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CONSIGLIO PAT * CONFERENZA CAPIGRUPPO: « IN AULA (FISICA) IL 5 MAGGIO PER DISCUTERE DEL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE SCOLASTICA TRENTINA NEL MOMENTO DELLA PANDEMIA »

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15.18 - martedì 28 aprile 2020

In aula (fisica) il 5 maggio per discutere di scuola.  Si svolgerà in aula e non in videoconferenza la seduta straordinaria di Consiglio provinciale chiesta dalle minoranze – prima firmataria la garante Paola Demagri – per analizzare il sistema dell’istruzione scolastica trentina in questo frangente della pandemia. Stamane il presidente Walter Kaswalder ha riunito on line la Conferenza dei capigruppo, che ha deciso di riunire l’assemblea legislativa martedì 5 maggio prossimo. Diverse, a partire da Pietro De Godenz, sono state le voci dei capigruppo che hanno detto di preferire la seduta in presenza fisica, posto che la riunione cadrà già durante la fase 2, mentre il Trentino si starà rimettendo in moto. Così Mara Dalzocchio, così Claudio Cia e Filippo Degasperi.

Articolato è stato il confronto sull’ampiezza del dibattito che si potrà sviluppare in aula dopo il quarto d’ora di relazione dell’assessore provinciale all’istruzione, Mirko Bisesti. Le minoranze – Giorgio Tonini anzitutto, poi Ugo Rossi e Filippo Degasperi – hanno giudicato insufficienti i 10’ previsti da regolamento per ogni gruppo (che deve parlare con un solo consigliere), chiedendo una soluzione diversa. Il presidente Kaswalder ha offerto ampia disponibilità, naturalmente stando dentro le regole, e si è così concordato che ciascun gruppo potrà presentare una risoluzione da votare in aula e su ciascuna di esse gli interventi saranno dilatati da 10’ a 30’. Saranno poi previste le dichiarazioni di voto, con tempo d’intervento di 15’ (invece dei 5’ indicati in regolamento) per il consigliere che interverrà e rappresenterà il proprio gruppo.

 

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In Corte Costituzionale per decidere sui bolli auto.
Alla seduta straordinaria seguirà un Consiglio ordinario per evadere un punto ritenuto urgente e proposto stamane dal presidente Maurizio Fugatti e dall’assessore Mattia Gottardi. Si tratta di ratificare la deliberazione adottata il 24 aprile dalla Giunta, per impugnare avanti la Corte Costituzionale la norma di legge statale relativa alla revisione della disciplina del bollo auto. Gottardi ha spiegato che si tratta di materia per la quale è competente la Provincia Autonoma. Sul punto tutti hanno convenuto circa la necessità di agire a tutela delle prerogative autonomistiche.

 

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Corsia rapida per il ddl Fugatti “Ripresa Trentino-2”
Stamane il presidente Maurizio Fugatti, fisicamente presente a palazzo Trentini dove il presidente Kaswalder si è connesso con i capigruppo, ha chiesto il via libera all’urgente convocazione di una seduta consiliare per la trattazione del disegno di legge 55/XVI, con cui la Giunta elabora “Ulteriori misure di sostegno per le famiglie, i lavoratori e i settori economici connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e conseguente variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2020 – 2022”. Il presidente della Provincia ha detto che il testo è aperto “a modifiche e integrazioni tecnicamente e finanziariamente sostenibili”. Considerata l’attesa che riguarda provvedimenti come la concessione dei contributi a fondo perduto per le categorie in grave difficoltà, la richiesta è appunto quella di procedere con la massima celerità.
Sempre Fugatti si è soffermato sull’articolo 29 del ddl. Esso prevede che “la Giunta provinciale può dettare prescrizioni di carattere organizzativo e sanitario anche ulteriori rispetto a quelle individuate nell’ambito dei protocolli condivisi di regolamentazione sottoscritti tra il Governo o i ministeri e le parti sociali. Tali prescrizioni sono adottate sentite le organizzazioni datoriali e le parti sociali”. Si tratta di una norma che darà copertura legislativa a eventuali, prossimi provvedimenti tesi a calibrare le varie date di riapertura attività dopo il lockdown, in modo diversificato rispetto a quelle disposte dal Governo Conte.
“Ieri – ha detto Fugatti ai capigruppo – mi sono confrontato con il presidente Arno Kompatscher e abbiamo concordato sull’utilità di procedere se del caso non con ordinanza presidenziale, ma con la copertura di una legge provinciale. Ciò detto, valuteremo attentamente se e come intervenire, posto che la situazione trentina del contagio è diversa anche da quella altoatesina”.
La minoranza – Tonini e Rossi in particolare – s’è detta del tutto disponibile a fare in fretta, chiedendo solo di poter visionare la proposta legislativa per valutarne il carattere di reale urgenza. Queste dunque le prossime tappe condivise stamane: domattina nuova capigruppo alle ore 11, per calendarizzare il necessario passaggio in Commissione legislativa e la seduta d’aula, da celebrare con tempi rapidissimi. Il Consiglio potrebbe riunirsi già venerdì 8 maggio.

 

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Ok alle regole per le sedute in videoconferenza.
La capigruppo odierna ha infine visionato senza contrarietà alcuna il testo della deliberazione con cui l’Ufficio di Presidenza, giovedì prossimo, dovrebbe approvare le nuove regole di dettaglio per le future, eventuali sedute consiliari in videoconferenza, ora consentite dal regolamento appositamente approvato dal Consiglio il 15 aprile scorso. La struttura consiliare ci ha lavorato alacremente per tre settimane e il software dedicato è stato testato proprio ieri con i consiglieri.

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