News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT* I COMMISSIONE: APPROVÀTI I PRIMI 24 ARTICOLI COLLEGÀTI ALLA FINANZIARIA 2018

Scritto da
15.58 - venerdì 24 novembre 2017

La Prima commissione ha approvato stamane i primi 24 articoli della “collegata” alla finanziaria. Entro il pomeriggio il voto finale anche sugli altri due ddl. Abrogato l’obbligo dei privati di sbarrierare gli edifici per piccoli lavori e respinto un emendamento di De Godenz per limitare l’offerta alberghiera nelle seconde case

Acquisiti stamane il parere favorevole degli altri quattro organismi consiliari e le modifiche proposte alla manovra finanziaria 2018 soprattutto dalla Giunta, ma anche da consiglieri di maggioranza, la Prima Commissione, presieduta da Mattia Civico, ha approvato 24 dei 27 articoli con i relativi emendamenti, riguardanti la legge collegata, primo dei tre provvedimenti del “pacchetto bilancio”.

Da segnalare l’approvazione di un emendamento della Giunta all’articolo 13 che ha abrogato l’obbligo imposto agli edifici privati anche aperti al pubblico, di eliminare le barriere architettoniche se si progettano piccoli lavori non di ristrutturazione.

Respinto a sorpresa un emendamento proposto da De Godenz (Upt), che a proposito della possibilità innovativa data con la collegata agli alberghi di offrire posti letto anche in alloggi ad uso turistico, in modo da valorizzare le “seconde case”, prevede di non superare il limite del 25% dei posti letto dell’hotel. La seduta è stata sospesa alle 12.30 ed è ripresa alle 15.00.

L’organismo proseguirà ora i lavori fino alle votazioni finali, previste nel tardo pomeriggio, che oltre alla collegata (ddl 222) riguardano anche l’esame della legge di stabilità (ddl 223) – sulla quale stamane erano stati presentati 21 emendamenti della Giunta e di alcuni consiglieri di maggioranza – e del terzo e ultimo ddl dalla finanziaria, il 224, sul bilancio di previsione.

La discussione degli articoli è iniziata con alcune domande di chiarimento poste da Borga (Civica Trentina), che ha chiesto in particolare come si sia arrivati a calcolare la spesa, troppo elevata rispetto ai suoi calcoli, di un miliardo e 250 milioni di euro preannunciata per le opere pubbliche. Il totale, ha risposto la dirigente Deanesi, si spiega se si considerano anche le risorse previste per l’assistenza e la sanità.

A un’altra domanda di Borga sulle risorse previste dal bilancio per gli impianti irrigui in val di Non, il presidente Rossi ha risposto che si ipotizza di realizzare un’interconnessione delle reti tale da consentirne una gestione unitaria finalizzata all’abbattimento dei costi fissi a carico dei consorzi e alla riduzione delle dispersioni idriche. Per questo è già stato predisposto un bando e si stanziano ora le risorse.

Sempre a Borga che chiedeva lumi sul percorso visita nel settore agricolo, Rossi ha risposto che si tratta di valorizzare la filiera produttiva come quella di Sant’Orsola, con un ritorno d’immagine non solo per il produttore ma anche a beneficio di tutto il territorio. Il presidente della Giunta ha poi illustrato insieme ai suoi collaboratori (il segretario generale Nicoletti e i diversi dirigenti di settore che si sono succeduti) i singoli articoli della collegata e gli emendamenti presentati.

 

 

*

La discussione delle norme e degli emendamenti.

L’articolo 1 sulla semplificazione delle modalità di applicazione della disciplina sull’armonizzazione dei bilanci delle Apsp, è stato approvato con due astenuti (Kaswalder e Simoni), tre voti favorevoli e un contrario (Fugatti). Approvato, con il voto contrario in più di Borga, anche l’articolo 2, che prevede di uniformare la disciplina sulle partecipazioni societarie degli enti strumentali di diritto pubblico della Provincia.

Sull’articolo 3 Borga ha chiesto chiarimenti in merito al primo comma, che prevede la proroga fino al 31 dicembre 2018 del termine per la conclusione dell’intesa con il Consiglio delle autonomie locali concernente la definizione degli ambiti ottimali per l’esercizio dei servizi pubblici locali.

Rossi ha risposto che si tratta di dare a tutti i Comuni il tempo di aderire su questo punto ad una visione più ampia rispetto a quella legata alle singole municipalità. L’argomento ha convinto Borga, che ha votato a favore dell’articolo 3. Fugatti (Lega) ha chiesto e ottenuto chiarimenti sul comma 2 che permette a TSM di nominare nel proprio comitato scientifico anche dipendenti dell’Università.

