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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * ATTIVITÀ POMERIGGIO: « APPROVATO IL DOCUMENTO SULL’INCLUSIONE SOCIALE DI AMBROSI, RESPINTA LA MOZIONE DI DEGASPERI PER CONTRASTARE IL DEGRADO IN PIAZZA DANTE »

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18.49 - mercoledì 3 marzo 2021

La seduta pomeridiana dei lavori del Consiglio provinciale è partita nel pomeriggio con la discussione della lunga serie di mozioni all’ordine del giorno di questa tornata. Sono 14 i documenti che il Consiglio dovrebbe esaminare entro domani. Questo pomeriggio ne sono stati trattati 4, di cui proponiamo in allegato una sintesi.

Approvato il documento sull’inclusione sociale di Ambrosi, respinta la mozione di Degasperi per contrastare il degrado in piazza Dante, approvata la proposta di Coppola a sostegno della grave crisi umanitaria della regione del Nagorno Karabakh e quella di Guglielmi sull’introduzione della clausola di supremazia nella Costituzione.

Mozione 258 “Favorire l’inclusione sociale tramite l’ installazione al Muse di dispositivi per visitatori affetti da cecità, autismo e dislessia” Alessia Ambrosi (Lega) approvata all’unanimità
Il dispositivo della mozione proposta da Alessia Ambrosi impegna la Giunta provinciale in due direzioni: a promuovere l’installazione, presso il Museo delle scienze di Trento del MUSE, di dispositivi –pannelli espositivi, percorsi, supporti per le indicazioni, targhe e tasti di ascensore– muniti di indicazioni in carattere Braille, all’insegna di una inclusività dell’offerta culturale trentina in favore dell’utenza non vedente; e in secondo luogo a sostenere, sempre presso il MUSE l’allestimento di pannelli con font easyreading o comunque l’individuazione di soluzioni che potrebbero essere utili a quanti, tra i visitatori della struttura museale, sono affetti da dislessia, e facendo lo stesso con la Comunicazione aumentativa e alternativa per i visitatori affetti da autismo.
Favorevole il parere del consigliere Claudio Cia (Misto) su un documento che a suo avviso “anticipa la risposta ad un bisogno concreto” all’insegna dell’inclusione. Sì anche dalla Giunta: l’assessore Mirko Bisesti ha espresso il parere positivo ricordando che quando si parla di accessibilità la cultura deve dotarsi di strumenti all’avanguardia, e le istituzioni sostenerla. Apprezzamento per la mozione anche da Giorgio Leonardi (FI).

 

Mozione 288 “Intervenire contro il degrado di piazza Dante a Trento” Filippo Degasperi (Onda Civica) respinta
Il dispositivo della mozione proposta da Degasperi impegna la Giunta ad attuare 5 iniziative nell’abito del risanamento del degrado di piazza Dante: 1. verificare la possibilità di mettere a disposizione una porzione dell’ex Centro di Salute mentale di via Petrarca per l’istituzione di un presidio di Polizia locale; 2. verificare con la Regione e il Consiglio regionale la possibilità di mettere una porzione del Palazzo stabilmente a disposizione della Polizia locale o della Polizia di Stato; 3. avviare un confronto con il Comune di Trento e con i commercianti ambulanti per favorire e sostenere un programma di occupazione sistematica degli spazi di Piazza Dante; 4. lo stesso per le associazioni culturali, le società sportive, le scuole, il Conservatorio, le scuole di musica con i quali si potrebbe individuare e sostenere un programma di utilizzo della piazza per le proprie attività; 5. riportare entro un mese l’esito di tali verifiche e confronti alle competenti commissioni consiliari.

L’assessore Mattia Gottardi ha garantito l’attenzione e il monitoraggio della Giunta sul tema. Il parere è però negativo perché le proposte individuate nella mozione non sono al momento praticabili e nemmeno condivisibili. Sara Ferrari (PD) si è detta stupita dalla risposta negativa dell’assessore che ha definito “bizzarra”: questa stessa mozione identica presentata dal consigliere di Onda Civica in Consiglio comunale a Trento è stata infatti approvata e i contenuti del documento non si vede come non si possano condividere: l’occupazione dei cittadini con le loro attività è una delle soluzioni per riappropriarsi di quello spazio.

