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CONFCOMMERCIO TRENTO * MEPAT – CREAZIONE DUPLICI ALBI FORNITORI * DIRETTORE PROFUMO: « AGGRAVIO BUROCRATICO ED INGIUSTIFICATO APPESANTIMENTO DI PROCEDURE PER LE IMPRESE »

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11.48 - mercoledì 22 luglio 2020

In adempimento agli interventi normativi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica “Spending Review”, nel 2012 è stata creata la piattaforma di e-procurement provinciale (ME-PAT) per l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria da parte della pubblica amministrazione provinciale, che si aggiunge al Mepa/Consip che opera a livello nazionale.

Il mercato elettronico è uno strumento che consente (o meglio dovrebbe consentire) di semplificare gli acquisti, di agevolare un confronto reale e tempestivo delle offerte, di favorire l’incontro fra le pubbliche amministrazioni e il mondo delle piccole e medie imprese, e, per i fornitori, di acquisire una maggiore comprensione delle dinamiche della domanda di beni e servizi  richiesti dalla PA.

In particolare, le imprese abilitate al ME-PAT, a seguito della registrazione sulla piattaforma “Mercurio”, possono partecipare on line ai bandi e alle gare pubblicati nella sezione Mercato Elettronico.

In base alle vigenti disposizioni normative, la pubblica amministrazione, oltre al mercato elettronico, può istituire un apposito albo fornitori, per la selezione dei soggetti da invitare alla presentazione delle  predette offerte.

In termini generali, l’istituzione di tali albi è prevista dalle disposizioni del codice dei contratti pubblici (art. 36 d.lgsl. n. 50/2016) e regolata secondo le linee guida n. 4 dell’ANAC di data 26.10.2016, con le quali è stata data attuazione pratica ai principi comunitari di non discriminazione, di parità di trattamento, di proporzionalità, di trasparenza, di concorrenza e rotazione.

La coesistenza di questi diversi strumenti di selezione degli operatori economici, quali il MEPAT e l’albo dei fornitori istituito da  ogni singola pubblica amministrazione/enti funzionale, rappresenta di fatto un aggravio burocratico ed un ingiustificato appesantimento delle procedure a carico delle imprese locali che, oltre a dover registrarsi sulla piattaforma Mercurio e abilitarsi ai bandi del MEPAT, devono altresì effettuare numerose procedure di registrazione ai singoli albi.

Non vi è dubbio, quindi,  che  se la Provincia intende promuovere la semplificazione, l’innovazione e la  digitalizzazione del mercato economico delle imprese locali (rif. delibera G.P. n. 874/2020 di recepimento dell’accordo  tra la PAT e la CCIAA di Trento)  è, oggi, necessario e doveroso a livello provinciale sostenere ed implementare il ricorso al mercato elettronico (e-procurement) sia da parte delle pubbliche amministrazioni che da parte delle imprese, rendendolo innanzitutto maggiormente accessibile, semplificandone le procedure di accesso e raccolta dati nonché  rendendo le operazioni di mercato semplici ed immediate.

In tal modo, l’utilizzo della piattaforma Mercurio da parte di tutte le pubbliche amministrazioni (Comuni, Enti funzionali della PAT, ecc), quale unico strumento di selezione dei contraenti, consentirebbe:

  1. Alle pubbliche amministrazioni di accedere ad un elenco di imprese già verificate relativamente al possesso dei requisiti di legge necessari per la contrattazione con il pubblico (art. 80 codice dei contratti);
  2. Alle imprese registrate sulla piattaforma di offrire i propri beni e/o servizi alle pubbliche amministrazioni senza l’aggravio delle incombenze burocratiche legate anche alle registrazioni presso i singoli albi dei fornitori istituiti dai vari enti pubblici.

 

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Dottor Giovanni Profumo

Direttore Confcommercio Trento

 

 

 

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