazione della lp 18 – Stefano Elena (Il NordEst quotidiano e ViviItaliaTv) ha ricordato come gli utenti cerchino sempre di più la qualità e come sia possibile garantirla per chi opera sul web anche grazie al sistema di indicizzazione dei principali motori di ricerca. Per questo, ha detto, si assiste a una migrazione dell’utenza su Internet. Il problema, ha spiegato poi in riferimento ai contributi pubblici, non è tanto la legge 18, quanto il regolamento d’attuazione che andrebbe a suo parere rivisto perché figlio di un’altra epoca. Il percorso, ha detto, può essere veloce e una modifica potrebbe arrivare per l’assestamento di bilancio. Il nodo: la valutazione per il conferimento del sussidio della quantità di personale dipendente. Servirebbe da parte di Piazza Dante, ha aggiunto sempre Stefano Elena, un piano strutturato nel tempo per la pubblicità che assicuri maggior continuità.

Guido Demozzi: L’Adigetto antesignano dell’informazione web – Guido Demozzi ha ricordato di aver fondato L’Adigetto nel 2006, un’epoca in cui dare vita a un giornale online significava spingersi oltre i confini.

Graziano Angeli: mancano dati omogenei – Graziano Angeli (Media Plus Srl) ha posto l’accento sulla mancanza di dati omogenei e di un censimento per il web: le televisioni hanno l’Auditel, ha detto, il web i click. Ha quindi invitato la Provincia a dotarsi di uno strumento di misura omogenea: prima di intervenire a livello di legge o regolamenti sarà bene guardare i dati, ha dichiarato. Le leggi esistenti a livello locale e nazionale, ha proseguito, vanno bene per la gestione ordinaria, mentre si è notata una carenza sugli eventi straordinari. Un altro tema, infine, i costi dell’energia quadruplicati: un problema, ha detto, per chi ha cento ripetitori, ognuno con la sua bolletta.

Mario Bertoldi: pochi gli editori che regolarizzano – Mario Bertoldi (Alto Adige) ha esortato i presenti a non parlare con troppa “faciloneria” del futuro dei giornalisti: gli editori che regolarizzano sono molto pochi, ha detto, e le situazioni che si tollerano sono troppe. Ha portato a riferimento situazioni che vedono falsi collaboratori lavorare come redattori senza una presa di posizione del sindacato: editori che usano queste situazioni, ha affermato, andrebbero perseguiti, il collaboratore non va calcolato per l’erogazione di contributi.

Fabio Galas: il nodo statistiche e accessi – Fabio Galas (La Busa) ha chiesto che la Provincia dica come possono essere contate le visite sui siti web, facendo riferimento allo stop del Garante della privacy.

Le repliche
Sulla questione dell’analisi degli utenti Marco Sembenotti ha risposto che quello dei dati è un punto critico, anche il reperimento è difficoltoso. Il presidente del Corecom ha inoltre appoggiato la richiesta degli operatori di un intervento sul regolamento attuativo della legge provinciale 18.
L’assessore Spinelli ha risposto punto su punto alle istanze rappresentate dagli operatori. Si è detto d’accordo con il fatto che trattare canali di informazione diversi in maniera uguale sia ingiusto. Creare giornali o fare tv ha dei costi diversi dall’informazione sul web, ha precisato: in questo senso ha detto che non sembra il caso di ragionare su strumenti di misurazione uguali per tutti. Ha quindi ricordato l’importanza di tutelare la comunicazione presidiata in un mondo in cui imperversa quella non presidiata dei social network.
Spinelli ha quindi descritto il lavoro a tempo indeterminato come un valore al quale non si può rinunciare in nome di una maggiore rapidità. Si è detto aperto a un ragionamento sulla possibile attribuzione ad Ispat di una funzione legata al rilevamento degli utenti per quanto riguarda l’informazione. Lo straordinario? Spinelli ha fatto riferimento al periodo Covid, in cui c’era da fare tanto per aiutare tanti e alcune esigenze possono essere andate perse. Ha comunque detto, in merito all’aumento dei costi dell’energia, che anche in questo caso il ragionamento è lo stesso che si è provato a fare con tutti gli altri settori economici.

Infine la richiesta della modifica del regolamento: l’assessore si è detto aperto al dialogo, ricordando la competenza dell’esecutivo, ma l’importanza del fatto che stimoli arrivino dal Consiglio e magari da un dibattito in Quinta commissione.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.