La Conferenza dei capigruppo, riunita nel primo pomeriggio dal presidente Walter Kaswalder, ha affrontato anche il nodo dell’elezione della nuova Autorità per le minoranze linguistiche, composta da 3 membri per i quali occorre il voto dei due terzi dell’aula. La Conferenza mochena – invitata a esprimersi sul nome rappresentativo di questa minoranza – nel fine settimana si è riunita e ha dato un’indicazione secca.
Resta controversa la scelta del rappresentante cimbro, perché la minoranza consiliare – per bocca di Sara Ferrari – ha espressamente chiesto il via libera a un proprio nome di fiducia, posto che la candidata a rappresentare i ladini viene giudicata chiaramente vicina a una forza del centrodestra. Claudio Cia e Mara Dalzocchio hanno lamentato l’inopportunità di politicizzare le nomine di questa autorità di garanzia, mentre Paolo Zanella e poi lo stesso assessore Mario Tonina hanno ricordato a tutti che lo sbarramento dei due terzi in aula impone un’intesa tra maggioranza e opposizione.
Luca Guglielmi ha fatto presente che la donna indicata per il mondo ladino non ha tessere di partito e non è compiutamente etichettabile dal punto di vista politico.
L’elezione dell’Autorità minoranze potrebbe essere tentata in aula già oggi, in ogni caso alla scadenza del termine di legge – tra poco più di due settimane – toccherebbe al presidente del Consiglio provinciale decidere e provvedere con decreto.