Il presidente Walter Kaswalder ha avviato stamane l’illustrazione del bilancio di previsione 2021 – 23 del Consiglio provinciale, che l’aula ha poi discusso e approvato nel pomeriggio con 19 sì e 10 astensioni.
Il documento prevede per il prossimo anno un budget di spesa di 11 milioni e 298 mila euro, dei quali 11 milioni e 190 mila vengono dalle casse della Provincia. Bilancio, quello di Palazzo Trentini, in equilibrio e con uno scostamento di soli 7 mila euro rispetto alle previsioni 2020. La metà della spesa dell’assemblea legislativa è destinata al personale (51,89%).
Rispetto al 2020 è prevista una riduzione di 19 mila e 800 euro per i rimborsi dei consiglieri; altro segno meno per le spese degli organi di garanzia dove si risparmieranno 37 mila 850 euro perché il garante dei minori è in pensione e quindi non gli viene corrisposta l’indennità; un’altra riduzione di 10 mila euro deriva dall’Autorità per le minoranze linguistiche che scadrà nei primi mesi del 2021 e altri 10 mila euro vengono dalla riduzione degli acquisti di beni e servizi. Ma oltre ai meno ci sono anche alcuni segni più: un aumento di 80 mila euro per l’attività di informazione, documentazione e divulgazione e 10 mila euro per l’acquisto di apparecchiature e servizi informatici.
Giorgio Tonini ha detto che va fatto un ragionamento sul funzionamento della macchina consiliare, perché le istituzioni se non si adeguano alla società invecchiano, deperiscono e diventano inefficienti. Sulla riduzione della spesa c’è stato un cammino faticoso ma efficace, con restituzione alla Provincia di parte dei fondi trasferiti al Consiglio. Però se ci mettiamo meno risorse, ci si deve chiedere: il Consiglio riesce a svolgere le sue funzioni al meglio? Se compro una macchina, ha esemplificato il consigliere dem, e non la uso per non consumare benzina, ho buttato via i soldi.
C’è un servizio legislativo di alto livello che aiuta i consiglieri, in particolare di minoranza, ma c’è un buco: quello del servizio del bilancio. Che dovrebbe fare in qualche modo da contrappeso a quello della Giunta, di assoluto livello ma che vede inevitabilmente le cose dal punto di vista del governo. Le democrazie nascono proprio con il controllo del bilancio da parte dei Parlamenti. La prima funzione di chi è in Consiglio è quella di controllare come vengono spesi i soldi dei contribuenti. Una funzione centrale, ma sulla quale il Consiglio è totalmente disarmato.
Occorre mettere in campo quindi a Palazzo Trentini un nucleo per il servizio di bilancio, eventualmente con qualche funzionario trasferito dalla Giunta al Consiglio. Inoltre, si dovrebbe mettere mano alla legge di contabilità della Pat, che è in gran parte superata da quella statale.
Ci sono poi le autorità garanti, ha concluso, che lamentano la mancanza di personale rispetto alle responsabilità che sono state loro assegnate. Se si pensa che siano utili si deve dare loro la “benzina” per andare avanti.
Sulla comunicazione, secondo Tonini, lo stanziamento in bilancio andrebbe speso meglio per raggiungere in modo più capillare i cittadini. Bene quindi risparmiare sugli orpelli del potere, ha concluso, ma le cose che contano ci devono essere.
Alex Marini ha condiviso i rilievi del collega Tonini ed espresso rammarico per le molte occasioni perdute di dare massima trasparenza ai palazzi istituzionali trentini. Audizioni chieste e mancate nelle Commissioni consiliari, per esempio, come è accaduto sul tema Sicor e sul tema Covid. Il consigliere vorrebbe un’audizione anche della Commissione dei 12 e maggiore accessibilità delle delibere dell’Ufficio di Presidenza consiliare e dei verbali delle Commissioni. Sul problema della criminalità organizzata Marini lamenta l’assenza di iniziative per valorizzare il coordinamento che pure c’è a livello nazionale.
Mara Dalzocchio ha elogiato il bilancio 2021 dell’ente consiliare e rinnovato la fiducia del suo gruppo al presidente Kaswalder, che anche nel 2020 ha garantito un notevole risparmio finanziario, mantenendo però in piena efficienza il Consiglio provinciale. Condivido invece – ha detto la capogruppo della Lega – l’istanza di svecchiamento dell’Ufficio stampa, che oggi non usa tutti i media esistenti per raggiungere i cittadini.
Il presidente Walter Kaswalder ha chiuso la discussione rivendicando che sono stati conseguiti risparmi significativi, poi riversati sui cittadini, ma che al contempo la qualità dei servizi è sempre stata considerata come centrale nel ragionamento sulle spese dell’ente. Al 1° dicembre ci sarà un nuovo direttore per l’ufficio del difensore civico.
Il presidente si è unito ai ringraziamenti espressi poco prima da Marini e rivolti a Fiorenzo Pojer, il responsabile della ragioneria del Consiglio, che dopo 40 anni raggiunge il meritato traguardo della pensione.
Ugo Rossi ha auspicato che il presidente Kaswalder voglia promuovere una revisione della legge di contabilità provinciale, per le ragioni già dette da Tonini e che motivano un aggiornamento complessivo del testo, con la regia degli uffici consiliari.
