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COMUNITÀ GIUDICARIE (TN) * STRETTOIA DI JAVRÈ: « AVVIATI I LAVORI PER L’ALLARGAMENTO, A BREVE LA DEMOLIZIONE DELL’IMMOBILE »

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09.21 - venerdì 4 ottobre 2019

Avviati i lavori per l’allargamento della strettoia di Javrè: a breve la demolizione dell’immobile. Si concretizzano i progetti sulla viabilità giudicariese previsti dall’accordo di programma con la Provincia.

Sono stati consegnati in questi giorni da parte del Servizio Tecnico della Comunità delle Giudicarie i lavori di messa in sicurezza dell’attraversamento del centro abitato di Javrè, caratterizzato dalla “nota” strettoia che rende pericoloso e rallenta il traffico destinato alla Val Rendena.

Questa prima opera, pianificata anche attraverso una stretta sinergia tra la Comunità delle Giudicarie e il Comune di Porte di Rendena, è compresa nell’elenco definito dall’accordo di programma per il miglioramento della viabilità nel territorio giudicariese, stipulato tra Comunità stessa e la Provincia Autonoma di Trento nell’ottobre 2017. Tale protocollo prevede un elenco di undici opere per un totale complessivo di oltre 11 milioni di euro per rendere più sicuro e scorrevole il traffico in Giudicarie, finanziate in quota parte da Comunità, Consorzi BIM, Provincia e Comuni.

Per quanto riguarda la Val Rendena, in particolare, sono previsti i seguenti lavori: la realizzazione della rotatoria a Madonna di Campiglio, l’allargamento del ponte sul Sarca di Nambrone, la messa in sicurezza della parete rocciosa e del ponte S. Nicolò di Carisolo, la messa in sicurezza dell’attraversamento dei centri abitati di Pinzolo e Vigo Rendena. L’accordo prevede inoltre che la progettazione e la successiva realizzazione di questi lavori sia seguita in parte dai competenti uffici della Comunità e in parte da quelli della Provincia.

Per quanto riguarda l’attraversamento dell’abitato di Javrè, scarsa visibilità, restringimento della carreggiata, marcata irregolarità planimetrica stradale e mancanza di percorsi pedonali sono, in sintesi, le principali criticità che si cerca, per quanto possibile, di risolvere, o per lo meno di attenuare, con l’intervento in progetto.
L’intervento principale consiste nella demolizione dell’edificio identificato dalla p.ed. 112, che di fatto allo stato attuale invade con il proprio sedime la carreggiata stradale.

L’abbattimento dell’immobile, che versa in uno stato di abbandono e degrado, è propedeutica alla messa in sicurezza della viabilità, perché permetterà di rettificare l’andamento planimetrico, migliorare la visibilità, ampliare la sede stradale e allontanarla dalla cortina edilizia ad est creando a ridosso di quest’ultima una fascia di protezione, fruibile anche come percorso pedonale, che sarà rialzato di 15 cm rispetto al livello stradale per evitarne l’invasione da parte dei veicoli.

Nello specifico, il tratto di strada interessato dai lavori è di 100 metri, il raggio di curvatura esterno risulterà pari a 50 metri, in luogo degli attuali 65; ciò permette di raccordare i due rettifili spingendo la sede stradale verso ovest. La demolizione della p.ed. 112, in secondo luogo, comporterà la creazione di un nuovo spazio pubblico con una potenziale valenza urbana in quanto delimitato dalle cortine edilizie del tessuto storico di Javrè.

La p.ed. 112 sarà demolita completamente, ad eccezione dei muri perimetrali est ed ovest che saranno mantenuti in altezza fino al livello altimetrico delle adiacenti vie; consolidati, ripuliti e rifiniti con un nuovo corso sommitale di muratura, fungeranno da muri di contenimento oltre che da memoria storica delle preesistenze; memoria che invece sarà richiamata da una semplice geometria della pavimentazione, realizzata in acciottolato, per il muro perimetrale nord della p.ed. 112, che verrà completamente demolito per creare una continuità di percorsi urbani a connettere piazza delle Cavre a nord con piazza Manzoni a sud, attraverso il nuovo spazio pubblico creatosi.

La nuova piazza avrà quindi funzione di connessione tra spazi urbani, percorso e luogo di incontro, spazio di sosta temporanea per i mezzi pubblici che potranno accostare in sicurezza e senza intralcio per la viabilità.

Infine, saranno pavimentate in porfido anche le stradine contigue ad est e ad ovest della p.ed. 112, ora in asfalto, per una riqualificazione complessiva dello spazio pubblico. Nella stessa ottica, si procederà, sul lato opposto della strada, alla pavimentazione in cubetti di porfido della strada comunale in prossimità dell’innesto sulla S.S. 239, previa rimozione della attuale pavimentazione in conglomerato bituminoso.

Il costo dei lavori a base d’asta è stato stimato in euro 350.000, ai quali si aggiungono le somme a disposizione, per un totale di 500.000 euro. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Costruzioni Valentini di Porte di Rendena, con un ribasso del 27%.

Durante l’esecuzione dei lavori iniziali di demolizione, previsti dalla metà di ottobre a fine novembre, sarà installato un semaforo ed il traffico sarà regolato a senso unico alternato. La demolizione vera e propria dell’edificio avverrà durante le ore notturne, indicativamente all’inizio del mese di novembre, con la chiusura totale dell’arteria provinciale per tre notti in modo da limitare al massimo il disagio per la popolazione e gli automobilisti.

Il Presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini manifesta soddisfazione per l’inizio dei lavori: “Gli investimenti previsti nell’accordo di programma sottoscritto con la PAT e finanziati in buona parte dagli enti locali giudicariesi riguardano anche il miglioramento della viabilità di fondovalle, vero punto critico del nostro territorio. In attesa delle grandi opere ovvero delle circonvallazioni di Pinzolo e Comano, ci si è concentrati su interventi essenziali e urgenti, orientati a risolvere situazioni di oggettivo pericolo, come appunto il restringimento della carreggiata all’interno dell’abitato di Javrè.

Purtroppo i “tempi della burocrazia” e la carenza di risorse umane all’interno degli enti da dedicare alla progettazione impongono scadenze che non sempre sono in linea con le prerogative degli amministratori, ma è motivo di orgoglio e piacere poter annunciare che, a distanza di due anni esatti dalla sottoscrizione dell’accordo, il primo intervento è finalmente iniziato”.

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