L’articolo 4, che sposta dal 1 gennaio 2018 al 1 gennaio 2019 il termine per l’entrata in vigore della nuova tariffa di tipo non tributario dovuta dagli utenti per i servizi collegati al ciclo dei rifiuti (raccolta, anche differenziata), trasporto e smaltimento) è stato approvato con due astenuti, tra cui Kaswalder, e quattro voti favorevoli, tra cui quello di Borga.

L’articolo 5, approvato con 4 astenuti e 3 voti favorevoli, risponde all’esigenza di prorogare fino al 30 giugno 2018 le graduatorie di concorsi pubblici nell’ambito delle autonomie locali.

L’articolo 6, approvato con 3 astenuti, 1 contrario e 3 favorevoli, introduce il fabbisogno triennale di personale definito dalla Giunta per arrivare ad una dotazione complessiva che risponda ad esigenze mappate in anticipo, in modo da ottenere un quadro totale delle immissioni nei diversi settori, tenuto conto che i dipendenti in uscita supereranno sempre più quelli in entrata (con il turnover di uno ogni cinque).

Borgonovo Re (Pd) ha chiesto lumi sul numero delle unità di missione strategica della Provincia.

Il dirigente Comper ha risposto che vi sono 18 unità di missione semplice e 5 di missione strategica, numeri modificabili in base alle valutazioni della Giunta. Sull’articolo 7, relativo al trattamento economico della dirigenza, approvato con 3 astensioni, 1 contrario (Fugatti) e 3 favorevoli, il presidente Rossi ha condiviso con Kaswalder che vi sarebbe bisogno di una diversificazione sulla base del diverso peso delle responsabilità affidate.

Sarebbe giusto valorizzare il merito e la responsabilità, ha riconosciuto, “ma per raggiungere questo obiettivo bisognerebbe modificare i contratti collettivi”.

L’articolo 8, approvato con 3 astensioni, 1 contrario e 3 voti favorevoli, modifica la legge che disciplinava l’utilizzo della graduatoria per il tempo determinato delle insegnanti nella scuola dell’infanzia.

A fronte della difficoltà di reperire supplenze, ha spiegato la dirigente Ferrario, si è ritenuto anche d’intesa con i sindacati di riaprire le graduatorie per titoli, ora bloccate fino al 2020, privilegiando l’anzianità di servizio.

Via libera con lo stesso numero di voti anche all’articolo 9, che proroga di un anno scolastico, dal 31 agosto 2018 al 31 agosto 2019, la graduatoria del concorso straordinario svolto nel 2012.

Sull’articolo 10, approvato con 2 contrari, 2 astenuti e 3 voti favorevoli, la Commissione ha approvato un emendamento presentato dal presidente Rossi e due da Detomas (Ual), approvati all’unanimità, sul possesso di un attestato di frequenza ai corsi di lingua ladina offerti dall’università.

La norma emendata proroga di un anno scolastico, dal 2018-19 al 2019-20 l’applicazione delle disposizioni relative all’assegnazione del personale docente agli ambiti, alla mobilità per ambiti, al conferimento degli incarichi di docenza da parte del dirigente scolastico e delle disposizioni a ciò connesse.

L’articolo prevede inoltre la creazione e l’utilizzo di graduatorie d’istituto per la copertura di posti vacanti e disponibili o solo disponibili del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Un altro comma stabilisce che fino all’applicazione delle disposizioni che prevedono l’assegnazione su ambiti, è eliminato il vincolo di permanenza triennale su sede di titolarità scolastica, introducendo un vincolo volontario di permanenza per cinque anni a fronte di un punteggio premiale previsto dalla contrattazione collettiva.

Sull’articolo 11, approvato con 2 voti di astensione, 3 contrari e 3 favorevoli, che abilita l’Azienda sanitaria ad effettuare anche direttamente ricerca scientifica, sono stati accolti due emendamenti (con 3 voti contrari e 4 favorevoli), di Civico e di Borgonovo Re (Pd).

L’articolo 12, che ha inserito modifiche alla legge sulla rete di sorveglianza epidemiologica e veterinario-aziandale per evitare che fosse impugnata dal governo, è stato approvato con tre astensioni.

 

*

Abrogato all’articolo 13 della collegata con un emendamento di Rossi l’obbligo per i privati di sbarrierare gli edifici in caso di piccoli lavori diversi dalla ristrutturazione.

L’articolo 13 sulle barriere architettoniche è stato emendato dal presidente Rossi in due sensi: anche gli edifici aperti al pubblico posseduti da privati sono obbligati all’eliminazione delle barriere architettoniche, limitatamente all’intervento progettato, in caso di lavori di ristrutturazione; viene invece abrogato il comma 2 di questa norma che estendeva la novità normativa nazionale sull’obbligo dello sbarrieramento anche per i piccoli interventi edilizi diversi dalla ristrutturazione.