Di simile avviso Ugo Rossi che ha espresso apprezzamento per la proposta di Degasperi che riguarda la sicurezza, uno dei cavalli di battaglia della Lega ora al governo e ha rilevato che già in passato la Lega fermò iniziative di questo tipo solo perché non erano sue proposte. Dubito che la mozione venga respinta perché il problema si considera risolto, ha aggiunto chiedendosi come sia possibile non accogliere almeno la premessa e i primi due punti. Si è espresso in maniera simile anche Paolo Zanella (Futura) che ha apprezzato la mozione di Degasperi anche per l’approccio dialogante e per lo spirito “di sinistra” contenuto negli ultimi tre punti che suggeriscono un’utile strategia partecipativa. Sull’attivazione di un presidio delle forze dell’ordine in zona, invece, non si è detto d’accordo perché il Comune ne ha appena attivato uno poco distante a cui si deve dare il tempo di mostrare i risultati. Paola Coppola (Misto) ha ricordato che il Comune di Trento ha investito moltissimo su Piazza Dante spendendo oltre un milione di euro per sistemare la zona e renderla più sicura e questa mozione va nella stessa direzione: ancora una volta, sfugge il perché non si possano trovare punti di incontro fra proposte che non vengono dalla stessa parte, ma che sono di interesse comune. Sorpreso dalla posizione negativa senza particolari motivazioni espressa dall’assessore Gottardi anche Alex Marini (5 Stelle) che ha apprezzato e condiviso la proposta. In dichiarazione di voto Paola Demagri (Patt) ha sottolineato come presidio del territorio e sicurezza non possono avere colore politico: deve essere interesse e volontà di tutti salvaguardarla, mi aspettavo un’apertura della Giunta in tal senso. Nella replica Filippo Degasperi ha stigmatizzato la debolezza e la carenza di idee della posizione tranchant espressa dalla Giunta che dimostra che c’è ben poco “oltre all’aritmetica”. Sulla definizione dei punti 3 e 4 come “di sinistra” il consigliere ha obiettato che allora i primi due sono “di destra” e dunque la mozione appare del tutto equilibrata. Sono abituato a sentirmi dire dei no da questa Giunta, ha concluso, ma questo mi sorprende più di altri visto che la sicurezza e il presidio del territorio erano tra i cavalli di battaglia della campagna elettorale dell’attuale Esecutivo e in due anni e mezzo non è stato fatto nulla. Così il voto: 11 favorevoli, 14 contrari, 4 astenuti.

 

Mozione 286 “Pace in Nagorno Karabakh” Lucia Coppola (Misto) approvata all’unanimità
La mozione proposta da Lucia Coppola, accolta in forma emendata, impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Ministro degli Esteri e del Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché sollecitino un significativo rafforzamento dell’iniziativa della Comunità internazionale volta a porre rimedio alla grave crisi umanitaria in corso nella regione del Nagorno Karabakh e che trovi rapida realizzazione la posizione espressa dall’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza a favore di una ripresa dei negoziati.
Hanno espresso parere favorevole Alessio Manica (PD), Mara Dalzocchio (Lega), da Alex Marini (5 Stelle), Giorgio Tonini (PD) che hanno in varia misura apprezzato il testo, che da conto della complessità della situazione del Caucaso e la modifica suggerita dall’assessore, che ha reso il dispositivo più condivisibile.