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CONTRATTO PUBBLICO PER I GIORNALISTI DEL CONSIGLIO
Dal 1° dicembre i giornalisti dell’ufficio stampa consiliare passano al nuovo contratto pubblico e oggi pomeriggio il Consiglio ha deliberato – con 5 astensioni – la conseguente pianta organica che inquadra gli attuali quattro dipendenti nei ranghi di palazzo Trentini.
Sara Ferrari ha evidenziato il ruolo fondamentale svolto dall’ufficio stampa consiliare per una realtà assembleare e pluralistica come il Consiglio. Auspico quindi – ha detto – che il nuovo inquadramento professionale continui a riconoscere la particolarità della funzione giornalistica, a tutelare l’efficienza operativa dei nostri giornalisti e anche l’evoluzione ulteriore dell’ufficio. Questo avverrà – ha proseguito – solo se garantiremo ancora una produzione che vada oltre i comunicati e che sia articolata come oggi, con materiali autonomi come il periodico Consiglio provinciale cronache, la tv, magari anche comunicazione sui social. I nostri giornalisti non sono funzionari amministrativi, la loro funzione è diversa e quindi auspichiamo che si applichi e declini il nuovo contratto considerando questi aspetti e la necessaria flessibilità operativa.
Claudio Cia ha argomentato che il contratto dei giornalisti pubblici è il primo d’Italia ma non entusiasma, non tiene conto delle peculiarità della professione giornalistica e per il Consiglio non consentirà l’assunzione di giornalisti esperti (profili D evoluto), mentre lo prevede per la Provincia. Le retribuzioni verranno congelate fino alla pensione. Anche l’inquadramento del responsabile dell’ufficio appare diversificato rispetto alla Provincia. Ci vedo un passo indietro – ha concluso Cia – per un ufficio che è sempre stato politicamente equidistante ed equilibrato. Chiedo anch’io che continui ad essere garantito il suo ruolo e modus operandi.
Il presidente Kaswalder ha concluso la discussione evidenziando che il nuovo contratto consegue alla riforma Madia della pubblica amministrazione e a sentenze della Corte Costituzionale, non è certo una volontà dell’ente consiliare. Gli stipendi dei giornalisti verranno congelati finché verranno “raggiunti” dagli aumenti previsti per il resto del personale D base.
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IL BILANCIO CONSOLIDATO PAT E IL FUTURO DI MEDIOCREDITO
Il documento di bilancio 2019 del gruppo Provincia – da 12 miliardi di euro – è stato approvato con 11 astensioni.
Filippo Degasperi ha parlato dello strategico passaggio di quote in vista per Mediocredito T.A.A., con la prospettiva – ha detto – che Trento rilevi le azioni della Provincia di Bolzano e poi ne ceda verosimilmente al sistema delle Casse rurali trentine. Secondo il consigliere le quote della Pat dovrebbero invece restare pubbliche, evitando di confluire nel sistema bancario che ha sempre favorito la progressiva marginalizzazione strategica di Mediocredito, visto come un concorrente scomodo. Si deve concretizzare invece la realtà di una banca corporate del territorio trentino, da valorizzare e tutelare.
Altro tema: il bilancio consolidato Pat non include i conti di Interbrennero (che langue e da otto anni segna bilanci negativi) e Aerogest (Aeroporto Catullo), altra società che non registra inversioni di rotta e accusa un calo di traffico aereo del 21%, mentre i concorrenti del Nord-est guadagnano quote di mercato e investono nuove risorse. Ricordo che non ha avuto seguito l’ordine del giorno approvato in aula per il collegamento ferroviario fra Trento e il Catullo.
Giorgio Tonini ha ricordato che in Prima Commissione il vicepresidente Tonina si è reso positivamente disponibile a verificare fino all’ultimo se ci sono margini per non smantellare il carattere regionale di Mediocredito. E’ un tema molto importante, mentre siamo dentro una crisi economica senza precedenti dal dopoguerra e mentre i sistemi di credito cooperativo di Trento e di Bolzano si sono riorganizzati diversamente ma efficacemente sui due territori provinciali.
Ugo Rossi ha evidenziato che l’articolazione delle società del sistema Provincia deve dimostrarsi punto di forza – in momenti congiunturali gravi come l’attuale – per risospingere l’economia trentina in territorio positivo.
Su Mediocredito: Degasperi ha posto una questione decisiva ed occorre sapere se il governo provinciale vuole avere una banca pubblica oppure no e quindi quale sarà il punto di caduta dell’operazione che parte con 22 milioni di euro in legge di stabilità, per l’acquisto delle quote della Provincia di Bolzano. Io non sono per la banca pubblica, ma al di là di questo Fugatti ci spieghi la rotta.
Luca Guglielmi ha detto a Rossi che si chiede sempre di copiare Bolzano ma senza dire che dal 2009 il Trentino ha perso un miliardo di Pil rispetto ai vicini. A Tonini: non si limiti ad auspicare che l’inverno non sia letale per l’economia trentina, ma mobiliti il Pd a Roma, affinché il Governo consenta lo svolgimento della stagione turistica invernale.
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DESIGNAZIONI IN MATERIA ELETTORALE
Sottocommissione elettorale di Tione. Il Consiglio ha designato Giuseppe Stefenelli e Angela Di Domizio come membri effettivi e Susanna Parisi come supplente.
Sottocommissione elettorale di Cavalese. Il Consiglio ha designato membro effettivo Alessia Chiocchetti.