Milano Cortina 2026: un progetto olimpico ricco di opportunità anche per il Trentino. La visione va ben oltre le tre sedi di gara assegnate alla nostra Provincia con Predazzo ad ospitare salto con gli sci e combinata nordica, Tesero per lo sci di fondo e Baselgà di Pinè per il pattinaggio velocità.
La rassegna a cinque cerchi, attraverso lo sport e con lo sport, apre una nuova via per sviluppare la nostra economia facendo leva prima di tutto su un comparto turistico, promozionale e tecnologico d’assoluto valore. Credo e spero in questa “avventura”.
La candidatura di Milano e Cortina è solida perché alla base vi è una unità di intenti, caratteristica che non può essere e non deve essere scontata perché in ballo ci sono risorse importanti. Il 93% degli impianti sportivi è, inoltre, già esistente e questo dato potrebbe essere il fattore chiave per favorire il progetto italiano rispetto a quello di Stoccolma ed Are. In secondo luogo noi proponiamo una Olimpiade italiana nella sua interezza mentre i concorrenti scandinavi hanno inserito uno sconfinamento in Lituania in quel di Sigulda.
Nella serata di ieri ho scambiato qualche comunicazione con la delegazione CONI presente a Losanna: ho avvertito un cauto ottimismo. Le variabili in gioco sono molte e l’assegnazione sarà questione di pochissimi voti. Il “pensiero Milano Cortina 2026” ora dopo ora è sempre più forte: per ingannare l’attesa mi sono dedicata ad alcune faccende domestiche con un’ora di vogatore per scaricare la tensione.
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