La responsabilità del medico. Il sindacato dei medici ospedalieri CIMO affronta la questione in un convegno molto partecipato.
Quanto è cambiata la responsabilità medica? Quale l’influsso della pandemia sulla gestione in corsia? Come influisce la mancanza di organico sul lavoro del medico ospedaliero? Per affrontare una materia tutt’altro che semplice il CIMO, il sindacato dei medici ospedalieri aderente a Confcommercio Trentino, ha organizzato un convegno dal titolo “L’evoluzione della responsabilità medico-sanitaria dalla legge n. 24 dell’8 marzo 2017”, tenutosi nella serata di ieri sera presso la sede di Confcommercio Trentino.
Nei saluti di apertura il presidente Giovanni Bort ha evidenziato l’importanza per Confcommercio Trentino di trattare temi di attualità come quello della responsabilità medica, rivolgendosi alle professioni e ad un comparto, quello medico, che riguarda trasversalmente tutta la società civile.
«Saluto e ringrazio tutti i presenti – ha detto il presidente dell’Associazione Attività di servizio Mario Oss – e gli illustri relatori che interverranno in questo interessante convegno sulla responsabilità medica.
Un ringraziamento a chi ha promosso questo evento, la presidente di CIMO Trentino dott.ssa Sonia Brugnara e il Presidente di Confcommercio Trentino, Giovanni Bort.
Questi incontri ritengo siano fondamentali a diffondere nozioni tecniche e giuridiche ma anche a sollecitare le coscienze senza creare divisioni, volgendo tutti verso il bene comune delle corrette pratiche, consci anche dell’assunzione del rischio che l’attività medica spesso comporta».
La dott.ssa Sonia Brugnara, segretario provinciale di CIMO, ha sottolineato come la collaborazione CIMO-FESMED e Confcommercio, Associazione Attività di Servizio, stia volgendo nella direzione auspicata di poter unire le forze cercando di portare ai professionisti associati elementi di approfondimento di altissima rilevanza.
Il presidente di CIMO, il dott. Guido Quici, congratulandosi per l’iniziativa, ha evidenziato le difficoltà sottese alla professione anche con riguardo alla carenza di personale ed ai ritmi di lavoro estremamente serrati nei quali spesso operano i medici.
«Vanno sottolineati – l’appello del dott. Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici di Trento – i grandi sforzi fatti per supportare i colleghi trentini nella professione anche con sensibilizzazione alle tematiche sulla responsabilità, facendo un plauso all’iniziativa che non può non essere vista come una necessità di conoscere e prevenire correttamente situazioni di potenziale rischio per i professionisti».
Il procuratore dott. Sandro Raimondi ha brillantemente relazionato sull’evoluzione della normativa pre e post legge 24/17, evidenziando quali siano le buone pratiche che spesso, in fase di accertamento d’indagine, sono principalmente oggetto di verifica, precisando come anche la completezza nella compilazione della cartella clinica rappresenti certamente una buona pratica da parte del medico.
L’avvocato Giancarlo Faletti, di CIMO, ha illustrato dettagliatamente la normativa, facendo anche un passaggio sulla responsabilità come normata nel periodo emergenziale da Covid-19.
A seguire, si è dato vita ad un interessante dibattito tra i relatori e i medici associati intervenuti, una quarantina tra presenti in sala e collegati da remoto con la sala Conferenze di Confcommercio Trentino. Il convegno, moderato dall’avvocato Gianpiero Orsino, sarà il primo di una serie di eventi che vedranno CIMO-FESMED e Associazione Attività di Servizio del Trentino, aderente a Confcommercio Trentino, collaborare insieme nell’interesse dei medici e professionisti associati.