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CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * RIFORMA COMUNITÀ: « SULLA NOMINA DEL PRESIDENTE PIENA LIBERTÀ AI SINDACI, CONDIVISI GLI ORIENTAMENTI IN VISTA DELL’AUDIZIONE CON LA PRIMA COMMISSIONE PAT »

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09.59 - martedì 31 maggio 2022

Riforma delle Comunità. Il CAL: sulla nomina del Presidente piena libertà ai Sindaci. Condivisi gli orientamenti in vista dell’audizione con la Prima commissione permanente del Consiglio provinciale.

In vista dell’audizione in Prima Commissione permanente, prevista per mercoledì 1° giugno, il Consiglio delle autonomie locali ha preso nuovamente in esame il Disegno di legge n. 145 ‘Disposizioni per l’avvio della riforma delle Comunità” dell’Assessore provinciale agli Enti Locali, Mattia Gottardi, già oggetto di discussione lo scorso 18 maggio, nella fase preliminare alla sua adozione da parte della Giunta provinciale.
In quell’occasione, era stato predisposto un documento, con delle indicazioni precise, frutto della sintesi di un confronto con il territorio e di una serie di riflessioni emerse in Giunta.
In particolare, il CAL aveva formulato una serie di puntuali osservazioni, al cui accoglimento era stato subordinato il proprio parere favorevole.

Il disegno di legge, ora depositato presso il Consiglio provinciale, accoglie la richiesta del CAL di superare, anche nella declinazione delle finalità programmatiche dell’intervento, la prospettiva della trasformazione delle comunità in enti a partecipazione meramente facoltativa. Gli ulteriori rilievi espressi dai Comuni e delle Comunità sono stati, tuttavia, soltanto parzialmente accolti. Il Consiglio, dopo avere sentito nuovamente le Conferenze dei sindaci, ha pertanto ritenuto di confermare le proprie posizioni, confidando che gli aggiustamenti ulteriormente richiesti possano essere recepiti dell’iter consiliare del provvedimento.

Il Consiglio ha comunque convenuto che, qualora essi dovessero rimanere privi di positivo riscontro, la valutazione in merito a questa riforma non potrà che essere negativa. Ciò, pur nella scontata consapevolezza che le scelte legislative competono in esclusiva al Consiglio provinciale, il quale se ne assume la responsabilità politica.
Le richieste del Consiglio, esposte dal Presidente Paride Gianmoena, mirano, in sintesi, a consentire al Consiglio dei sindaci di individuare la figura del Presidente tra tutti i cittadini eleggibili alla carica di amministratore comunale, e non soltanto fra i consiglieri comunali in carica, oltre che a dare facoltà di istituire il Comitato esecutivo a tutte le Comunità, prevendendo – anche in quella sede – la possibilità di nomina di qualsiasi persona eleggibile a consigliere comunale. Ancora, viene richiesto di adeguare la composizione dell’Assemblea per la pianificazione urbanistica e lo sviluppo a criteri che rispecchino più adeguatamente il ruolo della maggioranza e della minoranza, prevedendo meccanismi di ponderazione del voto o, quantomeno, l’estensione a tutti i comuni con popolazione uguale o superiore a 3.000 abitanti della nomina di un terzo rappresentante nell’ambito della stessa.

Proseguendo, il CAL ha confermato le proprie valutazioni rispetto alla necessità di mantenere, presso le Comunità, la figura del segretario comunale. Per quanto concerne la Commissione per la pianificazione territoriale ed il paesaggio delle comunità (CPC), il Consiglio ha, infine, reiterato la richiesta di semplificare il procedimento di nomina dei componenti esperti e di riconsiderare le competenze della CPC, in relazione ai procedimenti edilizi nell’ambito dei quali sia previsto anche l’intervento della Commissione edilizia comunale. Il confronto con i membri del CAL, presenti in sala e collegati in videoconferenza, ha testimoniato come, in tutti i territori rappresentati, la grande maggioranza dei Sindaci in carica condivida l’opportunità che il Presidente della Comunità possa essere eletto anche fra soggetti diversi dai consiglieri comunali, purché eleggibili ad amministratore locale.

Il CAL ha, inoltre, confermato la volontà di accompagnare le proprie osservazioni con una serie di ulteriori proposte, finalizzate a potenziare il ruolo delle comunità, affinché possano divenire un volano per il rafforzamento del governo locale. Proposte su cui il Consiglio delle autonomie locali auspica che possa essere intavolato quanto prima un dialogo con la Giunta provinciale, affinché almeno alcune di esse possano essere implementate già attraverso opportune integrazioni di questo stesso testo normativo, ovvero nell’ambito del prossimo Protocollo di finanza locale. Di ulteriori strumenti per potenziare la voce dei territori nella dialettica con la Provincia, il CAL avrà, fra l’altro, modo di dibattere con il Consiglio provinciale, e con la Giunta, in occasione della seduta congiunta dei tre Organi, prevista per il prossimo 14 giugno.

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