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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * PARERE FAVOREVOLE SUI FONDI STATALI PER L’ACCOGLIENZA DEI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

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18.20 - mercoledì 31 gennaio 2018

Fondi statali per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Protocollo approvato. Il Consiglio delle autonomie locali ha approvato il Protocollo d’intesa con la Provincia autonoma di Trento per la definizione delle linee di indirizzo nell’impiego opportuno dei fondi statali assegnati dallo Stato ai Comuni della Provincia di Trento. Il protocollo nasce da un forte impegno già stabilito nel protocollo di finanza locale 2018.

“È un protocollo che va nella direzione giusta ed è stato pensato con lo spirito giusto. Ringrazio i Comuni di Trento e Rovereto. Gli incontri sono stati proficui e le linee di intervento ampiamente condivise con la struttura provinciale.

Utili sono stati anche i suggerimenti dei Comuni”: ha sintetizzato Paride Gianmoena. I fondi sono finalizzati all’accoglienza e all’integrazione dei richiedenti protezione internazionale presenti sul territorio.

Le risorse prevedono di attuare una progettualità condivisa con l’obiettivo di contrastare la marginalità sociale favorendo l’integrazione. C’è, infatti, l’urgenza di rafforzare la coesione sociale tra richiedenti accolti e comunità trentina, fornendo ai richiedenti le condizioni possibili per intraprendere un proprio percorso di autonomia occupazionale, economica, abitativa e relazionale.

Gli ambiti di intervento prevedono una collaborazione con la Provincia nelle funzioni di orientamento e integrazione; la promozione di una cittadinanza attiva e consapevole con interventi di conoscenza del contesto culturale normativo italiano e locale; sono previsti anche interventi volti a promuovere attività di volontariato socialmente utile da svolgersi presso realtà del territorio e l’accompagnamento nell’apprendimento della lingua italiana.

Particolare attenzione viene rivolta alle donne con bambini, con servizi e azioni utili all’integrazione per bambini in età prescolare. Il protocollo prevede, poi, una serie di iniziative a presidio del territorio, valorizzando i luoghi pubblici di convivenza. I comuni possono utilizzare direttamente, o in forma associata, il finanziamento, anche affidando alle Comunità di appartenenza le attività e i

progetti previsti dal protocollo. In base a specifici accordi con i comuni su progetti e attività le risorse possono anche essere destinate alla Provincia,nello specifico al Cinformi.

Informazioni sono state chieste in merito ai richiedenti asilo non inseriti nel progetto Cinformi. Il caso è quello di Ala che, oltre alle otto persone inserite nel progetto, vede la presenza di un’altra trentina di soggetti.

In risposta, è stato specificato, che la situazione è nota e che le persone non sono censite come rifugiate, essendo uscite dal progetto di accoglienza. Si tratta, quindi, di quella che è definita una “terza accoglienza” e, cioè, soggetti che possono essere residenti a tutti gli effetti, ma, in questo caso, devono costruirsi una loro vita in maniera autonoma seppure con tutti i supporti previsti.

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