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CONSIGLIO PAT * AVVIO LAVORI AULA: « QUATTRO INTERVENTI “SULL’ORDINE DEI LAVORI” INERENTI IL RUOLO DEL PRESIDENTE KASWALDER, TONINI – ROSSI – GHEZZI – MARINI »

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10.59 - martedì 9 giugno 2020

Il Consiglio provinciale ha aperto poco fa i lavori d’aula con quattro interventi “sull’ordine dei lavori”, inerenti il ruolo del presidente.

Giorgio Tonini per primo ha definito “insostenibile” la situazione venutasi a creare dopo la sentenza di primo grado relativa al licenziamento del segretario particolare del presidente Kaswalder. Il capogruppo pd ha chiesto le sue dimissioni, “a malincuore – ha detto – perché noi amiamo il dialogo e non il conflitto. Poche settimane fa l’aula ha approvato la legge Riparti Trentino con profonde modifiche, frutto del lavoro comune tra maggioranza e opposizione. È stato anche approvato un ordine del giorno con cui anche le minoranze rafforzano la missione del presidente Fugatti, che a Roma deve difendere le finanze dell’autonomia speciale. Un documento a suo modo storico. Ebbene, lei presidente non solo non lo ha spiegato ai trentini, ma ha deciso anzi di aprire un suo personale fronte di polemica con le opposizioni consiliari. Purtroppo lei è un uomo di scontro, non di dialogo. E la vicenda Pruner lo dimostra”.

Ugo Rossi ha ribadito la richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio, andando al novembre 2018, quando il Patt contribuì a permettere la nomina di Kaswalder. “C’era l’emergenza Vaia e cercammo la concordia. Ma lei la propensione al dialogo non l’ha mai coltivata e ha anzi attaccato le minoranze. Ora arriva questa sentenza e appare gravissimo che lei abbia licenziato il segretario per la sua partecipazione al congresso del nostro partito. Presidente, ne tragga le debite conclusioni”.

Paolo Ghezzi ha detto che la sentenza è dura, vi si parla di segreteria politica invece che istituzionale, in linea con le mosse del presidente Kaswalder, che sono sempre state – ha sostenuto il capogruppo di Futura – di fiancheggiamento dell’esecutivo, fin dalla nota foto nel municipio di Vigolo Vattaro. Lei non è un presidente super partes, anche se ultimamente lo trovo migliorato. Sappiamo che dopo di lei potrebbe anche arrivare di peggio, ma non possiamo ignorare il pesantissimo danno d’immagine prodotto al Consiglio dalla sentenza del lavoro.

Alex Marini ha ribadito la convinzione che il giudice abbia certificato l’arbitrarietà del comportamento del presidente Kaswalder.

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