 

Mozione 290 “No a meccanismi di centralizzazione della potestà legislativa provinciale” Luca Guglielmi (Lista Fassa) e Lorenzo Ossanna (Patt) votata per parti separate, dispositivo approvato all’unanimità
Il dispositivo della mozione dei due consiglieri modificato d’intesa con la Giunta impegna l’esecutivo in due direzioni: ad intervenire nelle sedi istituzionali per esprimere il parere negativo a modificazioni della Carta costituzionale che introducano meccanismi di centralizzazione della potestà legislativa provinciale destinati a modificare il rapporto tra fonti legislative provinciali (e regionale) e fonti statali, così come assicurato dallo Statuto speciale e dalle relative norme di attuazione; a proporre al Governo e alla delegazione parlamentare trentina, qualora lo richieda l’evolversi del dibattito parlamentare, una specifica disposizione di rango costituzionale volta ad escludere l’operatività della clausola di supremazia alla Regione Trentino-Alto Adige e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

Favorevole il parere della Giunta, espresso da Mattia Gottardi: la clausola di supremazia così come formulata è assolutamente inaccettabile, ha osservato e il coinvolgimento del sistema delle regioni è inadeguato. Nell’attuale proposta di modifica costituzionale non c’è nessun riferimento a questo e c’è un’indeterminatezza legislativa che la Conferenza delle Regioni ha già stigmatizzato con un’osservazione critica al riguardo. La Giunta è favorevole alla presa di posizione contenuta nella mozione, che difende tentativi neocentralisti di attaccare la nostra autonomia. Sebbene non sia ancora definito l’iter legislativo di quella proposta di legge, resta il fatto che occorre mantenere alta l’attenzione, ha concluso. Giorgio Tonini (PD) ha precisato che il ddl richiamato è stato depositato non dal Pd, ma da alcuni parlamentari del Pd. La proposta di mozione parte da un problema reale, originato dalla riforma del 2001, che introdusse il principio del rovesciamento delle competenze tra Stato e Regioni. Il primo obiettivo in questo contesto, deve essere individuare una collocazione nel sistema costituzionale della Conferenza Stato-Regioni e poi ci si dovrebbe occupare di disciplinare il ricorso alla Corte che risponde attualmente al criterio dell’interesse nazionale ed è privo di alcun filtro. Non credo ci saranno decisioni in questa legislatura, ha concluso, tuttavia è bene che la Pat affronti questa materia non con i toni della lesa maestà, ma con la consapevolezza di un punto di vista specifico e autonomo, nell’argine dello Statuto. Bene la parte dispositiva della mozione così come emendata, non la premessa.

Alex Marini ha condiviso la proposta e ha suggerito un richiamo alla Carta europea dell’autonomia locale già siglata e ratificata dallo Stato italiano. Vanessa Masè (Civica) ha suggerito l’elaborazione di una proposta di voto di simili contenuti per il Consiglio regionale e ha apprezzato le dichiarazioni di Tonini sulla paternità del ddl. Anche Ugo Rossi ha condiviso la mozione, esprimendo l’auspicio che la proposta legislativa rimanga iniziativa di pochi e notando che molte impugnative derivano di fatto da problematicità contenute nella riforma del 2001: un tema che va risolto perché, se non affrontato, rischia con il tempo di erodere alcune delle nostre competenze. In replica Luca Guglielmi ha ringraziato i colleghi per l’ampio dibattito e la condivisione e ha annunciato che la mozione è stata presentata anche a livello regionale. Il documento è stato votato con l’astensione del Pd nella premessa, per l’indisponibilità di Guglielmi di modificarla togliendo il riferimento alla proposta di legge “presentata dal PD”, anziché “da alcuni parlamentari del PD”: il Pd si prenda le proprie responsabilità e prenda le distanze da quella proposta, ha detto, una motivazione che Tonini ha definito “stravagante” chiedendo al Presidente di poter votare la mozione parti separate. Pur affermando la volontà di votare la mozione i consiglieri Rossi e Zanella hanno rivolto un appello a Guglielmi affinché accordi la disponibilità e cerchi l’unanimità su un argomento così trasversale. I consiglieri Degodenz e Marini hanno suggerito di sospendere la votazione e ritrovarsi domani dopo una notte di “consiglio”. Guglielmi è rimasto fermo sulla propria posizione di mantenere invariato il documento, accordando però la votazione per parti separate. Così il voto: 24 favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti sulla premessa, mentre il dispositivo è stato accolto all’unanimità.

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