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CONFCOMMERCIO * LOCKDOWN COVID: I RISTORATORI ALL’ASSESSORE FAILONI « DOBBIAMO POTERE RIPARTIRE, NON POSSIAMO ASPETTARE IL PRIMO GIUGNO »

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18.04 - mercoledì 29 aprile 2020

I ristoratori trentini chiedono di anticipare la riapertura, individuando il 18 maggio come la possibile data ideale per riaprire in sicurezza. La Giunta dell’Associazione guidata da Marco Fontanari ha fatto il punto con l’Assessore Roberto Failoni, sottoponendogli l’accorata richiesta di un’apertura a breve.

«La concessione dell’asporto è un piccolissimo segnale, ed è una richiesta che abbiamo portato avanti anche come Associazione. – spiega il presidente Fontanari – Ora bisogna predisporre subito la riapertura con un piano chiaro e sostenibile da parte delle aziende. Con tutte le precauzioni del caso, i dispositivi necessari, ma si faccia subito qualcosa per anticipare la data di giugno almeno al 18 maggio. Si riapra e si mettano in cantiere aiuti concreti, a fondo perduto. Altrimenti molti esercizi non riapriranno mai più, con le conseguenze economiche e sociali che questo comporta».
«Siamo di fronte ad un evento straordinario che necessita di interventi straordinari. Va bene quanto fatto finora ma non è assolutamente abbastanza. Il nostro sistema produttivo è fatto di piccole e medie imprese, che vivono anche di cassa giornaliera. Non avere liquidità per mesi è un problema, per questo abbiamo bisogno di interventi straordinari anche per i titolari delle imprese. Abbiamo bisogno di sostegno a fondo perduto perché la nostra categoria è una componente insostituibile dell’intero sistema economico; oltre ai titolari, alle loro famiglie, ai dipendenti è in gioco la tenuta stessa del terziario ed in particolare anche del turismo: il nostro settore assieme ai pubblici esercizi è costituito da quasi 4 mila aziende in Trentino con oltre 14 mila addetti. Chiediamo alla provincia – anche in virtù della nostra autonomia – che si faccia portavoce davanti al governo nazionale degli interessi di questo territorio. Chiediamo di poter riaprire al più presto. A giugno sarà troppo tardi».

Tra le richieste dell’Associazione, in sintesi, ci sono alcuni punti essenziali:
– Contributi a fondo perduto per sostenere le aziende
– Migliorare le opportunità di accesso al credito, riducendo al minimo la burocrazia
– Reintroduzione del fondo di rotazione a tasso zero
– Revisione e rimodulazione della tassa sui plateatici e una maggiore flessibilità nella concessione delle superfici
– Sostegni finanziari per consentire l’adattamento delle attività alle nuove procedure da rispettare
– Incentivare una moratoria per i canoni di locazione
– Sul piano fiscale e tributario spostare le scadenze dei versamenti e di tutti i tributi come le imposte locali anche dopo la riapertura fino alla fine dell’anno in corso
– Il prolungamento degli ammortizzatori per il lavoro oltre le 9 settimane

L’Associazione ristoratori in queste ore sta seguendo attivamente sia la situazione dei ristoratori associati che l’evoluzione delle misure anti-covid19. In particolare, oltre alle richieste avanzate sia in sede provinciale che nazionale attraverso Fipe (ieri il direttore generale era in audizione alla Camera), l’Associazione ha messo a disposizione dei soci gratuitamente una piattaforma per la gestione dell’asporto, in modo da garantire il rispetto di tutte le incombenze normative e delle prescrizioni sanitarie. Inoltre, ha predisposto un facsimile di lettera che ciascun esercente può inviare al presidente della Provincia Maurizio Fugatti per chiedere l’apertura delle attività fin da subito.

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