Questo, ha spiegato Rossi, per evitare inutili complicazioni burocratiche ed oneri eccessivi rispetto all’entità dei lavori. Emendamento ed articolo sono stati approvati con due voti contrari, due di astensione e tre favorevoli.

Gli articoli 14 e 15, approvati con 3 voti favorevoli e 4 di astensione, prorogano il termine di validità delle convenzioni stipulate con i soggetti gestori per l’erogazione delle prestazioni socio-assistenziali, in modo da consentire di attivare nuove gare per l’affidamento dei servizi solo dopo che sia divenuto efficace, il 1° luglio 2018, il nuovo sistema di accreditamento e affidamento dei servizi disciplinato nel regolamento di esecuzione della legge provinciale sulle politiche sociali del 2013, regolamento che la Giunta approverà a breve.

L’articolo 16 sull’obbligo di utilizzare le risorse derivanti dalla dismissione e dalla vendita degli immobili della Trentini nel Mondo a favore degli emigrati trentini e dei loro discendenti o di studenti frequentanti gli istituti e l’università della Provincia, ha ottenuto il via libera della Commissione tre astenuti e quattro favorevoli.

 

 

*

No all’emendamento a De Godenz per limitare l’offerta alberghiera nelle seconde case.

Sull’articolo 17, che modifica la legge provinciale sulla ricettività turistica permettendo agli alberghi di inserire anche le seconde case nella loro offerta, è stato respinto con 4 voti contrari e tre favorevoli (determinante è stato il “no” di Kaswalder del Gruppo misto) un emendamento proposto da De Godenz (Upt) che prevede di impedire che il numero dei posti letto negli alloggi ad uso turistico superi il 25% del numero dei posti letto collocati nelle unità abitative dell’esercizio alberghiero, e non possa arrivare quindi fino al 50% come stabiliva la norma proposta dalla Giunta.

Con ogni probabilità De Godenz ripresenterà l’emendamento in aula. Rispondendo su questa norma a Fugatti (Lega), Rossi ha spiegato che la norma punta ad un’offerta integrata e collegata degli alloggi turistici. “Se l’albergatore è coscienzioso – ha osservato Rossi – vorrà vorrà dotarsi di un’offerta ben strutturata di posti letto ulteriori ed esterni, purché non troppo distanti rispetto a quelli del proprio hotel, garantendo la qualità”.

L’articolo 18, approvato con 4 astensioni e 3 voti a favore, prevede una sorta di “osservatorio avanzato” per l’integrazione delle politiche del lavoro e dello sviluppo economico.

L’articolo 19, approvato con 6 voti favorevoli, compresi quelli di Kaswalder e Fugatti, mentre Borga e Simoni si sono astenuti, semplifica notevolmente – ha spiegato il dirigente Masè – la procedura per creare aree pascolive prative o agricole, prevedendo solo una comunicazione – e non più quindi un’autorizzazione – per interventi al di sotto dei 5.000 mq.

L’articolo 20, approvato con 4 voti di astensione e 3 favorevoli, rinvia al regolamento la definizione delle norme tecniche riferite alla sicurezza degli invasi per l’approvvigionamento idrico delle stazioni sciistica. Il regolamento indicherà quando vi dovrà essere o si potrà omettere la recinzione.

L’articolo 21, approvato con 4 astensioni e 3 favorevoli, conferma la scadenza del 31 dicembre 2018 prevista per i circa 1.000 antichi diritti e 7.000 titoli preferenziali a derivare acque pubbliche. Per tutti gli altri si proroga la scadenza al 31 dicembre 2021.

L’articolo 22, approvato con 4 voti di astensione e 3 a favore anticipa di sei mesi prima della scadenza della concessione, il termine entro il quale la Provincia è tenuta ad esercitare l’ozione di acquisto dei cosiddetti “beni asciutti” (edificio centrale, turbine, macchinari di produzione e trasformazione dell’energia elettrica, connessioni elettriche).

L’articolo 23, approvato con 4 astensioni e 3 favorevoli, riguarda la ridefinizione della Via, oggetto di un ricorso della Pat contro un decreto governativo, in modo tale da adeguare la disciplina alla direttiva del 2014 confermando la competenza della Provincia in materia.

L’articolo 24, approvato con 3 favorevoli e 4 voti di astensione, riguarda il tema degli affluenti zootecniche.

Si tratta anche in questo caso di un adeguamento ad un decreto governativo del 2016, che va recepito con delibera di Giunta introducendo semplificazioni importanti che rispondono alle caratteristiche specifiche del territorio montano. Approvato anche un emendamento della Giunta sulle sanzioni amministrative (si applicano quelle della Provincia).

 

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.